Lettere dall’Ibizaverse – il derby e le prime di Champions

Avete chiesto a gran voce su Twitter il ritorno della rubrica, mantengo quindi fede alla parola data. Ci eravamo lasciati col Milan di Pirlo che aveva collezionato due punti in tre partite. Dopo la sosta è il momento del derby dove il nuovo allenatore del Milan decide di coprirsi. Albero di natale con Kamada e De Ketelaere dietro Arnautovic – ne esce un derby molto noioso dove l’Inter non riesce a penetrare la difesa rossonera. Nel secondo tempo entra Leao e insacca un contropiede alle spalle di Sommer, pareggia poi Lautaro nel finale. 1-1 con Pirlo che nel postpartita rivendica l’approccio dicendo che sarebbe da folli affrontare l’Inter con la difesa alta.

La musica cambia però in Champions League dove Tonali gioca titolare contro quel Newcastle che lo cercava in estate con Maldini che rivendica fortemente la scelta di trattenere il giocatore. Si rivede Giroud davanti, col Newcastle ne esce però una partita molto chiusa anche e soprattutto grazie al fatto che gli inglesi non provano quasi mai a scoprirsi ed attaccare, è 0-0. Il Milan trova finalmente la prima vittoria in campionato contro il Verona con gol di Leao salendo a sei punti in classifica. La panchina di pirlo dopo tre partite senza sconfitte, finalmente, sembra nuovamente salda.

A Cagliari Pirlo sembra rilanciarsi definitivamente – la partita sembra di nuovo essere quella di Bologna con la squadra tutta avanti ma ne esce una gara rocambolesca dove segna prima il Cagliari poi il Milan riesce a ribaltarla con i gol di Messias e – soprattutto – De Keteleaere su calcio d’angolo. Nel postpartita Maldini è un fiume in piena per il gol del belga rivendicando come fosse la sua prima scelta, come non ha mai smesso di credere nel ragazzo e come è al centro del progetto Milan.

La Lazio di Sarri rimanda però il Milan di Pirlo sulla terra. De Keteleare viene lanciato titolare nuovamente al posto di Kamada, turno di riposo per Giroud che lascia spazio ad Arnautovic – nel frattempo Origi si dice sia leggermente sovrappeso e finisce ai margini della rosa. Finisce 0-2 per la Lazio con doppietta di Luis Alberto. Non va meglio a Dortmund dove la squadra di Pirlo non riesce a prendere le misure ad un Borussia straripante: 0-1 e qualificazione irrimediabilmente compromessa. Maldini ai microfoni di Amazon Prime dirà che il Milan è ancora un progetto mentre il Dortmund è una squadra fatta e finita per questa competizione e servono ancora rinforzi per poter competere a questi livelli ma – purtroppo – la proprietà non li tira fuori.

A Genova, complice anche la stanchezza per la Champions League, arriva un’altra sconfitta. E’ un Milan stanco – troppo – che riesce a fare poco contro un’ottima squadra, quella di Gilardino, che nel finale la sblocca e porta a casa i tre punti. Il Milan arriva alla sosta 15esimo con 9 punti in 8 partite, a -4 dalla Lazio, -3 dal Genoa e -1 dal Torino – Furlani nella notte avvisa Maldini che Cardinale ha preso la decisione di esonerare Pirlo. Il dirigente non la prende benissimo e Bianchin il giorno dopo sulla Gazzetta parla di minacce di dimissioni.

Chi al posto di Pirlo? Partono subito le trattative per Antonio Conte ma l’ex allenatore del Tottenham vedendo l’attuale situazione dell’organico non se la sente di dire di sì. Maldini mette sul tavolo i nomi di due ex-allenatori del Milan che secondo lui farebbero meglio in questo contesto, Gattuso e Seedorf. Furlani chiama Cardinale, i due si fanno grosse risate al telefono sui nomi proposti e vedendo la situazione del bilancio si rendono conto che non ci si può permettere in questo momento una ulteriore spesa per un nome che non sia un top. La decisione la prende quindi l’AD del Milan, anche contro la volontà di Maldini – clamorosamente e, forse un po’ a sorpresa, Pioli viene richiamato.

Maldini è furioso e i due non si parlano nemmeno. Nel frattempo scoppia lo scandalo scommesse con Tonali coinvolto – si decide, quindi, di tenerlo precauzionalmente fuori anche per problemi psicologici. Dopo la sosta ci sono quindi Juventus e Napoli e gli unici centrocampisti disponibili sono Krunic e Loftus-Cheek, entrambi appena rientrati dall’infortunio oltre a Pobega ed Adli. A metà ottobre la stagione sembra irrimediabilmente compromessa.