Breaking news: esonerato Montella, prima squadra a Gattuso

Vincenzo Montella non è più l’allenatore del Milan. La società ne ha comunicato l’esonero stamani con un tweet. Non possiamo che essere contenti per un esonero tardivo per un allenatore mediocre come già ampiamente previsto da questo blog al suo arrivo. Ora la prima squadra andrà a Gattuso e la società ha finalmente deciso di giocarsi la sua credibilità togliendo il parafulmine. Vediamo cosa succederà.

22 commenti

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    • Milanforever il 27 Novembre 2017 alle 11:51

    Ieri sera scrivevo: “Credo veramente che a questo punto un cambio in panchina sia quasi d’obbligo. Chi? Non so, ma forse peggio non potrà fare.”
    Mi dispiace comunque umanamente per Montella. Non è certamente un grande allenatore e quindi non è adatto a grandi programmi e forse a questo punto è una liberazione anche per lui.
    Un grande in bocca al lupo al “vecchio” Rino. Sa di dover solo traghettare fino a giugno e spero lo possa fare bene trasmettendo semplicemente la sua umanità, schiettezza e attaccamento alla società.

    • Stefano il 27 Novembre 2017 alle 14:24

    Gattuso assunto come Mister della primavera proprio quest’estate. Viene da chiedersi se è stato un caso o già allora esisteva un piano B in caso di fallimento di Montella.
    Comunque… alla fin fine Milan ai milanisti. I comandamenti di San Silvio da Arcore vengono tutt’ora seguiti XD XD XD

    • erlebnis il 27 Novembre 2017 alle 15:09

    Spero di sbagliarmi, ma non ho buone sensazioni , dall’addio di Max Allegri( voluto da BB) il Milan è andato sempre peggio. Unica nota positiva è che ora comunque c’è la resa dei conti del duo d’ incapaci.

      • Vittorio il 28 Novembre 2017 alle 23:51

      Non ti capisco. Chiarisci per favore. BB avrebbe voluto la capra oppure l’addio alla capra?

        • erlebnis il 28 Novembre 2017 alle 23:57

        BB ha fatto cacciare Allegri , le capre siamo noi che dopo di lui abbiamo avuto solo allenatori nella migliore delle ipotesi dilettanti

          • Vittorio il 29 Novembre 2017 alle 07:32

          Te lo raccomando il manichino che ride sempre. Fra i miei amici iuventini non lo sopporta nessuno. Pensano che con lui non vinceranno mai la coppa. Vincere in Italia per loro e’ niente. Soldi, giocatori, societa’ ed arbitri. Potremmo andare pure noi su quella panchina….

          • erlebnis il 29 Novembre 2017 alle 07:43

          Allegri ha vinto 3 scudetti ed è arrivato 2 volte in finale Champions ed a Torino non lo reggono come non lo reggevano noi perché anche li hanno il santino di Conte , più sanguigno e quindi più amato seppure con risultati in Coppa campioni modestissimi.
          La differenza , visto che hai citato la Juve, è che la società Juventus se ne frega di quello che scrivono sul web e si tiene stretta Allegri nonostante gli tiene in panca tutta l’ esosa campagna acquisti estiva SENZA METTERE BOCCA

    • Vittorio il 28 Novembre 2017 alle 03:42

    Era ora. Peccato per i tanti punti persi.

    • Vittorio il 28 Novembre 2017 alle 05:41

    Mai piaciuto Montella. Condivido da sempre con Diavolo ed altri la convinzione che non azzecchiamo da anni la scelta dell’allenatore Sembra un periodo simile a quello
    pre – Ancelotti. Un turco, un uruguagio, Zaccheroni, ecc. Un incubo.

    • erlebnis il 28 Novembre 2017 alle 08:00

    Penso che la toppa sia peggiore del buco. Con questo ho espresso il mio pensiero . Da giocatore non mi è mai piaciuto , tutto grinta e pochi piedi , da allenatore solo fallimenti . Penso che sarà ancora più prono di Montella ai dictat dello sciagurato duo d’incapaci.

      • Milanforever il 28 Novembre 2017 alle 18:41

      Chi non ama Rino non ha dentro di sé in dna del Milan.
      Poi che non sia un grande allenatore passa in second’ordine.
      Come calciatore ne ha fatta tante di strada da quando arrivò ventunenne dopo una bella esperienza nei Rangers. Umile, cocciuto, coraggioso, leale. Attaccato ai colori e a quello che rappresenta quella maglia. Se solo riesce a trasmettere qualcosa di tutto questo è già un successo.

        • erlebnis il 28 Novembre 2017 alle 18:56

        Non pensavo ci fosse un DNA paradigmatico per essere tifosi del Milan!
        Non mi piace la retorica che c’è dietro al suo personaggio tutto sacrificio e cuore. Ho sempre avuto un debole per i giocatori raffinati e un po sottovalutati eleganti dentro e fuori dal campo.
        Ti basta?

