Milan – Cagliari 5-1: stavolta ha vinto il Milan

Spiace per chi dopo il 2-1 ci ha creduto ma il Milan ha vinto e si è qualificato per la Supercoppa Italia. Lo ha fatto come lo ha fatto per tutta la stagione, con fatica a sbloccare, con dormite difensive e dilagando negli spazi. Non ha falsato la lotta salvezza come è invece accaduto una settimana scorsa a Reggio Emilia. Ha coinvolto il resto dello stadio che nonostante uno sciopero inspiegabile e ridicolmente continuato per più di una partita, come mai si era visto nemmeno nelle annate in cui si è arrivato fuori dalle coppe. Non ho capito le motivazioni ma suggerirei alla società di fare uno step in più e come i grandi club cercare di rimuovere dallo stadio il tifo organizzato.

Pioli, a due partite dalla fine della sua avventura col Milan fa finalmente scelte forti salvo rimangiarsele causa infortuni, gialli e un primo tempo a poca produzione offensiva dove facciamo gol con una azione molto sporca ed il Cagliari si divora un 2v1. Il Milan vendica quindi il 20/21 dove il Cagliari già salvo si mise di mezzo tra noi e la qualificazione alla Champions League – si dice con premi a vincere di matrice bianconera sullo sfondo. Niente regali che gli sarebbero forse anche serviti e tutti a casa.

Ora parliamo con calma della contestazione. Lo striscione dicono che vogliono una società ambiziosa e vincente – sull’ambizione ho già parlato settimana scorsa. Questa società ha fatto un lavoro doveroso che nessuno aveva fatto, quello di modernizzare ed aumentare il fatturato (ora verso i 450 milioni). Ha fatto un mercato per provare a vincere, poi non si è vinto perché in campo non si gioca da soli – ma cosa volevano? 200 milioni di debiti per giocatori che non ci si poteva permettere, vinci uno scudetto e poi non vinci nient’altro per anni? E’ inspiegabile che questo succeda ora e non dopo la ‘stagione da otto’ dove hai rischiato di non andare in Champions.

Continuo a ribadire di stare tranquilli sul futuro – il prossimo allenatore, il cui nome è già deciso da mesi, sarà annunciato a fine campionato, fosse anche De Biasi o Malesani, con buona pace delle contestazioni della gente a cui mancano veline o anticipazioni. Guarderei con ottimismo al mercato perché abbiamo un margine più ampio dello scorso anno grazie ai ricavi aumentati, margine che aumenterebbe ulteriormente in caso di vendita di un big. Lo step che manca è quello di una squadra che sappia difendere bene e attaccare gli spazi chiusi che è stato il problema della stagione nei big match.

Ultimo obiettivo della stagione, quindi, sono i due punti che mancano per il secondo posto. Andiamo a farli sabato prossimo a Torino, poi si spera che per l’ultima ci sia il tifo e il giusto saluto per chi lascia.

MILAN-CAGLIARI 5-1

Marcatori: 36’ Bennacer, 59’ e 87’ Pulisic, 63’ Nandez, 74’ Reijnders, 83’ Leao

LE FORMAZIONI:
MILAN (4-3-3): Sportiello; Kalulu, Gabbia (dal 46’ Tomori), Thiaw, Florenzi (dal 68’ Theo); Musah, Bennacer (dal 84’ Pobega), Reijnders; Chukwueze (dal 46’ Leao), Giroud (dal 46’ Okafor), Pulisic. A disp.: Nava, Torriani; Calabria, Caldara, Terracciano; Adli, Zeroli; Jovi?. All.: Stefano Pioli.

CAGLIARI (4-5-1): Scuffet; Zappa, Mina (dal 88’ Wieteska), Dossena (dal 76’ Azzi), Obert; Nández (dal 76’ Lapadula), Sulemana, Deiola (dal 76’ Oristanio), Prati, Luvumbo; Shomurodov (dal 82’ Kingstone). A disp.: Aresti, Radunovi?, Di Pardo, Hatzidiakos; Mancosu, Viola, Pavoletti, Petagna. All.: Claudio Ranieri.

Arbitro: Sozza di Seregno.

Ammoniti: 28’ Bennacer, 33’ Gabbia, 69’ Mina.

Recupero: 1′ 1T, 3’ 2T.