Deluso e tradito. Sono queste le sensazioni che ho avuto in settimana dopo aver letto l’intervista di Paolo Maldini sulla Gazzetta dello Sport – un giornale con cui, lo ricordiamo, l’AC Milan ha una querela in ballo per la questione sulla presunta rissa di Balotelli in discoteca. Discutibili i contenuti – sicuramente sbagliata la tempistica e le motivazioni: Paolo Maldini, lo ricordiamo, è in cerca di un posto di lavoro in società – non un posto qualunque, ma un posto da dirigente a pieni poteri su non si sa quali competenze e quali basi, un posto che giustamente gli è stato negato e che non può essergli dato solamente in base al nome che porta su una presunta teoria per cui un grande giocatore è anche un grande dirigente.
Non è su questo che però vorrei soffermarmi, quanto sull’affermazione “hanno distrutto il mio Milan“, sul discorso per cui dopo Atene è stato il primo ad accorgersi che la squadra era al canto del cigno e sullo spogliatoio spaccato. E’ vero: mancano figure di spicco e di rilievo – figure che non possono essere Abbiati e Bonera – ma forse è il caso di ricordare che se si è arrivati a questa situazione è proprio per far giocare gente come lui. Caro Paolo, il Milan aveva uno stile – il suo stile era quello di non cedere i campioni: sono state solamente tre le cessioni eccellenti e solo due di queste per scelta della società edè inutile ricordare le reazioni dei tifosi in quel momento. E’ vero, abbiamo perso a zero un cospicuo patrimonio – ma lo abbiamo fatto per salvaguardare il tuo Milan, quello di cui tu hai parlato, quello che di fatto ci ha portati alla rovina.
Perché, caro Paolo, si fa presto a ricordare cosa avveniva negli ultimi anni del tuo Milan: in Champions League dopo Atene non siete arrivati più lontano del manipolo di brocchi che c’è oggi, in campionato si giocavano ogni tanto solamente le gare di cui vi importava qualcosa. C’erano i senatori, quelli veri, che dettavano legge e formazioni e ostracizzavano l’inserimento di quei giovani che ora tu sponsorizzi. E’ facile, caro Paolo, unirsi alla schiera delle proteste perché non si ha un posto di lavoro – ma vorrei capire perché nella squadra che tu (e gli altri, sentendo il tuo parere), ritenevi all’inizio del declino correvate tutti a richiedere rinnovi milionari: non uno, non uno degli eroi di Atene ha voluto non dico farsi da parte ma almeno ridimensionare la sua posizione di privilegio.
Sì, caro Paolo, è proprio grazie al tuo Milan che hai potuto scegliere quando finire di giocare invece di finire su un volo di sola andata per l’Australia come successo ad altri tuoi connazionali illustri. Sarebbe stata forse la soluzione migliore dati i vuoti che avete lasciato come primi ad opporvi a questo ricambio generazionale. E ora che il limite è passato cosa fate? State dall’altra parte a sputare nel piatto dove avete mangiato, a sputare su chi per evitare insurrezioni popolari vi ha sempre accontentato e i contratti che avete chiesto ve li ha sempre dati più per riconoscenza che per meriti, a sputare su un sistema che voi avevate costruito e che vi ha fatto massimizzare le vostre entrate personali minimizzando la competitività della squadra.
Non so nemmeno se qualcuno dei tuoi ex-compagni che tanto difendi abbia mai avuto rispetto per questa maglia. Ti aiuto, Paolo: estate 2006, Calciopoli: ricordi qualche giocatore dichiarare che sarebbe sceso anche in serie B col Milan? Uno solo, Alberto Gilardino, uno dei primi ad essere fatto fuori, forse anche ingiustamente, l’anno dopo Atene. Non Nesta, non Kakà, non Bonera, non Gattuso, non Pirlo, non Seedorf ma Gilardino. Hai ragione Paolo: non è più il tuo Milan e aggiungerei anche per fortuna. Stiamo ancora pagando i vostri errori, stiamo pagando la mancanza di liquidità dovuta ad un monte ingaggi elevatissimo che stiamo via via riducendo dal momento che dopo Atene siete andati tutti a batter cassa facendolo lievitare.
