Milan – Slavia Praga 4-2: Ma Pioli non si vergogna?

L’ennesima partita vinta per azioni individuali con una squadra ferma, totalmente incapace di muoversi senza palla in fase di possesso, che gioca a 4-5 tocchi e diventa un colabrodo in fase difensiva. Ho visto squadre perdere 4-0 giocare meglio del Milan oggi che si salva grazie al fatto che lo Slavia Praga oggi ha giocato 60 minuti in 10 contro 11 (perché prima dell’espulsione eravamo 1 a 0.1Xg per loro, in casa nostra) e ci porta ad affrontare una situazione difficilissima in casa loro tra sette giorni.

I primi 30 minuti sono uguali ai primi 30 con la Lazio – noi prendiamo palla e non sappiamo assolutamente cosa fare. Esattamente come la Lazio ci sono Gabbia e Kjaer che se la passano a centrocampo, Florenzi sale, Theo sale, Adli prova a venire incontro e Loftus-Cheek e Rejinders sono marcati tra le due linee. Dopo zero movimenti ed il pallone totalmente fermo si finisce con la palla persa dopo l’ennesimo passaggio inutile e il contropiede avversario. Succede sistematicamente così – non capisco se lo vedo solo io o cosa ma vorrei dire al coach che il lavoro che fanno Gabbia e Kjaer all’Inter lo fanno Barella e Calhanoglu coi centrali che rimangono dietro per non farsi infilare in contropiede. A noi i centrocampisti fanno schifo.

I nostri gol sono frutto del caso o sono azioni individuali. Ho visto stasera più tagli dei giocatori dello Slavia Praga che dei nostri. E’ letteralmente imbarazzante vedere come siamo messi in campo in entrambe le fasi – come nessun giocatore sappia quali siano i propri compiti (in fondo, parole dell’allenatore, lui dà 2-3 concetti e poi lascia fare). Se poi si concedono 2-3 giorni liberi coi giocatori che volano a Parigi o a mangiare al Mc Donalds suppongo che l’effetto sia questo.

Oggi ci sono stati giocatori imbarazzanti – Theo era completamente alto, fuori posizione, portava gli uomini addosso a Leao, non faceva mezzo movimento e si è perso l’uomo sul secondo gol dello Slavia. Kjaer continuava a ricevere palloni non sapendoli portare avanti ed esponendosi al pressing sistematico. Non si può non sapere cosa fare in partita quando l’avversario ti aspetta – sempre e sistematicamente. Non si può avere il lancio di 40 metri come unica soluzione e il centrocampo assolutamente fuori dalle azioni, io non ne posso più.

Ora ci aspetta tra una settimana un’altra corrida in uno stadio caldissimo tipo Rennes. Io conto le partite che ci separano da qua a fine stagione perché qua ci vuole un altro allenatore soprattutto in termini di gestione del gruppo – e se chi passa le giornate libere con la testa lontano dal campo se ne vuole andare che se ne vada fuori dai coglioni insieme al nostro allenatore. E porti i soldi.

MILAN-SLAVIA PRAGA 4-2

Marcatori: 34’ Giroud, 36’ Doud?ra, 44’ Reijnders, 45’+1 Loftus-Cheek, 65’ Schranz, 85’ Pulisic.

MILAN (4-2-3-1): Maignan; Florenzi (dal 46’ Calabria), Kjær, Gabbia (dal 46’ Tomori), Theo Hernández; Adli, Reijnders (dal 80’ Bennacer); Pulisic, Loftus-Cheek (dal 66’ Jovic), Leão; Giroud (dal 80’ Okafor). A disp.: Mirante, Sportiello, Kalulu, Terracciano, Thiaw, Musah; Chukwueze. All.: Pioli.

SLAVIA PRAGA (4-2-3-1): Stan?k; Vl?ek, Holeš, Zima, Diouf; Masopust (dal 87’Tomi?), Dorley; Doud?ra, Provod (dal 83’ Jure?ka), Zmrzlý [dal 83’ Bo?il (dal 87’ Wallem)]; Chytil (dal 61’ Schranz). A disp.: Mandous, Sirotnik, Kone?ný, Ogbu; Jurasék, Tijani, van Buren. All.: Trpišovský.

Arbitro: Halil Umut Meler (TUR).

Ammoniti: 2’ Florenzi, 72’ Calabria.

Espulsi: 26’ Diouf.

Recupero: 2′ 1T, 3’ 2T.