Le pagelle di metà stagione – parte prima

ABBIATI 6.5: meno sicuro che in passato (stagione 2008-09), ma senza particolari svarioni. Sono molte più le volte in cui evita gol fatti, delle volte in cui causa reti avversarie.

AMELIA 7: voto che è frutto di due presenze in Champions, di cui una ottima a Madrid, dove è il solo a salvarsi e dove evita una goleada. Buona prestazione anche con l’Ajax e secondo portiere più che affidabile.

ROMA S.V: ma esiste davvero?

ABATE 6.5: crescita interessante in fase difensiva che gli dà finalmente la convinzione e la fiducia per giocare senza paura e spingersi anche in avanti con continuità. Fenomeno non lo sarà mai, ma adesso sta facendo il suo. Ed è giusto sottolinearlo.

ODDO 7: che è il voto della sola partita di Napoli, la sua notte di gloria, in cui confeziona ben due assist. Poi è giustamente scomparso.

NESTA 7.5: c’è poco da dire, quando sta bene mangia in testa a tutti gli altri difensori italiani. E se accanto a lui c’è Thiago può permettersi di giocare “al risparmio”, lasciando parte del suo lavoro al compagno.

PAPASTATHOPOULOS 5: oggetto misterioso, mai visto sulla fascia, dove si pensava potesse agire. Al centro stecca a Cesena, poi giochicchia discretamente a Napoli e con la Juve, ma senza mai dare l’idea di  sicurezza. Molto probabilmente, non è da Milan.

BONERA 5.5: ha il pregio di saper giocare ovunque, ha il difetto di farlo in modo mediocre in tutti i ruoli. Soprattutto fatica terribilmente a reggere anche solo tre partite di fila a buoni livelli, per questo non potrà mai essere un titolare.

YEPES 6: quando viene impiegato, fa quello che è lecito attendersi da un 34enne che non è mai stato un Nesta. Nulla da rimproverargli.

THIAGO SILVA 8: è il difensore più forte del campionato, svolge il compito suo, aiuta Nesta, tappa le falle dei terzini e imposta pure. A tratti monumentale, ma con un fisico che ogni tanto lo ferma ai box. Troppo spesso per i miei gusti.

ONYEWU S.V: turista per caso.

ZAMBROTTA 6: non ti cambia le partite (difficile anche chiederglielo), ma tutto sommato non fa danni. Non è certo quello che sogno per la fascia, ma il suo lavorare di esperienza, fin qui, è tornato utile.

JANKULOVSKI 3: a prescindere. Ho ancora negli occhi l’immagine di Gary Neville (!) che lo umilia ripetutamente.

ANTONINI 5.5: inizia sui livelli (accettabili) della passata stagione, poi dopo Napoli e la testata tremenda è calato (molto male con la Juve). Complice qualche problema fisico lo si vede poco e quando c’è, non si sente. Come Abate, non è un fenomeno, ma va ritrovato.

E’ un Natale diverso

Campionato in ferie, manca solamente il derby della Lanterna di stasera, comunque ininfluente sul risultato finale.

Per la prima volta da 4 anni troviamo tre squadre in tre punti, dovute anche al livellamento verso l’alto del livello del torneo. La differenza l’hanno fatta Ibrahimovic, Robinho, Hernanes, Cavani e Krasic che hanno spostato radicalmente gli equilbri. Rimane una buona giornata per noi, complice il pareggio della Juve, che resta comunque l’avversaria più temibile.

Noi andiamo a natale in testa da soli, come non ci capitava da 14 anni, segno che i favoriti almeno in Italia siamo noi. Chi continua a parlare di rosa inadeguata per la competizione è in malafede e lo sa. Davanti non a due big ma a due sorprese, Napoli e Lazio. La prima è lì anche per il fatto che deve ancora giocare contro Inter e Juventus, la seconda continua a stupire seppure in calando. In entrambi i casi contro di loro non abbiamo sfigurato, quindi non le temo.

Restano proprio i gobbi, che oggi di fatto perdono due punti, chissà che alla fine non possano pagare proprio il gol di Pellissier al 94′. Poi la Roma, che anche se ci ha battuto non mi ha comunque fatto una buona impressione. Sette punti sono tanti, ma se andiamo a vedere i loro risultati fuori dall’Olimpico capisci che la gara di ieri sera è l’eccezione e non la regola e che forse sono più squadra da coppa. E poi, sotto per ora anche al Palermo ci sono loro, gli ex-dominatori.

Il distacco è comunque tanto, anche con due vittorie nei recuperi (Cesena ok, è facile, ma a Firenze?) sono virtualmente nelle stesse condizioni dei giallorossi. E alla prossima affronteranno il Napoli. Ma a differenza degli anni scorsi non dipenderà tutto da loro, poiché seppur recupereranno gli infortunati non saranno più i più forti.

La realtà, che nessuno vuole ammettere, è che mentre a loro basta battere il Mazembe per tornare grandi in un inizio di stagione con sette sconfitte in gare ufficiali, noi continueremo a glissare, a indicare sempre la prossima come gara decisiva. La realtà è che questo scudetto è il più equilibrato degli ultimi anni grazie ai rinforzi di 4 big. Ma per come siamo messi possiamo perderlo solo noi. E’ comunque, un Natale diverso.

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Qualcuno l’aveva detto…

https://i0.wp.com/www.tuttosport.com/images/37/C_3_Media_1188037_immagine_l.jpg?resize=398%2C244Tenere anche Borriello. L’avevo detto il 31 Agosto. Oggi è arrivata la prova che le mie parole non erano vane. Con un gollonzo la Roma espugna San Siro in una delle peggiori partite della gestione Allegri. Sembriamo partire bene, come sempre, col gol nell’aria. Ma stavolta non la sblocchiamo nei primi minuti, e al minuto 22 ecco il cambio che decide la gara. Fuori Pirlo dentro Seedorf, che per come gioca potrebbe giocare nella squadra semi-dilettantistica del Mazembe che oggi ha perso il mondiale per club. La Roma esce nel primo tempo anche se Abbiati (sv.) non effettua mai una parata. Capisci che è giornata no quando Ibrahimovic (4) comincia a sbagliare gol che solo 7 giorni fa avrebbe messo facilmente.

Se Borriello l’avessimo avuto, Allegri, avrebbe potuto mandarlo in campo all’intervallo. E invece ora eccoci qui, a Gennaio in cerca di un altro attaccante. Ti aspetti dei cambi, un tentativo di trovare gli equilibri in un centrocampo che con l’entrata di Seedorf (3) non ha più avuto un assetto tattico comprensibile. Ci prova Boateng (6,5) a inventare qualcosa ma è troppo solo e Robinho (5) non riesce a capirci niente tra le due linee della Roma. E così, al primo dei due tiri totali in porta Romanisti arriva il gollonzo che decide la gara, su Abate (5) che rinvia addosso a Borriello decidendo una partita che certamente non passerà alla storia per la sua vivacità. Importante il dato dei fuorigioco fischiati contro di noi: ben 12 (aiutati anche da un arbitraggio decisamente poco casalingo), dal primo al novantesimo.

