Non c’è tempo per godersi un weekend che ci ha, finalmente, sorriso che è già tempo di tornare nuovamente in campo. Seconda giornata di Champions League, si vola ad Amsterdam a giocare con l’Ajax. Una partita dal retrogusto di storia. Gioie e dolori legati a questa sfida: la finale vinta nel ’69 e quella persa nel ’95 e poi ancora le emozioni indimenticabili di quel quarto di finale dell’edizione 2002-03 con il celeberrimo gol di Inzaghi/Tomasson allo scadere del match di ritorno che decretò il nostro passaggio alla semifinale con l’inter. Vicenda nota, inutilie stare a ripeterla per quanto possa essere piacevole ricordare quei momenti. In totale sono dieci gli scontri tra le due squadre con un bliancio che recita 5 vittorie rossonere e 4 a favore dei lancieri. Gli ultimi precedenti risalgono al 2003-04 con doppia vittoria nostra nella fase a gironi (decise Pippo in casa, Sheva ad Amsterdam).
Ma veniamo all’attualità. Adriano Galliani chiede una vittoria per far felice Silvio Berlusconi che domani festeggerà il suo compleanno (tra l’altro compleanno anche di quel fenomeno di Shevchenko), io piuttosto chiedo la vittoria per arrivare al doppio confronto con il Real Madrid a punteggio pieno, cosa che probabilmente avverrà anche a loro (in quel caso si giocherebbero le due sfide per il primo posto, senza particolari patemi di classifica). Chiedo la vittoria anche per non interrompere il discorso iniziato sabato col Genoa, dato che quest’anno non abbiamo ancora vinto per due volte consecutive.
Che partita sarà? Sulla carta aperta e quindi vantaggiosa per noi, anche se si diceva ciò pure prima della partita con la Lazio che, per me, è stato la peggiore stagionale. Da un lato gli spazi che, probabilmente, ci saranno, dall’altro l’aggressività e la freschezza fisica di una squadra giovanissima che ha poco o nulla da perdere. Nella squadra di Martin Jol risaltano due nomi, quello del terzino Gregory van der Wiel di cui si parla un gran bene e quello dell’uruguaiano Luis Suarez che ancora non ha compiuto il salto in una grande. Per il resto, gli altri nomi mi sono pressochè sconosciuti.
Noi abbiamo qualche dubbio di formazione. Non in porta (Abbiati, ovviamente), non in difesa con il ritorno a destra di Bonera, ma da centrocampo in su. Pirlo e Boateng sicuri, Seedorf anche, ma resta da decidere il ruolo: mezzala o trequartista? Molto dipende da Robinho. Se il brasiliano gioca, si accomederà in panchina Ronaldinho, con passaggio al 4-3-1-2 (Seedorf sulla trequarti quindi). Se Binho non ce la dovesse fare, credo che Allegri punterà ancora su Dinho. A quel punto si giocherebbero un posto Gattuso, favorito sull’acciaccato Flamini, per un 4-3-1-2 e Pippo Inzaghi per un 4-3-3 con Seedorf a centrocampo. Insomma, un gran casino, vedremo in giornata cosa sceglierà Allegri.
Chi è sicuro del posto è Ibra, sempre più decisivo e fondamentale, che ritorna in uno dei tanti stadi in cui ha giocato senza, suppongo, che gliene freghi più di tanto. Nemmeno a noi, basta che faccia quello che ha fatto da quando è arrivato.
LE PROBABILI FORMAZIONI DI AJAX-MILAN
AJAX (4-3-3): 1 Stekelenburg, 2 Van der Wiel, 3 Alderweireld, 4 Vertonghen, 5 Anita, 18 Lindgren, 10 De Jong, 6 Enoh, 16 Suarez, 9 El Hamdaoui, 11 Emanuelson. (30 Verhoeven, 23 Oleguer, 11 Ooijer, 8 Eriksen, 20 De Zeeuw, 7 Sulejmani, 46 Jozefzoon.). All: Jol
MILAN (4-3-3): 32 Abbiati, 19 Zambrotta, 13 Nesta, 33 Thiago Silva, 77 Antonini, 27 Boateng, 21 Pirlo, 8 Gattuso, 10 Seedorf, 70 Robinho, 11 Ibrahimovic. (1 Amelia, 20 Abate, 15 Sokratis, 76 Yepes, 16 Flamini, 9 Inzaghi, 80 Ronaldinho). All.: Allegri