Inammissibile il quinto derby perso di fila, il peggiore di tutti. Il Milan continua a prendere gol nello stesso modo contro l’Inter, ripetutamente, coi nerazzurri che si limitano a parcheggiare l’autobus e saltare con due passaggi lunghi tutta la nostra squadra sbilanciata in avanti per attaccare per poi trovarsi Lautaro e Thuram 1v1. Inammissibile dopo essere stati battuti 4 volte così continuare a giocare con la difesa a metà campo lasciandoti aspettare. L’Inter ha tenuto palla 10 minuti in meno del Milan e ha creato 10 occasioni da gol contro 8, cinque finite in rete.
Come gioca l’Inter l’hanno capito tutti, l’ha capito pure Pulisic che lo ha spiattellato sulla Gazzetta. Eppure eccoci qua – solito copione, zero accorgimenti, partita tutta preparata come voleva Inzaghi. Aperta tatticamente da un gol che è viziato da un fallo (ma lo sapevamo che con loro non avremmo mai avuto arbitraggi pari) e finita con l’Inter che si rende pericolosa ad ogni contropiede.
L’Inter è questa roba qua. Una roba tecnicamente modesta ma fisicamente performante – allenata benissimo. Difesa alta, recupero – spesso falloso e non fischiato – e contropiede. Si basano letteralmente su questa roba qua e li hanno letti tutti tranne lui. Li hanno battuti Udinese, Roma, Juventus, Empoli, Bologna, Monza, Spezia, Fiorentina – ma noi no. E attenzione a buttarla in vacca con la rosa proprio per queste sconfitte perché la Juventus, con cui noi abbiamo passeggiato, li ha saputi dominare lo scorso anno.
Io continuo a credere che questa squadra con Antonio Conte vince lo scudetto ad Aprile. Non esiste differenza di rosa che spieghi gli ultimi cinque derby. Non esiste. Non esiste differenza di rosa che giustifica 5 sconfitte contro una squadra che lo scorso campionato ne ha perse 13. Non esiste differenza di rosa che giustifica lasciare Thiaw e Kjaer contro gli attaccanti a 50 metri.
In campo c’è anche l’avversario e bisogna saperlo rispettare invece di continuare a impuntarsi col proprio gioco. Inzaghi lo ha fatto, Pioli continua con lo stesso copione ripetutamente senza importargli di adattarsi o del risultato finale. E riesce a perdere contro questa roba qua: recupero, contropiede, gol. Ripetutamente. Ora, se si vuole il salto di qualità è il momento di cacciare questo sbruffone. Ora – prima che sia troppo tardi.
P.s. scusate, mentre scrivevo il postpartita ho sentito che ha detto che “si tiene i primi 70 minuti“. La chiudo qua o non rispondo delle mie azioni
INTER-MILAN 5-1
Marcatori: Mkhitaryan 5′, Thuram 38′, Leao 57′, Mkhitaryan 69′, Calhanoglu 79′, Frattesi 93′
INTER (3-5-2): Sommer; Darmian, Acerbi, Bastoni (74′ De Vrij); Dumfries, Barella (63′ Frattesi), Çalhano?lu (80′ Asllani), Mkhitaryan, Dimarco (63′ Carlos Augusto); Thuram (dal 64 Arnautovic), Martínez. A disp.: Audero, Di Gennaro; Bisseck, Carlos Augusto, de Vrij, Pavard; Agoumé, Asllani, Cuadrado, Frattesi, Klaassen, Sensi; Arnautovi?, Sánchez. All.: Inzaghi.
MILAN (4-3-3): Maignan; Calabria (77′ Florenzi), Kjær, Thiaw, Hernández; Loftus-Cheek (86′ Musah), Kruni?, Reijnders (77′ Jovic); Pulisic (56′ Chukwueze), Giroud (77′ Okafor), Leão. A disp.: Mirante, Sportiello; Bartesaghi, Florenzi, Pellegrino; Adli, Musah, Pobega, Romero; Chukwueze, Jovi?, Okafor. All.: Pioli.
Arbitro: Sozza di Seregno.