Juventus – Milan 4-0: vergogna, zitti e lavorare

Una delle peggiori umiliazioni della storia del Milan nella partita dell’anno. Un’altra delusione, probabilmente inaspettata – nel senso che mi aspettavo vincesse la Juventus ma non così largo e non così netto anche considerando che due anni fa si era andati ai supplementari. Oggi non voglio parlare della stagione, non voglio parlare nemmeno della partita. Oggi si sta zitti e basta. Perché questo deve essere l’atteggiamento di chi è stato umiliato sul campo – non senza la complicità di Damato fino al primo gol.

E’ la degna conclusione di una stagione di merda, nata male e finita peggio tra una giustificazione e l’altra facendo passare per pazzo chi gridava che la casa bruciava. Una finale che si era usata strumentalmente pompandola manco fosse Manchester per salvare chissà cosa. Pompiamo, mistifichiamo, giustifichiamo – questi sono i risultati. I risultati di una squadra a cui è stata tolta l’anima. Da domani sarà colpa delle macerie, di Donnarumma, di Suso, di Bonaventura e via con altre palle, altre mistificazioni sotto dettature ed accrediti.

Mi vergogno di questo Milan. Mi vergogno di cosa è diventato questo Milan. Mi vergogno del risultato di stasera e di come a questo risultato siamo arrivati. Mi vergogno del contorno, del codazzo di giornalisti amici che prima a Milanello – giustamente – manco potevano entrare per il veleno che avevano cacciato. Mi vergogno di una squadra costruita senza capo né coda, mi vergogno degli idioti che continuano ad attribuire ogni scusa alle macerie. Quando si perde si sta zitti: chi continua a giustificare una roba del genere non può essere definito tifoso del Milan. Basta.

Ripartiamo da Gattuso. Ma ripartiamo con i valori del Milan, non di questo circo togni visto nella stagione 2017/18. Senza proclami, senza show, senza personaggi impresentabili nel magico carrozzone della tribuna stampa. Ripartiamo da un direttore sportivo vero ed un dirigente di livello. Zitti, testa bassa e pedalare. Non è più il momento degli APACF show e puttanate varie. E’ il momento di tornare il Milan, sul serio. Basta col circo togni, per favore. Tutti insieme.

JUVENTUS – MILAN 4-0
JUVENTUS (4-3-2-1): Buffon; Cuadrado, Benatia, Barzagli, Asamoah; Khedira, Pjanic (42′ st Marchisio), Matuidi; Dybala (38’ st Higuain), Douglas Costa (28’ st Bernardeschi); Mandzukic. A disposizione: Szczesny, Pinsoglio, Alex Sandro, Howedes, Rugani, De Sciglio, Lichtsteiner, Sturaro, Bentacur. Allenatore: Allegri.
MILAN (4-3-3): G. Donnarumma; Calabria, Bonucci, Romagnoli, Rodriguez; Kessie, Locatelli (35’ st Montolivo), Bonaventura; Suso (22’ st Borini), Cutrone (17’ st Kalinic), Calhanoglu. A disposizione: Storari, A. Donnarumma, Musacchio, Abate, Antonelli, Zapata, Mauri, Biglia, Andrè Silva. Allenatore: Gattuso.
ARBITRO: Damato di Barletta.
MARCATORI: 11’ st e 19’ st Benatia, 16’ st Douglas Costa, 31’ st aut. Kalinic
NOTE: Ammoniti: Douglas Costa (J), Calabria (M). Angoli: 8-4 per la Juventus. Recupero: pt 1’, st 0′.