Roma – Milan: le ultime dal campo

Partita che negli ultimi anni non ha portato benissimo ai nostri colori, ma dove tutto è possibile visto il campionato altalenante di entrambe le squadre. Roma-Milan è il posticipo della 26a giornata di serie A.

Clima freddo permettendo (ma a Roma qualche fiocco di neve dovrebbe arrivare solo nella notte, a sfida finita) la sfida ha tutti i crismi del big match di giornata. Le quattro sconfitte nelle ultime cinque sfide di campionato sono certamente da migliorare; l’ultima vittoria risale al 2015, con quel 2-1 dove pure Destro segnò uno dei suoi pochi gol al Milan. Si parlava di maltempo: ad oggi sono a rischio le partite di Verona, Reggio Emilia e Sassuolo. Si dovrebbe giocare negli altri campi, anche se il grande freddo condizionerà comunque quest’ultima giornata di febbraio.

Maglie larghe per le convocazioni di Gattuso, che porta a Roma per il lungo ritiro che comprende anche il ritorno con la Lazio ben 30 giocatori. Ci sono tutti i disponibili, perfino Vergara, Juan Mauri e Mastour. Conferma della formazione tipo con: G. Donnarumma; Calabria, Bonucci, Romagnoli, Rodriguez; Kessié, Biglia, Bonaventura; Suso, Cutrone, Calhanoglu. 4-2-3-1 per la Roma con: Alisson; Florenzi, Manolas, J. Jesus, Kolarov; Pellegrini, Strootman; Under, Nainggolan, El Shaarawy (Perotti); Dzeko (Schick). Arbitro della partita Mazzoleni con il duo Irrati-Carbone al Var.

Milan – Ludogorets 1-0: un buon allenamento

C’è chi come Sarri vede l’infrasettimanale come una scocciatura e chi come Gattuso lo vede come un allenamento utile e riesce a motivare i giocatori al dare il 110% anche su una partita valida solamente pro-forma. La maggiore insidia in questa partita era prendere gol subito come successo ai tempi d’oro in Champions con Arsenal (dopo il 4-0), Barcellona (dopo il 2-0), Deportivo (dopo il 4-1) e PSV (dopo il 2-0). Diciamo che in questi casi i precedenti erano più sfavorevoli al Milan che mai si era goduto un ritorno tranquillo. Stavolta però il ritorno è a San Siro e nonostante i Bulgari facciano la loro partita non segnano.

Il Ludogorets è stato giocoforza protagonista a San Siro. Doveva provare a segnare ed è venuto a fare la partita con un Milan che ha fatto più una gara di contenimento con un possesso palla decisamente scarso. La notizia è non essere riusciti a prendere gol con la conferma del solito Zapata che ormai raramente tradisce quando chiamato in causa e ha ormai scavalcato Musacchio nelle gerarchie. Buona anche la partita di Montolivo che dovrà necessariamente trovare spazio in un delle prossime tre.

Due i fallimenti odierni: il primo è ovviamente André Silva che doveva segnare e non ha segnato nemmeno nella sua coppa dove finora era capocannoniere della squadra. Il secondo è Locatelli che ormai è fermo a quel gol alla Juventus e non ha mai saputo ripetere prestazioni di livello. Gattuso crede in lui ma le chiamate stanno per finire e i posti a centrocampo dove già fatica a entrare un ottimo Montolivo sono limitatissimi.

Terminati i sorteggi agevoli ora inizia l’Europa League vera: tra le 15 avversarie non ce n’è una definibile abbordabile e visti i limiti delle italiane in Europa già visti con Tottenham, Shakhtar e Lipsia delle tre squadre che dominano il campionato è vietato illudersi di essere anche solo tra le prime 5 favorite del torneo. Domani scopriremo l’avversario, per adesso ogni discorso è prematuro. Basti considerare che, preliminari esclusi, l’ultimo turno andata/ritorno che il Milan passò in Europa fu contro l’Arsenal nel 2011/12 mentre il penultimo fu la famosa notte con lo United che ci portò ad Atene

MILAN-LUDOGORETS 1-0 (Primo tempo 1-0)
Marcatori: 21′ Borini (M)
MILAN (4-3-3): 
A. Donnarumma; Abate, Zapata, Romagnoli (dal 73′ Bonucci), Rodríguez; Kessié (dal 55′ Mauri), Locatelli, Montolivo; Borini, André Silva, Cutrone (dal 55′ Kalinic). A disposizione: G. Donnarumma (GK), Biglia, Bonaventura, Calhanoglu. Allenatore: Gennaro Ivan Gattuso.
LUDOGORETS (4-2-3-1): Broun; Cicinho, Terziev, Moti, Natanael; Anicet (dall’82’ Dyakov), Goralski; Misidjan (dal 70′ Lukoki), Marcelinho (dal 63′ Campanharo), Wanderson; Swierczok. A disposizione: Renan (GK), Forster, Kovachev, Plastun. Allenatore: Dimitar Dimitrov.
ARBITRO: 
Alberto Malenco (Spagna).
NOTE – Ammoniti: 70′ Goralski (L), 86′ Bonucci (M). Recuperi: 0′ p.t., 1′ s.t.. Spettatori: 17.453.

Milan – Ludogorets: le ultime da San Siro

Ottavi quasi centrati (ma mai dire mai) per il Milan di Rino Gattuso che stasera ospita i bulgari del Ludogorets nel ritorno dei sedicesimi di Europa League. Fischio d’inizio alle 21.

