Hellas Verona – Milan 3-0: ha ragione Mino Raiola

In settimana abbiamo letto da parte di Mino Raiola che il problema del Milan è Massimilano Mirabelli e che il suo progetto tecnico è fallimentare. La classifica attuale ancora più della partita di oggi prova che Mino Raiola ha assolutamente ragione. Non torno sul gioco sporco che le parti in causa stanno facendo (Raiola sta provando a portare Donnarumma al PSG, il Milan sta provando a portare Donnarumma ai suoi procuratori di riferimento, strappandolo da Raiola) perché ad oggi la verità è sotto gli occhi di tutti, almeno tutti quelli non in malafede che stanno giustificando il disastro di Gianni e Pinotto nonché la peggiore stagione della storia recente del Milan.

Fa male vedere Gattuso in questa situazione. Fa male vedere Gattuso fare da parafulmine dei due dirigenti alla guida di una rosa inadeguata. Possiamo girarla come vogliamo ma in attacco siamo passati da Suso-Bacca-Deulofeu a Suso-Kalinic-Borini. Chi deve segnare? Ad oggi i punti del Milan sono arrivati nella maggior parte dei casi dalle invenzioni di due singoli come Suso e Bonaventura che non sono dei giocatori continui. Kalinic non è adatto ad una squadra di serie A. Su Borini non commento nemmeno, dico solo che chi ha parlato di impegno dovrebbe pensare che questo non basti per giocare nel Milan.

Il risultato ad oggi è una squadra nettamente peggiore dello scorso anno con una classifica che parla chiaro. Tanti proclami a cui non sono seguiti fatti. Col Verona che batte il Milan coi gol di buona fede, trasparenza e schiena dritta che però oltre a non essere verificabili punti in classifica non ne danno. Il tutto in una settimana dove la UEFA ci boccia progetto e proprietà e l’amministratore delegato continua a gettare fumo negli occhi dei tifosi tranquillizzando tutti mentre la casa brucia. Mentendo e sapendo di mentire.

Mancano 13 giorni al mercato di Gennaio in cui si potranno mettere le prime pezze anche se ho paura a pensare cosa possa succedere con altri soldi in mano a questo direttore sportivo incompetente che ha osato paragonarsi a Galliani ma nei fatti non vale l’unghia dell’alluce di Rocco Maiorino. Gli accreditati intanto continuano a snocciolare alibi su alibi: il preparatore atletico, la sfortuna, Montella, le distrazioni per nascondere una squadra costruita alla membro di canide.

Non era facile ma Fassone e Mirabelli passeranno alla storia come i dirigenti più incapaci della storia del Milan. Che il natale ce ne porti due bravi, per favore. Fassone invece di fare i video dovrebbe parlare coi FATTI. Mirabelli dovrebbe semplicemente dimettersi e lasciare posto a chi quel posto se lo prende per merito e competenza e non perché amico dell’amministratore delegato. La sensazione è che con questi due non possa nascere niente di buono – ma avremo un codazzo di influencers a libro paga che ci dirà che va tutto bene. E’ una squadra che si merita la situazione attuale visto che quanto succede fuori campo è più disgustoso di quello che succede in campo.

Guai a chi tocca Gattuso. Guai a chi gli addossa le sconfitte di una squadra costruita male. Non è stato Gattuso a scegliere i giocatori, a fare la preparazione atletica, a costruire una rosa senza modulo e con giocatori sopravvalutati. L’unica colpa che ha Gattuso è quella di fare da parafulmine a due incapaci che dovrebbero dimettersi stasera stessa. Doveva essere la stagione del rilancio è diventata la stagione definitiva del tramonto che consacra il Milan a tutti gli effetti come una Sampdoria o un Genoa qualunque, al livello di media classifica che per storia ha prevalentemente avuto prima dell’era Berlusconi. Grazie Fassone, grazie Mirabelli. Ora passate alle cose formali e levatevi dalla gloriosa storia di questa società.

