Italia – Argentina: LIVE! Amichevole internazionale 2013

[match id=2425]

[liveblog]

TEST IMPORTANTE PER L’ITALIA A ROMA: AVVERSARIA L’ARGENTINA DI MESSI ED HIGUAIN CONTRO I REDUCI DELLA CONFEREDATIONS CUP. SEGUITE CON NOI L’ULTIMA PARTITA DEI MILANISTI IN NAZIONALE PRIMA DEI PRELIMINARI MERCOLEDI’ 14 AGOSTO 2013, DALLE 20.45, SU ROSSONEROSEMPER

C_3_Media_1678402_immagine_oleft

Italia – Argentina: fenomeni contro

ita argMercoledì 14 agosto, ore 20.45, Stadio Olimpico, Roma. Ultimo atto del calcio “estivo”, cioè quello delle amichevoli; di scena è la Nazionale, che ospita nella capitale l’Argentina.

Da anni ormai l’Albiceleste non riesce a riproporre, se non a livello continentale, i fasti del suo periodo d’oro, in cui arrivarono due vittorie mondiali (1978 e 1986) più la finale persa a Italia ’90. Meno appariscenti dei cugini brasiliani, gli argentini hanno sempre puntato sul collettivo più che sulle giocate del singolo (Maradona a parte), e la visione della partita di calcio come “guerra”, che il premier britannico Churchill attribuiva agli italiani, era molto più vera per gli argentini, sia in campo che sugli spalti; i tifosi più anziani ricorderanno i pestaggi veri e propri che avvenivano -con l’arbitro che non interveniva, temendo per la propria incolumità- ogni anno, quando i campioni d’Europa (il Milan vincente nel 1969, ma non solo) giocavano l’allora Coppa Intercontinentale in trasferta. Un fatto non circoscritto all’Argentina, ma relativo a tutto il Sudamerica, dato che l’altra Intercontinentale disputata dal Milan in quegli anni, nel 1963 contro il Santos, vide i rossoneri perdere dopo incidenti simili e perfino con un arbitro corrotto.

Almeno in campo, le cose sono cambiate: forse perché ora molti sudamericani giocano in Europa, e anche per la “globalizzazione” del calcio. Solo uno dei convocati per questa amichevole non ha mai giocato in Europa (Francisco Cerro, del Velez). E in ogni caso la nazionale argentina in campo stasera, nonostante le assenze di Aguero e Messi, ha comunque tutte le carte in regola; sta guidando il girone sudamericano delle qualificazioni mondiali, e l’attacco, con gente come Lamela, Higuain e Lavezzi è comunque fortissimo. Forse qualche problema in più l’avrà la difesa; l’unico nome di grido è il citizen Zabaleta, e tra i convocati spiccano Campagnaro, l’ex comparsa rossonera Coloccini e uno scarto del Napoli come Federico Fernandez, spedito in prestito al Getafe. Stando così le cose, tra infortuni eccellenti e vere e proprie assenze, il reparto forse più “in palla” è il centrocampo, con Mascherano, Di Maria e Banega come nomi principali. L’Argentina del dopo-Maradona -la prova vivente che non basta essere un giocatore fenomenale per allenare bene- si è affidata dal 2011 ad Alejandro Sabella, ex tecnico vincitore della Copa Libertadores con l’Estudiantes.

Sul versante azzurro, non è dato sapere quali esperimenti Prandelli porterà in campo, né dal punto di vista del modulo né degli interpreti. Con entrambi gli esterni difensivi rossoneri fuori, rispettivamente il meglio (De Sciglio) e il meno peggio (Abate) che il panorama in Italia offre, la scelta ricadrà obbligatoriamente su Maggio e Antonelli; probabili staffette in tutti gli altri ruoli, a partire dall’attacco dove tornano Insigne, assente a giugno perché impegnato con l’Under 21, e il romanista Osvaldo. Comunque vada, si preannuncia un grande spettacolo, specie senza il vincolo del risultato a tutti i costi.

Tentazioni estive

matri_acquafresca_la_coppia_del_gol-330-0-300033Con il Milan che si appresta a giocarsi un posto nei preliminari di Champions contro il PSV di  Eindhoven, che nel frattempo grazie al solito rito di “mettere le mani avanti” è diventata una delle squadre più forti d’ Europa infarcita di giovani talenti, prende sempre più corpo la strategia di mercato rossonera. Spaventati dal problema al polpaccio per Mario Balotelli, che gli esami hanno poi ridimensionato, e dai problemi ben più gravi in cui sono insorti Pazzini e Robinho, la dirigenza del Milan ha pensato bene di rituffarsi sul mercato delle prime punte con nomi da capogiro quali Robert Acquafresca e Alessandro Matri o addirittura il redivivo Maxi Lopez che sia pare pronto a blindarsi nuovamente in una stanza d’hotel in attesa della telefonata del Dott. Galliani. Capisco benissimo che sia impossibile resistere alla tentazione di ingaggiare un’altro giocatore mediocre giusto per fargli giocare quelle 2 o 3 partite per poi ritrovarselo pesantemente sul groppone con il suo ingaggio, ma fortunatamente pare che in via Turati sia prevalsa la via del buonsenso privilegiando l’inserimento a costo zero di Andrea Petagna che in questo precampionato non ha affatto sfigurato.

