Ananasso-style

L’editoriale di Mattia Urbinati.

La partita dominata contro l’Udinese di discussioni ne ha generate moltissime, tutte più o meno già sviscerate.
Moviola in campo, gol technology, l’inutilità dell’essere arbitro di porta, sudditanza psicologica dei giudici di gara, Milan reo non confesso, Pozzo truffato, Essien e Bonera positivi ma troppo presi di mira (e qui ci ritorno due secondi dicendo che ok, Essien sta giocando bene, è evidente, ma anche Kalac ha avuto il suo buon periodo; insomma, prima lo si panchina o tribuna, meglio è, ecco).
Di arbitri e moviola inutile continuare a parlarne, l’opinione è più o meno univoca, l’Italia si conferma paese inadatto all’innovazione anche in questo campo, vuoi per conformazione, vuoi per interessi, questo giudicatelo da voi. Personalmente sono uno di quelli che non vede neanche un punto a sfavore di un’eventuale introduzione della moviola in campo barra gol technology, e l’unico neo che gli si rinfaccia, ovvero quello del “così si spezzerebbe troppo il gioco” è una falsità enorme, in quanto facilmente revisionabile e regolabile, senza contare che il gioco si spezza già di suo tra proteste e pianti vari. Quindi mi dico: non sarebbe più facile rendere sanzionabile le proteste dei giocatori e lasciare spazio alle “perdite di tempo” solo limitandole a quelle utili per rivedersi per due secondi le azioni incriminate? Con un po’ di volontà, seduti a un tavolo, penso che ci si potrebbe quantomeno ragionare su, no?

Ma torniamo al Milan.
In questa settimana ho riflettuto sul concetto di “Stile Milan” che tanto è stato portavoce del movimento rossonero negli anni passati, quando le altre squadrucole rimediavano continue figuracce sia a livello sportivo che prettamente “stilistico”. Allora essere tifosi del Milan rappresentava quasi uno status symbol di sane virtù e rigidità etico morale.
Ora no.
Quindi mi chiedo, come si può recuperare quello stile andato perso negli anni? Quello stile che tanto era un vanto per noi, quello stile che ci permetteva di essere superiori sempre, comunque e ovunque?
Quello stile che ora è alla frutta, precisamente un ananasso, come quello apparso ieri nella pagina ufficiale del Milan. Sì, lo stile Milan ora è il dolce all’ananas preferito dal presidente. Ma dico, si può? Ok, non è nulla di tragico, c’è di peggio, però dai.

Tecnicamente invece, ogni settimana si torna sempre al concetto del “teniamoci quello che abbiamo”. Che udite udite, in questa serie A è pure tanto. Non è da Milan, certo, ma è sicuramente da terzo posto.
Non so se ci arriveremo, preferisco pensare di no salvo poi stupirmi di gioia, ma basterebbe davvero poco per essere lì. Chi sarebbe così tanto inarrivabile per noi? Il Napoli di BB2 (Benitez Britos)? La Samp di Okaka-Eder? L’Inter di Mancini e Kovacic esterno?
Dai. Tanto rispetto per tutti, ma così troppo inferiori non lo siamo, anzi (e sottolineo, anzi). Certo, un centrocampista di costruzione ci salverebbe il didietro, il didavanti e il didimezzo. Uno serio eh, non uno à la Cristante, che a leggere i forum bensiquensi ci si chiede “ma perchè 6 milioni? Però grazie”.
Questo chiedono i tifosi, uno che sappia giocare la palla, per gennaio ci basta. Ma non credete che siamo servi, accettiamo il momento, ma l’insofferenza c’è. Il Milan è altra cosa.

4 commenti

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  1. Mattia ti accorgerai che quel centocampista c’è ed ha nome e cognome:Michael Essien. Già noi milanisti siamo talmente snob da ritenere, sotto… sotto, che Andrea Pirlo a 32 anni fosse un giocatore finito. E’ andato alla ‘giuve’ ed un pò protetto dalla critica e dalla stampa di regime è diventato da pallone d’oro mancato. Michael Essien non ha una carriera meno importante di quella di Pirlo. Cos’ha è ghanese e non italiano? E’ nero di pelle e non bianco? Mattia, se leggi quanto detto da Margherita, io non faccio testo, vedrai che anche lei(penso anche il mio amico diablo) abbiano maturato una diversa concezione di Essien. E se diventasse il nostro ‘Pirlo’ oppure il mai rimpiazzato Van Bommel? Suvvia Mattia…Essien come Kalac? Già Kalac aveva difeso la porta del Real Madrid e del Chelsea e magari aveva contribuito a far diventare importante la sua sconosciuta nazionale? Va bene avere simpatia o antipatia per questo o quel giocatore ma i valori tecnici intrinsechi a un calciatore non si possono mettere in discussione! Certamente la condizione fisica ed il fatto che questa possa essere ancora idonea, per giocare nel Milan…beh quella si. Ma staremo a vedere!

  2. Molto condivisibile il discorso di Urbinati circa l’opportunita’ di acquistare un grande centrocampista ma purche’ sia DAVVERO grande . Non basta Essien che in ogni
    caso deve tornare ad un ben piu’ consistente livello fisico. Stessa storia per Montolivo : quanto tempo per tornare al top? Comunque solo questo ruolo andrebbe potenziato se si potesse acquistare un vero fuoriclasse e di giusta eta’.
    Non capisco invece il discorso sullo stile perduto. Chi lo avrebbe perduto ?
    Stile non significa forza , ovviamente . Non significa nemmeno infallibilita’. Anche nella sfortuna e nelle difficolta ‘ si puo’ mantenere lo stile . Lo stile di Andrea Rizzoli e lo stile di Silvio Berlusconi hanno fatto grande il Milan e la sua storia . Sta a ciascun tifoso non smarrire il suo personale stile , il suo spirito di appartenenza , la sua passione e fedelta’ alla bandiera . Come fosse una Patria . Cosi’ e’ per me . E per voi ?

  3. Continuo a pensare che siamo una buonissima squadra attrezzata per lottare per le prime 3 posizioni.

    Come recuperare il vecchio status e livello di tifoseria? Semplicissimo. Basta allontanare una volta per tutte quei tifosi inutili che sanno solo criticare a vanvera. Una tifoseria di classe di deve dare delle regole ed un codice etico. Chi non lo rispetta e’out ed e’ liberissimo di andarsene a tifare Juve Inter, Roma o chi che sia. Non saremo certamente noi a trattenerli. Ma se rimangono che non rompessero le palle

  4. E dopo Casa Milan e il rinnovo milionario con lo sponsor non capisco come si possa essere malinconici.

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