Stadio San Siro, Milan-Tottenham. Torna dal letargo invernale la competizione più affascinante, riprende il cammino che porterà una sola squadra ad alzare al cielo di Wembley sabato 28 maggio, la coppa dalle grandi orecchie.
Probabilmente quella squadra non saremo noi, a meno che gli dei del calcio non continuino ad aleggiare sopra la madunina e stavolta proteggano la squadra giusta di Milano, ma dato che dobbiamo giocarle queste partite (anche se c’è chi l’anno scorso avrebbe rinunciato alla Champions per non fare brutte figure) proviamo a tirare fuori il massimo e centrare l’obiettivo dei quarti di finale. Obiettivo che, dal trionfo del 2007, non è stato più centrato: due eliminazioni agli ottavi (Arsenal e Manchester) e un anno sabbatico nell’Europa di serie b.
TABU’ INGLESE – Dicevamo di Arsenal e Manchester, gli ultimi nostri giustizieri, squadre inglesi come gli avversari di stasera. Più in generale sono parecchie le eliminazioni subìte dalle italiane per mano delle inglesi negli ultimi anni. E si è trattato spesso di sconfitte nette, in cui si è evidenziata una differenza di dinamismo notevole.
E il Tottenham è fondamentalmente questo: una squadra dinamica, esplosiva, atleticamente devastante. Pecca nella fase difensiva ed è lì che dovremo essere spietati: colpire appena possibile. Quando attaccheranno loro sarà importante mantenere la squadra corta e non concedere spazio alle ripartenze e alla velocità degli Spurs (Lennon su tutti, in assenza di Bale).
REBUS FORMAZIONE – Allegri dice poco o nulla in conferenza stampa, basiamoci sugli indizi. Si parte dalle certezze, ovvero Abbiati, Nesta, Yepes, Thiago a centrocampo con Gattuso e, infine, Ibra. Sulle fasce sono favoriti Abate e Bonera su Oddo e Antonini. A centrocampo Flamini su Merkel, Seedorf probabile trequartista e accanto a Ibra, Pato o Robinho. Uno dei due siederà in panchina per poter sfruttare a partita in corso un cambio in attacco.
PUNTO SU PATO – Non so ancora se giocherà dall’inizio. Ad ogni modo lo vedremo sicuramente in campo e vorrei che questa fosse la sua notte. E’ ancora fermo ai due gol di Madrid in Champions, ma ha tutte le caratteristiche per mettere in ginocchio la retroguardia londinese. Deve ritrovare la cattiveria agonistica, sfruttare gli spazi e puntare spesso la porta. Insomma, più punta e meno guardalinee e può diventare decisivo per il passaggio del turno. Anche se dovesse entrare a partita in corso.
EFFETTO SAN SIRO – Non è un ruolino invidiabile quello casalingo, soprattutto in Champions (una vittoria sola negli ultimi 7 incontri). Gli Spurs puntano tanto sul ritorno a White Hart Lane dove, spinti da un tifo incredibile, riescono a rendere oltre il 100%. Quindi, oggi ci giochiamo una bella fetta di quarti di finale, il risultato perfetto sarebbe un 2-0.