Paradossalmente la vivacità la da Ronaldinho (6, di stima) nel finale quando esce Boateng zoppicante che riesce a imbucare Ambrosini (5,5) che però manda sul fondo. Ibra conclude la sua insufficiente partita, la prima quest anno contro le big italiane, facendosi ammonire e prolungando le sue vacanze di Natale fino al 9 Gennaio (dov’era il fiscalissimo Damato (4,5), durante i due mani di Menez volontari in 5 minuti?). Ci sarebbe nel finale un rigore su Ronaldinho. Proprio all’ultimo minuto. Ma non stasera. Perdiamo giustamente una partita in cui dopo Bisoli, Mourinho, Del Neri e Di Carlo, Allegri (4,5) si è fatto ancora stuprare tatticamente dal Ranieri di turno, arrivando come al solito al 90′ senza cambiare atteggiamento di una squadra che finora aveva solo subito e con cambi residui. Chi sarà il prossimo?

Prepariamoci a 15 giorni di assedio mediatico. Siamo ancora in testa, ma come già detto, siamo sempre sotto esame ogni partita, mentre ad altri che hanno già totalizzato 7 gare in stagione basta battere Sudcoreani e Africani per essere considerati dei campioni. Vediamo come si comporterà la società.

Avevamo detto che era l’ultima di Dinho. Ma dopo la partita di stasera spero che a rescindere il contratto sia Clarence Seedorf. Vedere giocare gente come lui fa male. A noi e al calcio. Se solo avessimo avuto, ancora noi, Marco Borriello…

Non sia un’altra Juve (nell’ultima di Dinho?)

94 partite, 26 gol.
Uno indimenticabile, di testa, nel derby.
Oggi uno dei più grandi campioni degli ultimi 10 anni saluta il calcio europeo
Ci ha deliziati, poco, con i suoi trucchetti. Non ha lasciato un segno.
Ma è giusto applaudirlo. Per l’ultima volta.
DALLO STADIO SAN SIRO IN MILANO ROMA-MILAN
L’ULTIMA DI RONALDINHO?

https://i0.wp.com/www.calcio4you.com/public/milan-roma2-1.jpg?resize=348%2C225San Siro, ore 20.45 Ultima gara prima della sosta, e come già accaduto spesso (troppo?) è un big match. Big match alla terzultima giornata, come nel 2004, seppur a parti invertite. A San Siro arriva la Roma nel derby metropolitano, Roma che si trova nella stessa situazione di quando a Milano salì la Juventus a Novembre: ultima spiaggia per rimanere attaccata al treno scudetto. Se vince rientra e può rientrare anche l’Inter (che oggi gioca la partita dell’anno (per loro) col Mazembe pensando che se la vinceranno saranno tornati competitivi) che però in questa giornata dovrebbe andare a Firenze. Partita dalla vittoria non scontata. Così come non è scontato che la Juventus passi a Verona. Napoli e Lazio hanno invece impegni agili, partita che si configura quindi da vincere per tenere le distanze. Se vinciamo siamo campioni d’Inverno, con due giornate d’anticipo. Sicuramente passeremo il natale in testa. Non capitava dal 2003, da soli dal 1996. Insomma, tanta roba. Per ora.

CASA MILAN – Fuori Thiago, Flamini, Zambrotta. Sarà Bonera centrale dal 1′ con Antonini e Abate, attualmente l’eccellenza italiana in fatto di terzini a correre sulle fasce. Ce la fa Gattuso che dovrebbe partire titolare nel solito centrocampo con Boateng, che dovrebbe quindi avere di nuovo il posto a discapito di Seedorf. In avanti Ibra e Robinho. Sempre a rischio diffida lo svedese. Ma stavolta il prossimo avversario si chiama Cagliari, e soprattutto a Gennaio tornerà Alexandre Pato. Ultima partita per Ronaldinho, che con l’arrivo di Cassano sarà venduto a Gennaio. Probabilmente il brasiliano non metterà piede in campo, se non per una passerella d’addio nel finale.

CASA ROMA – Non c’è Vucinic (che ha il brutto vizio di segnarci), spazio a Totti (meglio per noi?) e l’ex Borriello (come sarà accolto?). Anche la Roma con tre mediani, De Rossi, Pizarro e Brighi. Potrebbe partire Julio Sergio in porta dal 1′. Rientra Riise, ballottaggio Burdisso-Mexes per l’ultimo posto di centrale.

ALLENATORI – “Tutta Italia tifa per noi”. L’ha detto Ranieri (errando). L’ultima volta lo disse Ancelotti prima di Chelsea – Inter. Speriamo gli porti bene uguale. Allegri continua a dire che dobbiamo migliorare e se ne è convinto la cosa mi fa ben sperare. Da evitare i cali di tensione. L’anno scorso prima della sosta non giocammo per neve, non so se avremmo vinto a Firenze, come poi avremmo fatto dopo. Tre punti oggi per un buon Natale, un pareggio contro una squadra difficile (mica il Mazembe…) non sarebbe da disdegnare. Ma non sarebbe da grandissima squadra.

Destinazione Wembley: 9° Puntata – L’ora dell’urna

https://i0.wp.com/www.internet-news.it/wp-content/uploads/2009/08/sorteggio_champions_league.jpg?resize=332%2C209Ci siamo. E’ il momento di scoprire la nostra avversaria negli ottavi di finale. Oggi alle 12 è uno dei momenti più decisivi della stagione. E’ facile fare dialettica e affermare che tanto, per vincerle, bisogna affrontarle tutte. Io sono dell’altra campana. Più facile è il sorteggio meglio è. Non sarà facile trovare team abbordabili, dato che l’urna ha voluto che affrontassimo la seconda squadra più forte d’Europa dietro il Barça per due anni di fila. Urna che non è mai stata benevola con noi negli ultimi anni. E’ il momento di riprenderci la fortuna che ci spetta. Vediamo gli avversari che possono capitare a noi, e alle altre italiane, ovvero gli 8 vincitori di girone, con una mia personale valutazione da 1 a 5 stelle in base alla difficoltà:

Tottenham Hostpurs:https://i0.wp.com/www.costadelmito.it/immagini/stella.gif?resize=25%2C25https://i0.wp.com/www.costadelmito.it/immagini/stella.gif?resize=25%2C25https://i0.wp.com/www.costadelmito.it/immagini/stella.gif?resize=25%2C25 Gareth Bale, e basta. Non mi spaventano particolarmente, vuoi perché sì l’Inter ha rimediato la figuraccia a Londra ma in casa stava comunque 4-0. Se mi chiedessero se preferisco la certezza di avere loro o un sorteggio tra tutte, li sceglierei senza dubbio. Se giochiamo da Milan passiamo facile.

