Una volta le amichevoli del Napoli erano a 10€ in Pay-per-view, questa sera Sky Sport ci ha privilegiato trasmettendocene una senza ulteriori costi aggiuntivi. Il Napoli che ci batte lo fa senza il minimo sforzo così come hanno dato l’impressione di averlo fatto Roma, Lazio e Juventus. Qualcuno diceva che il vento è cambiato in settimana per qualche risposta a qualche futile domanda in un’inutile assemblea soci – poi però conta il campo e lì il vento è cambiato per davvero: sconfitte nello stesso girone con tutte le big non si vedevano nemmeno ai tempi di Farina. E’ inutile nasconderci: il campo sta dicendo che dopo 200 milioni spesi questa squadra è peggiore di quella scorsa stagione.
Il Napoli ha giocato al 50% delle proprie possibilità ed il Milan ha fatto UN tiro in porta, casuale, a fine partita. Non ci si può aggrappare nemmeno al gol di Romagnoli come scusa per essersela giocata fino alla fine. Il Milan come ad Atene nel primo tempo non è entrato UNA singola volta in area avversaria – questo è frutto sia di un gioco inesistente di questo allenatore, sia di alcune scelte sbagliate in sede di mercato estivo. E’ inutile ormai rimarcare come l’attacco di questa squadra sia da metà classifica ed il miglior giocatore sia stato svenduto a Villareal – lo faccio ogni settimana e chi legge i postpartita abitualmente ne avrà anche pieni i cosiddetti di leggerlo. Di fronte ai 38 milioni per André Silva e ai 30 per Kalinic persino Bertolacci e Matri sembrano spese intelligenti.
E allora vergognatevi. Si vergogni Fassone per pensare più a giustificare la figura a suon di domande, interazioni coi tifosi e presunta trasparenza assumendo in società chi ha avuto il solo merito di essere stato la sua penna dimenticando che poi, ciò che conta, è il campo. Si vergogni Mirabelli per aver buttato nel cesso 230 milioni riuscendo ad indebolire la squadra. E’ stata rinforzata una difesa che era il punto di forza della squadra lo scorso anno, non è stato rinforzato a sufficienza il centrocampo e l’attacco è stato addirittura indebolito. Si vergogni Montella, per i risultati acquisiti, per continuare a mettere giocatori fuori ruolo e per un gioco che in Serie A non ha senso di esistere. Il guardiolismo dei poveri.
Vorrei mettere in chiaro una cosa: al sottoscritto della chiarezza e della trasparenza non è mai fregato nulla, figuriamoci avere l’illusione che questa ci sia (e parlo di illusione, perché tale è – e il New York Times ne sa qualcosa) per cui spero che qualcuno intervenga al più presto per cambiare questa situazione insostenibile, questo sfregio a chi ha avuto a cuore il Milan sempre e non ai curvaioli occasionali del 17 aprile. In che situazione siamo oggi? La classifica non la guardo nemmeno, la sapete tutti e il -16 dal Napoli con 6 sconfitte in 13 partite giocate è un insulto dopo le spese estive.
A livello extra-campo, invece, va fatto l’ennesimo applauso al signor Montolivo, uno dei pochi che si salva stasera, dopo tutto quello che gli è stato ingiustamente fatto passare. Montolivo ormai non sbaglia una partita in Italia da tre anni ma in Italia vanno per la maggiore i calciatori brutti e i fake di Moratti che orientano le opinioni seguendo la massa. E’ ancora più grave continuare a vedere scelte tecniche nascoste dietro finti infortuni come Rodriguez, Calhanoglu e il paradosso di Biglia che non è partito titolare perché “infortunato” (non perché Montolivo è due spanne sopra, non sia mai) salvo poi vederlo in campo nel finale.
C’è solo da vergognarsi per una squadra che ormai si sa già quando perderà prima di mettere piede in campo. Avevo aspettative di fare risultato con le big persino ai tempi di Inzaghi, non stasera. Sono andato a vedere la partita sapendo già di perderla e questo è il fallimento peggiore di questa dirigenza e questo allenatore. Non si può continuare su questa strada. Non si possono continuare a prendere in giro i tifosi veri mentre quelli finti continuano ad urlare che va tutto bene mentre la casa brucia. Chiunque sia il vero proprietario del Milan ha una grossa responsabilità e deve fare qualcosa, subito. Fermate questo scempio e cacciate i mercanti dal tempio.
Si, avevano ragione. E’ cambiato il vento, è cambiato tutto. In peggio. BASTA.
NAPOLI-MILAN 2-1 (primo tempo 1-0)
MARCATORI: Insigne (N) al 33′ p.t.; Zielinski (N) al 28′, Romagnoli (M) al 47′ s.t.
NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Mario Rui (dal 20′ s.t. Maggio); Allan, Hamsik (dal 24′ s.t. Zielinski), Jorginho; Insigne, Mertens, Callejon (dal 33′ s.t. Rog). (Rafael, Sepe, Maksimovic, Chiriches, Diawara, Ounas, Giaccherini). All. Sarri.
MILAN (3-4-2-1): G. Donnarumma; Musacchio, Bonucci, Romagnoli; Borini (dal 32′ s.t. Abate), Kessie, Montolivo (dal 40′ s.t. Biglia), Bonaventura; Suso (dal 47′ s.t. André Silva), Locatelli; Kalinic. (Storari, A. Donnarumma, Zapata, Rodriguez, Antonelli, Gabbia, Mauri, Cutrone). All. Montella.
ARBITRO: Doveri di Roma.
NOTE: ammoniti Borini (M) e Allan (N) per gioco scorretto; Albiol (N) per proteste.