Facci un favore, Paolo, se proprio tieni a questa squadra non comportarti come il tuo amichetto croato che bazzica Sky e prendi esempio da Franco Baresi. Non una parola fuori posto, non una polemica: solo amore e sostegno incondizionato. Non ti unire a quei giornalai che ci stanno massacrando, che stanno dividendo la nostra tifoseria conquistando le menti di coloro che si lasciano ingannare. Non usare il tuo nome contro l’AC Milan e rispetta chi ti ha sempre rispettato, rispetta chi, proprio per salvaguardare iltuo Milan, non ti ha mandato a finire la carriera in Australia con la maglia del Sidney.
8 commenti
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… deluso e tradito da Maldini?!?! … e Berlusconi/Galliani, allora, che ti hanno fatto? … (non dò suggerimenti per non essere scurrile 😉 )
Ho letto un pò per curiosità: A me Maldini non sta simpatico, ma se dice cose vere per il bene del Milan, che lo faccia tutti i giorni. Lui parla da Milanista più di te, non capisco per quale motivo tu possa dire tutto quello che vuoi e Maldini o Boban no. Che ci hai l’esclusiva?
“… si fa presto a ricordare cosa avveniva negli ultimi anni del tuo Milan: in Champions League dopo Atene non siete arrivati più lontano del manipolo di brocchi che c’è oggi …”
E tu, ricordi cosa ha vinto prima? Quando vuoi, le ricordi le cose!
” State dall’altra parte a sputare nel piatto dove avete mangiato”
No, si chiama amore per la squadra del cuore!
“a sputare su chi per evitare insurrezioni popolari vi ha sempre accontentato e i contratti che avete chiesto ve li ha sempre dati più per riconoscenza che per meriti,”
Eh minchia, Maldini ha vinto cinque Coppe Campioni, se non sei riconoscente a lui, a chi allora?
Dai, smetto qui, perchè mi sta sul cazzo difendere Maldini. Ma tu quel cazzo di cervelletto, lo usi per fare i tuoi post o prendi le parole a secchi e le tiri così, dove capita?
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Tu lo ricordi per la dirigenza? Vi ricordate quando giustamente attaccavate i contratti milionari?
Certo che lo ricordo e non ho mai detto niente per i soldi dati a chi li meritava! Mica erano tutti come la barbie!
Come accade quasi sempre condivido in toto quello che affermi nel tuo articolo. Immodesta-mente consentimi una piccola variazione, complementare, al tema AMORE P’ER IL MILAN E PER TUTTO IL TEAM ROSSONERO.
Caro Piermaurizio, io sono un convinto ‘Inzaghiano’ ed avrei preferito la scelta cadesse su SuperPippo che meglio conosceva l’evoluzione più recente nel team Milan. Seedorf è una persona molto intelligente cui necessitava di toccare con mano la gravità della situazione in casa Milan. Clarence forse ha già capito dove può aver sbagliato oppure dove ha deluso le aspettative. Ma non auspico una ulteriore deriva, sarebbe un ulteriore segno di decadenza, con l’allontanamento o lo sminui-mento del carisma che un allenatore del Milan deve avere nel gruppo. Superato con rammarico personale, anni fa parlavo di Donadoni e non di Allegri per sostituire Ancelotti sulla panca rossonera, poi mi sono adeguato ed in certi tempi ebbi a difendere il lavoro del livornese. Oggi constato che lo schema di ‘giuoco’ voluto da Seedorf è difficilmente realizzabile con i giocatori che ha trovato al Milan. Pragmaticamente e/o, se vagliamo, come atto modestia, soprattutto in gare difficili, avrebbe dovuto impiegare gli uomini in funzione delle loro caratteristiche tecniche(per me un bravo allenatore lo dovrebbe sempre fare a prescindere idal modulo di ‘giuoco’). Ma ora, da milanista mi auguro che Clarence possa anche diventare il Ferguson del team rossonero. Basta discutere e stringiamoci tutti attorno al nostro allenatore augurandogli ed augurandoci che già da stasera possa ottenere i miglioramenti che lui agogna.
