Categoria: Editoriali

La vittoria degli arbitri e gli inaccettabili caroselli della stampa

Alla fine ce l’hanno fatta. Sono riusciti ad orientare il sentore arbitrale riuscendo a portare la partita con l’Atalanta sui binari che volevano. Un 3-0 frutto di una squadra a cui è stato concesso un recupero di palla aggressivo che non ha precedenti in Serie A. L’Atalanta che pareggia col Genoa e rubacchia un punto …

Continua a leggere

L’ennesimo arbitraggio vergognoso: il Milan merita rispetto

L’imbarazzante e vergognoso trattamento mediatico nei confronti del Milan

Chiunque abbia visto le reazioni alla vittoria contro il Torino non ha potuto notare di quanto sia stata vergognosa la prima pagina della gazzetta (dello stesso proprietario del Torino), il giorno dopo. Una partita che senza l’intervento del VAR sarebbe finita 1-1. Una partita dove il Milan esce con 6 cartellini gialli contro 1 e …

Continua a leggere

Lo scandaloso J-rrati e l’ineluttabilità del sistema

Lo stucchevole conteggio dei rigori

Favoriti o quasi derubati? L’inaccettabile post-partita di Napoli-Milan

Te ne vai o no? Te ne vai si o no?

La farsa arbitrale continua

11 anni di blog: torneremo?

Vi hanno preso ancora in giro

Ostaggi di Donnarumma: è ora di liberarsene

Ciao Jack

Circo Togni

Esiste una sola regola nel calcio: il traghettatore non si conferma mai. Dopo Montella e Gattuso per la terza volta il Milan non ha il coraggio di andare fino in fondo e conferma un traghettatore per la prossima stagione. Il tutto sulla base di un mese buono in cui si è giocato un calcio sicuramente …

Continua a leggere

Uomini, ominicchi e quaquaraqua

La vergognosa campagna anti-Rangnick

Ratti nelle notifiche

Se c’è una banda di tifosi del Milan al limite del ridicolo quanto quella dei tifosi di Mirabelli sono quelli di Gattuso che anche ieri sera hanno dimostrato di anteporre le loro battaglie personali al bene del Milan. Il party stile Italia campione del mondo a Napoli è stato superato per ridicolaggine solamente dal party …

Continua a leggere

Ecco perché anche Maldini deve andarsene