Juventus – Milan 3-1: l’importanza di avere una panchina

Partiamo subito con una semplice considerazione: del “ce la siamo giocata” non mi importa un fico secco. L'”a testa alta” non fa parte della storia del Milan – lo ricordo ancora una volta così come è successo dopo Londra, partita peraltro molto simile. Se poi vogliamo andare a vedere nei dettagli, un anno fa il Milan qua perde 2-1 all’ultimo momento dopo una vittoria a San Siro ed una Supercoppa vinta proprio con i bianconeri: risultato finale un sesto posto. Insomma, “giocarsela” con la Juventus non è sinonimo di grande risultato finale. Mi rifaccio alle parole di Gattuso: “Della soddisfazione me ne sbatto, il risultato finale dice 3-1 per la Juve“.

L’abbiamo persa in un preciso momento: l’entrata in campo di Nikola Kalinic. Silva non aveva fatto una partita eccellente ma era riuscito a raccordarsi bene col centrocampo tenendo spesso palla e aiutando la manovra della squadra. Kalinic è stato completamente un corpo estraneo all’azione: la prima palla l’ha persa, la seconda ha causato una pericolosa punizione che Pjanic ha poi sprecato. Gattuso dovrebbe avere il coraggio di dire che questo giocatore non è da Milan e che al suo posto convocherà un Primavera. E’ impensabile a Marzo concedere l’ennesima chance ad un giocatore del genere.

Ha fallito anche Bonaventura che ovviamente non può essere sostituito perché in quel ruolo non ci sono cambi. Così come non ci sono esterni perché a Gennaio la stagione era data per persa e si pensava alla prossima. La Juventus coi cambi vince la partita, il Milan coi cambi la perde perché non ne ha più e perché in panchina le uniche alternative “schierabili” si chiamano Montolivo, Cutrone e Musacchio. Il resto va gettato nell’umido. Dall’altra parte sono entrati Douglas Costa e Cuadrado che non a caso segna il gol che ci taglia le gambe. Tra i bocciati anche Biglia che si limita ai soliti passaggi orizzontali senza affondare come fatto col Chievo (anche se i soliti disadattati daranno la colpa della rimonta a Montolivo) ed è colpevole sul primo gol della mancata copertura su Dybala.

A -8 dalla Champions League e con un’Inter in netta ripresa (certe volte bisognerebbe essere meno sentimentali e fare di tutto per giocare il derby il 4 marzo, quando tu stai meglio dell’Inter) la stagione sembra segnata al netto delle nubi societarie (dovremmo pubblicare settimana prossima un prestigioso contributo di Gaetano Intrieri su queste pagine) per una nuova stagione in Europa League che – tradotto – significa investimenti scarsi se non ridimensionamento dell’organico attuale. E’ bene ricordare che seppur raggiungibile ora solamente con una rimonta il quarto posto era l’obiettivo minimo della stagione e qualora non venisse raggiunta la Champions League sarebbe un fallimento di cui qualcuno dovrebbe assumersi le colpe.

Mercoledì c’è un derby durissimo che a questo punto vale più per loro che per noi e a questo punto le mie preoccupazioni sono onestamente molto più in alto ed extra-campo per capire che tipo di futuro ci attende. Purtroppo dopo averci creduto non vedo l’ora che questa stagione che non ha più niente da dire finisca il più presto possibile con la paura di aver perso quel treno che si chiamava Champions League che era – anche – l’unica possibilità di uscire dalla mediocrità.

JUVENTUS-MILAN 3-1 (primo tempo 1-1)
MARCATORI: Dybala (J) all’8′, Bonucci (M) al 28′ p.t.; Cuadrado (J) al 34′, Khedira (J) al 42′ s.t.
JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Benatia, Chiellini; Lichtsteiner (dal 1′ s.t. Douglas Costa), Khedira, Pjanic (dal 30′ s.t. Bentancur), Matuidi (dal 16′ s.t. Cuadrado), Asamoah; Dybala, Higuain. (Szczesny, Pinsoglio, De Sciglio, Rugani, Howedes, Marchisio, Sturaro). All. Allegri.
MILAN (4-3-3): G. Donnarumma; Calabria, Bonucci, Romagnoli, Rodriguez; Kessie, Biglia (dal 30′ s.t. Montolivo), Bonaventura; Suso, André Silva (dal 20′ s.t. Kalinic), Calhanoglu (dal 35′ s.t. Cutrone). (A. Donnarumma, Storari, Antonelli, Musacchio, Zapata, Locatelli, Mauri, Borini). All. Gattuso.
ARBITRO: Mazzoleni di Bergamo.
NOTE: ammoniti Benatia (J), Rodriguez (M), Biglia (M), Montolivo (M) per gioco scorretto