Per la prima volta dopo anni non rischierò la formazione ideale, che di solito è un mix delle diverse “possibili formazioni” che si trovano in giro limate e con l’aggiunta dei ballottaggi, limitandomi a parlare dei convocati. E’ prevedibile almeno un parziale turnover, visto lo 0-3 dell’andata, ma è sempre bene non sottovalutare nessuno. Ad ogni modo, nei 19 scelti da “Ringhio” non ci sono i soliti Storari, Conti e Antonelli, così come Musacchio, Calabria e Suso fuori per riposo (eventualmente per la panchina si può sempre chiamare un primavera per cui non ci sono limiti). Ci sono invece Mauri e Kalinic, così come il terzo portiere Guarnone e Franck Kessié che domenica era squalificato.

Nelle “aquile” bulgare ricche di sudamericani, che dopo un inizio fortissimo hanno dovuto capitolare allo 0-1 di Cutrone, non dovrebbero esserci molti cambiamenti. Partita scelta per la diretta in chiaro su Tv8, disponibile quindi per tutti con lo stesso commento di Sky. Arbitro lo spagnolo Alberto Undiano Mallenco. Nelle altre sfide, il Napoli già con un piede e mezzo fuori va a Lipsia; la Lazio proverà a ribaltare l’1-0 dell’andata contro la Steaua, stesso destino per l’Atalanta che però a Reggio Emilia avrà il vantaggio dei gol in trasferta contro il Borussia Dortmund (3-2 all’andata).

Destinazione Tricolore: 25a giornata

Samp agganciata, distanza con l’Inter che si assottiglia. L’ultima giornata di campionato, pur non sistemando gli scontri diretti, ha dato al Milan tre punti importantissimi.

Nel super-spezzatino di dieci partite tra sabato e lunedì il primo risultato è stato dato dallo 0-2 per la Roma a Udine. Punteggio che ricaccia  forse definitivamente indietro i friulani, ora a -8 dal sesto posto. Nel tardo pomeriggio il Chievo è tornato a vincere battendo 2-1 il Cagliari, mentre in serata l’ennesimo risultato utile (per noi) dell’Inter è arrivato in casa del Genoa. Il celebre gesto di Perisic post Benevento è ormai diventato un meme riproposto a ogni piè sospinto; fama del tutto meritata, dopo mesi di sfottò che si sono fatti più radi dalla sera del derby di Coppa Italia.

Derby della Mole alla Juventus per 0-1, con il dubbio del colpo proibito di Chiellini a Belotti. Solo vittorie nel pomeriggio, firmate Benevento (che va in doppia cifra), Bologna allo scadere e Napoli. Punti che consentono agli azzurri di rimanere ancora in testa alla classifica. Poi, alle 18, Atalanta-Fiorentina: il doppio impegno sta danneggiando il campionato dei nerazzurri, che però possono ancora tentare l’impresa con il Borussia giovedì. In serata, Milan-Samp: l’1-0 non consente ancora di parlare di sesto posto acquisito, ma accorcia di un punto il margine sul quarto posto. 1-1 quindi nella doppia sfida Milano-Genova, un’idea riproposta spesso in campionato sull’asse di due città. Ora il Milan è atteso dalla seconda parte della pratica Ludogorets.

Risultati 25^ giornata: sabato Udinese-Roma 0-2, Chievo-Cagliari 2-1, Genoa-Inter 2-0; domenica Torino-Juventus 0-1, Benevento-Crotone 3-2, Bologna-Sassuolo 2-1, Napoli-Spal 1-0, Atalanta-Fiorentina 1-1, Milan-Sampdoria 1-0; lunedì Lazio-Verona 2-0.

Classifica: Napoli 66, Juventus 65, Roma 50, Lazio 49, Inter 48, Sampdoria e Milan 41, Atalanta 38, Torino 36, Udinese 33, Fiorentina 32, Genoa e Bologna 30, Chievo e Cagliari 25, Sassuolo 23, Crotone 21, Spal 17, Verona 16, Benevento 10.

Le peggiori formazioni di Vincenzo Montella

Qualcuno ha detto in passato che Montella faceva miracoli, qualcun altro che non andava esonerato e c’è chi a Siviglia sotto sotto spera che faccia bene. Noi, nel nostro piccolo, grazie all’aiuto di @simostu9 abbiamo ricostruito le peggiori formazioni schierate da Montella in questo inizio di stagione. Non crediamo sia tutta farina del sacco del tecnico, per carità, considerato che alcuni dettagli gli sono stati caldamente consigliati e in alcuni casi anche imposti. Ma è giusto che si sappia e che si veda cosa abbiamo affrontato negli ultimi mesi (e cosa abbiamo rischiato se Gattuso non avesse vinto il derby del 27 dicembre con conseguente ritorno di Montella in panchina).

Milan – Torino 0-0

Siamo nell’era del disastrato 3-5-2. Suso che ovunque lo metti qua va fuori ruolo viene schierato trequartista dietro alle due punte. Il Milan crea tanto ma non riesce a segnare alcun gol. A fine partita sarà esonerato.

Napoli – Milan 2-1

La formazione arrembante di Napoli si qualifica come una delle peggiori della stagione. Bonaventura appena rientrato dall’infortunio viene sbattuto a sinistra a marcare Callejon ed Allan. Borini titolare per non farsi mancare nulla.

Milan – Juventus 0-2

Ricardo Rodriguez terzino di difesa fu un esperimento. Esperimento che qua venne fatto non contro il Sassuolo o il Chievo ma contro la Juventus capolista anche a causa della squalifica di Bonucci. Calhanoglu viene messo dietro le punte. Borini ed Abate a fare gli esterni in una linea a 4 mascherata in fase difensiva. Inutile dire che finì malissimo.