Schalke 04: https://i0.wp.com/www.costadelmito.it/immagini/stella.gif?resize=25%2C25 Poca roba. In campionato annaspano, non hanno una squadra, non sono nemmeno in zona coppe. In Champions League hanno vinto uno dei gironi più facili della storia contro il Lione in crisi. La vogliono tutti, chi la prende è già nei quarti. Unica incognita Klass Jan Huntelaar, l’ex dal dente avvelenato, uno dei prossimi campioni del panorama internazionale. Ma Nesta e Thiago lo conoscono bene. E se limiteranno Raul, Pippo gliene sarà grato.

Manchester United: https://i0.wp.com/www.costadelmito.it/immagini/stella.gif?resize=25%2C25https://i0.wp.com/www.costadelmito.it/immagini/stella.gif?resize=25%2C25https://i0.wp.com/www.costadelmito.it/immagini/stella.gif?resize=25%2C25https://i0.wp.com/www.costadelmito.it/immagini/stella.gif?resize=25%2C25 In Inghilterra si sono ripresi con merito la vetta e sono, come noi, in fuga. Come noi sono la storia di questa competizione e sanno giocare le partite anche se in squadra non hanno dei supercampioni. L’anno scorso l’infortunio di Rooney li estromise da una finale certa. Quest’anno avremmo i mezzi per la vendetta. Ma la rimanderei a più avanti.

Barcellona: https://i0.wp.com/www.costadelmito.it/immagini/stella.gif?resize=25%2C25https://i0.wp.com/www.costadelmito.it/immagini/stella.gif?resize=25%2C25https://i0.wp.com/www.costadelmito.it/immagini/stella.gif?resize=25%2C25https://i0.wp.com/www.costadelmito.it/immagini/stella.gif?resize=25%2C25https://i0.wp.com/www.costadelmito.it/immagini/stella.gif?resize=25%2C25 Niente da dire. Loro ora sono il Calcio, la squadra più forte d’Europa e del mondo. Pescarli vuol dire cominciare già a pensare solo alle competizioni nazionali. Per eliminarli bisogna giocare due partite perfette, sperare che loro calino e avere molti fischi arbitrali a favore. Ma se li elimini hai la strada spianata. Non a caso capii che nel 2007 avremmo potuto vincere, quando li vidi uscire contro il Liverpool.

Bayern Monaco: https://i0.wp.com/www.costadelmito.it/immagini/stella.gif?resize=25%2C25https://i0.wp.com/www.costadelmito.it/immagini/stella.gif?resize=25%2C25 abbordabile. In campionato sta vagando a metà classifica. In Champions meglio, ma la loro rosa non è superiore alla nostra. Unica incognita il ritorno a casa loro. Ma anche nel 2007 fu così. E poi… quando li incontriamo oltre a mandarli sempre a casa… arriviamo sempre in fondo! Perché no?

Chelsea: https://i0.wp.com/www.costadelmito.it/immagini/stella.gif?resize=25%2C25https://i0.wp.com/www.costadelmito.it/immagini/stella.gif?resize=25%2C25https://i0.wp.com/www.costadelmito.it/immagini/stella.gif?resize=25%2C25https://i0.wp.com/www.costadelmito.it/immagini/stella.gif?resize=25%2C25sulla fiducia: si giocasse ora gli inglesi sarebbero a casa, causa il periodo di crisi che stanno affrontando. Ma a Febbraio sarà diverso e penso che possano tornare la terza forza d’Europa, dopo Barça e Real Madrid. Per questo io non la vorrei. Ma confidando nel calcio moviola di Ancelotti, potremmo anche passare.

Real Madrid:https://i0.wp.com/www.costadelmito.it/immagini/stella.gif?resize=25%2C25https://i0.wp.com/www.costadelmito.it/immagini/stella.gif?resize=25%2C25https://i0.wp.com/www.costadelmito.it/immagini/stella.gif?resize=25%2C25https://i0.wp.com/www.costadelmito.it/immagini/stella.gif?resize=25%2C25https://i0.wp.com/www.costadelmito.it/immagini/stella.gif?resize=25%2C25 in realtà sarebbero 4,5. Una spanna sopra tutti, una sotto il Barça. In Liga hanno vinto quasi sempre, in Champions League pure. Ma non saranno problemi nostri. Favoriti per i campioni ma penso che con la giusta densità a centrocampo si possano battere. Se passano gli ottavi si liberano del peso psicologico e possono arrivare in fondo.

Shakthar Donetsk: https://i0.wp.com/www.costadelmito.it/immagini/stella.gif?resize=25%2C25https://i0.wp.com/www.costadelmito.it/immagini/stella.gif?resize=25%2C25https://i0.wp.com/www.costadelmito.it/immagini/stella.gif?resize=25%2C25https://i0.wp.com/www.costadelmito.it/immagini/stella.gif?resize=25%2C25 la vera sorpresa di questa champions. 15 punti su 18 nel gruppo dell’Arsenal (3,5 stelle per i gunners), hanno fatto diventare il loro stadio un fortino, hanno un bel gioco da vedersi. Quando li abbiamo visti per la prima volta (contro di noi nel girone 2005), avevano dichiarato di voler diventare una squadra competitiva per vincere qualcosa in Europa. Hanno vinto la UEFA. Ora sono pronti al bersaglio grosso?

Come al solito, vi chiedo il vostro pronostico!

Ricordo che non si possono affrontare squadre dello stesso paese o dello stesso gruppo nella prima fase. Ecco il mio:

Barcellona – Milan

Bayern Monaco – Inter
Chelsea – Roma
Manchester United – FC Kobenhavn
Real Madrid – Arsenal
Schalke 04 – Marsiglia
Shakhtar Donetsk – Valencia
Tottenham Hotspurs – Olympique Lyon

QUOTE – Chiudiamo con il capitolo quote per il vincitore. Vi ricordate quelle di settembre? Ecco come sono cambiate dopo la fase a gironi (cambieranno di nuovo appena si conosceranno le avversarie). Ce lo mettereste un Euro sul Copenaghen?

Barcellona    3.20

Real Madrid    4.00
Chelsea    6.25
Manchester United    10.00
Bayern Monaco    14.00
Arsenal    15.00
Tottenham    19.00
Milan    21.00
Inter    23.00
Valencia    51.00
Roma    51.00
Shakhtar Donetsk    67.00
Schalke 04    67.00
Marsiglia    81.00
Lione    81.00
FC Copenhagen    151.00

