Questa 18° giornata è stata importante e decisiva perché ha emesso dei verdetti che, salvo clamorosi crolli, probabilmente sono da considerarsi definitivi. Nel posticipo serale, l’ Inter ha demolito un Napoli salito a Milano con velleità di scudetto prontamente rimesse nel cassetto per i prossimi anni.
Pur con ancora le assenze di tre titolari, la squadra di Leonardo ha dimostrato di essere ancora la vera concorrente per il Milan. Il rientro di Maicon ha dato quella spinta sulle fasce che mancava e l’ottimo Thiago Motta, ha dato invece quell’equilibrio al centrocampo che fino ad oggi non era mai stato raggiunto.
Napoli e Lazio, come era da attendersi, sono scivolate a 5 punti, dando quindi il via ad una nuova mini-fuga dei rossoneri; d’altronde era inimmaginabile che potessero essere loro delle serie candidate alla lotta scudetto.
E veniamo invece al verdetto più importante: la Juventus non è assolutamente in corsa per lo scudetto, se si analizza la situazione in casa bianconera, alcuni dati sembrano gettare ombre fosche sul futuro. L’anno scorso la vecchia signora, alla 18° giornata aveva totalizzato con Ferrara 33 punti (+2 rispetto ai 31 ad oggi ) ed era terza in classifica, oggi è quinta. L’impressione è che la proprietà Agnelli per il secondo anno consecutivo, abbia sbagliato la scelta dei dirigenti. Il tanto osannato Marotta, ha comperato dei giocatori normali pagandoli anche tanto, giocatori che a parte Krasic e Aquilani, (quest’ultimo ancora da pagare), non hanno dimostrato di essere all’altezza del nome Juventus.
Interessante in questi giorni andare a rileggere i commenti entusiastici della stampa sportiva di questa estate sulla campagna acquisti dei bianconeri.
In questa vicenda emerge un dato importante, avere la stampa dalla propria parte aiuta il lavoro dei dirigenti e allenatori. Perché diciamola tutta, è passato un anno, hanno speso parecchi milioni e non si vede un progetto con valide fondamenta per il futuro.
Quanto durerà ancora questa luna di miele tra organi di stampa e società Juventus in mancanza di risultati?
La capolista con la vittoria a Cagliari ha dimostrato agli avversari che quest’anno, questa squadra è un gruppo compatto, capace di supplire alle assenze del suo giocatore leader, senza subire alcun contraccolpo. In poche parole ha mandato un bel segnale positivo dal punto di vista psicologico alle avversarie, segnale che dopo la sconfitta con la Roma era necessario.
L’ottimo lavoro svolto dalla società in questi ultimi 3 anni con i giovani della primavera, con investimenti mirati, sta cominciando a dare i primi frutti: in un momento di difficoltà causa infortuni, avere 2/3 giovani da poter inserire nella rosa titolare costituisce una ricchezza ed una risorsa che poche altre squadre in Italia si possono permettere ed alla lunga possono incidere sul risultato finale del campionato.
Concludo con una provocazione , forse aveva ragione Moggi in un suo editoriale che consigliava all’amico Adriano, di non acquistare nessuno, a parte Cassano, nel mercato di Gennaio? In effetti così si può valorizzare questi giovani ed al tempo stesso provare qualcosa in proiezione delle prossime stagioni.