Milan – Genoa 0-0

Formazione molto simile alle precedenti, continuando a girare a centrocampo nella speranza di trovare qualcosa. Inutile dire che con Kalinic e Suso anche oggi si segna domani. E’ la partita della famosa gomitata di Bonucci che gli costa due giornate ma gli fa guadagnare una bella dose d’umiltà fino a quel momento mancata.

Milan – AEK Atene 0-0

Formazione di altissimo livello: tutti dentro sperando di fare gol. L’AEK scatenaccia e ovviamente non segniamo manco a tirarla dentro con le mani. Dopo il 4-2 fantasia abbiamo il 3-a cazzo.

Sampdoria – Milan 2-0

Montella insiste con Zapata al posto di Musacchio e la difesa a tre. Sbagliano Bonucci e Borini sui gol insieme al colombiano ma il Milan non farà mai un singolo tiro verso la porta doriana. Persiste il tentativo di schierare Bonaventura un po’ a caso – Biglia invece trequartista dietro le punte.

Milan – Spal 2-0

Non facciamo mai un tiro in porta. Ci salvano due rigori. Con la Spal. La rotazione dei centrocampisti qua arretra Biglia per mettere Chalanoglu trequartista dietro le due punte.

Lazio – Milan 4-1

Questa è LA partita che manda a quel paese la stagione. Cutrone lasciato solo contro De Vrij che lo stupra per 90 minuti. Romagnoli panchinato per Musacchio. Bonaventura fuori dai convocati che entra a 2 minuti dalla fine. Borini titolare ovunque. Ci stava il licenziamento per giusta causa di Montella al novantesimo minuto.

Milan – Roma 0-2

Montella qua fa la paraculata più grande: formazione dei nuovi acquisti, perché “con Suso e Bonaventura al massimo siamo arrivati sesti” e per salvare la propria panchina. Inutile dire che la partita finisce malissimo con la Roma che espugna San Siro ed il Milan che si limita a 20 minuti buoni.

Inter – Milan 3-2

Il derby andiamo a giocarcelo con l’onnipresente Borini, Bonaventura messo a sinistra e Biglia trequartista. Per la cronaca facciamo anche un buon secondo tempo prima che Rodriguez faccia la stronzata di fare rigore in area.

Milan – Sampdoria 1-0: la terza vittoria pesante di Rino Gattuso

E’ successo esattamente l’opposto di quanto successo nelle ultime partite: il Milan ha senza ombra di dubbio giocato oggi la miglior partita dell’era Gattuso e a differenza di quello che è successo con Spal e Ludogorets esce con un passivo che non rende giustizia a quanto fatto vedere in campo con un rigore sbagliato, una traversa ed un gol annullato. L’unica occasione per la Sampdoria arriva a fine partita con Caprari che non riesce a segnare con Donnarumma battuto. E’ la settima vittoria nelle ultime 10 partite rossonere (tre pareggi – Firenze, Udine e Lazio in coppa) ed è una vittoria che probabilmente inverte il trend se consideriamo che rispetto all’andata la squadra si era comunque mantenuta sugli standard di punti fatti da Montella.

Vorrei dire che è bastato togliere Borini dai titolari per giocare a calcio ma c’è di più. Innanzitutto il Milan oggi non ha risentito dell’assenza di Kessie grazie a Montolivo che ha fatto come sempre è capitato quest’anno un’ottima prestazione nel ruolo di mezz’ala. Non penso sia il suo vice ma forse sarebbe il caso di iniziare a pensare una turnazione perché nessuno dei tre, come già detto, può giocarle tutte.

Nel gol del Milan di oggi c’è tutta la differenza tra Montella e Gattuso. Il Milan in tre tocchi va dall’altra parte del campo con due cambi di gioco di cui uno di Chalanoglu di sinistro. Il Milan arriva a questo gol anche con una condizione fisica che fa sì che stasera nemmeno ci siamo resi conto di essere una squadra che 72 ore prima giocava in Bulgaria con questi stessi titolari. Avevo scritto che dopo Gennaio la condizione fisica non poteva più essere una scusa e anche grazie alla nuova preparazione della sosta così è stato.

Ora arriva il bello perché il calendario si fa difficilissimo: giovedì deve diventare una amichevole, poi ci saranno Roma, Lazio ed Inter in serie in 8 giorni – le prime due fuori casa. E’ il momento di capire se Gattuso ha dato quel qualcosa in più per poterci giocare gli scontri diretti alla pari come già accaduto con Inter e Lazio ma su campi più difficili come quello della Roma. Ad oggi però si rivede finalmente quel Milan che gioca a calcio e che da l’anima, quel Milan che valeva la pena di vedere nella prima parte della scorsa stagione e che non si era visto da più di un anno.

MILAN-SAMPDORIA 1-0 (primo tempo 1-0)
MARCATORE: Bonaventura al 14′ p.t.
MILAN (4-3-3): G. Donnarumma; Calabria, Bonucci, Romagnoli, Rodriguez; Montolivo (dal 40′ s.t. Locatelli), Biglia, Bonaventura; Suso, Cutrone (dal 28′ s.t. André Silva), Calhanoglu. (A. Donnarumma, Guarnone, Abate, Antonelli, Gomez, Musacchio, C. Zapata, Mauri, Borini, Tsadjout). All. Gattuso.
SAMPDORIA (4-3-1-2): Viviano; Bereszynski, Silvestre, Ferrari, Murru; Barreto (dal 9′ s.t. Verre), Torreira, Linetty; Ramirez (dal 27′ s.t. Kownacki); D. Zapata (dal 9′ s.t. Caprari), Quagliarella. (Tozzo, Krapikas, Andersen, Regini, Strinic, Ercolano, Capezzi, Tessiore, Alvarez). All. Giampaolo.
ARBITRO: Doveri di Roma.
NOTE: ammoniti Linetty (S), Ferrari (S), Verre (S) per gioco scorretto, Bonaventura (M) per simulazione.