Storie di calcio: Santos-Milan 1-0, 1963

Rio de Janeiro, 16 novembre 1963, stadio Maracanà. Il Milan si gioca tutto nella “bella” contro il Santos di Pelè, alla fine della quale si decreterà la vincitrice della Coppa Intercontinentale. Allora la formula della competizione era talmente assurda da non sembrare vera: andata in Italia, ritorno in Brasile, e in caso di vittoria di entrambe le squadre nelle due gare si disputava una terza partita, decisiva, sempre in Brasile. Una formula che sarebbe assurda ora, nel 2010, figuriamoci allora che i mezzi di trasporto erano ben peggiori di quelli attuali.
L’andata fu dominata dai rossoneri, che dimostrarono la loro netta superiorità con un 4 a 1 che lasciava poco spazio ai commenti. Al rigore di Pelè risposero Trapattoni, Amarildo (2) e Mora. La partita di ritorno, giocata tre settimane dopo a Rio, fu però tutta un’altra storia. L’arbitraggio dell’argentino Brozzi, infatti, fu spudoratamente a favore dei padroni di casa. Altafini e Mora dimostrarono comunque che il Milan era nettamente più forte degli avversari (tra l’altro privi di Pelè), ma la rimonta era nell’aria: nella ripresa i giocatori brasiliani giocarono duro e nel Milan uscì per infortunio il portiere Lodetti. Finì quattro a due per il Santos dopo una serie di interventi durissimi da parte dei brasiliani, e tutto quindi si sarebbe deciso nella “bella” che si doveva giocare solo due giorni dopo nello stesso campo, e attenzione, con lo stesso arbitro!
Mister Carniglia, consapevole del fatto che il Milan avrebbe perso non per motivi sportivi, tolse dalla mischia Rivera e schierò il secondo portiere, costretto però anch’egli a uscire quasi subito per un intervento killer di un avversario. Subito dopo toccò a Maldini uscire dal campo. La partita fu decisa da un rigore inesistente, con l’allenatore rossonero che per poco non entrava in campo dalla rabbia. Dalmo trasformò il rigore che consente al Santos di aggiudicarsi la Coppa Intercontinentale del 1963.

Milan-Santos 4-2
Milan: Ghezzi; David, Trebbi; Pelagalli, Maldini, Trapattoni; Mora, Lodetti, Altafini, Rivera, Amarildo
Santos: Gilmar; Lima, Haroldo; Calvet, Geraldinho, Mengalvio; Zito, Dorval, Coutinho, Pelé, Pepe.
Arbitro: Habefellner, Austria
Marcatori: 3′ Trapattoni, 15′ Amarildo, 55′ Pelè, 67′ Amarildo, 82′ Mora, 84′ Pelè (rig)

Santos-Milan 4-2
Santos: Gilmar, Ismael, Mauro; Haroldo, Dalmo, Lima; Mengalvio, Dorval, Coutinho, Almir, Pepe
Milan: Ghezzi (Balzarini) David, Trebbi; Pelagalli, Maldini, Trapattoni; Mora, Lodetti, Altafini, Rivera, Amarildo
Arbitro: Brozzi, Argentina
Marcatori: 12′ Altafini, 18′ Mora, 50′ Pepe, 55′ Mengalvio, 65′ Lima, 68′ Pepe

Santos-Milan 1-0
Santos: Gilmar, Ismael, Mauro; Haroldo, Dalmo, Lima; Mengalvio, Dorval, Coutinho, Almir, Pepe
Milan: Balzarini (Barluzzi); Benítez, Pelagalli; Trebbi, Maldini, Trapattoni; Mora, Lodetti, Altafini, Amarildo, Fortunato
Arbitro: Brozzi
Marcatori: 31′ Dalmo (rig)

httpvh://www.youtube.com/watch?v=Xbi0jVjjjUI

Siamo in fuga, vediamo di allungare!

https://i0.wp.com/estb.msn.com/i/93/6B36E310E5C73D72D3BF129D0965.jpg?resize=383%2C238

Ibra + Binho = +6

Finalmente la sospirata fuga da tutti noi evocata è iniziata malgrado la caterva di infortuni che ha messo quasi in ginocchio la formazione rossonera. D’altronde si sa, se si legge i giornali sportivi non sembra che al Milan ci siano infortuni, (ben 6). Anzi questa maledizione secondo  le pagine dei media, colpirebbe solo i cugini nerazzurri. Quindi i soliti signori manovratori, hanno cercato come al solito di ingigantire là dove c’era bisogno i problemi, e minimizzare dall’altra parte. Che non ci venghino ancora a parlare  di potere  mediatico che appartiene al Milan per cortesia.

Cambiamo discorso la partita di sabato è la prima partita veramente decisiva del campionato del Milan. In caso di successo sulla Roma, i capitolini verrebbero estromessi definitivamente dalla corsa scudetto.

Momento anche di primi bilanci: ormai mancano tre partite alla fine del girone di andata , facendo due calcoli dovremmo concluderlo questo girone con circa 42/43 punti, in linea con quanto già indicato dal sottoscritto a Novembre, con conseguente  conclusione del campionato salvo imprevisti a circa 84/86 punti.

La nostra rivale l’Inter probabilmente concluderà il girone di andata staccata di circa 10 punti salvo maggiore passivo. Siccome la matematica non è un’opinione, l’Inter per poter sperare di competere con il Milan dovrebbe fare almeno 51/53 punti nel girone di ritorno. Punteggio ancora possibile ma molto difficile da realizzare. E’ comunque chiaro che se Roma ed Inter eventualmente cominceranno la rimonta, conseguentemente, porteranno via negli scontri diretti,  punti alle tre attuali inseguitrici a tutto vantaggio del Milan.

In queste settimana l’Inter si sta giocando il campionato mondiale per club  Sinceramente ritengo questa competizione molto importante per il prestigio che ne consegue in caso di successo, nel mondo. Domando  a tutti voi, con una vittoria in quella manifestazione si può strappare il classico sei stiracchiato anche se non si vince nessun altro trofeo  nella stagione?

Sinceramente ritengo che dipenda dalla squadra, se è a fine ciclo come il caso del Milan nel 2007 la risposta è positiva, ma con una squadra che ha vinto tutto quest’anno come l’Inter, sembrerebbe riduttivo il conseguimento di quel solo risultato.

E veniamo alla partita di sabato, da Milanello giungono voci di un Gattuso voglioso di recuperare in tempo dall’infortunio per giocare la sfida di sabato sera. Nella malaugurata ipotesi che non ci riuscisse, chiedo a voi compagni di fede chi dovrebbe giocare al suo posto? Il giovane Strasser che così bene si è comportato domenica o Seedorf con conseguente cambio di posizione di Boateng da trequartista a centrocampista di destra? Personalmente ritengo prioritario non modificare l’attacco perfetto, Ibra Robinho e Boateng, pertanto voto per l’inserimento del giovane Strasser.

Concludendo le ultime voci di mercato parlano di una dirigenza rossonera orientata a non acquistare nessuno a gennaio, salvo l’occasione di una punta da Milan. Questo repentino cambiamento di indirizzo sarebbe dovuto, secondo alcuni, dai positivi risultati conseguiti nelle ultime giornate,  al di sopra delle aspettative. Secondo altri dallo scongiurato pericolo di elezioni. Anche qui sarete voi chiamati ad esprimere la vostra opinione.

Caro Babbo Natale…

Caro Babbo Natale, ti ricordi di me? Sono il cacacazzo che ti ha già scritto l’anno scorso parlandoti del Milan.
Sicuramente fremi dalla voglia di essere aggiornato su come sta andando la mia squadra del cuore quest’anno…bene, ti dico quest’anno le cose sembrano andare davvero bene, è cambiato molto dall’ultima lettera che ti ho mandato.

