Alla fine ce l’hanno fatta. Sono riusciti ad orientare il sentore arbitrale riuscendo a portare la partita con l’Atalanta sui binari che volevano. Un 3-0 frutto di una squadra a cui è stato concesso un recupero di palla aggressivo che non ha precedenti in Serie A. L’Atalanta che pareggia col Genoa e rubacchia un punto ad Udine esce vincente in casa della capolista dopo una settimana di pianti preventivi e di discussioni sui rigori del Milan. Il Milan esce ancora una volta con un giocatore in barella senza che l’avversario abbia preso un cartellino giallo.
La partita si poteva indirizzare nei primi minuti: il 70% dei recuperi palla e del pressing alto dell’Atalanta sono falli. Se inizi a fischiare ed ammonire esce una partita, se tolleri tutto ne esce un’altra. In tutto questo aggiungiamo un rigore che da regolamento esiste ma che raramente sarebbe stato fischiato senza l’avvicinamento di un certo tipo che c’è stato alla partita. Che poi Mariani di rigore al Milan ne neghi uno (netto) nel recupero e prenda pure 7 in pagella è forse la prova migliore di come certa stampa non aspettava altro.
Dedichiamo cinque minuti – quindi – all’avvicinamento surreale a questa partita. Partiamo dei giornali che inventano una regola che non esiste in alcuna norma federale pur di provare a dare all’Inter il titolo di campione d’inverno. Parliamo del surreale prepartita di Sky a cui mancava solo la sciarpa nerazzurra della dea. Parliamo dei de profundis che da oggi si possono leggere sul Milan come se una squadra che ha fatto 84 punti nelle ultime 38 partite sia ancora lì per caso.
La retorica del Milan miracolato non è più accettabile. La retorica del Milan che sta facendo troppo bene non è più accettabile. I de profundis come se questo fosse il nostro livello, nemmeno. Le stesse narrazioni che leggiamo sulla stampa non han senso:
- Inter: corazzata imbattibile. Fa niente se è uscita dalle coppe, era sfiga
- Milan: squadra miracolata da 5° posto avanti a rigori. Come dite? 84 punti nelle ultime 38? Eh ma il covid, gli stadi vuoti…
- Juventus: squadra che sta crescendo e arriverà. Giocano da cani e sono Ronaldo-dipendenti? Insabbiare! Hanno perso 3-0 con la Fiorentina? Minimizzare! Hanno perso male con l’Inter? “Ehi ragazzi l’Inter cambia il logo!” così non si parla della partita il giorno dopo. Hanno vinto una Supercoppa? Sono tornati!!!!
- Napoli: squadra sfortunata, ma hanno una rosa fortissima. A prescindere.
- Atalanta: miglior club d’Europa, se perde punti con le piccole è perché queste sono cattive e si chiudono. Non perché giocare 38 partite così è insostenbile.
- Roma: grandissima squadra con qualche sfortuna nei big-match. Mai dire che sono una polveriera.
Il vero problema di queste narrazioni è che influiscono su quanto visto in campo. Se tu sai che il Milan sta andando bene e gli va bene così, poi hai partite come ieri. Perché in fondo, cosa vuole il Milan? Ha avuto 12 rigori, è primo, è una banda di miracolati, se lasciamo picchiare un po’ l’Atalanta che, poverina, ha bisogno di punti, non può lamentarsi. Che un giocatore si permetta di dire quello che ha detto Zapata ad Ibrahimovic è il miglior specchio del condizionamento con cui il Milan va in campo oggi.
Se la società continua a non farsi sentire in un campionato dove chi più piange più ottiene, il forte rischio è che finisca come due anni fa o nell’anno di Montella dove ad un certo punto non ci fu fischiato più niente. Ricordiamo tutti il girone di ritorno di Gattuso con Suso-Kolarov rigore non fischiato, con i due rigori non dati a Genova e con il rigore non dato contro il Torino. Ricordiamo tutti nell’anno di Montella la partita vergognosa di Udine che ci costò il resto della stagione in termini di infortuni (con una certa banda di tifosi che esultava perché i risultati ottenuti fino a quel momento li avevano messi in imbarazzo).
Ad oggi nella Serie A a 20 squadre e 3 punti a partita nessuna squadra campione d’Inverno è mai finita fuori dai primi due. Nessuna squadra con più di 40 punti dopo il girone d’andata è mai finita fuori dalla Champions League a fine anno. Questo vuol dire che possiamo finire fuori dalla Champions League solo crollando tipo girone di Inzaghi o solo se ce la fanno veramente sporca. Per dire, con un girone da 30 punti dovresti finire a 73 e difficilmente saresti fuori.
Ai tifosi rossoneri chiedo di continuare a vigilare e tirare fuori le palle anche orientando a nostro vantaggio l’ambiente social. Gli arbitri non vivono sulla montagna, gli arbitri leggono, pensano, hanno le loro idee e i loro condizionamenti, anche involontari. Serve una testuggine compatta come quella dei tifosi nerazzurri o bianconeri. Serve che spariscano i finti obiettivi del cazzo che continuano a spompinare gli avversari.
Se non vedete che è inaccettabile che l’Atalanta abbia avuto un solo ammonito al minuto 84, se non vedete che l’arbitraggio schifoso di ieri è figlio della polemica sui rigori a cui noi da signori siamo stati zitti allora siete solo e soltanto dei poveri idioti. Ed è anche per colpa di idioti come voi che sopportano qualsiasi cosa e vogliono fare i signori con tifosi di squadre che quando c’è da difendersi sono bello compatti che la Champions non la vediamo da anni.
P.s. aggiunta post-editoriale che mi ero dimenticato: inaccettabile l’intervento di Rizzoli che ancora una volta dopo averlo fatto nella stagione 2017/18 cambia le regole del VAR a stagione in corso. E lo fa con un rigore solare dato al Milan. Poteva farlo, per dire, col rigore per la Lazio in Milan-Lazio, ma è stato zitto. Il messaggio è chiaro ed evidente: i rigori al Milan, se possibile, non si devono più dare. O se li date, devono essere proprio palesi. D’altronde la Juventus deve rimontare, in ogni modo.