Sassuolo – Milan 3-3: fuorigioco semimarottomatico

Il Milan porta a casa un punto insperato da Reggio Emilia in una partita in cui aveva segnato cinque gol regolari e che è stata arbitrata dall’inizio alla fine con il triplice obiettivo di far salvare il Sassuolo, di concedere due risultati su tre all’Inter nel derby. Ovviamente la partita ha fatto spuntare fuori (o meglio rimanere fuori) dai tombini i soliti grazie ai primi 10 minuti che testimoniano che chi vuole Florenzi titolare al posto di Calabria ha diritto alla 104 e che Kjaer è un ex giocatore. Il Milan oggi ha prodotto forse una delle fasi offensive più prolifiche della stagione, il problema è stato dietro.

Dietro c’è un reparto totalmente da rifare con Gabbia e Tomori gli unici due centrali affidabili. E’ il reparto difensivo del Milan che non funziona oggi e non ha funzionato in tutta la stagione. Non funziona per i troppi 1v1 persi e per la distanza dalla porta che permette praticamente a qualsiasi squadra di trovarsi in superiorità numerica al primo colpo di testa in avanti. Poi dopo giochiamo in pratica solo noi – oltre ai gol c’è da registrare anche tre superparate di Consigli, con noi sempre in giornata di grazia.

Pioli era partito facendo turnover, una scelta che aveva sempre pagato quest’anno tranne a Monza. Una scelta che è stata distrutta tatticamente da Ballardini con un gioco sempre più prevedibile ogni volta da attaccare come ha dimostrato De Rossi giovedì sera. Ed è questo il motivo per cui Pioli a fine stagione saluterà – decisione già presa con buona pace degli antimilanisti che la stanno usando come scusa per tifare contro quando di fatto hanno già deciso di tifare contro.

Per il resto se sarà Champions, e dovrebbe esserlo, c’è solo da ringraziare chi ha costruito questa rosa questa estate. E’ impensabile avere i punti che abbiamo vedendo come giochiamo. Poi arriverà chi deve arrivare ma questo ciclo è finito così come è finito anche quello di Kjaer e di Giroud. A me Zirzkee non entusiasma più di tanto, ma arriverà. Ora testa a giovedì prima della passerella a tavolino per la seconda squadra di milano il 22 aprile.

La stampa ha caricato un derby che vale poco solamente per loro – praticamente la dimostrazione della loro inferiorità. La certificazione del loro vivere in fruizione della prima squadra cittadina e del voler vivere per dimostrare di essere meglio di noi darà il contentino in una lega ai livelli della WWE ai tifosi dell’espanyol di Milano. Se sei davvero la prima squadra, come dici di essere, di dove vinci lo scudetto ti frega zero perché le altre semplicemente, non esistono.

SASSUOLO-MILAN 3-3

Marcatori: 4’ Pinamonti. 10’ e 53’ Laurienté, 20’ Leao, 59’ Jovic, 84’ Okafor.

LE FORMAZIONI:
SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli; Toljan (dal 9’ Tressoldi), Erli?, Ferrari, Viti; Boloca (dal 76’ Ra?i?), Obiang; Volpato (dal 46’ Defrel), Thorstvedt (dal 62’ Henrique), Laurienté (dal 76’ Ceide); Pinamonti. A disp.: Cragno, Pegolo; Doig, Kumbulla, Missori, Lipani; Bajrami, Mulattieri. All.: Ballardini.

MILAN (4-2-3-1): Sportiello; Florenzi, Kjær (dal 55’ Gabbia), Thiaw, Theo; Adli (dal 82’ Okafor), Musah (dal 55’ Giroud); Chukwueze (dal 65’ Pulisic), Loftus-Cheek (dal 55’ Reijnders), Leão; Jovi?. A disp.: Nava, Raveyre; Calabria, Terracciano, Tomori; Bennacer, Zeroli. All.: Pioli.

Arbitro: Massa di Imperia.

Ammoniti: 19’ Ferrari, 57’ Tressoldi, 69’ Thiaw, 69’ Pinamonti.

Recupero: 4’ 1T, 5’ 2T.