Innanzitutto abbiamo un nuovo allenatore che è davvero bravo, sa fare scelte importanti e sembra che tutti lo stiano ad ascoltare. Poi in estate sono arrivati degli ottimi acquisti. In primis abbiamo comprato un uomo delle tue terre (anche se alcuni lo chiamano zingaro), uno svedesone che è una bomba, dovresti vederlo quanto è forte.
E poi sono stati fatti altri acquisti interessanti. In particolare ci sono Robinho e il Boa…insieme a Ibra fanno un grande attacco, in pratica ci sono uno svedese, un ghanese e un brasiliano, ma non è una barzelletta. Quando sono in campo c’è poco da ridere per gli avversari.
Non c’è proprio nulla di cui lamentarsi, speriamo tanto a maggio di poter alzare un trofeo (almeno uno, so accontentarmi).

Bene, ma veniamo agli affari. Allora, caro Babbo Natale, io sono un po’ arrabbiato con te. L’anno scorso ti avevo chiesto: un terzino, un centrale e una Champions di cartone per quelli là. Mi hai fregato, sotto l’albero ho trovato solo un pacco pesantissimo, pensavo che dentro ci fossero tutte le mie richieste, invece c’era solo Mansini…
Non si fa così eh, non sei stato per niente simpatticco. Hai l’opportunità di recuperare ora, le richieste sono semplici, esattamente le stesse dello scorso anno: un terzino e un centrale, poi i trofei (il trofeo) andiamo a prenderceli noi, che non vogliamo aiutini esterni. Già che ci sei aggiungi un elisir della salute per Nesta e per lo svedesone. Ma anche per gli altri dai, d’altronde devi farti perdonare, no? E quindi aggiungiamoci anche una punta, non abbiamo pretese particolari, basta che sappia fare qualche gol.

Pensi sia troppo? E allora facciamo così: tu oggi dai una mano a far cadere il governo, mi raccomando, non farti beccare, così poi a comprare i giocatori ci pensa Silvio. Tu poi ci devi solo portare l‘elisir della salute, che quello se lo tiene tutto per sè!
Allora? Che ne dici? Lo facciamo questo affare? Non vorrai mica ritrovarti con Gattuso, Boateng e Flamini sotto casa tua?

Anche Babbo Natale tifa Ibrahimovic

Strepitoso Max

https://i0.wp.com/www.adnkronos.com/IGN/Assets/Imgs/A/allegri_massimiliano_web--400x300.jpg?resize=280%2C210Abbiamo un grande allenatore, diciamolo. Si può dire eccome, perchè un allenatore che ha cambiato totalmente il Milan in pochi mesi non può che essere elogiato. Ha preso una squadra che da 10 anni giocava sempre allo stesso modo, l’ha stravolta e adesso, dopo qualche balbettamento nelle prime settimane, l’ha fatta diventare una macchina indistruttibile, fortissima in difesa e spietata in attacco. Un Milan che mi ricorda molto quello di Capello, insomma, anche se la rosa che aveva a disposizione Don Fabio era nettamente superiore a quella attuale.

Qualche considerazione sulla metodologia utilizzata dal mister rossonero: sempre due mediani in mezzo al campo, e quando c’è Pirlo un senatore sempre presente come Seedorf se ne sta in panchina zitto e buono, perchè serve più equilibrio e Boateng corre di più e in fase difensiva è molto più utile dell’olandese.
Da settimane dico che Boateng non è un mediano, e i fatti lo stanno dimostrando. Il ghanese è un trequartista dinamico (alla Perrotta di Spalletti,tanto per fare un esempio), che non ha grande classe ma che comunque è capace di colpi stupendi come l’assist di ieri a Robinho, ma che soprattutto garantisce un dinamismo che è fondamentale e permette a Ibrahimovic di svarirare su tutto il fronte offensivo, dove riesce a confezionare assist incantevoli.

Attenzione però, adesso non buttiamo in un cantuccio Seedorf, che con la sua classe può ancora essere utile e soprattutto, ricordiamolo, a inizio campionato ha garantito ottime prestazioni. Lo stesso Pirlo ieri ha fatto benino, anche se sembra un po’ un pesce fuor d’acqua in una squadra tutta muscoli e corsa. Ma riesce a fare il suo, e infatti l’assist per il gol di Ibrahimovic è un qualcosa che lui e pochi altri possono fare.

Infine faccio pubblica ammenda: Robinho è forte. Non capivo come mai giocasse titolare in nazionale, ora ho compreso che un giocatore come lui, che ha un’ottima tecnica, tira bene in porta, è rapido e soprattutto corre come un matto è a dir poco utilissimo per una squadra. Non è un fuoriclasse come Dinho o Pato, ma sarà dura tenerlo fuori se continua così…

Bis rossonero: tris al Dall’Ara

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Ancora lui... e sono 14!

Mi basterebbe copiare e incollare il post-partita di settimana scorsa col Brescia. D’altronde in risultato è lo stesso, i marcatori anche e pure nello stesso ordine. Siamo nettamente superiori, chi lo nega è in malafede, affanculo la scaramanzia si potrebbe dire, qui si tratta solo di guardare alla realtà e all’evidenza dei fatti.
Bologna non era un campo semplice, siamo i primi a passarci e ci siamo passati d’autorità, senza la minima difficoltà. Siamo una macchina che sta procedendo spazzando via tutti gli ostacoli che  si pongono davanti, non abbiamo paura di niente e di nessuno.
Chiederei di soffermarvi un attimo sul tabellino del marcatori: Boateng, Robinho e Ibrahimovic. Per la seconda volta consecutiva. Tre nomi usciti dal mercato, quel mercato che è stato criticato in settimana. Bene, chiedetevi dove saremmo senza di loro. Se parti dalle macerie, non puoi pensare di costruire un grattacielo in una settimana…

Partita mai in discussione, dicevamo. Bologna che davanti è poca cosa e dietro soffre i nostri attacchi. Allegri ha la felice intuizione di riproporre Boateng in posizione di trequartista, ma all’occorrenza anche di punta, dato che i due attaccanti si allargano tantissimo, permettendo gli inserimenti dello scarto del Genoa come in occasione del gol. Assist meraviglioso di Ibra e colpo volante del ghanese che insacca.
Da lì è tutto in discesa, si attende il gol che chiuda la partita e arriva a conclusione di un’azione da applausi, tutta in verticale. Ibra per Boa, d’esterno a Binho, alias quello che corre e non segna mai, che entra in area e realizza il sesto gol in campionato. Ancora loro tre.
Secondo tempo di pura accademia, con una sola preoccupazione: preservare Ibra dal giallo che lo manderebbe in tribuna con la Roma. Obiettivo centrato, con tanto di ciliegina sulla torta rappresentata dalla terza rete dello svedese su fantastico lancio di Andrea Pirlo. C’è spazio anche per Abbiati che para un rigore a Di Vaio e mantiene la porta inviolata per l’ennesima volta nell’ultimo periodo (due gol subìti in un mese e miglior difesa della serie A). Entrano Strasser, Antonini e Seedorf, mentre Ronaldinho se ne sta (giustamente) 90 minuti in panchina.

