Vigilia di una trasferta difficile, su un campo che ci ha sempre detto male negli ultimi anni e che sicuramente ci farà soffrire anche domani. Andiamo a Napoli con qualche assenza di troppo: Ronaldinho dà forfait per un affaticamente alla coscia destra e pure Zambrotta si ferma (che è anche comprensibile per uno della sua età che viene chiamato in causa ogni tre giorni).
Due assenze che si vanno ad aggiungere a quelle anticipate dall’affidabile Boldi e confermate da Sky di capitan Ambrosini e Thiago Silva, due che venivano dati in fase di recupero per Madrid e che, di fatto a sei giorni di distanza, non saranno ancora in grado di scendere in campo.
In particolare Ambrosini è assente dalla sfida di Champions con l’Auxerre (15 settembre). La prognosi era di due-tre settimane, ormai abbiamo già ampiamente superato il mese di assenza. Tra l’altro si tratta di un giocatore che, per quanto sottovalutatissimo dall’ambiente rossonero, è sempre stato fondamentale nelle ultime stagioni. Quando c’è stato un gran Milan, c’è sempre stato un grande Ambrosini a coprire, spesso da solo. E’ stato così l’anno passato nelle due sfide col Real, ad esempio.
Thiagone, invece, è uscito anzitempo col Chievo in barella e con le mani sul viso. Dopo che si era temuto un lungo stop, la notizia che potesse addirittura recuperare per Madrid è sembrata un miracolo. Ad oggi possiamo definirla “stronzata”, Thiago a Madrid manco si è allenato sul campo…
Quindi ci risiamo, i tempi di recupero dei nostri infortunati si allungano di settimana in settimana. Nel 2009, Kakà si infortunò ad un settimana dal derby, ci dissero che avrebbe potuto recuperare in tempo, ma restò fermo per un mese (e forse qualcosa in più). Stesso discorso per Nesta la stagione passata, Borriello passò un anno in infermeria (2008-09) e si scoprì solo a marzo (!) quale fosse il suo problema. Per non parlare della gestione degli infortuni di Pato…
Ora, mi risulta che lo staff sanitario abbia subìto profondi cambiamenti, si ha un nuovo medico sociale accreditato ed esperto e ci si avvale anche di nuove strutture (non conosco nel dettaglio, se qualcuno è più informato, specifichi pure). Tenderei quindi a non accusarli, in favore di una seconda ipotesi: cioè che la strategia comunicativa miri a celare il più possibile gli infortuni, tentando di farli passare come piccoli incidenti di percorso, per dare speranza al tifoso (che scemo non è).
Altrimenti perchè parlare di un possibile recupero di Thiago (ripeto: uscito in barella!) in soli due giorni (dopo una distorsione, non una botta)?
E, qualora fosse vera questa ipotesi, la domanda è: che senso ha? Ormai si sa che i tempi di recupero che vengono comunicati valgono meno di una scoreggia, perchè continuare a sputtanarsi?
Solo io non ci capisco nulla di questa storia? Che idea vi siete fatti?