VERONA-MILAN 3-0 (primo tempo 1-0)
MARCATORI: Caracciolo al 24′ p.t.; Kean al 10′, Bessa al 32′ s.t.
VERONA (4-4-1-1): Nicolas; Ferrari, Caracciolo, Heurtaux, Caceres; Romulo, Buchel, B. Zuculini, Valoti (dal 22′ p.t. Bessa, dal 40′ s.t. F. Zuculini); Verde; Cerci (dal 32′ p.t. Kean). (Silvestri, Coppola, Fossati, Lee, Calvano, Souprayen, Bearzotti, Felicioli, Pazzini). All Pecchia.
MILAN (4-3-3): G. Donnarumma; Calabria, Bonucci, Romagnoli, Rodriguez (dal 1′ s.t. Cutrone); Kessie, Montolivo (dal 26′ s.t. Locatelli), Bonaventura; Suso, Kalinic (dal 12′ s.t. André Silva), Borini. (Storari, A. Donnarumma, Zapata, Abate, Musacchio, Paletta, Antonelli, Biglia, Calhanoglu). All. Gattuso.
ARBITRO: Orsato di Schio.
NOTE: espulso Suso (M) per gioco scorretto. Ammoniti B. Zuculini (V), Borini (M), Romagnoli (M), Buchel (V) per gioco scorretto.

24 commenti

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    • Milanforever il 17 Dicembre 2017 alle 16:22

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    • Vittorio il 17 Dicembre 2017 alle 17:50

    Non ci resta che scommettere pure noi.

    • erlebnis il 17 Dicembre 2017 alle 18:24

    Diciamo la verità, non ci gira benissimo!
    Se penso ai 3 punti rimediati ieri dalla Roma con una sola occasione da gol al novantacinquesimo minuto , mi viene una rabbia infinita. Siamo terribilmente sbilanciati con una fase difensiva molto approssimativa che ci espone a figuracce terribili. La difesa poi senza Zapata è molto lenta , senza marcatori puri ( Bonucci, Romagnoli e Musacchio vengono ridicolizzati in ogni occasione) ed i terzini non aiutano perché anch’essi poco inclini alla marcatura

      • Milanforever il 17 Dicembre 2017 alle 19:11

      Direi che hai ragione.
      Ma le squadre si incominciano a costruire dalle difese.
      Sono pienamente d’accordo con Diavolo a non toccare Rino. Gattuso in questa situazione è solo una vittima.

        • erlebnis il 17 Dicembre 2017 alle 19:43

        Appunto, è proprio la difesa la madre di tutti i problemi.
        Se tu giochi a 4 con 2 centrali che sono 2 liberi un terzino che è un attaccante 2 punte e 2 trequartisti , il minimo che ti può accadere è che prendi 3 gol. Poi se ci metti pure che ti divori le occasioni che hai , dove credi di andare?