          • Vittorio il 28 Novembre 2017 alle 23:55

          Seedorf era perfetto infatti. Ma gli hanno fatto lo sfondapiedi. Accetta Rino. I piedi difettano ma il cuore no.

          • erlebnis il 29 Novembre 2017 alle 00:14

          Seedorf è stato una sciagura , la madre di tutte le sciagure organizzata da BB. Evidentemente abbiamo vedute molto differenti

          • Vittorio il 29 Novembre 2017 alle 07:19

          So bene, erlebnis, che su quella storia abbiamo vedute differenti. Galliani, come ricorderai, secondo me doveva essere piu’ umile ed “allevare” aiutandone la crescita, la figlia di colui che lo ha arricchito. Avremmo oggi una dinastia alla guida del Milan e non certo i musi gialli. In questo la Juve ed i suoi tifosi ci sono superiori. Amano i loro capi storici e sopportano pazienti se qualche erede non e’ il top. Ma la dinastia assicura continuita’ come vediamo, mentre il cambio e’ un salto nel buio. Su questo io rispetto il tuo pensiero, anche perche’ Galliani fece prima cose importanti, ma io considero lui il responsabile della crisi nella famiglia proprietaria. Magari mi sbaglio ma lo avrei voluto piu’ tollerante. Alla fine ha perso il Milan pure lui.

          • Milanforever il 29 Novembre 2017 alle 00:30

          C’è il dna erlebnis, credimi. Sulle diversificazioni del tifo calcistico nazionale (Milan, Juve e Inter) ci si potrebbe scrivere un trattato sociopsicoantropologico.
          Tre grandi classi di persone che si identificano da quale squadra tifano.
          Juventus: squadra nobile, sabauda, la squadra del Re. Amata dai potenti e dal popolino. Identifica l’essenza del conformismo più spinto. Il sentirsi grandi, forti, potenti sempre e comunque. L’alibi dei frustrati e lo specchio dei prepotenti.
          Inter: l’alter ego dei gobbi, nasce da una matrice aristocratica, ma non ha l’imprimatur di grandezza dei torinesi, non ha i tratti della nobiltà e, soprattutto, non ha l’abitudine a vincere dei primi. L’appellativo “bauscia” non gli è stato dato per nulla.
          Milan: è fuori dei due primi schemi. Nasce come squadra proletaria (casciavit), ma al tempo stesso ha la forza e il calore di chi si è fatto da solo e dal niente. Un insieme di passioni e contraddizioni che racchiudono nel tifo rossonero innumerevoli sfaccettature. Non per niente il nostro simbolo è il diavolo e il nostro motto racchiude una forza incredibile “Saremo una squadra di diavoli. I nostri colori saranno il rosso come il fuoco e il nero come la paura che incuteremo agli avversari!”. Una cosa è certa, noi non abbiamo nulla da spartire con le altre due.
          Per questo Rino racchiude in se una parte importante delle caratteristiche del Milan, ed è per questo che è tanto amato dai tifosi.
          PS: I giocatori raffinati, che non hanno sotto degli attributi che ne facciano, quando serve, dei leoni, non mi interessano. Io sono cresciuto con Rivera prima, con Baresi e Maldini poi, con Van Basten e Rijkaard e con Kakà e Shevchenko e tanti altri. Le mammolette le lascio ad altri.

          • Vittorio il 29 Novembre 2017 alle 07:25

          Giusto. Che Rino trasformi le mammolette in leoni. Dovrebbe essere facile per lui.

        • Vittorio il 28 Novembre 2017 alle 23:41

        Perfetto commento, amico mio. Almeno uno in sintonia con i nostri sentimenti. Se capitasse di perdere vedremmo Rino piangere e non un crotino sorridere. Pure una capra sorrideva con quella gran faccia di cazzo !
        Sono sollevato. Molto sollevato comunque finisca. Ora pulizia dove si capisce che vi e’ puzza di merda. Forza Li . Difendi i tuoi soldini……

    • erlebnis il 29 Novembre 2017 alle 00:44

    Accidenti…un trattato di antropologia!!
    Mi dispiace , ma sono cose che non mi interessano.
    È dall’addio ad Allegri che non abbiamo un allenatore credibile e che ci facciamo fottere dalle stronzate del Milan ai milanisti ed altre amenità
    Siamo diventati una società di dilettanti allo sbaraglio presa per il culo da tutta l’Italia ed oltre

      • Milanforever il 29 Novembre 2017 alle 01:06

      Fai sempre in tempo a cambiare squadra…

        • erlebnis il 29 Novembre 2017 alle 07:14

        Grazie del consiglio, ne terrò conto.

    • Vittorio il 29 Novembre 2017 alle 07:42

    Mario torna a scrivere. Il momento e’ troppo importante per riposare sull’Aventino !

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