Milan – Sampdoria: le ultime da San Siro

Posticipo serale, ma non ultima partita della 26^ giornata. Il Milan di Rino Gattuso ospita la Sampdoria del suo omologo Marco Giampaolo nella sfida “europea” più importante del turno.

Inutile ricordare che dopo il 2-0 dell’andata a Genova serve una vittoria. Possibilmente con due gol di scarto per riequilibrare gli scontri diretti, ma sarebbe manna dal cielo anche uno solo. Dopo il rilancio di questo inizio 2018 (zero sconfitte, pareggi solo contro Lazio in Coppa e nella trasferta di Udine) è importante mantenere la media tenuta finora; non sarà scontato, visto l’ottimo avvicinamento dei blucerchiati alla partita. 10 punti dopo la mini-pausa di gennaio, frutto delle vittorie contro Fiorentina, Roma e Verona e del pari col Torino.

22 i convocati, manca lo squalificato Kessié oltre a Kalinic, Storari e Conti, si rivede Antonelli. 4-3-3 confermato con: G. Donnarumma; Calabria, Bonucci, Romagnoli, Rodriguez; Montolivo, Biglia, Bonaventura; Suso, Cutrone, Calhanoglu. Panchina per Abate e Silva, Locatelli contende a Montolivo una maglia in mediana. 4-3-1-2 per la Samp con: Viviano; Bereszynski, Silvestre, Ferrari, Murru (Strinic); Barreto, Torreira, Linetty; Ramirez; Quagliarella, D. Zapata. Fuori Praet e lo squalificato Belec. Arbitro Doveri, al Var il duo Mazzoleni-Paganessi. Negli anticipi, successi per Roma, Chievo e Genoa che supera 2-0 una pessima Inter.

Ludogorets – Milan 0-3: siamo agli ottavi

Tre a zero fuori casa, una vera e propria impresa. Avevo troppo rispetto dei bulgari e delle coppe Europee per pensare di chiuderla contro una squadra che finora aveva ben figurato. Finisce invece col Milan agli ottavi ed una qualificazione pesantemente indirizzata in una direzione dopo la bella vittoria di stasera. Il Milan esce da Razgad con un risultato che può farlo stare tranquillo in vista della sfida di San Siro a meno di clamorosi suicidi comunque più nella storia dei cugini che nella nostra.

Su come ci siamo arrivati potremmo scrivere ore ma di fatto finiremmo per essere pedissequamente ripetitivi. Se del recupero di Calhanoglu che permette di non essere più Suso-dipendenti ne abbiamo già parlato oggi è definitivamente la giornata che lancia Cutrone anche a livello Europeo con gol decisivo e rigore procurato. Il ragazzino della primavera che si voleva mandare in prestito a Crotone ad oggi è l’attaccante titolare del Milan, è l’attaccante più forte del Milan, è il centravanti che mancava a questa squadra capace di trasformare in gol i palloni vaganti.

L’altro fattore è la più grande differenza tra questo Milan e quello Montelliano. Questo Milan non ha più bisogno di tenere palla perché ha registrato la difesa con 4 gol subiti nelle ultime nove partite. Non sono ancora numeri da big, forse nemmeno numeri da Champions League ma sono numeri che ti fanno partire a creare qualcosa e ti fanno creare una base su cui costruire. Non c’erano 4 gol tra noi e la Spal, non c’erano 3 gol tra noi ed il Ludogorets oggi. Questo è il più grande merito del Milan ed è un merito che esce dal costruire una vera e propria diga dietro: a parte la traversa il Milan non ha rischiato nulla.

Restando quindi tranquilli per il ritorno a San Siro continuo a pensare che sia più facile per noi entrare in Europa con il campionato – ci sono ancora troppe squadre più forti di noi in una coppa dove gli episodi pesano molto. In questo senso è fondamentale già da domenica sera la partita con la Sampdoria, forse anche più di quella di oggi.

LUDOGORETS-MILAN 0-3
LUDOGORETS: Renan; Cicinho, Plastun, Moti, Sasha; Dyakov, Anicet; Lukoki (dal 81′ Kovachev), Marcelinho, Misidjan; Swierczok (dal 46′ Wanderson). A disposizione: Broun, Forster, Terziev, Campanharo, Goralski, Wanderson, Kovachev. Allenatore: Dimitar Dimitrov.
MILAN (4-3-3): G. Donnarumma; Abate (dal 59′ Rodriguez), Bonucci, Romagnoli, Calabria; Kessie, Biglia, Bonaventura; Suso, Cutrone (dal 64′ A. Silva), Calhanoglu (dal 73′ Borini). A disposizione: A. Donnarumma, A. Silva, Borini, Zapata, Montolivo, Musacchio, Zapata. Allenatore: Gennaro Gattuso.
ARBITRO: Mazic
MARCATORI: 45′ Cutrone; 64′ Rodriguez; 92′ Borini.
AMMONIZIONI: 4′ Abate (M); 37′ Lukoki (L);
ESPULSIONI:

Ludogorets – Milan: eliminazione diretta, 4 anni dopo

Non è Champions, è Europa League, ma dopo il ritorno “in assoluto” in Europa di luglio e poi quello ufficiale a settembre sono arrivati i sedicesimi dell’unico trofeo internazionale mai vinto dal Milan.