Un’altra grossa tentazione sarebbe quella di liberarsi di zavorre conclamate quali Bakaye Traorè, centrocampista 28 enne arrivato la scorsa estate dal Nancy a parametro zero. Una volta constatata la sua palese inadeguatezza al calcio italiano di un certo livello sarebbe davvero importantissimo liberarsi di elementi come questo (qualcuno ha nominato Antonini?) che non possono portare assolutamente nulla di buono alla causa del Milan se non che diventare simpatici zimbelli o talismani sulla rete. Sicuramente nel caso in cui l’affare con l’Anderlecht dovrebbe andare in porto non ne sentiremo la mancanza. Altra voce che sta prendendo piede in questi giorni grazie ad una copertina di “Marca” che l’ha definito “il bambino di Carlo” sarebbe quella dell’interessamento della squadra allentata proprio da mister Ancelotti nei confronti di Mattia De Sciglio, uno dei giovani più promettenti nel panorama del calcio italiano, valutato sempre secondo la testata della prima squadra di Madrid 12 milioni di Euro. Nonostante si tratti di un’offerta a mio parere non congrua alla qualità e alla prospettiva che un giocatore come De Sciglio può assicurare (in questo mercato estivo abbiamo visto ben altre cifre a livello europeo,vero Marquinhos?) la società dovrebbe rimanere salda sui suoi propositi e rifiutare a prescindere anche offerte più corpose sempre se si vuole mantenere ancora in piedi l’idea di seguire un progetto giovani in maniera seria.

Otto giorni

mil psv 1L’inizio della stagione rossonera 2013/14 è segnato, come tutti ormai sappiamo, dai preliminari di Champions. L’ultima volta era il 2006/07, e si giocò contro la Stella Rossa, in un turno che fu il preludio a tutto quello che arrivò dopo, vittoria della settima Champions compresa. Tempo ne è passato parecchio, e del gruppo di allora non c’è più nessuno, dopo la dismissione della vecchia guardia avvenuta nell’ultimo biennio. Gli unici rimasti nell’ambiente sono Tassotti e due che dal campo sono passati alla panchina, Brocchi e Inzaghi.

In partite di un certo livello non incontriamo il PSV da anni, e di certo (come sempre, negli ultimi anni) il sorteggio poteva andare anche un po’ meglio; con a disposizione Metalist e Pacos Ferreira, pescare gli olandesi non è stato esattamente un colpo di fortuna. Specie con parecchi nazionali ancora fuori fase, mezza difesa che rischia di saltare la gara d’andata e un inizio stagione con tre gare in una settimana (andata, Verona in campionato e ritorno) dovuto al fatto che la stagione comincia prima, essendo l’anno pre-mondiale.

Ma, contrariamente a quanto continuano a dire i media ogni mezzo passo falso del Milan, qualche successo nel precampionato c’è stato, anche se le avversarie non sono vere e proprie corazzate a livello internazionale. Al cospetto però della settima e dell’ottava classificata della Guinness Cup, ovvero le altre due “strisciate”, i buoni risultati contro Valencia e Galaxy -non inferiori all’Everton, credo- sono abbastanza incoraggianti. Bene De Jong ed El Shaarawy, ma anche i due innesti Petagna e Cristante, ha segnato perfino Niang, Il guaio è ancora dietro, in assenza della coppia centrale. Sembra ormai chiaro che Silvestre, a meno di un clamoroso ritorno, è stato rovinato dal periodo all’Inter, e non è più quello dei trascorsi in Sicilia.

Prima di questa settimana da tour de force, però, ci sarà la possibilità di vedere all’opera proprio alcuni dei reduci della Confederations, sempre con la Nazionale; fra due giorni è in programma, infatti, l’amichevole con l’Argentina dell’Olimpico, e tra i convocati ci sono Montolivo, El Shaarawy e Balotelli al rientro dopo il fastidio patito con i Galaxy. Appuntamento, in ogni caso, alla sera del 20; la cosa buona di questo sorteggio è che, a differenza di tutti gli ultimi, assolutamente svantaggiosi per il fattore campo, stavolta il ritorno è in casa.

Le stranezze del mercato

C_3_Media_1765405_immagine_obigIl calciomercato è una materia strana, si sa, e non mancano mai le occasioni per restare a bocca aperta davanti a determinate notizie. Per noi non sarà, quasi certamente, l’estate delle bombe, così come accade da qualche anno, mentre altri club europei spendono e spandono fregandosene del fantomatico fair play finanziario.

Il caso che sta avendo maggior rilievo è sicuramente quello di Bale, che il Real Madrid sta cercando di strappare al Tottenham aumentando di volta in volta il carico di milioni. 90, 100 o 120, si parla comunque di cifre astronomiche, ingiustificate per qualunque giocatore, a mio avviso, ma per loro evidentemente no. La cosa strana è che però i fantamilioni di Perez siano tutti concentrati solo su di lui, dato che i giornali parlano di una possibile offerta di 12 milioni (dico 12, cioè cento in meno) per il nostro Mattia De Sciglio, terzino dalle indiscusse qualità e dal futuro sicuramente roseo. Ora, nessuno pretende che il valore dei due giocatori sia equivalente, ma data l’età e la scarsità di giocatori in quel ruolo, almeno la metà dei soldi di Bale li vale. Non so se questa notizia diventerà mai un’offerta reale, ma nel caso il buon Florentino meriterebbe una bella risposta per la sua elemosina.