    • Mario De Magistris il 17 Dicembre 2017 alle 18:40

    La fatal Verona si è confermata devastante anche per questo Milan che ha dimostrato tutta la sua inesperienza cadendo nelle provocazioni veronesi tollerate a senso unico ed oltremisura dal pessimo arbitro veneto Orsato. Era palese che Pecchia impostasse una partita oltremodo arcigna e scorretta. Rino Gattuso cadeva come un allocco nella trappola credendo di poter rimediare ad un gol casuale subito nel primo tempo. Una frazione di gioco contraddistinta da nervi tesi e contatti, praticati dai giocatori veronesi, quasi sempre oltre il limite regolamentare. Dimostrativo era stato l’episodio che aveva acceso gli animi. Un fallo da espulsione diretta, di Valoti su Bonucci, costringeva il capitano del Milan, menomato, ad uscire provvisoriamente dal campo. I veneti, impuniti grazie all’accondiscendenza del pessimo arbitro Orsato e dei sui scadenti collaboratori, continuavano nella ‘corrida’ ed indirizzavano la sfida sul binario del codice: -lotta o morte-. In tale contesto a nulla serviva l’impegno di Suso che cercava invano di sfondare sulla destra scodellando cross che nessun attaccante rossonero riusciva a trasformare in gol. Esplicativo era stato l’episodio, verificatosi al 18.mo minuto del primo tempo, quando si aveva la netta conferma che per il Milan era una giornata storta. Kalinic falliva clamorosamente un gol sprecando malamente una splendida azione, impostata da Montolivo a metà campo, poi rifinita da Suso. L’arbitro Orsato proseguiva nel suo show e la tensione saliva ulteriormente. Non bastava ad Orsato la constatazione che due giocatori veronesi, eccessivamente ‘esaltati’, erano usciti per infortuni forse cagionati da eccessivo agonismo e forse dall’uso smisurato di integratori. Per il Milan si materializzava ancora una ‘fatal Verona’? Infatti la fatalità voleva che i sostituti degli infortunati giocassero un ruolo fondamentale nella vittoria veronese. E qui si arrivava al fondamentale apporto in negativo di Orsato che fra colpi proibiti, lamentele e scorrettezze dei veronesi, lasciava correre tutto favorendo in maniera plateale il Verona. Infatti l’ineffabile veneto di Schio estraeva il primo cartellino giallo, per il veronese Zuculini, soltanto al 35.mo del primo tempo. Poi nel marasma generale si perdeva anche Suso, innervosito dalle eccessive scorrettezze dei veronesi, così continuando in negativo la sua partita e dando seguito a quanto aveva già sprecato quando nel primo tempo aveva fallito una ghiotta occasione tirando malamente sul portiere. Nella prima frazione di gioco il colmo lo si raggiungeva alla fine del primo tempo quando i simulatori veronesi si rendevano protagonisti di una invereconda sceneggiata. Lo scandaloso arbitro Orsato, richiamato al Var, non trovava di meglio che ammonire Borini a seguito di una plateale sceneggiata del veronese Ferrari(il replay dimostrava più volte che Borini non aveva commesso alcuna scorrettezza). Si confermava così il sospetto che quando va in scena il Milan, grazie alle solite designazioni di ‘Palazzo’, non si assiste ad uno spettacolo sportivo ma ad un incontro di calcio-wrestling esibito da attori consumati che, in questo caso, recitavano tutti nella squadra veronese. Poi ci si metteva di mezzo anche Gattuso che dopo le critiche subite a Benevento, quando cambiò Suso con Zapata, nella ripresa tentava il tutto per tutto togliendo Rodriguez per Cutrone. Sembrava una mossa azzeccata poiché subito il Milan aveva l’occasione per pareggiare con Kalinic, lanciato in profondità. Ma il croato cincischiava lasciandosi recuperare da Heurtaux che proprio non è un fulmine di guerra. Il resto è stato una sorta di incubo che faceva tornare in mente altre storie orribili vissute dai tifosi del Milan. Le prestazioni impalpabili e negative dei difensori milanisti facevano tornare in mente quel maggio 1974 quando il Verona sconfisse il Milan 5-3…la fatal Verona. Oltretutto i tifosi rossoneri, presenti numerosi sugli spalti, dovevano subire gli sfotto dei tifosi scaligeri che inebriati cantavano: -Vincerete il tricolor- Quando si dice ‘oltre il danno la beffa’ ecco che Orsato, peggiore persino di Rosario Lo Bello, scompletava la sua opera negativa chiamando di nuovo il Var ed espellendo Suso per un presunto pestone su Verde. Suso, per buona pace del ‘Palazzo romano’ starà fuori due o più turni? Terminava così la scandalosa direzione di gara di colui che una volta veniva definito, in un blog milanista, l’infoibatore vicentino dei ‘soldati’del Milan.

      • Milanforever il 17 Dicembre 2017 alle 19:14

      Oggi il pistolotto non serve a niente ed è fuori luogo. Oggi è solo il giorno della VERGOGNA!

        • Mario De Magistris il 17 Dicembre 2017 alle 19:36

        Caro amico al di la’ dei demeriti del Milan d’allora e di oggi cose strane(ce lo dicevamo tornando da Verona nel 1974) si erano verificate anche nel 1974 quando venne impedito al Milan di usufruire del giusto riposo dopo la vittoria nella Coppa delle Coppe. Tu hai visto la partita di oggi? Allora eravamo in trentamila che tornavano sconsolati, quasi piangendo, dopo aver assistito alla disfatta di un Milan che avrebbe vinto lo scudetto della stella se non fossero intervenuti, come tutti sanno, fattori esterni che fecero vincere ad altri l’ennesimo scudetto! Non è cambiato nulla? Nel calcio atteggiamenti malavitosi esistevano allora ed esistono oggi?

        Il giorno 17 dicembre 2017 19:14, Disqus ha scritto:

          • Milanforever il 17 Dicembre 2017 alle 21:17

          Mario seppure tifosi bisogna però cercare, almeno cercare, di essere obiettivi.
          Quel pomeriggio di fine maggio di 44 anni fa, era il 20 maggio 1973 (non 1974), me lo ricordo molto bene e quasi piansi anch’io. Però sappiamo tutti che quella disfatta non fu colpa di nessuno se non che la squadra era stanca di suo e non per la partita di coppa.
          Già la partita di coppa infatti mise nudo le nostre difficoltà e quella vittoria striminzita, strappata con i denti in maniera fortunata e rocambolesca (la nostra vittoria in coppa più brutta), fece capire molto bene che stavamo finendo la benzina.
          Il posticipo della partita al lunedì non credo avrebbe risolto il problema. La verità è che il Milan nella ultime sei partite di quel campionato fece 6 punti (11 gol fatti 11 subiti) e la Juventus 12 (16 gol fatti 7 subiti). Non l’abbiamo perso in quella disgraziata domenica, me nelle precedenti cinque partite.