Avversari i bulgari del Ludogorets Razgrad, “le aquile” biancoverdi eliminate in agosto dall’Hapoel Beer Sheva in Champions e poi seconde nel girone C di EL, davanti a Basaksehir (la quarta squadra emergente di Istanbul) e Hoffenheim. Di loro si sa molto poco, se non frammentarie notizie prese da Wikipedia; tanti i brasiliani in rosa, tra cui un Cicinho solo omonimo dell’ex Roma. Fatto sta che i campioni bulgari in carica sono stati sorteggiati col Milan e sarà importante segnare in trasferta, in vista del ritorno a San Siro.

Tra i convocati non ci sono Kalinic e Gomez, oltre ai “soliti” esclusi, mentre si rivede Mauri. Probabile conferma del 4-3-3 con: G. Donnarumma; Abate, Bonucci, Romagnoli, Calabria; Kessié, Biglia, Bonaventura; Suso, Cutrone, Calhanoglu. In panchina: A. Donnarumma, Zapata, Rodriguez, Musacchio /Mauri, Montolivo, Borini, A. Silva. Arbitro il serbo Mazic. Niente diretta in chiaro, su Tv8 va Steaua-Lazio delle ore 21, lo stesso orario di Napoli-Lipsia mentre alle 19 si gioca Borussia Dortmund-Atalanta. L’unico “anticipo”, Stella Rossa-CSKA Mosca, è finito 0-0 martedì.

Destinazione Tricolore: 25a giornata (a due terzi del cammino)

Napoli ancora primo, niente punti rimontati dal Milan se non sulla Lazio: giornata di transizione per il campionato, con pochi cambiamenti in generale in classifica e ancora meno colpi di scena.

Una giornata cominciata venerdì e terminata domenica sera, dove tutte le “volate” rimangono invariate: lo 0-4 rifilato dal Milan alla Spal fa morale e differenza reti, che torna in positivo, e consente di mantenere il distacco dalla Samp che ha battuto il Verona in casa. Torna al successo anche l’ “altra” squadra di Milano, che batte 2-1 il Bologna; in chiave salvezza cambia poco, se non per il successo del Genoa al Bentegodi contro il Chievo. Differenze di poco conto, in attesa dell’entrata nel pieno del tour de force del Milan che comincerà domani contro il Ludogorets in Europa League.

Risultati 25^ giornata: venerdì Fiorentina-Juventus 0-2, sabato Spal-Milan 0-4, Crotone-Atalanta 1-1, Napoli-Lazio 4-1; domenica Sassuolo-Cagliari 0-0, Chievo-Genoa 0-1, Inter-Bologna 1-1, Sampdoria-Verona 2-0, Torino-Udinese 2-0, Roma-Benevento 5-2.

Classifica: Napoli 63, Juventus 62, Inter 48, Roma 47, Lazio 46, Sampdoria 41, Milan 38, Atalanta 37, Torino 36, Udinese 33, Fiorentina 31, Genoa e Bologna 27, Cagliari 25, Sassuolo 23, Chievo 22, Crotone 21, Spal 17, Verona 16, Benevento 7.

Spal – Milan 0-4: Cutrone-gol, il Milan ha il suo centravanti

Sono bastati 45 minuti per questo Milan per fare quattro gol alla Spal che poco tempo fa su questo campo aveva fermato l’Inter per 1-1. E’ un risultato forse bugiardo, è un risultato che non esprime appieno il fatto che dopo il primo tempo la Spal avrebbe forse meritato il pareggio. Proprio forse lo sforzo del primo tempo ha portato la Spal a crollare nel secondo dove è stato il Milan e solo il Milan a fare la partita.

La prima notizia è che il Milan ha finalmente trovato un centravanti. Basta con Kalinic, basta con André Silva che ad Udine ha giocato su pressione della società pi che su scelta dell’allenatore. Ad oggi e fino alla fine del campionato se Cutrone sta bene gioca Cutrone – punto. Non risolveremo con lui i problemi nel ruolo di centravanti sicuramente, ma ad oggi è la miglior soluzione compatibilmente con l’attuale organico.

Per il resto è chiaro che non abbiamo 90 minuti nelle gambe allora ricorriamo alla Allegriana tattica di far sfogare l’avversario per poi provare a colpire, anche aiutati da un gol segnato subito così come ad Udine. La notizia è che stavolta non siamo rimasti in dieci e forse ci è andata anche bene visti i rimpalli che han favorito Cutrone e Biglia (che rende buona una partita da 5,5-6 fino a quel momento). La principale differenza rispetto agli ultimi mesi continua ad essere forse il recupero di Calhanoglu al posto di Borini e la scelta di una coppia centrali titolare.

Ora torniamo alla situazione di un girone fa e si vedrà se questo lavoro sarà servito o meno col livello degli avversari che inizia a salire e le partite che giocandosi ogni tre giorni necessiteranno per forza una maggior rotazione dell’organico a disposizione. Il giallo a Kessie in questo senso non è nemmeno troppo male: lo sfrutteremo in Europa League e non lo perderemo per Roma ed Inter. Magari che Sky non ci mandi Marocchi a cui dopo il gol del 2-0 è sembrato fosse morto un parente stretto.

