In settimana abbiamo letto da parte di Mino Raiola che il problema del Milan è Massimilano Mirabelli e che il suo progetto tecnico è fallimentare. La classifica attuale ancora più della partita di oggi prova che Mino Raiola ha assolutamente ragione. Non torno sul gioco sporco che le parti in causa stanno facendo (Raiola sta provando a portare Donnarumma al PSG, il Milan sta provando a portare Donnarumma ai suoi procuratori di riferimento, strappandolo da Raiola) perché ad oggi la verità è sotto gli occhi di tutti, almeno tutti quelli non in malafede che stanno giustificando il disastro di Gianni e Pinotto nonché la peggiore stagione della storia recente del Milan.
Fa male vedere Gattuso in questa situazione. Fa male vedere Gattuso fare da parafulmine dei due dirigenti alla guida di una rosa inadeguata. Possiamo girarla come vogliamo ma in attacco siamo passati da Suso-Bacca-Deulofeu a Suso-Kalinic-Borini. Chi deve segnare? Ad oggi i punti del Milan sono arrivati nella maggior parte dei casi dalle invenzioni di due singoli come Suso e Bonaventura che non sono dei giocatori continui. Kalinic non è adatto ad una squadra di serie A. Su Borini non commento nemmeno, dico solo che chi ha parlato di impegno dovrebbe pensare che questo non basti per giocare nel Milan.
Il risultato ad oggi è una squadra nettamente peggiore dello scorso anno con una classifica che parla chiaro. Tanti proclami a cui non sono seguiti fatti. Col Verona che batte il Milan coi gol di buona fede, trasparenza e schiena dritta che però oltre a non essere verificabili punti in classifica non ne danno. Il tutto in una settimana dove la UEFA ci boccia progetto e proprietà e l’amministratore delegato continua a gettare fumo negli occhi dei tifosi tranquillizzando tutti mentre la casa brucia. Mentendo e sapendo di mentire.
Mancano 13 giorni al mercato di Gennaio in cui si potranno mettere le prime pezze anche se ho paura a pensare cosa possa succedere con altri soldi in mano a questo direttore sportivo incompetente che ha osato paragonarsi a Galliani ma nei fatti non vale l’unghia dell’alluce di Rocco Maiorino. Gli accreditati intanto continuano a snocciolare alibi su alibi: il preparatore atletico, la sfortuna, Montella, le distrazioni per nascondere una squadra costruita alla membro di canide.
Non era facile ma Fassone e Mirabelli passeranno alla storia come i dirigenti più incapaci della storia del Milan. Che il natale ce ne porti due bravi, per favore. Fassone invece di fare i video dovrebbe parlare coi FATTI. Mirabelli dovrebbe semplicemente dimettersi e lasciare posto a chi quel posto se lo prende per merito e competenza e non perché amico dell’amministratore delegato. La sensazione è che con questi due non possa nascere niente di buono – ma avremo un codazzo di influencers a libro paga che ci dirà che va tutto bene. E’ una squadra che si merita la situazione attuale visto che quanto succede fuori campo è più disgustoso di quello che succede in campo.
Guai a chi tocca Gattuso. Guai a chi gli addossa le sconfitte di una squadra costruita male. Non è stato Gattuso a scegliere i giocatori, a fare la preparazione atletica, a costruire una rosa senza modulo e con giocatori sopravvalutati. L’unica colpa che ha Gattuso è quella di fare da parafulmine a due incapaci che dovrebbero dimettersi stasera stessa. Doveva essere la stagione del rilancio è diventata la stagione definitiva del tramonto che consacra il Milan a tutti gli effetti come una Sampdoria o un Genoa qualunque, al livello di media classifica che per storia ha prevalentemente avuto prima dell’era Berlusconi. Grazie Fassone, grazie Mirabelli. Ora passate alle cose formali e levatevi dalla gloriosa storia di questa società.