Tra le stranezze di inizio stagione c’è anche la folle corsa di Pier Aubameyang, cresciuto nel vivaio milanista ma, per nostra sfortuna, arrivato dopo due fratelli assolutamente non adatti a vestire la maglia rossonera. Questi precedenti hanno fatto si che non si scommettesse abbastanza su di lui, e come conseguenza è stato sballottato in prestito per vari anni senza che nessuno esercitasse il diritto di riscatto prima del Sant’Etienne. Da quest’anno Pier veste la maglia del Borussia Dortumund, e la sua avventura è iniziata con una tripletta nella gara di esordio. Questo ovviamente non si poteva prevedere, ma testimonia ancora una volta la troppa fretta che il Milan ha spesso avuto nel mollare i giovani del vivaio senza troppi pensieri. Aubameyang può essere aggiunto alla lista formata anche dai vari Matri, Astori e company; ci vorrebbe e ci vorrà in futuro maggiore attenzione, magari anche grazie ad un allenatore che sappia puntare e scommettere sui giovani fin da subito.

Tutto questo fa da contorno ad un Agosto che avrà come evento principale per noi il play-off di Champions contro il PSV. Un appuntamento da non fallire, e che sicuramente influenzerà tutto il resto della stagione; magari prima del 21 arriverà un regalo, oppure no…non importa, l’importante sarà vincere in ogni modo e con qualunque mezzo.

Passiamo, Se Vogliamo

VOETBAL-WK KWALIFICATIE-NEDERLAND vs SCHOTLANDIl responso dell’urna del sorteggio, come al solito, non è stato benevolo con i rossoneri: è arrivata una mezza mazzata, dato che – quando tutti speravamo nella benedizione del Metalist Kharkiv o del Paços de Ferreira – ci è stato assegnato il PSV Eindhoven, squadra dal più alto coefficiente tra quelle della seconda fascia. Tralasciando i discorsi sull’opportunità del sorteggio separato tanto caro a Platini, che affianca a Milan – PSV e Arsenal – Fenerbahce sfide come Viktoria Plzen – Maribor, la mazzata  è solo parziale: Rispetto alla squadra dell’anno scorso, infatti, mancano Lens, ceduto alla Dinamo Kiev, Mertens, andato a rafforzare il Napoli, e soprattutto l’ormai famoso Kevin Strootman, intorno al cui nome il Milan, a detta dei giornalisti e dei sedicenti analisti di mercato, girava da due anni, salvo poi scoprire, con il passaggio alla Roma, che nessun altro oltre ai giallorossi aveva mai formulato un’offerta concreta. Davvero un peccato: Kevin era uno dei punti di forza di questa squadra, e altrettanto avrebbe rappresentato per i Rossoneri.

Ma è rimasto Matavz, centravanti di un team capace di segnare oltre 100 gol nella scorsa Eredivisie (per quanto conti questo dato, in un campionato dove Pellè fa il fenomeno), e sono arrivati Stijn Schaars, promessa mai effettivamente mantenuta del calcio orange, e in queste ore il già pluri-giustiziere del Milan Park Ji-Sung. Schaars e Park sono gli unici elementi esperti di una squadra dall’età media bassissima: all’esordio in campionato contro l’ADO Den Haag, dieci undicesimi della formazione erano under 23. Un’arma a doppio taglio in una competizione difficile come la Champions: ma, del resto, l’esperienza nelle competizioni internazionali non è – dato al quale noi Milanisti siamo poco abituati, dopo anni di formazioni ripiene di senatori – una peculiarità del Milan di quest’anno.

Cambiato anche l’allenatore: via Advocaat, la squadra di Eindhoven ha optato per una scelta tecnica, offrendo una seconda occasione a Philip Cocu. Già capitano di quel Barça dei primi anni 2000, con i giovani Puyol e Xavi a fare da apripista alla cantera e Kluivert e Overmars davanti (quello che non vinceva nulla, per intenderci), Cocu ha passato diversi anni nello staff del PSV e non dovrebbe attuare rivoluzioni sul piano tattico (dei vari cambiamenti sul piano degli uomini ho già parlato) Davanti sta messo molto bene, con Maher e Wijnaldum ad offire un sicuro avvenire, ma dietro si sono mostrate diverse lacune a inizio stagione.

Il PSV ci ricorda soprattutto le semifinali del 2005, dove passammo con qualche patema per andare a Istanbul, a giocare quella partita là. Non è una grandissima squadra: ci poteva andare peggio, e il Fenerbahce (nonostante il rischio squalifica) sarebbe stato ben più pericoloso, esattamente come la Real Sociedad. Ma di certo dobbiamo stare in guardia: a prescindere dal discorso ranking, oramai andato ai pesci (senza di noi, sarebbe la terza stagione con sole due italiane tra le prime 32 d’Europa), con la nostra forma molto più precaria non possiamo prendere sottogamba una sfida che sarà fondamentale, sia sul piano economico (quei milioni della qualificazione servono a sbloccare il mercato) che su quello morale. Perché il passaggio del turno sarebbe fondamentale nel far parlare del Milan, dopo mesi di oscuramento mediatico.

Quello che serve al Milan, oltre a un lavoro serio sulla condizione atletica, è la forza di volontà: la consapevolezza della tradizione che si porta su quei colori, che da sola dovrebbe fornire una motivazione intaccabile anche da scelte discutibili a livello di staff e dirigenza. La consapevolezza di essere il Milan, e che volendolo, e sudandoselo, questo doppio confronto potrebbe essere l’inizio di una lunga cavalcata, dalle proporzioni in questo momento inimmaginabili. Un po’ come per chi rischiò di uscire a Liberec, o per chi non si era ancora lasciato Calciopoli alle spalle. E sognare non costa nulla. 

