Milan – Empoli 1-0: allegrismo

Il Milan batte l’Empoli e vola a 59 punti in una partita che non sarà certamente memorabile ma, con buona pace di quelli del bel gioco, sicuramente importante e superiore a quella con lo Slavia Praga. E’ una partita dove ancora una volta, senza Leao, si vede la bontà del mercato estivo perché questa partita la giocano semplicemente Okafor e Pulisic e non Rebic e Messias. Il Milan aveva vinto senza Leao contro Frosinone e Fiorentina – aveva vinto anche a Cagliari dove era fuori per turnover e vince anche oggi dove era fuori per squalifica. Questa è la grossa differenza tra questa e la scorsa stagione dove quando mancava perdevi punti contro Cremonese, Empoli e Spezia.

Il primo tempo è il classico copione con l’Empoli che mette il bus (andrebbe poi capito perché queste squadre contro l’Inter vanno tutte ad aggredire alto lasciando spazi e con noi no) e noi che proviamo a trovare spazi. Paradossalmente l’assenza di Leao ci aiuta perché salgono ad aiutare a centrocampo sia Okafor che Jovic nel trovare i triangoli, cosa che con Leao e Giroud non succede. Riusciamo quindi a trovare il gol con un bel lancio di Bennacer (la differenza tra avere lui e Adli davanti alla difesa in queste gare si vede) e poi ci limitiamo a non rischiare nulla.

Il Milan del secondo tempo è per il 99% un buon Milan che fa quello che deve fare contro una squadra del genere – addormentare la partita e non rischiare nulla. Ci sono un paio di gol mangiati (perché Rejinders non tira mai di prima?) e un solo errore che porta Destro al colpo di testa in bocca a Maignan dando all’Empoli un pari che non meritava – ma chi si lamenta di un secondo tempo noioso non coglie che è esattamente quello che bisognava fare. Il Milan in queste partite quest’anno è solido – lo scorso anno no ed è per questo che è stato giustamente fatto e azzeccato il mercato estivo. Si sono semmai persi punti con quelle sopra.

Quindi, con buona pace di chi oggi, per partito preso, fa la punta al cazzo – io dico bravi. Partita che era difficile vinta con solidità dietro e pochissimi errori. Io non sono un fan di questo modo di giocare perché al primo errore l’avversario è in porta, ma sono contento che si sia evitato il trappolone di cercare il 2-0 a tutti i costi e la difesa a 40 metri. Con buona pace di chi vuole vincere tutte le partite 4-0 o è un fallimento.

Alla Champions League matematica mancano ragionevolmente 11 punti – importante chiudere il discorso per cercare poi di capire le nostre chances in Europa League a costo di perdere qualche gara in più in campionato. Il discorso secondo posto e supercoppa che dipende anche dall’eventuale semifinale di Coppa Italia della Juventus mi tange onestamente poco. Giovedì sarà una battaglia come e peggio che a Rennes in uno stadio caldissimo, ovviamente se non vinceremo sarà fallimento per i soliti noti. Le ciminiere del 6 giugno.

MILAN-EMPOLI 1-0

Marcatori: 41’ Pulisic.

LE FORMAZIONI:
MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Thiaw, Tomori (dal 63’ Kalulu), Theo; Reijnders (dal 62’ musah), Bennacer; Pulisic (dal 63’ Chukwueze), Loftus-Cheek, Okafor (dal 90’ Adli); Jovic (dal 73’ Giroud). A disp.: Sportiello, Mirante, Jimenez, Kjaer, Gabbia, Terracciano. All: Stefano Pioli.

EMPOLI (4-3-2-1): Caprile; Ismajli (dal 42’ Bereszy?ski), Walukiewicz, Luperto, Pezzella (dal 55’ Cacace); Gyasi, Fazzini (dal 55’ Kovalenko), Maleh; Cambiaghi, ?urkowski (dal 76’ Cancellieri); Niang (dal 76’ Destro). A disp.: Berisha, Perisan; Bastoni, Ebuehi, Caputo, Cerri, Shpendi. All.: Nicola.

Arbitro: Sacchi di Macerata.

Ammoniti: 24’ Fazzini, 26’ Reijnders, 53’ Pezzella, 65’ ?urkowski, 80’ Cancellieri.

Recupero: 2′ 1T, 4’ 2T.