Milan – Novara 2-1: giuste lacrime, ma oggi non finisce nessun ciclo

Forse il copione era già scritto: oggi doveva deciderla lui. Battiamo il Novara 2-1 con gol di Pippo, il primo in questo campionato che chiudiamo ad 80 punti in perfetta media inglese – discreto risultato considerando che, nelle nostre condizioni, c’è stato chi ha fatto peggio arrivando due volte al settimo posto. Lasciamo però i discorsi di campionato e di terze stelle (di cartone) ai post precedenti e dedichiamoci a quella che è stata a tutti gli effetti la partita d’addio per un pezzo di storia. Rino, Gianluca, Alessandro, Pippo e Clarence oggi ci hanno fatto letteralmente emozionare – approfittando anche del fatto che una partita di fine stagione come quella di oggi gli permetteva dati i ritmi bassi di esprimersi a meglio.

Non finisce qui il ciclo del Milan ma finisce sicuramente un’epoca a livello calcistico considerato anche l’addio di Del Piero allo Juventus stadium, quello di Kaladze al Genoa e quello di Shevchenko alla Dinamo Kiew con il definitivo tramontare dei campioni che hanno segnato la nostra epoca – quelli con cui siamo cresciuti conoscendoli ancora prima che sul campo nei videogiochi per il Game Boy e la Playstation – dei quali i primi ancora in bianco e nero. Oggi però non finisce certamente un ciclo rossonero poiché il ciclo di questi campioni era finito cinque anni fa, ad Atene.

Non sarebbe infatti considerabile come ciclo vincente un ciclo in cui vengono vinti solamente due scudetti negli ultimi undici anni quando nello stesso periodo di tempo la Juventus ne ha vinti 3, l’Inter 4 (cartonati esclusi), lo United 5, il Chelsea 3, l’Arsenal 2, il Barcellona 5, il Real Madrid 4, il Valencia 2, il Bayern Monaco 5, il Dortmund 3: solamente il Liverpool, tra le big europee, ne ha vinti meno di noi. Due scudetti negli ultimi undici anni non sono un ciclo vincente – ma un ciclo fallimentare – così come è mediocre per una big europea un ciclo in cui in 10 anni si vincono solamente due coppe dei campioni, cosa che è riuscita, appunto, anche a Real Madrid, Barcellona, Liverpool, Manchester United, Bayern Monaco, Benfica, Inter e Nottingham Forest. Il vero ciclo, semmai, è stato quello di cinque anni di Carlo Ancelotti – quello sì, riuscito a pochi.

Guardiamo quindi in faccia la realtà: questa squadra andava epurata pesantemente dopo Atene – il cui successo è stato l’ultimo canto del cigno del gruppo storico. Lo scudetto dell’anno scorso non fa parte tanto del ciclo di Gattuso, Inzaghi e Seedorf quanto dell’inizio di un nuovo ciclo che vedrà come protagonisti Thiago Silva, Cassano, Boateng, Ibrahimovic e – se si ricorderà di essere un giocatore di calcio – Alexandre Pato. Se si è arrivati quindi a tutti questi addii di ultratrentenni in un solo colpo è stato un esclusivo demerito della dirigenza che ha avuto un eccesso di riconoscenza e che questa estate si troverà alla vigilia del FFP una squadra completamente da rifare.

Finisce un epoca ma non finisce un ciclo – anzi – questi addii di giocatori che ben poco avevano dato negli ultimi anni, fatta eccezione per Sandro Nesta, possono finalmente essere l’occasione per ricostruire una squadra come si deve. Basta coi giovani messi in panchina per gli ultratrentenni, basta coi padrini dello spogliatoio, basta dover pentirsi di vittorie che causano rinnovi di contratti a cariatidi, basta avere in rosa giocatori che non hanno più niente da dare. Basta con la riconoscenza: si cominci a fare come tutti gli altri: quando un giocatore è atleticamente finito va messo fuori squadra indipendentemente dal pedigree e dal palmares personale.

