Salernitana – Milan 2-2: doveri di cronaca

I due minuti di recupero che non vengono dati in un recupero in cui si è giocato si e no 30 secondi è la prova di come oggi si può tranquillamente condizionare la partita. La si condiziona quando il primo giallo a Mazzocchi è dato al minuto 71 nonostante pugni, spinte e trattenute ripetute su Leao che ne è risultato condizionato oltre ogni modo. Se aggiungiamo un rigore di Fazio e non aver fermato il gioco con Tomori a terra ecco che ne esce una partita schifosa dove comunque Pippo Inzaghi ha letto bene Pioli tenendo due esterni che corrono belli alti a sfruttare lo spazio, un po’ come faceva da no quando aveva Menez (e infatti batté Roma e Napoli che in quegli anni non battevamo).

La Salernitana arrivava da tre sconfitte con due gol segnati e nove subiti. Aveva perso mae così come l’Atalanta prima di affrontarci, così come l’Udinese e il Dortmund. Se tante squadre vincono l’unica partita delle 6-7 che giocano con te, evidentemente il problema sei tu. Sentiremo vedove del campione spagnolo di Padel dire che il Milan non ha la rosa per battere Udinese e Salernitana quando basta vedere la partita di stasera per capire come la squadra ormai giochi completamente spaccata in due tronconi, senza nemmeno più pressare e senza movimenti senza palla rimanendo ancorata alle giocate individuali.

Il paradosso di tutto questo è che – come direbbe il giustamente esonerato – il Milan è nei parametri. Se la Champions League è tradizionalmente a quota 70 punti il Milan con 33 punti su 17 è nella media per finire sopra i 35 l’andata. Il Milan ha comunque mostrato una piccola crescita rispetto all’ultimo girone visto che lo scorso anno il girone di ritorno era stato finito con la miseria di 32 punti e una Champions conquistata grazie al procuratore Chiné. Lo scorso anno si erano accettati per via di una fortunata Champions dove siamo usciti più forti di quanto eravamo evitando tutte le big – quest’anno vista la rosa giustamente non si perdona niente.

Mi chiedo cosa si aspetti ancora per cacciare Pioli e prende almeno un Donadoni da qua a Luglio. Anche stasera abbiamo assistito all’infortunio muscolare di un difensore, l’ultimo. Troppi per credere che siano solamente un caso. Ci sono tanti, tantissimi segnali di body language per cui a questa squadra non frega più un cazzo – Pioli ignorato dai giocatori, i giocatori che non protestano dopo un gol subito con l’uomo a terra. Si sapeva che la stagione sarebbe stata buttata nel cesso nel momento in cui si è deciso per la conferma di Pioli ed è finita esattamente in questo modo.

Non c’è più niente da chiedere a quest’annata se non una tranquilla qualificazione nelle quattro – comunque fallita sul campo l’anno scorso – quindi un piccolo miglioramento. Al prossimo allenatore chiedo di cominciare a lavorare sulla fase difensiva perché il Milan i gol li fa ma continua a prenderne troppi e continua a prenderne di stupidi.

SALERNITANA-MILAN 2-2

Marcatori: 17’ Tomori, 42’ Fazio, 63’ Candreva, 90’ Jovic.

SALERNITANA (4-3-2-1): Costil; Mazzocchi (dal 78’ Bronn), Fazio, Pirola (dal 62’ Gyömbér), Bradari?; Coulibaly, Kastanos (dal 78’ Martegani), ??gowski; Candreva, Dia; Tchaouna (dal 78’ Cabral). A disp.: Fiorillo, Salvati, Daniliuc, Lovato, Sambia; Bohinen; Botheim, Ikwuemesi, Simy. All.: F. Inzaghi.

MILAN (4-3-3): Maignan; Calabria, Tomori (dal 65’ Florenzi), Kjær (dal 46’ Simic), Hernández; Loftus-Cheek, Bennacer (dal 70’ Jovic), Reijnders; Pulisic (dal 70’ Chukwueze), Giroud, Leão. A disp.: Mirante, Nava; Bartesaghi, Jiménez, Nsiala; Adli, Kruni?, Romero, Zeroli. All.: Pioli.

Arbitro: Doveri di Roma 1.

Ammoniti: 33’ F. Inzaghi, 35’ Leao, 44’ Kastanos, 71’ Mazzocchi, 74’ Gyömbér.

Espulsi: 90’+4 Fiorillo.

Recupero: 2′ 1T, 5’ 2T.