Complimenti ad Allegri, da me criticato per la gestione di Thiago Silva, che settimana dopo settimana mette sempre più la mano in questo Milan. Altra partita preparata perfettamente, altra esclusione per Seedorf a ribadire il concetto che la squadra deve essere quanto più possibile dinamica. Allegri che insiste con Pirlo sul centro-sinistra e Ambrosini ultimo baluardo davanti alla difesa. Di certo non gli manca il coraggio di sperimentare.

Giudizi sui singoli che vanno tutti dal 6 al 7, nessuno brilla particolarmente (tra i migliori metto Binho e Boa), ma è la squadra nel complesso a dare una grande dimostrazione di forza e questa è forse la migliore risposta a chi dice che il Milan è Ibra e null’altro. Il Milan è (tanto) Ibra (innegabilmente è lui che ha spostato l’ago della bilancia), ma è anche molto altro.

Ora mettiamoci in poltrona, stasera guadagneremo senz’altro punti su Lazio o Juve o entrambe. Poi una settimana per preparare l’anticipo non semplice con la Roma, ultima partita del 2010. Sarebbe importante chiudere in bellezza e ne abbiamo tutte le capacità. Se avessi dovuto scommettere, oggi avrei puntato su un pareggio, non mi aspettavo certo una vittoria così autoritaria. In questo momento siamo veramente una bella squadra. Ma soprattutto una squadra quadrata e molto forte.

httpvh://www.youtube.com/watch?v=IXoGUQmVgjw

A Bologna per provare a scappare (di nuovo)

I parenti riuniti, la tavola apparecchiata.
Le candele rosse, accese.
Lo scambio dei doni e il presepe che si accende.
E’ il momento del primo. Tagliatelle alla bolognese.
DALLO STADIO DALL’ARA DI BOLOGNA, BOLOGNA – MILAN
IL PRANZO DI NATALE!

https://i0.wp.com/www4.pictures.zimbio.com/gi/Bologna+FC+v+AC+Milan+Serie+A+dhjgqqfoOfwl.jpg?resize=340%2C225Stadio dall’Ara, ore 12.30. E venne la volta del Milan, ultima big a giocare l’anticipo (si spera unico nella stagione) di mezzogiorno e mezzo. Si va a Bologna, campo ancora imbattuto dove già Inter e Juventus hanno lasciato punti. Si va contro una squadra ancora imbattuta in casa dove ha vinto le ultime 3 gare disputare contro Brescia, Lecce e Chievo ed è reduce da sei punti consecutivi, dato il 2-0 di Cesena. E’ una squadra che fa della difesa il suo punto di forza, essendo quella che nel nostro campionato lascia più supremazia territoriale all’avversario. Dei 20 gol incassati dalla formazione Bolognese, infatti, solo 3 sono stati subiti al dall’Ara e 17 fuori dalle mura amiche. Su di noi pericolo diffide: sabato prossimo mentre altri si giocheranno l’ex trofeo dell’amicizia infatti noi avremo il derby fondamentale con la Roma. Ibra su tutti anche se lo svedese è più necessario in una partita come questa che in quella di settimana prossima. I tre punti ci farebbero passare il natale in testa come non ci capita dal 2004. Ma soprattutto ci farebbero guadagnare molto dietro, causa principale lo scontro diretto di questa sera tra Lazio e Juventus. Meglio per noi che vinca la Lazio. Continuo a pensare che se i biancocelesti hanno la forza di mettere in difficoltà qualche big (non noi, dato che hanno fatto gol all’unica loro azione della gara con l’uomo a terra) hanno difficoltà contro le squadre che si chiudono, 7 punti persi tra Parma, Cesena e Catania sono troppi, specie se ravvicinati e quindi non sono una squadra da titolo.

FORMAZIONI – L’orario è sicuramente un’incognita, e lo pensa anche Allegri, per una squadra che è sempre stata fatta giocare dalla Lega calcio non prima delle 18, tranne in una occasione contro il Bari. Fuori Flamini e Thiago Silva (per demeriti unici dell’allenatore). Yepes dovrebbe riposarsi dopo la prova di mercoledì e dovrebbe giocare Bonera al centro della difesa (finalmente Allegri ha capito che non è un terzino?). Le brutte notizie arrivano dal centrocampo dove si rivedranno insieme Pirlo e Seedorf con Gattuso e Ambrosini (anche lui a rischio diffida). Confermati, per ovvi motivi, Ibra e Robinho davanti. A Nesta il compito di limitare Di Vaio, in grande vena realizzativa. I nostri risultati in trasferta non sono esaltanti, una vittoria oggi ci porterebbe a 17 punti lontano da San Siro, superando i 15 della Juventus, attuale leader. Niente scherzi, se giochiamo come sabato si deve vincere, possibilmente largo.

Milan, stringi i denti e non mollare!

Questa con il Bologna doveva essere, prima della partita di coppa, l’inizio di un trittico di partite che poteva regalare la sospirata fuga. Purtroppo i recenti infortuni inducono invece ad un cambio di programma. Si va a Bologna con un undici risicato in cui Allegri sembra aver un unico dubbio (secondo l’inviato SKY) nel ruolo di trequartista: meglio Seedorf o Boateng? Premesso che per il sottoscritto si dovrebbe schierare Boateng perchè garantisce maggiori inserimenti in area e mobilità, il dubbio  non dovrebbe averlo l’allenatore, visto che da quando si è utilizzato il modulo della diga a tre, si è quasi sempre vinto tranne con la Juventus e la Sampdoria. Domanda, non si era bocciato definitivamente la coppia Pirlo-Seedorf insieme o l’allenatore rinnega il cambio di modulo che ci ha garantito più equilibrio fino ad ora?

In queste ore in molti blog di fede milanista si assiste ad uno scarica barile delle responsabilità. Secondo i fans di Allegri, la colpa degli infortuni sarebbe da ricercare nella società che non ha messo a disposizione una rosa sufficente e non dell’allenatore.

Società che a mio modesto parere invece, ha fatto un mercato estivo stupendo con sei acquisti, di cui cinque azzeccati ed il sesto (Sokratis) che secondo le idee della società avrebbe dovuto essere il terzino destro titolare, ma che il nostro allenatore non ha mai provato in quel ruolo. Come mai? Rimarrà uno dei misteri insoluti anche perché nessun giornalista sportivo, fateci caso, ha mai osato chiederlo all’allenatore del Milan .

Come ho scritto nel titolo è il momento di stringere i denti: saranno un’altra volta  Gattuso,  Ambrosini, Nesta e Ibrahimovic  a portarci fuori dalle secche, anche perché il Bologna arriva carico a mille e noi arriviamo a questa partita con 3 giocatori diffidati tra cui Ibra e Ambro imprescindibili per la successiva partita casalinga con la Roma.

