Abbiamo parlato anche troppo della facile – poi non così tanto facile, soprattutto nel primo tempo – vittoria dei Rossoneri su una squadra il cui nome ricorda più che altro una birra da discount, ma non dimentichiamoci delle altre partite. Se a chiudere la seconda giornata di Champions è stata la prima squadra di Milano, ad aprirla è stata – quale ideale gradino più basso di un lento climax – la seconda. L’Inter – per questioni di fuso orario – ha vinto 3-2, giocando alle 18, sul campo del CSKA Mosca.
Tre gol sui quali pesa una difesa russa imballata e in preda al panico, nonostante la quale il CSKA ha rischiato anche la beffa: poco prima del gol di Zarate, infatti, aveva rimontato da 0-2 a 2-2. L’Inter, seconda nel proprio girone dietro al Trabzonspor (1-1 casalingo con il Lione per i turchi) incontrerà questo weekend il Napoli. Gli azzurri hanno senza grandi problemi liquidato il Villarreal – spagnoli peggior squadra delle 32 finora nel girone: zero punti e zero gol segnati – con un secco 2-0 a opera di Hamsik e Cavani. Sicuri, però, che De Laurentiis non rosichi per le ben due ore e mezza di riposo in meno?
Anche il Napoli è secondo nel suo girone: al primo posto c’è il Bayern, che con una doppietta del sempre efficace Gomez liquida buona parte delle aspirazioni europee di un City che fa parlare di sè più per il caso Tevez che per le prestazioni in campo. Nel gruppo C, col Benfica che batte 1-0 in trasferta l’Otelul, fa parlare soprattutto (giornataccia per la città di Manchester) il pareggio 3-3 dello United col Basilea. Doppietta in un minuto del giovane Wellbeck, ma i due Frei – come nella prima giornata – riescono nella ripresa persino ad andare in vantaggio per 3-2. Young pareggia al 90°, ma resta sempre una figuraccia scampata. Niente di particolare nel gruppo D, Lione che batte 2-0 la Dinamo Zagabria e Real che annichilisce 3-0 l’Ajax.
Per quanto riguarda il mercoledì, iniziamo dal nostro gruppo H: nessuna sorpresa, un 5-0 di ordinaria amministrazione del Barça sul Bate Borisov. E vedere certi risultati in tale scioltezza fa comprendere ancora la portata della nostra grande impresa. Nel gruppo E il Chelsea segna con Lampard (stavolta in campo e non in tribuna) ma poi viene trafitta da Soldado proprio sullo scadere. Resta comunque primo, mentre al secondo posto sale il Bayer Leverkusen, giustiziere del Genk. Nel gruppo F il Marsiglia batte a sorpresa 3-0 il Borussia Dortmund mentre l’Arsenal costruisce nel primo tempo il 2-1 con l’Olympiakos.
Ma la vera sorpresa arriva dal gruppo F: nonostante il pareggio con lo Shakhtar, a comandare in solitaria è l’Apoel Nicosia. Impensabile, fino a pochissimo tempo fa. Lo Zenit, infatti, si riprende dallo shock del primo turno e ferma il Porto, gemello debole dei campioni di Europa League 2011. C’è comunque un dato che si può evincere: non ci sono squadre materasso. Ogni partita può nascondere un’insidia. Lo sa lo Zenit, lo sa il Manchester, abbiamo rischiato di saperlo anche noi.