        • Mario De Magistris il 17 Dicembre 2017 alle 20:56

        Ps leggiti l’articolo redatto in diretta per il Corriere della Sera e vedrai che la disamina di quel giornalista non si discosta di molto dalla mia disamina e da quella, nel commento in diretta relativo all’inizio gara ed al primo tempo, fatto da Mauro Suma

        Il giorno 17 dicembre 2017 19:36, Maxmun Maciste ha scritto:

          • Milanforever il 17 Dicembre 2017 alle 21:24

          Della partita di oggi non me ne frega di nessuna disamina o altro. Se fosse un episodio sarebbe catalogata come una partite strana e sfortunata (credo che i tiri che ha fatto oggi il Milan non li abbia fatti in tutto il campionato).
          Orsi è stato, come gli capita spesso, inadeguato e “democristiano” e in un contesto come quello che ho scritto sopra mi sarei incazzato.
          Però oggi no. Oggi non è un episodio. Oggi non si è perso perchè un arbitro stronzo ha giudicato male o perchè la palla non è voluta entrare. Oggi è la consacrazione finale (quanto mi dispiace dirlo) che Diavolo ha ragione: E’ LA FINE CERTIFICATA E CONCLAMATA DI UN PROGETTO SBAGLIATO.
          Che cazzo stiamo ancora a discutere di una partita? Le ultime due trasferte abbiamo incontrato le ultime due in classifica che, una era a zero punti, e l’altra aveva vinto in casa solo contro di loro, e abbiamo fatto 1 (UN) PUNTO!!!!
          E stiamo ancora a parlare di stronzate….

    • Vittorio il 17 Dicembre 2017 alle 20:36

    OK. parliamone pure. In primis avete ragione tutti, Miraminchia vaffanculo, arbitro killer, VERGOGNA sacrosanta, difesa lenta , sfiga maledetta. Poi il sospetto terribile di una farsa gigantesca per fregare viziosi imbecilli. Poi la certezza di molti che giocano a sfondapiedi ( non e’ un fatto nuovo ). Poi Calabria, Kalinic, Borini saranno bravi ragazzi ma non sono da Milan. Poi Gattuso mi deve spiegare per quale ragione, o pressione, insiste con Kalinic e nasconde Silva. Lo nascondeva pure Montella. Avra’ trombato dove non doveva ? Ecco, Silva e Locatelli vanno visti fino in fondo per capire il futuro. E pure il turco. Il presente e’ fottuto. Gli anziani sanno che non hanno un futuro e sono senza adrenalina. Almeno che giochi chi ha interesse a dimostrare qualcosa e guadagnarsi una conferma o l’interesse di una grande squadra. Certo che se l’analisi di Mario , peraltro molto realistica come i miei sospetti, fa breccia pure nella testa dei giocatori… Ditemi voi come si gioca se si sa come va comunque a finire.

    • Vittorio il 17 Dicembre 2017 alle 21:11

    E’ come avere una doppia personalita’ . Da una parte la sensazione, meglio comvinzione di assistere ad una farsa. Per giunta disonesta. Dall’altra questo amore cieco che mi obbliga a ragionare di formazioni, tattiche, moduli e cosi’ via.
    Calabria non va bene, almeno ancora. Zapata a destra. Antonelli a sinistra. Centrali domenica Musacchio ( perche’ non Gomez ? Per me e’ meglio ) e Bonucci.
    A centrocampo : Kessie, Montolivo ( ma va inserito bene un minutaggio per Locatelli ) e Bonaventura.
    Attacco con Cutrone, Silva e Rodriguez ( e pure qui ci vuole minutaggio serio per il turco )
    Questa di Rodrguez ala alla Evani, la penso da tempo, che ne dite ?.

      • erlebnis il 18 Dicembre 2017 alle 00:50

      Per me dei nuovi non c’è n’è neanche uno buono. Persino Bonucci senza un marcatore vicino è imbarazzante. Stasera a Sky hanno parlato di caos societario totale

        • Vittorio il 18 Dicembre 2017 alle 08:38

        AD OGNI SEGNO DI MIGLIORAMENTO E QUALCHE VITTORIA SI SENTONO SICURI E CAMPIONI. CREDONO DI AVERE RISOLTO. GATTUSO O MEGLIO UNO PSICHIATRA DEVE LAVORARE SU QUESTO.