Terzi sul campo… secondi in edicola?

GiornalaioDa Mario Gomez a Gonzalo Higuain, da Joaquin a Callejon passando per Massimo Ambrosini e Raul Albiol, quest’estate Fiorentina e Napoli non si sono fatte mancare nulla, sfruttando al massimo il mercato per rinforzarsi; sulla carta, le dipartite di Jovetic e Cavani sembrano pienamente superate e le premesse per una stagione esaltante ai vertici ci sono tutte. La stampa nazionale ha, naturalmente, colto la palla al balzo: le due compagini sono state ricoperte da strati di oro colato e incensate fino allo sfinimento, come se i colpi di mercato li avessero inventati loro; più volte ho letto di una Fiorentina protagonista nella lotta al titolo o di un Napoli dalla caratura internazionale grazie ai nuovi acquisti. Ovviamente, i giornalisti giornalai tralasciano alcuni dettagli da loro magari considerati marginali: e se i nuovi acquisti si dovessero rivelare fiaschi? Se Higuain e Gomez tradissero le aspettative? Se Albiol si rivelasse un difensore mediocre e Rossi e Joaquin passassero più tempo in infermeria che in campo? Inoltre: chi garantisce che i nuovi acquisti renderanno la Fiorentina superiore al Milan? Chi dice che il Napoli riesca a replicare il secondo posto della passata stagione? Lo scorso anno Balotelli fece fare il salto di qualità al Milan portandolo al terzo posto, Higuain e Gomez risulteranno altrettanto decisivi? Ovviamente è impossibile dirlo ora, ma fare previsioni sull’andamento di squadre in buona parte rinnovate agli inizi di agosto è quanto meno azzardato.

Nel contempo, parallelamente alle lodi riservate ai Partenopei e ai terzi sul campo i giornalai non si risparmiano quando si tratta di Milan: che siano testate cartacee, televisive, radiofoniche o in rete, la solfa è sempre la solita: se perdono le altre “Eeeeh ma la preparazione è appena iniziata, hanno ancora i carichi sulle gambe, i nuovi acquisti devono integrarsi…” si vedano i commenti riguardanti le partite della Juve contro Everton o LA Galaxy, ma ricordo anche che qualcuno provò a giustificare le quattro pere prese dall’Inter contro il Valencia; quando invece a perdere è la squadra di Allegri “MILAN ALLARME ROSSO” “MILAN:EMERGENZA” “COSA SUCCEDE AL MILAN”, titoli tanto roboanti quanto farlocchi che hanno il solo scopo di irritare i già irritati tifosi rossoneri.

Difficile, del resto, non essere irritati dal comportamento del presidente dei terzi sul campo, Andrea Della Valle, il quale, siccome defraudato di capitan Montolivo a parametro zero prima e del terzo posto poi, per ripicca ha deciso di fare di tutto per non cedere Adem Ljajic proprio al Milan. Ecco forse il signor Della Valle, al pari di coloro i quali denunciano un presunto comportamento irregolare tenuto da Galliani, sempre che fare un’offerta per un giocatore in periodo di calciomercato sia un comportamento irregolare, dovrebbe farsi un esame di coscienza e accettare il fatto che la Fiorentina è una provinciale, non una grande squadra che i giocatori possono considerare un punto di arrivo, bensì una semplice tappa e in questo contesto Ljajic non fa eccezione, ha tutto il diritto di andare a giocare in un club più prestigioso; tentare di impedirglielo solo per mera ripicca nei confronti di un’altra squadra è un comportamento da bambini dell’asilo. Ljajic non vuole rinnovare? No problem: si fa un anno in tribuna. E questi si meriterebbero la Champions League?

A proposito di Champions League: qualche minuto fa a Nyon si sono tenuti i sorteggi della fase preliminare, nella quale il Milan affronterà gli olandesi del PSV Eindhoven. Per quanto la sfida non sia semplice, non vedo alcun motivo per abbandonarsi al più completo pessimismo; se il 20 agosto al Philips Stadion i nostri giocatori chiave, ovverosia Balotelli, El Shaarawy, Montolivo, De Jong, De Sciglio e i centrali di difesa ad oggi, dovessero arrivare integri e pronti, di sicuro le nostre possibilità di qualificarci aumenterebbero esponenzialmente. Gli olandesi, per quanto squadra giovane e dinamica oltre che piena di talenti, da Wijnaldum a Maher passando per Bakkali, dovranno fare i conti con le dipartite di Mertens, Lens ma soprattutto Strootman, giocatori di assoluta importanza per la compagine di Philip Cocu, vecchia conoscenza dei rossoneri. Inutile farsi prendere dalla paura: se il Milan gioc… si comporterà da Milan la qualificazione sarà tutt’altro che impossibile. In ogni caso, la posta in palio è altissima: in caso di mancato passaggio del turno verrebbero a mancare gli introiti sia della partecipazione che dei diritti TV, che verrebbero spartiti tra Juve e Napoli, scenario assolutamente da evitare. Non abbiamo motivi per essere pessimisti, ma questo è un appuntamento che non possiamo assolutamente permetterci di fallire.

Ah, una cosa me la sono persa… la Fiorentina chi ha pescato?

Sorteggio Preliminari di Champions League 2013/14 – LIVE!

