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Se c’è una banda di tifosi del Milan al limite del ridicolo quanto quella dei tifosi di Mirabelli sono quelli di Gattuso che anche ieri sera hanno dimostrato di anteporre le loro battaglie personali al bene del Milan. Il party stile Italia campione del mondo a Napoli è stato superato per ridicolaggine solamente dal party di alcuni sedicenti tifosi Milanisti su twitter che evidentemente festeggiavano il fatto che non basterà più il settimo posto per andare in Europa League qualora il Napoli non finisse nelle prime sei e che toccherà arrivare probabilmente quinti per essere sicuri di dover fare i preliminari. Insomma, una festa per interessi personali e non della squadra – visto che al Milan conveniva una vittoria dei ladroni di Vinovo.

Improvvisamente la Coppa Italia, giocata senza supplementari, dopo tre mesi di interruzione, è diventata la Champions League. Un trofeo vinto in quella medesima partita anche da Walter Mazzarri o lo stesso Leonardo, bestia nera dei tifosi di Gattuso – non per questo diventati i novelli Jurgen Klopp. Se invece il risultato è lo 0-0 contro la Juve ed essersi dimostrati migliori nel battere i rigori, beh, il medesimo risultato lo aveva ottenuto anche Montella (giocando una signora finale) e persino Brocchi (forse finale ancora migliore di Montella, per gioco) che non ha avuto la fortuna di avere i tiri dal dischetto dopo i 90 minuti.

Senza scomodare troppo il passato, anche Pioli venerdì sera ha fatto 0-0 in 10 vs 11 dopo che avrebbe strameritato l’andata se non fosse stato per il protagonismo del signor Valeri. Una vittoria ai rigori senza supplementari con la seconda rosa del campionato, almeno secondo le valutazioni di partenza, non può cancellare e non può mettere sotto il tappeto una annata disastrosa in casa Milan, culminata con una qualificazione Champions buttata nel cesso.

La coppa col Napoli sta facendo dimenticare presto i record negativi scritti da Gattuso con noi. Proprio in Coppa Italia grazie a lui subimmo la peggiore sconfitta di sempre in una finale nella storia del Milan. Nella stagione precedente perdemmo contro l’ultima in classifica in casa (dopo il pari là, vero Brignoli?) cosa che non capitava dal 75-76. Non ci siamo nemmeno qualificati per i sedicesimi di una Coppa Europea grazie all’uscita contro le grandissime potenze di Olympiakos e Betis, non capitava dal 64-65. Non siamo riusciti a segnare un gol per 4 partite di Campionato, non capitava dal 68. Il nostro centravanti era Higuain che il grande allenatore è riuscito a far voler andare via dal Milan già a metà ottobre con un litigio post Milan-Atalanta.

A livello di scelte tecnico-tattiche il Milan di Gattuso era un disastro. Il fatto che Giampaolo abbia fatto un disastro peggiore, non può cancellarlo o farlo dimenticare. Non si può dimenticare l’incaponirsi su Biglia e preferirlo a Bakayoko (che in un 4-3-3 fa tutta la differenza del mondo e non abbiamo riscattato). Non si può far finta di non vedere che Giampaolo ha rovinato Suso mettendolo fuori ruolo le cui giocate hanno portato buona parte dei punti dell’anno precedente. Non si può dimenticare una partita come quella di Genova, persa per l’incaponirsi dei passaggi al portiere (mi sono stupito quando finalmente in Coppa Italia ho visto un portiere lanciare lungo, pensavo non facesse parte del repertorio).

Gattuso potrebbe pure vincere questo Birra Moretti estivo chiamato Champions League che si giocherà a Lisbona e che permette di vincere la Coppa più prestigiosa azzeccando la condizione fisica in tre partite in 15 giorni (una roba vergognosa, era meglio non disputarlo, in queste condizioni potrebbe vincerlo persino l’Atalanta) ma non cambierei di una virgola il giudizio sul suo fallimento al Milan e soprattutto sul vergognoso rapporto con Leonardo i cui acquisti sono stati sistematicamente boicottati (scandalose le parole su Bakayoko che non sapeva giocare a pallone) finché non si rivelavano clamorosamente migliori dei titolari.

E’ bene ricordare che Gattuso non è stato cacciato. Maldini non voleva tenerlo, ma Gazidis si. Gattuso ha scelto di abbandonare una nave dove non era più gradito da un dirigente ma anche dove il mercato sarebbe stato fatto in forma ridotta. Lo stesso dirigente – che per fortuna non sarà più responsabile dell’area sportiva la prossima stagione – che ha scelto Giampaolo non facendo un mercato adatto al suo modulo e lo ha difeso anche dopo Milan-Fiorentina, dopo la quale partita Gazidis aveva chiesto allo stesso Gattuso di tornare.

Per quanto mi riguarda il Milan non va ai milanisti, ma ai competenti e Gattuso ha abbondantemente fallito sulla nostra panchina. Potrà sicuramente migliorare come allenatore e vincere altri trofei, ma questo non modificherà o cancellerà il giudizio su quella stagione, così come la Champions del 2003 non rivaluta le fallimentari stagioni bianconere di Ancelotti. Tentare di riscrivere la storia in maniera subdola sulla base di una Coppa Italia è qualcosa di ridicolo – ma se per passare da Sonetti a Klopp in una notte basta battere la Juventus allora per coerenza mi aspetto che chiediate scusa a Vincenzo Montella, sulla carta il miglior allenatore degli ultimi anni di Milan (tranne per la banda di malafedisti che esaltava Seedorf più per il fuori dal campo che per quanto si è visto in campo). Io non lo farò, né in un caso, né nell’altro.