Se quindi inizialmente la lacrima poteva scappare non ho dubbi su quello a cui abbiamo assistito oggi: la fine del medioevo calcistico rossonero in cui ci eravamo confinati nel post Atene e la possibilità di entrare finalmente anche noi nell’età moderna. Che non si ripetano certi errori e si possa sempre puntare in alto possibilmente non solo con parametri zero – non basta uno scudetto vinto contro nessuno lo scorso anno e qualche lacrima oggi a farmi dimenticare gli ultimi cinque anni di Milan, al limite del vergognoso.

Due spunti invece per chiudere il post di oggi: il primo lo dedico alla scelta di far giocare Aquilani nella partita più inutile dell’anno che conferma ulteriormente come il non schierarlo nel derby sia stata unicamente una scelta tecnica e non motivi di contratto dovuti al riscatto. L’altro invece lo dedico ad Alex del Piero, un avversario leale che ha lasciato anzitempo la sua squadra per scelta del presidente: nel momento in cui è uscito dal campo allo Juventus Stadium mi sono alzato anche io, idealmente, per applaudirlo. Evidentemente ai piani alti essere uno dei pochi che considerano gli scudetti bianconeri come ventotto ha pesato non poco in una società che si guarda bene dal rientrare nella legalità sportiva. Ciao Alex, anche tu, dall’altra parte del campo, ci mancherai.

MILAN-NOVARA 2-1 (Primo tempo 0-1)
MARCATORI: Garcia (N) al 20′ p.t.; Flamini (M) all’11’, Inzaghi (M) al 37′ s.t.
MILAN (4-3-1-2): Amelia; Zambrotta, Mexes, Yepes, Mesbah; Gattuso, Aquilani (dal 36′ st Nesta), Seedorf; Boateng (dall’8′ pt Flamini); Cassano (dal 22′ st Inzaghi), Ibrahimovic. (Roma, Nocerino, Robinho, El Shaarawy). All.: Allegri.
NOVARA (4-3-1-2): Fontana; Morganella, Lisuzzo, Garcia, Gemiti; Porcari, Pesce (dal 39′ st Maggio), Rigoni; Jeda; Centurioni (dal 39′ st Ludi), Caracciolo (dal 21′ st Radovanovic). (Logofatu, Jensen, Rubino, Branca). All.: Tesser.
ARBITRO: Velotto di Grosseto.
NOTE – Spettatori 45.000 per un incasso di 1.195.700 euro. Ammoniti Aquilani per gioco falloso. Angoli: 10 a 3 per il Milan. Recupero 1′ p.t. e 4′ s.t..

17 commenti

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  1. Chi? Thiago Silva quello che da un mese si chiama fuori per le Olimpiadi?
    Chi? Boateng quello che anche oggi è uscito per un contrasto?

    Aaaaah, che ciclo che apriamo…stiamo in una botte di ferro…con quel genio di Allegri poi, mica quel ciccione scarso di Ancelotti…

    Il mio Milan è morto.

    Sei stressato, vuoi fare una bella vacanza a Mancioster?

    1. No, sul nuovo Yacht di Briatore dato la schifezza a cui abbiamo assistito col QPR che molla e se la vende nel recupero quando sa che a Stoke è finita. La sportività inglese.

        • fabregas11 il 13 Maggio 2012 alle 18:14

        ahahah cometi brucia il culo ahahhaah

        EL KUNNNNNN!!!!!

    2. Si tifa per la maglia, non per presidenti e giocatori.

        • Bitcha il 13 Maggio 2012 alle 20:38

        gustosi i momenti in cui esce fuori l’interista che è in Diavolino….

  2. A sorpresa Galliani annuncia che Inzaghi resta

  3. Si tifa per la maglia, non per presidenti e giocatori.

    La maglia di cui parli alcuni la onorano piangendo, altri la infangano ritirandosi un mese prima per prepararsi per Londra o uscendo per una botta.

    Rino Gattuso giocò un’ora con un crociato rotto. Boamerd non ha giocato 5 minuti dopo una botta.

    1. Ho capito – anche Maldini onorava la maglia, ma non per questo è in condizione fisica di giocare OGGI nel Milan.

      1. Ok, però io da questo Milan, inteso come rosa ed allenatore non mi sento rappresentato. Quindi sono triste.

  4. Intanto riporto le parole di Gattuso

    Lo spogliatoio era più gestibile in passato? Questo è vero, quando ero ragazzo io avevo paura a scendere sul campo di allenamento. Ora i giovani guadagnano già un sacco di soldi e si credono campioni. Faccio un esempio, anche se si tratta di un ragazzo perbene, anche uno come El Shaarawy a volte ti risponde

    Hai capito la frecciatina al 92?