Proprio per questo, saranno importantissimi i cambi, probabilmente Ambrosini sarà sostituito nel secondo tempo per evitare l’ammonizione e qui vi chiedo: da chi? Da Seedorf o Jankulovski o Merkel? A voi la scelta.

Concludiamo con un pensiero positivo, l’anno in cui si è vinto l’ultima Champions League,nel mercato invernale furono acquistati Ronaldo e Oddo che furono due rinforzi fondamentali per la vittoria della coppa. Ronaldo in campionato per circa tre mesi garantì quelle reti necessarie alla squadra , preservando il buon Inzaghi per la coppa. Uno dei turn over più riusciti di sempre.

Chiediamo quindi tutti noi alla società un ultimo sforzo sul mercato, con due innesti di qualità. L’importante è che gli acquisti siano concordati con l’allenatore perché ancora bruciano i soldi malamente investiti sul calciatore greco, giocatore non apprezzato dal mister

In sede di mercato si è parlato tanto del viaggio di Braida in Argentina per il mancino Lamela, ragazzo ancora acerbo, dotato di elevata tecnica e buono per la primavera. In realtà non era questo l’oggetto del sondaggio del Milan, ma un compagno del River.

Destinazione Wembley – 8° Puntata: tutto come previsto

https://i0.wp.com/www.digital-sat.it/img/primo_piano/foto_grandi/1291849419_champions_pp.jpg?resize=325%2C118Poche gare vere: due, e una squadra che nel suo piccolo ha fatto la storia. E’ il Copenaghen che si qualifica per la prima volta agli ottavi, facendo nel suo piccolo la storia del calcio Danese. I pronostici dopo la quinta giornata sono tutti rispettati.

LE PARTITE VERE – La prima di queste era il big match della 6° giornata, andato in scena ad Old Trafford tra Utd e Valencia. Spagnoli che spezzano un altro record, quello dello Utd che poteva essere la prima squadra a passare il girone senza subire un gol. E’ Anderson a salvare lo United dal secondo posto nel girone, secondo posto che va al Valencia, che però eviterà proprio i Red Devils, insieme a Barcellona e Real Madrid. L’altra, forse ancora più decisiva andava in scena in Ucraina con lo Shakhtar che vince (2-0: Rat e Adriano) la quinta partita su sei gare e passa il girone, anche se il Braga per passare doveva fare l’impresa.

VINCE CHI HA BISOGNO DI PUNTI … – Per il resto quasi tutto come da copione, con squadre che riescono a far i punti di cui avevano bisogno. Li fa lo Schalke per la vittoria nel girone del gruppo B (uno dei più scarsi della storia di questa competizione), li fa il Copenaghen (3-1) al Panathinaikos (delusione? solo due anni fa chiudevano un girone al primo posto…), l’Ajax che si garantisce l’Europa League, l’Arsenal (anche se non bastano per il primo posto) e il Partizan, per finire con Roma e Tottenham che si garantiscono qualificazione e primo posto con due pareggi.

… MA ANCHE NO – C’è chi invece ha giocato comunque per l’onore, e chi ha perso contro avversari che non avevano nulla da dire. Esempio eclatante l’Inter di Brema, meno gravi le vittorie di Barça e Real (scontate?) che hanno visto le due big spagnole affrontare la partita con due mentalità diverse. Canterani il Barça, titolari il Real con Cr9 in campo seppur diffidato (a proposito di diffide, vi entrano due giocatori del Real Madrid Albiol e Diarra… quando si dice il contrappasso…?), manca il girone perfetto (18 punti) il Chelsea che perde contro il Marsiglia

PRIME E SECONDE – Arrivare primi conta? Fino a un certo punto. L’anno scorso la Champions League la vinse la peggiore seconda. Come al solito sarà l’urna di Nyon di venerdì prossimo a svelare tutto. Meglio prendere lo Schalke che arrivare primi e pescare l’Arsenal, ad esempio. Ma mai come quest anno c’è equilibrio: Bayern, Schalke, Shakhtar e Tottenham sono quattro prime abbordabili contro le proibitive Real, Barça, Man Utd e Chelsea, così come Milan, Roma Valencia e Arsenal sono tutt’altra cosa rispetto a Lione, Inter, Marsiglia e Copenaghen. Ma i Danesi, a meno che non andranno contro il Real Madrid, saranno la sorpresa dei quarti di finale. Ma del sorteggio ne parleremo venerdì prossimo. Per ora limitiamoci ai pronostici.

Milan-Ajax 0-2. Bye bye Dinho

Inutile parlare di un’inutile partita. Due gol da fuori area, vittoria tutto sommato meritata per gli olandesi, anche se noi non abbiamo subito e basta, tutt’altro. Abbiamo attaccato un bel po’, e abbiamo anche avuto delle buoni occasionidopo l’ingresso in campo di Ibrahimovic.

Note negative: bisogna dire che abbiamo massimo 14-15 giocatori che possono giocare seriamente, che Antonini è l’unico terzino decente che abbiamo (ma Bonera è al secondo posto), e che se si fa male Flamini, assurdo da dire, siamo nella merda. Oggi, non per colpa del mister, il centrocampo era davvero ridicolo. Io avrei messo qualche riserva in più (Merkel e Strasser dall’inizio), ma guardando la partita, se avessero giocato i due ragazzini al posto di Flamini (o Ambrosini) e Seedorf, come sarebbe finita la gara? Probabilmente con un passivo ancora più pesante, e una squadra come il Milan non si può permettere figuracce del genere in Europa (e per favore, cancellate dalla vostra mente l’anno scorso).

Il resto del post è dedicato a uno dei calciatori più forti tecnicamente che il Milan ha avuto, ma che ormai è arrivato al capolinea in rossonero. Ronaldinho ieri è stato fischiato. E li capisco i tifosi che l’hanno fatto, perchè ieri in effetti è stato davvvero irritante. Mi ha fatto un po’ tenerezza quando si è totalmente demoralizzato dopo aver sentito i fischi, perché uno come lui, che è l’emblema dell’allegria in campo e fuori, non è abituato a sentire i fischi del suo pubblico. Tra l’altro, in qualche circostanza, ci ha pure provato a impegnarsi, a farsi vedere dinamico così come pretende il suo allenatore. Ma lui non ce la potrà mai fare, non è il suo gioco ed è giusto che se ne vada. Il suo addio ci permetterà di prendere la punta di cui abbiamo comunque bisogno.

Pagelle: Amelia 6 Bonera 6 ThiagoSilva 6 Yepes 5.5 Antonini 6 Flamini 6 Pirlo 4 Seedorf 5 Robinho 5 Ronaldinho 4 Ibrahimovic 7 Merkel sv Boateng 5.5

Vale solo per Dinho

Milan-Ajax, ultima partita del girone di Champions, prima che la stessa vada in archivio fino a fine febbraio. Partita decisamente pleonastica in quanto, come ben sappiamo, il biglietto per gli ottavi di finale è stato staccato ad Auxerre e il primo posto del girone è inattaccabilmente nelle mani di Josè Mourinho. L’Ajax potrebbe ancora ambire al terzo posto nel girone, tuttavia si presenta a Milano senza allenatore, infatti Martin Jol si è dimesso e per stasera siederà in panchina Frank de Boer.
Volendo, si potrebbe fare gli sportivoni e dire quel che si è trovato costretto a dire Massimiliano Allegri nella conferenza stampa di ieri: è pur sempre la Champions, non possiamo fare brutte figure, onoriamo l’impegno, tutte belle frasi, ma che non hanno il minimo fondamento di verità.