SPAL-MILAN 0-4 (primo tempo 0-1)
MARCATORI: Cutrone al 2′ p.t.; Cutrone al 20′, Biglia al 28′, Borini al 45′ s.t.
SPAL (3-5-1-1): Meret; Simic, Salamon, Felipe; Lazzari, Everton Luiz (dal 9′ s.t. Paloschi), Viviani, Grassi (dal 17′ s.t. Schiattarella), Mattiello Mattiello (dal 39’ s.t. Dramé); Kurtic; Antenucci. (Gomis, Marchegiani, Vaisanen, Costa, Dramé, Konate, Vitale, Bonazzoli, Floccari). All. Semplici.
MILAN (4-3-3): G. Donnarumma; Abate, Bonucci, Romagnoli, Rodriguez; Kessie (dal 39′ s.t. Borini), Biglia (dal 30′ s.t. Montolivo), Bonaventura; Suso, Cutrone (dal 32′ s.t. André Silva), Calhanoglu. (A. Donnarumma, Guarnone, Bellanova, Musacchio, Zapata, Antonelli, Gomez, Locatelli, Mauri). All. Gattuso.
ARBITRO: Mariani di Aprilia.
NOTE: ammoniti Kessie (M), Simic (S), Biglia (M), Bonucci (M), Mattiello (S), Schiattarella (S) per gioco scorretto

Spal – Milan: le ultime dal campo

Dopo l’unica pausa più lunga di 3-4 giorni del periodo di sfide ravvicinate che attende il Milan, si torna in campo per uno degli anticipi della 24^ giornata. Spal e Milan scendono in campo già alle 15.

Orario quasi inedito per il Milan, arrivato a giocare però alle 12.30 del sabato nel famoso derby “di Zapata”. Il 2-0 derivante da due rigori dell’andata fu l’ultima partita vinta prima di una serie negativa di 4 partite, tra cui Roma e derby. Da allora è cambiato l’allenatore (Gattuso) e sono partiti tre giocatori ai margini della rosa, con in cambio l’ingresso di un paio di Primavera; dall’altra parte la Spal di Semplici ha ceduto Oikonomou, Mora e quattro giocatori ai margini prelevando Cionek dal Palermo, Dramé e Kurtic dall’Atalanta, Everton dal Partizan e il duo Vitale-Simic dalla B, facendo forse il miglior mercato di gennaio della A (in proporzione ai mezzi e alla classifica).

Gli emiliani vengono da 2 punti in 4 gare nel girone di ritorno (i pareggi con Inter e Udinese, il primo proprio a Ferrara). Tra i convocati del Milan tornano Gomez e Rodriguez mentre restano ai box lo squalificato Calabria e Kalinic (oltre a Conti e Storari). G. Donnarumma; Abate, Bonucci, Romagnoli, Rodriguez; Kessié, Biglia, Bonaventura; Suso, Cutrone, Calhanoglu il probabile undici (4-3-3). 3-5-1-1 per la Spal, con: Meret; Simic, Salamon, Felipe; Lazzari, Schiattarella, Everton, Grassi, Mattiello; Kurtic, Antenucci. Fuori Vicari, Schiavon, Cionek, Konate e Borriello per i biancazzurri. Arbitro della partita Mariani di Aprilia, con Doveri-Lo Cicero al Var.

Udinese – Milan 1-1: pari giusto su un campo difficile

Partiamo subito togliendoci dente e dolore: non mi appello alla sfortuna per la partita di oggi. Non lo faccio perché prima di tutto il nostro gol arriva da una perla di Suso da 50 metri e – tolta quella – ha gestito una partita in cui è stata l’Udinese a farla e in cui l’unica occasione è stata il colpo di testa di André Silva finito fuori. Non colpevolizzerei Calabria la cui espulsione è frutto di un cambio d’atteggiamento coi bianconeri che hanno fatto la partita e trovato un pari meritato. Punto non da buttare nell’ottica campionato che ci dice che comunque non siamo da lotta quarto posto e in campionato dovremo conquistare con i denti l’Europa League.

In secondo luogo e nonostante il risultato va notato l’accanimento dei fischietti contro il Milan. Siamo a sei espulsioni ed è francamente inaccettabile. Quello che è inaccettabile è vedere Calabria ammonito al primo alito di vento e i vari Lasagna, Danilo e Zambrano farla franca. La distribuzione delle sanzioni ed il metro arbitrale ormai da tempo non è coerente con quanto visto in campo e la società dovrebbe alzare molto di più la voce su questo fronte.

A livello di singoli abbiamo ritrovato per la prima volta Suso e Chalanoglu nella stessa partita. Dietro, però, più che Calabria ha fatto male Bonucci che oltre al gol ha sulla coscienza qualche rinvio di troppo che spesso ci ha messo in pericolo. E’ chiaro come Gattuso stia cercando prima di tutto solidità difensiva ma è anche chiaro che non possiamo continuare ad andare in campo con 11 giocatori contati.

Il resto dei problemi per colmare il gap arrivano dal mercato. E’ ormai chiaro che André Silva è il più grande bluff arrivato in serie A dopo Gabigol e che Kalinic non è un attaccante di categoria. Possiamo inventarci offerte di 40 mln di Wolverhampton e Swansea ma la realtà è che difficilmente ce ne libereremo. La partita di oggi evidenzia ancora di più i difetti principali dell’organico: mancanza di un centravanti vero (il migliore è Cutrone), mancanza di esterni di ricambio, mancanza di terzini di ricambio. La condizione fisica come già detto dopo Gennaio non poteva più essere alibi – non è un caso che ad oggi il Milan corra più di molte rivali in campionato.

