Cagliari – Milan 1-3: rosa profonda

Se col Verona abbiamo avuto l’indizio, oggi abbiamo avuto la prova. La rosa del Milan è finalmente profonda e può essere gestita con un turnover in queste partite. Queste sono partite che lo scorso anno non vincevamo – non solo abbiamo vinto ma abbiamo addirittura rimontato e ribaltato uno svantaggio, cosa che non succedeva dal derby d’andata dello scorso anno. Siamo riusciti a segnare ben tre gol senza Leao in campo, non succedeva da Empoli – Milan del pre-sosta l’anno dello scudetto, quella di Kessie trequartista.

La rosa di questa squadra è forte ed è forte perché vince nonostante si muova malissimo, nonostante il nostro gioco continua ad essere fatto prevalentemente da episodi individuali. Se c’è stato un problema nella partita di oggi è stata proprio la difesa con un 2v2 costante ad ogni ripartenza che ha portato proprio al gol dell’1-0 dopo la palla persa da Adli, uno dei peggiori oggi nonostante l’enorme chance che gli è stata data.

Vedo troppa gente entusiasta della prestazione del ragazzo per qualche passaggio fatto lentamente e in condizione di scarso o nessuno pressing visto il bus del Cagliari a doppia linea, passaggi che non hanno portato a nulla, a differenza di quelli di Rejinders fatti bene, velocemente e sotto pressione – ci sono invece almeno due dormite clamorose dietro di cui una porta poi al gol dell’1-0. Tolto giustamente dopo 60′ per Pobega che ha fatto un po’ di filtro limitando – anche se non annullando – le loro azioni. In altre parole se lì gioca Krunic un motivo c’è.

Non capisco perché mettere Leao nel finale che è entrato in ciabatte e svogliato – mi aspettavo qualcosa di più da Romero che è stato indubbiamente al limite dell’indecente (lo avrei personalmente mandato in prestito a giocare, più dello spazio trovato oggi non avrà). Chi si deve dare una svegliata è però Pioli – occorre a tutti i costi registrare la difesa, non si può prendere un gol a partita (e potevano essere due senza una parata di Sportiello).

Ora inizia il calendario difficile: Lazio, Dortmund, Genoa, (sosta), Juventus, PSG, Napoli, Udinese, PSG, Lecce, Fiorentina e ancora Dortmund. Sono già quasi tutte finali soprattutto perché la nostra competitor avrà un calendario facilissimo e perderà pochissimi punti. All’allenatore chiedo di fare qualche sforzo per tornare verso quel gioco corale visto nel 2010/11 e magari registrare la difesa – ai tifosi di smetterla di piangersi addosso ed esaltare chi è tenuto su dai nostri regali più che dagli altrui meriti.

CAGLIARI-MILAN 1-3

Marcatori: 29’ Luvumbo, 40’ Okafor, 45’ Tomori, 60’ Loftus-Cheek.

CAGLIARI (3-5-2): Radunovic; Wieteska (dal 45’ Oristanio), Dossena, Hatzidiakos; Zappa (dal 81’ Zappa), Nandez, Makoumbou (dal 84’ Deiola), Sulemana (dal 67’ Viola), Augello; Petagna (dal 67’ Shomurodov), Luvumbo. A disp.: Aresti, Scuffet, Goldaniga, Prati, Pavoletti, Obert, Azzi, Di Pardo. All. Ranieri.

MILAN (4-3-3): Sportiello; Florenzi, Thiaw, Tomori, Theo Hernandez (dal 84’ Bartesaghi); Loftus-Cheek, Adli (dal 58’ Pobega), Reijnders (dal 58’ Musah); Chukwueze (dal 69’ Romero), Okafor, Pulisic (dal 69’ Leao). A disp.: Nava, Mirante, Calabria, Giroud, Kjaer, Pellegrino. All.: Pioli.

Arbitro: La Penna di Roma