  5. Io non riesco a credere a quanto leggo e ho letto nei commenti di questo ed altri temi.
    Sono anni che auspichiamo il ringiovanimento della rosa ed ora devo sentire tanta gente che si sente orfana
    delle vecchie glorie.
    Giuste le lacrime, giuste le emozioni, ma ora basta.
    Piuttosto, a me dispiace che un fantastico giocatore come Seedorf abbia lasciato facendosi detestare dai propri tifosi, per non aver mollato prima, ed averci inflitto lo spettacolo di un ex giocatore che passeggia in campo ed e’ un vantaggio solo per gli avversari.
    A me dispiace dell’anno patetico trascorso da Inzaghi , e sono felice che il gol di oggi lo abbia redento da quella
    patetica figura durante i suoi venti minuti di juve Milan di coppitalia, dove la fatica di giocare ad alti ritmi lo fece vomitare in campo.
    La grinta di Gattuso dovra’ essere di esempio per i piu’ giovani, ma non si puo’ pretendere di puntare ancora su di lui.
    Nesta e’ stato immenso, ed e’ l’unico a cui avrei rinnovato ancora, ma lui e’ piu’ grande e sa quando lasciare.
    A tutti coloro che se la stanno facendo sotto al pensiero di uno spogliatoio privo dei suoi senatori vorrei dire una cosa: lo spogliatoio del Milan e’ affetto da “nonnismo” e la cosa non e’ propriamente un bene.
    Questo nonnismo ha probabilmente condizionato oltremisura troppe cose a Milanello, a partire dai ritmi da
    operetta degli allenamenti, dove i giovani non dovevano far sfigurare i vecchi e gloriosissimi compagni, con il
    risultato che in allenamenti sottoritmo pure Seedorf sembra quello di una volta e quel coglione di un allenatore continua a schierarlo ad ogni occasione.
    Bisogna cambiare pagina.
    E io cambierei pure l’allenatore.
    Anzi , rilancio: cambierei tutto lo staff , dai preparatori atletici ai medici, e preso atto che la societa’ non ha
    intenzione di spendere e che ce la dovremo cavare coi parametri zero, preso atto che siamo destinati ad
    un rapido declino, proporrei la mossa che potrebbe dare entusiasmo a tutto l’ambiente: ZEMAN allenatore.
    Magari non si vince un cazzo lo stesso, ma vuoi mettere…

    1. Solo il tempo darà ragione a me o a te. Io prevedo che lo spogliatoio dei brasiliani, di Boateng, di Ibra, di Nini e Bombonera, finirà in merda.

    2. Quoto ogni singola parola

    • boldi1 il 13 Maggio 2012 alle 20:46

    mi pongo come idee a metà strada tra le ottime opinioni di diavolino e LPF

    nel senso che sicuramente in questi ultimi 4 anni questi giocatori hanno avuto un calo e quindi dopo l’ultima coppa vinta si potevano vendere e raggranellare un discreto gruzzolo , verissimo ma ci si dimentica che in questi ultimi anni per acquistare i top player bisogna spendere cifre folli dai 35/ 40 in su per un solo calciatore e solo il City il Barca ed il Real hanno potuto in questi ultimi anni prendere i top player .
    Pertanto non potendo la famiglia proprietaria spendere quelle cifre hanno deciso di tenere questi fuoriclasse anche nel periodo del crepuscolo . Alcune partite anche l’anno scorso sono state giocate in modo memorabile da questi signori vedi Inzaghi 2 reti al Real , Seedorf che in primavera con alcune sue reti si rivelano decisive nella conquista del campionato e Nesta spesso straordinario , peccato che per la loro età dovevano già essere affiancati da giovani di qualità che avrebbero potuto prendere il loro posto

    per Il futuro ha ragione LPF è nerissimo
    in coppa non faremo molta strada con la poca qualità della squadra se va bene avremo un centrocampo con Aquilani Montolivo Nocerino , ma dubito che Allegri lascerà fuori cocco Muntari , uno dei suoi prediletti , sinceramente siamo passati dal caviale alla mortadella