Diavolo,il 1990 e’ il tuo anno di nascita? Se è’ così OK, sei perdonato, perché eri ancora in fasce quando iI MIGLIOR TERZINO del MONDO e di TUTTI i TEMPI deliziava i tifosi milanisti ( e non solo..) con la sua tecnica sopraffina, unità ad una grinta ed un coraggio che ne hanno fatto un MITO. Se ha giocato fino a 40 anni e’ perché’ lo meritava e non certo perché’ gli è’ stato fatto un trattamento di.favore! Anzi, sai che ti dico? Guardando chi oggi gioca nel suo ruolo, i vari constant ed emanuelson, Paolo Maldini farebbe sicuramente meglio. Solo se parti da questi presupposti, dal tanto che egli ha dato al Milan e dal suo grande amore per la squadra ,di cui non è’ stato solo un “dipendente” ma un tifoso, come tutti noi tifosi, non sopporta quello che sta succedendo e lo dice a chiare lettere. Quelli che vogliono bene al Milan dovrebbero apprezzare chi vuol dare il suo contributo, dicendo le cose come stanno, senza avere il timore di mettersi contro L’AD Galliani, che, complice una proprietà’ assente, negli ultimi anni ne sta combinando di tutti i colorii. Secondo te sono stati spesi meglio i soldi per il rinnovo del contratto a un campione come Maldini o quelli letteralmente buttati per ingaggi favolosi a Mexes, Essien, Honda per non parlare dell’acquisto di Matri a 12 ml. ? Ti ricordo che siamo a 42 punti dalla Juve e le colpe non sono certo di Maldini, Nesta, Boban ect. I responsabili hanno un nome e un cognome ma noto che tanti blogger e “giornalisti” hanno timore a farli, molto più’ comodo sparare su Seedorf o su …Maldini e Boban, vero?
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Ma basta con “le cose come stanno”… state cavalcando una battaglia inutile. I soldi inutili sono quelli spesi prima, quelli che hanno portato a non aver soldi per fare un ricambio. Io non cerco responsabili – non faccio caccia alle streghe come piace fare al tifosotto con la memoria corta. Vedo solo annate storte che non cancellano quelle vissute. E vedo avvoltoi che tacciono quando le cose vanno bene e ne approfittano quando le cose vanno male. Maldini e Boban non sono voci della verità, anche se al tifosotto piace cavalcarle – sono voci che parlano con rancore perché gli è stato rifiutato un posto in società. Se poi a voi piace trattare calunnie, cazzate e accuse populiste per “cose come stanno” fate pure. Memoria corta e selettiva. Siamo a 42 punti dalla Juve? E allora? Juve e Inter non sono state dietro di noi nel passato? E’ questa rassegnazione… P.s. gli “Ingaggi favolosi” di Essien sono 1,75 M e Honda 2,75 che si ripaga col marketing – poi si dimentica che sono stati presi A ZERO, si dimentica che in 5 anni solo Genoa e Udinese han speso meno di noi di cartellini e si fanno passare CAZZATE come “Essien costa come Jorginho” e “Matri costa come Tevez”… ripeto, andate a tifare inter.
Galliani non può far nozze coi fichi secchi – è già tanto che fino all’anno scorso si andava in CL spendendo zero. Che poi Galliani sia una grande mente che complotta ai danni di Berlusconi a sua insaputa… ancora più ridicolo. Maldini farebbe sicuramente meglio? Vinca 5 CL da dirigente e poi ne riparliamo.
Maldini può dire tutto quello che vuole e il fatto che non abbia un ruolo importante in dirigenza è un errore grave della società