Metalist Kharkiv

Sorteggio Preliminari di Champions League 2013/14 – Le urne

Percorso Campioni

Teste di Serie

Altre Squadre

Basilea Austria Vienna
Celtic Legia Varsavia
Steaua Bucarest Maribor
Viktoria Plzen Ludogorets Razgrad
Dinamo Zagabria Shakhtyor Karaganda

Percorso Piazzati

Teste di Serie

Altre Squadre

Arsenal PSV Eindhoven
Olimpique Lione Metalist Kharkiv
Milan Fenerbahçe
Schalke 04 Real Sociedad
Zenit S. Pietroburgo Pacos de Ferreira

Risultati sorteggio

Percorso Campioni

Casa

Trasferta

Dinamo Zagabria Austria Vienna
Ludogorets Razgrad Basilea
Viktoria Plzen Maribor
Shakhtyor Karaganda Celtic
Steaua Bucarest Legia Varsavia

Percorso Piazzati

Casa

Trasferta

Olimpique Lione Real Sociedad
Schalke 04 Metalist Kharkiv
Pacos de Ferreira Zenit S. Pietroburgo
PSV Eindhoven Milan
Fenerbahçe Arsenal

[liveblog]

E’ IL MOMENTO DEL SORTEGGIO DEI PLAYOFF: SCOPRITE CON NOI L’AVVERSARIO DEL MILAN NEL TURNO DI ACCESSO AL TORNEO E TUTTI GLI ALTRI ACCOPPIAMENTI DEI PRELIMINARI DALLE 12.00, SU ROSSONEROSEMPER!

Sorteggio Preliminari Champions

Los Angeles Galaxy – Milan 0-2: Up & Down

Up

Los Angeles Lakers: Secondo i telecronisti Premium, tornano a giocare a calcio. Ma, pur non essendo il loro sport, secondo Sportmediaset hanno battuto la Juventus.

M’Baye Niang: l’ha messa dentro. Neve e grandine su Milanello.

Kevin Prince Boateng: Miglior prestazione di questo precampionato. Che vuol dire “non ha giocato?” Appunto.

In grassetto, la boiata dell'anno.

In grassetto, la boiata dell’anno.

Down

Mediaset Premium: i soliti aziendalisti. Dieci minuti di discorso prepartita su come “non servano rinforzi in difesa” e “il Milan sia del tutto a posto”. Censurabili.

Adriano Galliani: Il succo è “Non faremo un regalo ad Allegri, ma faremo un regalo ad Allegri”. Criptico.

Alessio Cerci: Spiccano su Twitter i suoi complimenti alla nuova capigliatura di Balotelli. Esterrefatto.

Pato: Di nuovo out. Colpa di Milan Lab, eh?

Los Angeles Galaxy – Milan 0-2: Meglio delle altre

30792-balotelli-contrastato-da-un-giocatore-dei-los-angeles-galaxyNon lo avremmo mai detto: delle tre “strisciate”, l’unica che non è uscita dalla International Champions Cup con le ossa rotte è il Milan. Su tre partite ne abbiamo vinte due, contro l’unica vittoria (ai rigori) all’attivo per Inter e Juventus, e soprattutto concludiamo il torneo con una differenza reti in positivo. Non che il test contro una squadra di basso livello come quella statunitense sia effettivamente probante, anche in quanto ai rossoneri è bastata mezz’ora per poi addormentare la partita sul 2-0, ma è importante aver concluso il ciclo delle 5 amichevoli internazionali con un bilancio di gol in pari. Cosa che nessuno avrebbe pronosticato dopo i trenta minuti di follia contro il City: almeno non con tale linea difensiva, priva ancora di Abate, Mexes e De Sciglio.

Ma se abbiamo superato meglio delle altre grandi la fase estiva, è soprattutto merito della grande coesione dimostrata dalla squadra: nonostante le -numerose in difesa, soprattutto per quanto riguarda Silvestre –  sbavature tecniche individuali, tutti i reparti hanno concorso alle manovre di gioco, e molti giocatori hanno dimostrato grande fluidità nel muoversi all’infuori della propria posizione di partenza, qualora necessario. Si pensi ad Emanuelsson, autore di una solida prova da terzino sinistro ma capace di dar spinta alla manovra anche verso il centro (dato che l’unica contromisura effettuata dall’undici di Bruce Arena è stata concentrare le forze della difesa dal suo lato), e El Shaarawy, che pur non trovando il gol è stato capace di spaziare su tutto il fronte di attacco, con l’effetto di liberare spazi per i compagni.

In particolare, gli statunitensi hanno lasciato praterie sulla nostra fascia destra, dove si è finalmente scatenato Niang: il giovane francosenegalese ha fornito un’ottima prestazione e, cosa che conta maggiormente, si è sbloccato. E’ stato sicuramente agevolato dalla pochezza dell’avversario, ma ha dimostrato una grinta indice della sua volontà di continuare l’esperienza a Milano. Ottimo e da sottolineare, soprattutto in confronto a un suo compagno di squadra sempre più ai margini dopo un precampionato indecente. La questione dei pochi gol dal reparto offensivo è stata zittita anche dal solito Balotelli, rapace nello sfruttare un’amnesia degli avversari sul fuorigioco e in seguito ottimo a lavorare di sponda (lo stesso Niang era stato ben servito poco prima del gol, non riuscendo a concretizzare un’ottima occasione).

