Passa il tempo, ma gli errori restano. Anzi, sarebbe meglio dire gli orrori. A Verona il Milan non è sceso in campo, ed ha trovato il goal solo grazie alla passività degli avversari nel primo quarto d’ora; da quel momento in poi il buio, il nulla, lo scorrere del tempo e gli avversari che acquisiscono coraggio. Come sempre quindi, come la partenza dello scorso anno, come il terribile inizio che ha compromesso poi tutto il resto della stagione.
La giustificazione della preparazione errata non può più essere data, visto che, stando a quanto dichiara Allegri, quest’anno è stato fatto un lavoro diverso per partire subito al meglio, anche in vista del preliminare. E in effetti il Milan di Champions non ha fatto poi così male. Ieri invece era la testa, quella che troppe volte ha abbandonato la squadra lo scorso anno, ad essere da tutt’altra parte. Molli, senza concentrazione e senza alcuna convinzione, a Verona non si è salvato praticamente nessuno, quasi fossero tutti rassegnati a “prendere quello che veniva” senza troppi problemi. È qui che, come sempre, entra in gioco l’allenatore, colui che dovrebbe dare convinzioni e motivazioni ogni giorno; manca tutto questo ad Allegri, gli manca la grinta, il carisma, la voglia di spaccare ad ogni partita…gli mancano le palle! Ma questo lo si sapeva già, e non è stata di certo la “fatal Verona” a farcelo capire.
Piuttosto i gialloblù hanno lanciato un avvertimento, che può essere raccolto nel modo corretto per fare qualcosa di diverso, oppure può essere sottovalutato dallo stesso livornese facendo passare la sconfitta per una semplice “giornata no”. Nel calcio si può vincere come si può perdere, la differenza la fa il modo con cui lo si fa. E adesso, come la mettiamo con il PSV? Pensare ad una sconfitta mette i brividi, e quindi non pensiamoci. Diciamo che Allegri saprà dare la giusta carica, saprà far leva sulla serataccia di Verona per scatenare l’orgoglio rossonero di chi scenderà in campo. Diciamolo, si, e speriamo che accada per davvero, senza brutte sorprese.
Dopo la gara di mercoledì si potrà poi ritornare a parlare di mercato, di inevitabili ritocchi a centrocampo e difesa che sono necessari per una stagione così lunga. Si potrà parlare di inadeguatezza di alcuni elementi della rosa, e di come vadano gestiti e messi in campo da Allegri. Tutto questo, da giovedì, sperando che tutto fili liscio, che il Milan si prenda il posto che gli spetta nonostante tutto. Verona è alle spalle, e facciamo finta che sia stata solo una “giornata no”.