Basta, basta, basta. Partita che era finita, strafinita, dominata con l’ennesima vittoria al San Paolo in maniera meritata finisce con un pareggio, quattro infortunati in nemmeno 24 ore e giocatori che mandano platealmente a cagare l’allenatore. Non esiste continuare con quanto visto stasera a Napoli, l’ennesima follia Pioliana con una infermeria che a fine ottobre risulta piena come lo scorso anno e come il precedente.
La partita di Napoli è il segno che qualcuno in società dovrebbe assumersi le proprie responsabilità, cacciare il tecnico, chiamare Conte, dargli quello che vuole e vincere lo scudetto a Marzo. Non esiste una rosa così rotta e male usata – e lasciamo stare il 2-0 perché comunque i soliti difetti in fase difensiva si erano visti con il gol divorato da Politano dopo l’1-1 che ci avrebbe fatto vedere un’altra partita. Non esiste un tecnico così presuntuoso da non coprirsi dopo il 4-2-4 del Napoli ad inizio secondo tempo, continuando ad attaccare con Romero e regalando un paio di occasioni nel momento migliore nostro.
La squadra ormai non segue più il tecnico – lasciando stare chi palesemente sta giocando contro, le reazioni di Giroud e Leao al cambio insensato dovrebbero far capire che non si può continuare a depauperare in questo modo il patrimonio tecnico. Il ciclo di Pioli al Milan è totalmente concluso dai tempi della Supercoppa Italiana persa contro l’Inter – non si è visto praticamente niente di buono da quel momento in avanti.
La società non può accettare con questo organico di regalare lo scudetto ad una rivale – uno scudetto importante dal punto di vista del marketing con la seconda stella. Non si possono accettare zero gol in Champions (in questo weekend le nostre avversarie ne hanno presi sette complessivamente). Non si può accettare l’ultimo posto nel girone. Pioli ormai ha meno popolarità dell’ultimo Allegri, ma senza i prezzolati a strumentalizzare il mancato rendimento dell’organico per attaccare Galliani.
Oggi si è vista una partita tra due squadre che dovrebbero esonerare l’allenatore. Le fasi difensive erano totalmente inesistenti, entrambe le squadre provavano ad andare su duelli individuali e 1v1. Vedere le due rose più forti del campionato giocare in questo modo è un danno per la Serie A in primis, poi rimane il fatto che consegnerà lo scudetto ai nerazzurri.
Non penso che Pioli, purtroppo, salterà – la stagione sarà quindi la replica della scorsa nella migliore delle ipotesi, senza una Champions da giocare nella seconda parte quindi con qualche punto in più dal riposo settimanale. Questa cosa è inaccettabile per una squadra con il nostro organico, con il nostro fatturato e con la nostra storia. Nessuno dirà niente, perché quelli a libro paga difendono il tecnico e danno la colpa ai biglietti troppo alti – per loro stasera tutto a posto, il settore ospiti, stasera, era sotto i 65€.
NAPOLI-MILAN 2-2
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani (1’st Østigård), Natan, Mário Rui (1’st Olivera); Elmas (1’st Simeone), Lobotka, Zieli?ski (32’st Anguissa); Politano (38’st Zanoli), Raspadori, Kvaratskhelia. A disp.: Gollini, Contini; D’Avino; Cajuste, Demme, Gaetano; Lindstrøm, Zerbin. All.: Garcia.
MILAN (4-3-3): Maignan; Calabria, Kalulu (19′ Pellegrino (42’st Florenzi), Tomori, Hernández; Musah, Kruni?, Reijnders; Pulisic (1’st Romero), Giroud (35’st Okafor), Leão (35’st Jovi?). A disp.: Mirante, Nava; Bartesaghi; Adli, Pobega. All.: Pioli.
Arbitro: Orsato di Schio.
Gol: 22′ Giroud (M), 31′ Giroud (M), 5’st Politano (N), 18’st Raspadori (N).
Ammoniti: 8’st Natan (N), 10’st Reijnders (M), 17’st Romero (M), 20’st Di Lorenzo (N), 33’st Musah (M), 41’st Zanoli (N).
Espulso: 44’st Natan (N).