Nella gara di Champions di martedì contro l’Ajax sera abbiamo assistito ad uno spettacolo a dir poco scoraggiante con la squadra che soprattutto nel primo tempo ha dato prova di tutti i suoi difetti e delle mancanze che da qualche hanno a questa parte siamo costretti a sopportare.
Schemi difensivi praticamente inesistenti, poche idee anche in attacco e un centrocampo che si sbatte per quanto possibile ma che al minimo errore in copertura viene punito complice l’inconsistenza del reparto arretrato. Insomma un concentrato di tutte quelle cose che un tifoso non vorrebbe mai vedere in campo: ci sono come ben sapete versioni differenti su chi abbia le colpe di quanto accade ma è mia personale convinzione che le responsabilità maggiori siano dell‘allenatore, nonostante i numerosi infortuni facciano la loro bella parte, e come controprova vorrei portare alla vostra attenzione due squadre che hanno giovato del cambio dell’allenatore e che casualmente si affronteranno proprio stasera: Roma e Inter.
La squadra della capitale è in testa alla classifica con gran merito, ha battuto la Lazio nel derby e ha ridato fiducia e sorriso ai tifosi che a causa della sciagurata gestione di Zeman erano stati entrambi smarriti. E’ bastato soltanto un allenatore con poche idee semplici e chiare come quelle di Garcia, un mercato concordato a tavolino con lo stesso che con la cessione di alcuni giocatori come Lamela, Marquinhos e Osvaldo ha trovato nuova linfa ed è servito a riempire quei vuoti in rosa palesi a tutti: Balzaretti, Strootman e Gervinho, non di certo top player da 100 milioni di euro ma giocatori in grado di far più che bene all’interno dei confini nazionali. Certo la Roma non ha per ora affrontato grandissimi ostacoli se escludiamo proprio gli undici di Petkovic e la panchina a mio avviso è un po’ troppo corta ma sotto il piano del gioco il salto di qualità è a dir poco incredibile.
La stessa cosa dicasi all’incirca per i cugini che con Mazzarri in panchina hanno ritrovato entusiasmo, forse anche troppo ma li conosciamo da tempo, e vittorie o risultati importanti come il pareggio con la Juventus. Inoltre il tecnico ex Napoli ha saputo, cosa assolutamente non da poco, rivalorizzare alcuni giocatori che con Stramaccioni era diventati simboli iconici di “scarsaggine” unica vedi lo stesso Jonathan o Ricky Alvarez. Anche qui ripeto non si tratta di campioni, o magari solo gli interisti potrebbero ritenerli tali, ma giocatori che hanno ritrovato la forma atletica migliore ma soprattutto una squadra con un minimo di organizzazione.
Non è mia intenzione convincere nessuno ma una cosa mi sembra piuttosto palese: qualcosa occorre cambiare perché show osceni come quelli di martedì sera non continuino a ripetersi.
1 commento
La mano del mister
…se la ficchi nel culo.