La prossima sarà l’ultima settimana senza infrasettimanali prima di una maratona di cinque partite consecutive (qualora dovessimo eliminare il Ludogorets) al mercoledì/giovedì che si intersecheranno coi big-match di campionato con Sampdoria, Roma ed Inter. Saremo contati e bisognerà presto fare una scelta tra campionato e coppe. A proposito di campionato – se c’è una procura federale mi auguro indaghi presto su ciò che è successo oggi a Torino: un campionato con certi episodi non può che perdere ogni credibilità nazionale ed internazionale.

UDINESE-MILAN 1-1 (primo tempo 0-1)
MARCATORI: Suso (M) al 9′ p.t.; Donnarumma (M) autogol al 31′ s.t.
UDINESE (3-4-2-1): Bizzarri; Nuytinck, Danilo, Zampano; Larsen, Barak, Behrami (dal 28′ s.t. Balic), Pezzella (dal 19′ s.t. Widmer); Jankto, De Paul (dal 22′ s.t. Maxi Lopez); Lasagna. (Scuffet, Borsellini, Angella, Fofana, Pontisso, Haldfredsson, Perica). All. Oddo.
MILAN (4-3-3): G. Donnarumma; Abate, Bonucci, Romagnoli, Calabria; Kessie, Biglia, Bonaventura (dal 26′ s.t. Antonelli); Suso, André Silva (dal 27′ s.t. Kalinic), Calhanoglu (dal 33′ s.t. Borini). (A. Donnarumma, Guarnone, Zapata, Musacchio, Bellanova, Montolivo, Mauri, Locatelli, Cutrone). All. Gattuso.
ARBITRO: Manganiello di Pinerolo.
NOTE: espulso Calabria (M) per somma di ammonizioni; ammoniti Larsen (U), Danilo (U) per gioco scorretto.

Udinese – Milan: le ultime dal campo

Dopo un paio di settimane di relativa tranquillità il Milan torna ad affrontare una delle sue storiche “bestie nere”, l’Udinese allenata da Massimo Oddo. Squadre in campo alle 15 al Friuli – Dacia Arena.

Il 2-1 dell’andata, frutto di due dei pochi gol “utili” di Kalinic finora, aveva mostrato diverse criticità da parte del Milan, poi manifestate nelle varie sfide perse contro le grandi. Da allora l’Udinese ha cambiato guida in panchina, ma sembra aver esaurito la “spinta” arrivata dal cambio di allenatore. Nell’elenco dei 23 convocati manca ancora Rodriguez, sostituito dal primavera Bellanova; partono praticamente tutti, a parte lo svizzero, l’altro primavera Gabbia e gli assenti Conti e Storari. Nell’Udinese mancano Adnan e lo squalificato Samir.

4-3-3 confermato con: G. Donnarumma; Abate, Bonucci, Romagnoli, Calabria; Kessié, Biglia (Montolivo), Bonaventura; Suso, A. Silva, Calhanoglu. Di là Oddo (sfida nella sfida tra due campioni del mondo 2006) risponde con un 3-5-2. Bizzarri; Nuytinck, Danilo, Larsen; Widmer, Barak, Behrami, Jankto, Pezzella; Maxi Lopez, Lasagna. Unico ballottaggio tra Maxi e De Paul, che circa un anno fa ruppe la caviglia a De Sciglio con un intervento killer immediatamente seguito da un suo gol. Corsi e ricorsi, con il calendario che rimette di fronte le due squadre nello stesso periodo. Arbitra Manganiello di Pinerolo, con Mariani-Dobosz al Var. Negli anticipi, pareggi per Inter e Samp; da seguire, in chiave europea, anche Verona-Roma alle 12.30.

Milan – Lazio 0-0: pareggiare e pareggeremo

Prima di cominciare lasciatemi riportare le lamentele di molti tifosi sulla pagina Facebook riguardo l’ennesimo, vergognoso, comportamento della biglietteria AC Milan quest’anno. Dopo non aver comunicato il numero di abbonati, non aver incluso la partita degli ottavi di Coppa Italia nell’abbonamento, non aver permesso ai non-abbonati di comprare il mini-abbonamento EL abbiamo appreso che in Coppa Italia viene aperto solamente il primo anello con prezzi intorno ai 30€ a biglietto, contro i 5-10 degli anni scorsi e con quelli più economici del secondo messi in vendita solo al riempimento del primo. Comportamento inaccettabile che manca di rispetto ai tifosi.

Passando alla partita, era evidente come la priorità fosse non prendere gol stasera per giocarsela a Roma con due risultati su tre. Soffriamo e soffriamo tremendamente, impossibile negarlo ma usciamo dal campo con l’occasione più nitida della partita, quella propiziata da Cutrone e sbagliata da Calhanoglu in maniera abbastanza imbarazzante. La prestazione del Milan non è positiva e nonostante questo la stava addirittura sfangando. Cosa vorrà dire lo scopriremo più avanti ma l’obiettivo principale e più importante è stato quello di salvare energie portando a casa un risultato positivo.

Gattuso nella partita di stasera ha anche dovuto fare i conti con una rosa profondamente limitata che non è stata adeguatamente rinforzata a Gennaio. Biglia ha fatto una partita pessima e stavolta anche i più talebani non potranno salvarlo. Borini in fase offensiva è una tassa da pagare tanto è vero che diventiamo pericolosi quando entra Calhanoglu e lo stesso vale per Kalinic. Un direttore sportivo che spende 65 milioni per due attaccanti che non valgono quello della primavera (e nemmeno quello ceduto, Carlos Bacca) in un mondo normale dovrebbe presentare le proprie dimissioni.