Nella ripresa si sono barcamenati alla meglio Poli da terzino destro e Zaccardo da centrale difensivo, mentre la squadra è stata progressivamente infarcita di giovani della Primavera e la partita si è assestata nell’attesa del fischio finale. Un fischio che rappresenta la fine del precampionato: abbiamo finito di giocare, da domani, con il responso dei sorteggi, e soprattutto dai preliminari del 21 agosto, la faccenda si fa terribilmente seria. Ma con una condizione e soprattutto con una coesione tattica e mentale simile a quella dimostrata in questa sfida, non dobbiamo temere nessuno dei nostri cinque possibili avversari (PSV, Fenerbahce, Real Sociedad, Metalist Kharkiv e Paços de Ferreira, per la cronaca).

LOS ANGELES GALAXY – MILAN 0-2
Milan: Abbiati (Amelia 45′); Zaccardo, Zapata (Iotti 80′), Silvestre (De Jong 45′), Emanuelson (Constant 64′); Poli, Montolivo (Muntari 53′), Nocerino (Cristante 80′); Niang (Traorè 64′), Balotelli (Petagna 80′), El Shaarawy (Kingsley Boateng 80′). A disposizione: Pacifico, Pinato.
LA Galaxy:Cudicini;Dunivant, Gonzalez, Franklin, DeLaGarza, Leonardo; Sarvas, Juninho, Rogers; Robbie Keane, Donovan.
Marcatori: Balotelli 17′, Niang 40′;
Arbitro: Ted Unkel;
Ammoniti: DeLaGarza 38′, Cortois 70′

Los Angeles Galaxy – Milan: LIVE! International Cup 2013

[match id=2422]

[liveblog]

FINALE TERZO E QUARTO POSTO DELLA INTERNATIONAL CUP: IL MILAN AFFRONTA I LOS ANGELES GALAXY NELL’ULTIMA DELLE AMICHEVOLI PRECAMPIONATO PRIMA DI GETTARSI NEI PRELIMINARI DI CHAMPIONS. SEGUITE CON NOI LA GARA STANOTTE DA MEZZANOTTE E MEZZO, NATURALMENTE, SU ROSSONEROSEMPER!

301635_heroa

Los Angeles Galaxy – Milan: l’ultima amichevole

Guinness-International-Champions-Cup-20131Mercoledì 7 agosto, ore 18.30 (0.30 italiane di giovedì 8) Sunlife Stadium, Miami Gardens. Finale per il 3° e 4° posto della Guinness International Champions Cup, e ad opporsi al Milan sono gli unici statunitensi della competizione, i Los Angeles Galaxy.

I californiani, famosi per la militanza di David Beckham nel periodo tra Real e fine carriera al PSG, non avrebbero neanche dovuto prendere parte a questa finale, che di diritto spettava all’Everton, sconfitto dal Real Madrid nella semifinale. I Galaxy avrebbero dovuto disputare la gara per il 5° e 6° posto, dopo aver sconfitto la Juventus; probabilmente per questioni di marketing i padroni di casa americani sono stati “promossi”.

Come nella migliore tradizione del campionato a stelle e strisce, qualche europeo trasferito oltreoceano a giocare c’è anche in California, e si tratta di Robbie Keane, nazionale irlandese ex meteora all’Inter, e del portiere Carlo Cudicini, ex Chelsea e figlio del campione rossonero del passato Fabio, campione d’europa nel 1969 sempre tra i pali. Con loro in squadra c’è anche qualche nazionale statunitense come Landon Donovan e Pablo Mastroeni. In panchina una vecchia volpe come l’italoamericano Bruce Arena, ct per 8 anni della nazionale americana. Resta però il fatto che, almeno in teoria, la Major League Soccer dovrebbe essere un campionato di livello molto inferiore di quello italiano, anche dopo che da noi è finita l’era dei grandi capitali.

Questa è l’ultima amichevole della serie, almeno per quanto riguarda il Milan; la prossima settimana ve ne sarà una della Nazionale contro l’Argentina, forse paradossalmente più valida di quelle fra club per valutare le prestazioni dei nazionali (anche perché, rientrati per infortunio a parte, non sono mai stati a disposizione finora). Bilancio agrodolce per il Milan, dopo le vittorie con Juve (ai rigori), Valencia e San Paolo e le sconfitte con Sassuolo (!) e City, in attesa di quello che sarà stanotte. La squadra comunque c’è, e rispetto all‘anno zero che è stata la stagione 2012/13 qualche certezza in più c’è; per la verità, ci sono più certezze “negative” (chi assolutamente non deve scendere in campo) che positive, ma con la stagione alle porte è già qualcosa.

L’angolo del tifoso: Ljajic in debito? Non scherziamo. I giornalisti…

Per “l’angolo del tifoso” riceviamo e pubblichiamo la lettera di Meridio sulla questione Ljajic:

Adem LjijaicCon molto divertimento e un pizzico di amarezza sono qui a scrivere di Ljajic, dopo aver letto l’editoriale dell’imparzialissimo Bucchioni.

Sembra che Ljajic fosse un truffatore, un assassino, o uno stalker, un ex carcerato che provò a giocare a calcio e che nessuna squadra voleva. Ed ecco allora che arriva la compassionevole Fiorentina che con pietà gli fa un contratto e gli dà fiducia. Ebbene, la storia non è proprio così. La storia parla di un normalissimo talento serbo, che gioca bene nel Partizan Belgrado e, dopo essere inizialmente opzionato dal Manchester United, passa alla Fiorentina per 6,5 milioni di euro. Giocatore a cui non viene data fiducia dal tecnico Prandelli e poca di più dal connazionale Mihajlovic nei primi due anni. Giocatore che, in un periodo della Fiorentina tutt’altro che felice, viene sostituto da Delio Rossi al 32′ del primo tempo con Ruben Olivera. Il serbo, stizzito e nervoso, fa partire un applauso sarcastico. Certamente gesto non bello e deplorevole, che viene però vergognosamente punito con una serie di botte in diretta dal tecnico. E dopo il danno, la beffa. L’allenatore viene giustamente esonerato; Ljajic viene fatto accomodare in tribuna fino a fine stagione, per un battito di mani.