    Per il campionato resto ottimista perchè in serie A come ha dimostrato la juve basta correre dietro al pallone e non ci vuole molta qualità per vincere
    e noi abbiamo ancora Ibra e Thiago che fanno la differenza

  6. Ma meno male che c’ è il rinnovamento.

    Grazie a Dio che c’ è. L’ unica cosa che mi frena l’ entusiasmo è il pensare che il principale problema del nostro spogliatoio, senza i senatori diventerà l’ unico dittatore incontrastato.

    Ecco questo mi fa rimpiangere i senatori, ma comunque appoggio il rinnovamento al 2000% senza rimpianti. Raus.

    Mi spiace che nel rinnovamento iniziato con Allegri ci siano finiti di mezzo Nesta e Ronaldinho. Degli altri non m’ interessa.

    Questa storia che i giovani devono stare zitti con i vecchi ha rotto il cazzo veramente.
    I giovani sono più educati, esplosivi, volenterosi, preparati, formati dei vecchi. Sono migliori, hanno 4 marce in più.

    Basta questo servilismo di merda ai vecchi. Basta cazzo. L’ italia è un paese di merda, morto perché qualcuno ha deciso che una casta di vecchi doveva affossare una classe di giovani. Mandatele al diavolo queste vecchie ciabatte che hanno affossato il paese

  7. Nel mondo è sempre una festa per il popolo quando cade un’ oligarchia…

    A Patto che a prenderne il posto sia una democrazia e non una dittatura. Riflettetici su. Buona notte

  8. Passata ‘a nuttata’ al risveglio rimangono le sensazioni vissute in quota lontano dagli addii e dagli schiamazzi festanti di quelli che non avresti voluto mai più sentir sproloquiare di successi meritati. Manca qualcosa, ti tocchi la tasca e cerchi il portafoglio. No, quelli come Romagnoli, Maggiani,Tagliavento, Rizzoli e compagnia cantanti non ti hanno scippato. Eri lontano tra le nuvole se osavano venre da quelle parti li avresti buttati giù. Razionalmente, tenti di capire, di spiegarti cosa è realmente successo e perchè. I discorsi sul pensionamento di atleti meravigliosi lo hai registrato. Torna il pragmatismo dell’essere razionale quele devi apparire. Un calcio ai sentimenti, la vita continua. La passione per il Milan è più viva che mai. Allora leggo nel blog, uno strano pessimismo che ha un senso d’irrazionalità. Ma dico, possibile che in un giorno siamo passati dall’essere la squadra da battere, almeno in Italia, ad essere una squadra da rifondare? Infatti non è così! Scorro i nomi dei possibili titolari della prossima stagione. Non vedo in giro ‘roba’ migliore. Certo, la condizione fisica e gli infortuni, questo è il vero problema. Se poi dobbiamo pensare che per forza si devono spendere centinaia di milioni di euro per vincere, bhe, allora non vinceremo mai più nulla. Fiducia ad Allegri? Il suo gioco non entusiasma, ma è concreto. Questa è la scelta ed al momento vi è sostanziale parità. Uno scudetto vinto da sfavoriti ed uno perso da favoriti. Guardiamo avanti e auguriamoci che la dirigenza resti sempre la migliore di tutte le altre. Sognare è lecito. Altro è fare le nozze con i fichi secchi. Decidiamoci. Stagione da protagonisti oppure di transizione? Non saprei. Io sono per i giovani ed il rinnovamento. Allora vediamo se Alexandre Pato è un rammollito oppure un fenomeno soltanto bersagliato dalla malasorte. Vediamo se Ibra riuscirà a farsi valere in Europa, se Abate imparerà ad essere più incisivo ed a fare dei cross decenti e se Emanuelson si convincerà a giocare terzino sinistro. Montolivo e Muntari mezze ali e Boateng guarito dalla pubalgia. Cassano? la fantasia non può mancare se si vuole essere grandi. Coraggio il Milan rimasto non è da buttare.

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