Ora avremo Udine domenica prima dell’ultima settimana intera di pausa in un tour de force che incastrerà i big match di campionato (Sampdoria, Inter, Roma) alle coppe Europee e alla semifinale di Coppa Italia. Un tour de force a cui arriviamo con una rosa abbastanza corta, promesse di rinforzi rimaste vane e un allenatore lasciato mai così solo a cercare di fare miracoli.

MILAN-LAZIO 0-0
Milan (4-3-3): G. Donnarumma; Abate, Bonucci, Romagnoli, Borini; Kessie, Biglia, Locatelli (12′ st Çalhanoglu); Suso, Kalinic (38′ st André Silva), Bonaventura (26′ st Cutrone). A disp.: A. Donnarumma, Guarnone, Calabria, Musacchio, Zapata, Borini, Mauri, Montolivo. All.: Gattuso
Lazio (3-5-2): Strakosha; Caceres, Luiz Felipe, Radu; Basta, Parolo (31′ st Nani), Lucas Leiva, Milinkovic-Savic, Lukaku; Felipe Anderson (17′ st Luis Alberto), Immobile (38′ st Lulic). A disp.: Vargic, Guerrieri, Wallace, Bastos, Murgia, Marusic, Patric, Caicedo, Neto. All.: Inzaghi
Arbitro: Guida
Marcatori:
Ammoniti: Borini (M); Radu (L)
Espulsi: nessuno

Milan – Lazio (Coppa Italia): la “replica” dopo tre giorni

Si torna subito in campo. Siamo in pieno tour de force e arriva la seconda partita con la Lazio in tre giorni, dopo le polemiche derivate dal 2-1 in campionato di domenica.

Alla fine il giudice sportivo ha optato per l’involontarietà di Cutrone sul gol dell’1-0, con l’attaccante che cicca il colpo di testa e in tuffo prende la palla di braccio, niente squalifica quindi. Sono arrivati nel frattempo i primi movimenti di mercato a sfoltire la rosa: Gabriel in prestito all’Empoli dopo una metà di stagione da quarto portiere, scalato per l’arrivo del più grande dei Donnarumma; Paletta svincolato, e per chiudere Zanellato al Crotone con obbligo di riscatto. Mercato in cui, a parte Rafinha e Caceres, sono mancati completamente gli acquisti delle grandi. Intanto, Rodriguez è stato tolto all’ultimo dalla lista convocati per stasera.

L’undici probabile: G. Donnarumma; Abate, Bonucci, Romagnoli, Antonelli; Kessié, Biglia, Bonaventura; Suso, Kalinic, Calhanoglu. Risponde con un 3-5-1-1 la Lazio: Strakosha; Caceres, Wallace, Radu; Basta, Murgia, Leiva, Milinkovic, Lulic; F. Anderson; Immobile. Resterebbero in panchina quindi Calabria, Montolivo, Cutrone e Silva. Atalanta-Juve è stata la prima sfida di semifinale, finita 0-1 con gol di Higuain in avvio. Sperando non si ripeta l’effetto “replica” a distanza di quattro giorni come col Verona, anche se là si giocava in trasferta e in un ambiente ostile dopo il 3-0 di Coppa.

Destinazione Tricolore: 22a giornata

Ancora settimi. Due i punti rimontati sulla Roma, nonostante il recupero infrasettimanale, e uno solo perso dalla Samp negli ultimi sette giorni. Comincia a intravedersi un Milan un po’ diverso?

Sembrerebbe di sì, a giudicare dalla prima vittoria in uno scontro diretto con una delle prime 8, fino a domenica tutti persi dal Napoli all’Atalanta. Ed era anche ora che girasse un po’ di “fattore C” visti i precedenti con Var e altro: un gol forse irregolare, ma che nessuno aveva notato a velocità normale ci proietta a quota 9 punti nel girone di ritorno, più di un terzo di tutti quelli fatti in 19 gare iniziali. Se sarà un fuoco di paglia lo dirà solo il tempo, ma intanto una volta accantonata la difesa a 3 e dato spazio ai due centrali più forti + una certa alternanza in mezzo al campo qualche risultato è arrivato. Manca il puntero da 20 gol ma a quello ci si penserà.

Continua intanto la sfida a distanza, anche di discussioni arbitrali, tra Napoli e Juventus. Da una parte un rigore quantomeno generoso, dall’altra un colpo durissimo a Cacciatore poi espulso per proteste che porta allo 0-1 bianconero in 11 contro 9; gli azzurri sono ancora avanti di un punto, ma basta poco per invertire la rotta. Dell’1-1 allo scadere di Spal-Inter (mimatelo con le mani adesso) si è detto abbastanza, ma il vero risultato che fa scalpore è il successo del Verona a Firenze. Ora comunque saremo in pieno tour de force fino a metà marzo: vietato distrarsi.

Risultati recuperi e 22^ giornata: mercoledì scorso Lazio-Udinese 3-0, Sampdoria-Roma 1-1; sabato Sassuolo-Atalanta 0-3, Chievo-Juventus 0-2; domenica Spal-Inter 1-1, Crotone-Cagliari 1-1, Fiorentina-Verona 1-4, Genoa-Udinese 0-1, Napoli-Bologna 2-1, Torino-Benevento 3-0, Milan-Lazio 2-1, Roma-Sampdoria 0-1.

Classifica: Napoli 57, Juventus 56, Lazio 46, Inter 44, Roma 41, Sampdoria 37, Milan 34, Atalanta 33, Udinese e Torino 32, Fiorentina 28, Bologna 27, Chievo e Sassuolo 22, Genoa e Cagliari 21, Crotone 19, Spal 17, Verona 16, Benevento 7