Dinho al bivio?

Dinho al bivio?

La verità è che se si potesse scegliere di giocarla, probabilmente rinunceremmo a farlo, non saranno questi novanta minuti a cambiare quei pensieri tattici che sono andati consolidandosi nella testa del nostro allenatore da luglio ad oggi. E con questo mi riferisco a Ronaldinho, che è ineviabilmente l’osservato speciale della partita e l’unico che forse si gioca una bella fetta del suo futuro. Dico forse, perchè in realtà penso che il suo destino sia già piuttosto segnato.
Comunque…il brasiliano torna in campo dopo sette panchine di fila e una mezzoretta abbondante accumulata tra spezzoni vari, una miseria. Stasera avrà i riflettori puntati addosso per tutti i 90 minuti (sempre che ne giochi 90…) e domani si parlerà quasi soltanto della sua prestazione.
Una partita convincente farebbe aumentare le pressioni mediatiche su Allegri che tuttavia non mi sembra il tipo che sceglie in base a fattori esterni a quelli del campo. Una prestazione anonima potrebbe significare l’ultima apparizione in rossonero, quantomeno dal primo minuto, prima della possibile partenza a gennaio.
Tutto può succedere, staremo a vedere, certo è che la sensazione in questo momento è che Dinho e il Milan siano molto lontani e difficilmente riavvicinabili.

Il resto della formazione prevede ampio spazio per chi ha giocato di meno. A cominciare dalla porta dove Amelia ritorna tra i pali dopo la buona prova di Madrid. Difesa inedita con Bonera, Thiago o Sokatis, Yepes e Antonini. Spero che il mister opti per il Papa, lasciando Silva a riposo.
A centrocampo: Pirlo, Flamini e Boateng o Ambrosini (il ghanese è diffidato). Seedorf trequartista, dietro all’attacco leggero composto da Robinho e Ronaldinho appunto.
Chissà che nel secondo tempo non ci sia spazio per un giovane, mi riferisco in particolare a Rodney Strasser, ma sono stati convocati anche Merkel e Simone Verdi.

Spero vivamente che riposino i titolari più spremuti. Egoisticamente non impazzisco all’idea di vedere dal vivo, probabilmente con un gran freddo, una partita di poco conto, ma nell’interesse della squadra, ben venga una serata del genere. Comunque vada…non avrà importanza…

Werder Brema – Inter 3-0

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In Champions League niente figuracce

Sì, si può fare a meno di Pato (per lottare con la Juve)

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Rischio panchina?

Questo stupefacente inizio di stagione ci ha rivelato una certezza: Ibra è decisivo, Robinho di più. Senza Pato il Milan ha totalizzato 4 vittorie e un pari, Champions League compresa. Robinho è riuscito a rimpiazzare il brasiliano, prendendogli probabilmente anche il posto da titolare. Può essere Pato declassato come Ronaldinho a riserva di lusso? Forse sì. Robinho ha meno velocità del papero, ma torna a fare la fase difensiva, cosa che il numero 7 non fa. Si trova meglio con i compagni ai quali passa e dai quali riceve palla, e non ha un gioco costituito prevalentemente da azioni in solitaria.

E così l’attaccante che solo 4 mesi fa pensavamo essere imprescindibile diventa il numero 3. Ibra e Robinho devono giocare assieme, la cosa è evidente anche agli occhi dell’ultimo spettatore di San Siro. Sono l’uno il completamento dell’altro. Pato non può giocare al posto di Robinho largo, potrebbe fare il trequartista, ruolo già ricoperto a volte in passato, il ruolo che potrebbe salvare il papero, ruolo che Dinho non vorrebbe ricoprire. E potrebbe anche scambiare più volte con Ibrahimovic (che ovviamente avanzerebbe a punta centrale in un 4-3-3) la posizione a partita in corso per rendere più o meno offensivo il modulo. Se il sacrificato fosse Robinho si riproporrebbe la formazione che ha battuto il Chievo, Boateng dovrebbe arretrare trequartista. In ogni caso qualcuno in panchina dovrebbe andarci. Io resto del parere che Ibra e Pato insieme non possano giocare e che la formazione migliore davanti sia quella vista contro il Brescia. Pato potrebbe essere alternativa ad Ibra per farlo riposare, anche se lo svedesone non sembra averne bisogno. Per Allegri il recupero di Pato, con l’acquisto di un altro centravanti (ma ci serve davvero?) sarà un problema.

SI TORNA A MILAN CONTRO JUVE – Alla Lazio continuo a non credere, l’Inter di questi tempi l’hanno battuta in troppi. Più allarmanti i pareggi contro Parma e Catania. Le quote confermano. Il Milan ora si gioca a 1.80, la Juventus a 5.00, l’Inter a 7.00. Decisiva la prossima, con Juventus – Lazio. I bianconeri possono levare dalla lotta scudetto i biancocelesti agganciandoli (o viceversa?).

CHI HA PAURA DELL’INTER? – Per favore non caschiamo nella trappola degli infortuni. Con la formazioni ottimale l’Inter ha pareggiato a Bologna e in casa con la Juventus, perso a Roma e perso la supercoppa Europea con l’Atletico. A -10 l’Inter non deve fare paura. Specie perché a “nomi invertiti” a quest’ora si parlerebbe di scudetto già assegnato. Abbiamo tre giornate piene di vantaggio su 23 rimanenti. L’Inter per vincere deve fare ben oltre i livelli già mostrati gli anni scorsi nelle rimanenti giornate.

PALLONE D’ORO – GIUSTIZIA E’ FATTA Ora è ufficiale. Saranno Xavi, Iniesta e Messi a lottare per il pallone d’oro 2010. E’ la miglior prova che tutto il mondo ha visto com’è andata nella scorsa semifinale e chi meritava di passare il turno. E’ la miglior prova della veridicità delle parole di Xavi: per entrare nella storia non basta vincere, bisogna anche lasciare dei segni positivi nella memoria. Ed è per questo che con gli stessi trofei il Barça 2009 è stato esaltato mentre l’Inter 2010 non se la è filata nessuno. Se dopo il 2007 Ferguson definì il Milan la migliore squadra del calcio moderno mentre le paroli più dolci per l’Inter furono quelle di Wenger: “Campioni d’Europa grazie agli arbitri”. Insomma a elogiare in pompa magna quanto fatto dall’Inter l’anno scorso sono rimasti solo gli interisti stessi. E dato l’andazzo temo per loro che lo faranno ancora per molto tempo.