          • erlebnis il 18 Dicembre 2017 alle 08:46

          È così da anni. Ambiente malsano , squadra piena di individualisti e pippe conclamate cui il duo ha aggiunto una serie di scelte che definire scellerate è fargli un complimento. Guardate la Juve, guardate De Sciglio come sta giocando in un ambiente sano dove l’allenatore ( che noi abbiamo schifato..) è libero di fare di testa sua anche a discapito degli acquisti fatti e del valore economico dei giocatori.

    • Vittorio il 19 Dicembre 2017 alle 22:27

    A mente fredda debbo dire una cosa. Concordo, come ho gia’ detto con tutti voi e con Diavolo sui contenuti. Il titolo pero’ questa volta non mi piace. Rajola non ha mai ragione, nemmeno se dice una cosa vera, Lui danneggia sistematicamente il Milan e la sua immagine. Poi e’ palesemente un pizzaiolo “culu-arrinisciutu” che penso non avra’ futuro. Non credo di sbagliare quando penso che lui e la famiglia di Gigio stanno danneggiando quel ragazzino a partire da quando era minorenne. Attenzione, io non sono ipocrita ed apprezzo il denaro. Ma Gigio con questi avidi consiglieri rischia la gallina di un lungo domani per un uovo oggi. Ma quanti siedono a tavola in attesa di questo uovo ? Ma ve lo immaginate il pubblico del PSG o del REAL al primo errore di un portiere-bambino italiano costato e/o stipendiato come un Ibrahimovic…..

    • Vittorio il 20 Dicembre 2017 alle 03:03

    Ogni tanto vado a guardare cosa fanno i nostri giovani epurati da tutti i somari nostri recenti responsabili tecnici. E mi viene da piangere. Adesso , dopo un mesetto, ci ho riprovato e le lacrime giu’ a cascata. Balotelli segna ed incanta ogni domenica. 25 gol in 36 partite nei campionato col Nizza. Un eroe per i francesi a casa per Ventura ed il buffone. Il Faraone quasi sempre titolare nella Roma in testa al campionato. De Sciglio fa bene alla Juve, Cristante spopola a Bergamo. Ecc…I nostri ragazzi buttati via per due soldi. Al loro posto mezzi bidoni comprati a fior di milioni. Bacca, Lapadula, Kalinic, Silva. Balo e Faraone no, vero ? Siamo tifosi di merda, poco da fare. Divisi da politica, simpatie, antipatie, vendette, ambizioni, interessi. Divisi da tutte le minchiate ed incapaci di amare il Milan al di sopra di tutto. Mi vergogno di me stesso, di quello che scrivo nel momento di rabbia. Spocchiosi e velleitari ci univano, ed in parte, solo i trionfi. Come i mariti che ripudiano la moglie se invecchia o si ammala. Troppo facile e troppo schifoso.

      • erlebnis il 20 Dicembre 2017 alle 07:38

      Basta che leggi le prediche settimanali di quel mascalzone nel buco nero e ti sei dato la risposta.
      Sono d’accordo con te dalla prima all’ultima parola , se ci tenevano i nostri invece di insultarli, storpiargli il nome , massacrarli con calunnie e ignominia ad ogni occasione saremmo forse anche con un’altra proprietà ed un’altra dirigenza

    • Vittorio il 21 Dicembre 2017 alle 05:51

    PARLA FINALMENTE SILVIO BRLUSCONI
    Penso che sia molto giusto ascoltare con umilta’ quello che dice Berlusconi. Il parere di un Presidente per 30 anni pieni di vittorie e dei tre piu’ grandi allenatori italiani ci debbono zittire e convincere. Altrimenti saremmo presuntuosi e poco intelligenti.
    E’ indiscutibile quanto dicono ed a Rino nonche’ ai giocatori tocca solo convincersi
    e giocare bene.
    Ecco, integrale , l’intervista :