Cambia tutto, arriva Montella, che vedendo allenare un giovane giocatore sotto contratto decide di farlo giocare. Poi farà quello che abbiamo visto durante lo scorso campionato. Dunque, mi domando: per quale diavolo di motivo Ljajic dovrebbe essere in qualche modo in debito con la società viola? Così in debito da accettare un rinnovo sotto ricatto a cifre nettamente inferiori di un’altra società (il Milan) che lo vuole e in cui magari lui vorrebbe giocare, visto anche che il suo idolo è un certo Ricardo Kakà. Ambizione, non ingratitudine. Sotto ricatto perché il carissimo Bucchioni ci fa sapere che Diego Della Valle ha dato un ordine a Ljajic: o rinnovi o resti in tribuna sino a fine contratto. Si può discutere sui soldi, magari (sicuramente) un 21enne dovrebbe accontentarsi di uno stipendio più basso, ma questo, spesso, è in mano ai procuratori. Una società non può avere la presunzione di credere che dare fiducia a un giovane sia un gesto di cui poi si è creditori. Una società tra l’altro, che con molta fiducia nel 2013 lo lascia andare in scadenza nel 2014, ma non scherziamo.

E se questo era il “divertimento”, l’amarezza. Amarezza verso un giornalismo italiano che senza pensarci un po’ si è schierato dalla parte della Fiorentina, che metterebbe Ljajic in tribuna fino al 2014, che non vorebbe mai vederlo al Milan, accusandolo di ingratitudine. Giornalismo, che, a parte in piccoli casi, non si permetteva minimamente di dare contro a Cassano. Quando, dopo aver gravemente offeso Garrone, venne acquistato dal Milan, fatto diventare titolare nella squadra e anche in Nazionale. Quando venne salvato, curato e aspettato dopo la grave malattia al cuore che lo ha tenuto fuori 5 mesi e rilanciato di nuovo titolare e titolare nell’Italia. Cassano che poi per un capriccio ha deciso di chiedere la cessione.

Lì nessuna accusa. Per Ljajic un polverone. Per favore, non scherziamo.

Meridio

Quindici giorni per acquisire certezze

FBL-US-CHELSEA-AC MILANManca sempre meno al primo fondamentale impegno stagionale, e il Milan sta conducendo la sua marcia di avvicinamento facendosi largo tra un infortunio e un rimpiazzo casuale. Di mercato, invece, ancora se ne parla solo a titolo di voci, notizie e smentite, senza nulla di concreto.

Andiamo però per gradi: le amichevoli. La gara contro il Chelsea, nonché penultima amichevole stagionale, ha dato chiare indicazioni su un livello di preparazione ancora non ottimale, al contrario della squadra di Mourinho ben più pronta per l’imminente inizio della Premier. Allegri continua a porre toppe qua e la, specie in difesa dove di fatto mancano all’appello tutti i probabili titolari; con Zapata e Mexes out al centro, e De Sciglio e Abate sulle fasce, tra quindici giorni ci si troverà a dover improvvisare la linea difensiva, sperando che tutto fili liscio. Zaccardo, Silvestre e company non danno le giuste certezze, e di possibili acquisti nemmeno l’ombra; sotto questo aspetto, come ho già scritto, la società sta pericolosamente dormendo, facendo passare il rimpiazzo Silvestre come un buon rinforzo.

Detto questo, il resto della squadra lascia invece ben sperare, perché tra centrocampo e attacco, dove qualcuno sicuramente arriverà, le cose girano piuttosto bene. De Jong è stato il primo nostro grande acquisto della stagione, e anche Poli si sta integrando bene; restano dubbi invece su Saponara, che ancora non ha avuto modo di giocare e integrarsi negli schemi della squadra. Certo bisognerà aspettare, ma con la ripresa di Balotelli e qualche altro elemento al suo posto, dal centrocampo in su le cose potrebbero facilmente incanalarsi nel giusto verso.

Quindici giorni ancora, per non fallire un appuntamento fondamentale pera nostra stagione, anche per i soldi che deriverebbero dalla possibile qualificazione. Perdere sarebbe invece un clamoroso fallimento, che rischierebbe di rompere gli equilibri costruiti; non facciamo ovviamente drammi prima che le cose si verifichino, ma certamente in queste due ultime settimane ci sarà da lavorare e recuperare qualche altra certezza.

Milan – Chelsea 0-2: Up & Down

Up

Fernando Torres: grandioso passo avanti per il giocatore spagnolo. Grazie alla presenza di Boateng non era il più indecente in campo.

La formula del torneo: i Galaxy, nonostante la sconfitta col Real, saranno l’avversaria del Milan nella finale per il terzo posto invece dell’Everton. E’ un po’ come quei campionati dove non si sa come riescono sempre a portare su la Juventus. 

José Mourinho: fa catenaccio ad oltranza e come a Madrid con l’Inter la chiude 2-0. Se incontrasse Conte, più che calcio, si giocherebbe a ciapanò.

