
Boatinhovic, l'evoluzione dell'attacco. Per ora.
Sono passati sei mesi dal raduno di luglio a Milanello eppure sembra siano passati anni. Basta analizzare la composizione dell’attacco milanista da quel giorno ad oggi per capire come il Milan abbia cambiato progressivamente pelle. In quei caldi giorni estivi montava la protesta per i pochi acquisti e nell’immaginario del tifoso milanista il trio dell’attacco era composto da quello della stagione precedente: Pato-Borriello-Ronaldinho. Ma sul finire di agosto, ecco i due giorni che cambiarono di colpo gli obiettivi e le speranze dei tifosi con l’arrivo di Ibrahimovic e Robinho.
Con un colpo di spugna ecco cambiare l’attacco milanista, composto questa volta da Ibra-Pato-Dinho, attacco che dura poco, complice la sciagurata notte di Madrid. Dopo quella debacle ecco affacciarsi un nuovo tridente con da Seedorf trequartista e davanti Ibra e Pato. Composizione quest’ultima che ha breve vita, causa infortunio di Pato. Ma proprio da un evento negativo come l’infortunio del Papero, ecco un’altro calciatore brasiliano fino a quel momento impiegato in alcuni spezzoni di partite, diventare titolare.
Con l’attacco composto da Ibra-Robinho-Seedorf incomincia la cavalcata che ci porterà al primo posto. Quando sembrava certo che l’attacco restasse questo fino al rientro di Pato, ecco l’intuito di Allegri: Boateng trequartista dietro Ibra e Robinho. E qui, con questa composizione, il nostro attacco si fa perfetto. Ne sanno qualcosa Brescia e Bologna sotterrate di reti entrambe.
Ritorniamo ad oggi, con il mercato di gennaio, ecco arrivare a Milanello un nuovo attacante, Antonio Cassano e già nella prossima trasferta a Cagliari un nuovo trio d’attacco, composto probabilmente da Cassano Robinho e Pato, scalpitante, al rientro dopo il lungo infortunio.
Il Milan è cambiato molto da inizio stagione, ma non ha perso la sua identità. Anzi è migliorato molto e sopratutto ha trovato un’equilibrio perfetto, grazie alle scelte dell’allenatore.
Sul mercato, già acquisito l’occasione Cassano, si punta alla comproprietà di Constant per rafforzare l’organico del centrocampo, complice gli infortuni, sempre risicato.
3 commenti
e patovic che fine ha fatto?
La cessione di Dinho serve anche per provare a tenere Pato o il brasiliano partirà?
Solo Costant?
Nessuno in difesa?