    Silvio Berlusconi è tornato a parlare del suo Milan e lo ha fatto con “Premium Sport”.
    “Sono l’ex presidente ma sono ancora tifosissimo del Milan – ha detto -. E vedo il Milan giocare in un certo modo, sento un forte dolore e quasi non riesco a vedere le partite complete perché non sono d’accordo su certi giocatori e soprattutto sul modulo di gioco. Credo che il modulo di gioco che ci ha portato a vincere così tanti trofei in 30 anni debba essere confermato, non abbandonato. Servono le due punte, una delle due dovrebbe essere Suso insieme a chi c’è e con Bonaventura alla Kakà dietro, anche perché non è molto inferiore a Kakà, anzi è un giocatore di grande classe. In questo modo avrebbe la possibilità di arrivare a giocare dentro l’area e tirare in porta”.
    “Ora vedo che i nostri due fuoriclasse, Suso e Bonaventura, il terzo fuoriclasse naturalmente è Donnarumma, sono stati esiliati a fare le ali – ha aggiunto -. E in quella posizione scartano un uomo, poi un secondo e un terzo e poi si trovano lontani dalla porta e dall’area di rigore. A quel punto possono fare solo un cross. Io ho fatto esaminare da un amico tutte le partite della scorsa stagione e non c’è stato un solo cross che sia stato utilizzato positivamente dall’unica punta che era in area. Spesso, in questo modo, non facevamo un tiro in porta in un intero tempo”.
    “Il Milan dovrebbe giocare con due punte e con dietro di loro Bonaventura – ha concluso -. Le ali devono essere i nostri terzini, come ha insegnato Sacchi, che vanno sul fondo, superano il difensore e alla Garrincha procedono sulla linea di fondo e la passano all’attaccante che può tirare direttamente in porta. Oppure la passano indietro al mediano che ha accompagnato l’azione, oppure fanno un cross. Ma quando poi fanno i cross in area in questo modo ci sarebbero almeno tre uomini. Invece nella passata stagione e anche adesso con il bravo Rino, al quale mando i miei più affettuosi auguri, ho visto ancora giocare una punta: con questo modulo di gioco non si va da nessuna parte. Ne ho parlato con Sacchi, Ancelotti e Capello e sono tutti concordi con questo. Ma è possibile invece che chi è lì a bordo campo e deve dare il
    modulo alla squadra non si renda conto che queste assolute autorità hanno suggerito il modulo con le due punte e la mezzala dietro di loro. Mi auguro che questa volta venga considerata di più questa proposizione e si possa vedere il Milan giocare come ha sempre giocato e con il modulo che mi ha fatto diventare il presidente di un club calcistico che ha vinto di più nella storia del calcio mondiale. A tutti i tifosi del Milan, che sono in lutto come me, dico di sperare in bene e di esercitare una corale pressione sul Milan affinché ritorni a giocare come deve. Anche considerando che abbiamo Suso e Bonaventura da mettere nelle migliori condizioni per poter esprimere le loro grandi capacità”.
    SPORTAL.IT | 20-12-2017 15:35

      • Milanforever il 21 Dicembre 2017 alle 10:32

      Mi dispiace Vittorio, ma Berlusconi su questioni tecniche non ci ha mai capito niente. Fin da quando, all’inizio, aveva comprato Borghi e lo voleva al Milan al posto di Rijkaard. Fortunatamente il buon Arrigo lo convinse.
      La tiritera delle due punte poi è come un disco rotto. Ricordo le paturnie con Ancelotti che spesso usava “l’albero di natale” e che, molto gentilmente e cordialmente, se ne infischiava del consiglio del Presidente.
      Però è già in piena campagna elettorale e ci stanno tutte le sue considerazioni.

      Quello che sinceramente non gli faccio passare è che Bonaventura non è molto inferiore a Kakà. Sacrilegio!!!

    • yanluke il 21 Dicembre 2017 alle 09:39

    Grazie Fassone, grazie Mirabelli, intanto la prossima estate vedremo l’addio di Donnarumma, Bonucci…e li vedremo alzare trofei in altre squadre.

    • Vittorio il 21 Dicembre 2017 alle 23:01

    La storia che Berlusconi non capisca di calcio non puo’ reggere. Non si guida la propria azienda in trent’anni di dominio mondiale senza essere grandi competenti di quello che si produce. Un paio di errori alla Borghi non sono che eccezioni. Le scelte felici sono state innumerevoli. A cominciare dai tre allenatori che pare abbiano suffragato la sua tesi.

      • Milanforever il 22 Dicembre 2017 alle 01:01

      Quale tesi?
      Berlusconi è un eccezionale conoscitore di uomini e comunicazione. Il suo vero genio l’ha investito nella televisione. Al Milan è bastato usare queste sue capacità per trovare gli uomini giusti al momento giusto.
      Il Milan d’altra parte è stato per anni il traino vincente per Mediaset e la politica. L’esemplificazione concreta, emotiva ed esaltante del suo successo.
      Non serve conoscere il calcio per essere un grande presidente. Come dicevo, basta conoscere gli uomini.

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