Massimiliano Allegri: dopo Traorè attaccante tira fuori Poli terzino sinistro. Una galleria degli orrori da far rabbrividire i peggiori musei al mondo.

Milan - Chelsea

Down

Xavier Jacobelli: in meno di 24 ore la Juventus prende 3 pere dai Galaxy, il Napoli dal Porto e l’Inter addirittura 4 dal Valencia. Ma per il Milan è allarme rosso. In effetti vincere le amichevoli con Valencia e San Paolo ci è sembrato veramente troppo.

Andrea Pirlo: come ai bei tempi perde palla regalando un assist facile facile alla squadra avversaria. Non ditelo troppo in giro, però, se no come fanno a dargli il pallone d’oro?

L’Inter: tradito con il Valencia il tradizionale appuntamento che tutti i tifosi a casa aspettavano, quello della Royal Rumble.

Silvio Berlusconi: la partita stavolta l’ha vista perché era a casa. Come tutte le sere del prossimo anno.

Milan – Chelsea 0-2: il solito Mou

AC Milan v ChelseaFinisce con un risultato tutto sommato prevedebile la gara di New York tra Milan e Chelsea, con i Blues che vincono per 2-0 e accedono alla finale contro il Real Madrid. Risultato che però non dice tutto in una partita dove si è visto un buon Milan per 75 minuti in una gara dove Mourinho ha fatto il Mourinho facendo giocare il Chelsea con la tattica a lui più congeniale, quella del triplete nerazzurro – vale a dire il buon vecchio catenaccio e contropiede.

Dopo i primi cinque minuti, infatti, i nostri avevano preso lentamente il possesso del campo con El Sharaawy, liberissimo sulla sinistra per tutta la gara, a sfiorare il gol servito da Muntari e solo una prodezza di Ivanovic ha impedito a Balotelli (tra i peggiori in campo) di trovare quella rete dell’1-0 che arriva per i blues, in contropiede, con De Bruyne che fulmina un Abbiati rivedibile. Dopo 15′ di empasse generale nel secondo tempo i nostri provano a reagire fino ad un calo vistoso del nostro blocco di nazionali, evidentemente ancora in ritardo di preparazione.

Mourinho non si fa sfuggire l’occasione e comincia a sbattere in campo i pezzi migliori per un Chelsea che torna padrone del campo nel finale anche se il Milan non rinuncia a giocare e spesso si fa vedere nell’area avversaria con qualche ripartenza, seppure troppo lenta per poter impensierire Cech. A livello di singoli c’è da segnalare l’ennesima prestazione tecnicamente inadeguata (per non usare parole peggiori) di Kevin Prince Boateng – giocatore che, a questo punto, mi limiterei a vendere il prima possibile mentre gioca maluccio anche Balotelli a cui è imputabile un ritardo di preparazione. Note positive, invece, sicuramente quelle di Nocerino ed El Shaarawy.

Ora si va a Miami a giocarsi una finale per il 3° posto con i Los Angeles Galaxy – avversario, forse, sicuramente più adatto per un test più attendibile in vista del preliminare (venerdì i sorteggi) rispetto al Real Madrid con cui avremmo visto poco palla in una coppa che comunque concludiamo ben più in alto delle altre due compagini italiane umiliate rispettivamente da Los Angeles Galaxy e quel Valencia battuto da noi agilmente due settimane fa con una formazione rimaneggiata. Curioso quindi in vista preliminare di vedere cosa succederà nella notte tra mercoledì e giovedì – anche perché poi, di gare amichevoli, non ce ne saranno più.

MILAN-CHELSEA 0-2 (Primo tempo 0-1)
MARCATORI: De Bruyne 29’ pt, Schurrle 46’ st
MILAN (4-3-1-2): Abbiati; Antonini (dal 1’ st Zaccardo), Silvestre (dal 31’ st Pacifico), Zapata (dal 24’ st Poli), Emanuelson (dl 24’ st Constant); Montolivo (dal 12’ st Nocerino), De Jong (dal 31’ st Cristante), Muntari; Boateng (dal 31’ Kingsley Boateng); Balotelli (dal 1’ st Petagna), El Shaarawy (dal 12’ st Niang). (Amelia, Gabriel, Iotti, Pinato, Traorè). All. Allegri
CHELSEA (4-3-3): Cech (dal 1’ st Schwarzer); Azpilicueta (dal 1’ st Terry), Cahill, Ivanovic, Betrand (dal 1’ st Cole); De Bruyne (dal 1’ st Moses), Essien (dal 1’ st Ramires), Van Ginkel (dal 21’ st Mikel); Hazard (dal 24’ st Schurrle), Oscar (dal 1’ st Mata), Demba Ba (dal 1’ st Torres, dal 41’ st Lukaku). All Mourinho
ARBITRO Carlos Rivera
AMMONITI Ivanovic, Antonini, Silvestre
SPETTATORI 40mila

Milan – Chelsea: LIVE! International Cup 2013

[match id=2421]

[liveblog]

DOPO LA VITTORIA CON IL VALENCIA DI NUOVO IN AMERICA AD UN ANNO DI DISTANZA MILAN E CHELSEA TORNANO AD AFFRONTARSI PER LA SEMIFINALE DELL’INTERNATIONAL CUP 2013. NON PERDETEVI IL RITORNO IN CAMPO DI BALOTELLI DAL PRIMO MINUTO, STANOTTE, DALLE 0.30, SU ROSSONEROSEMPER!

ac-milan-v-chelsea-20120728-185518-566