I nuovi (vecchi) acquisti dell’ AC Giannino

(Nota al lettore: editoriale originariamente previsto per il 28/12)

Leggete con attenzione e preparatevi, perché sto per offrirvi l’ultimissima possibilità dell’anno (ma è davvero l’ultima; il valore delle mie promesse e delle mie offerte supera il valore di quelle di Giorgio Mastrota) di attaccare AG definendolo l’unico e solo problema del Milan, di gridare “Forza Giannino” e di affrontare senza alcuna logica qualsiasi discussione che riguardi il mercato dei rossoneri. In poche parole, cari fottutissimi amici, vi sto offrendo l’ultima possibilità di questo magnifico duemilaquindici di ruggire al battere delle vostre tastiere.

Il mercato di gennaio, unico tristissimo argomento di discussione in queste tristissime giornate senza calcio giocato, si riaprirà nel segno dei nuovi (vecchi) acquisti e si svolgerà con i soliti (vecchissimi) proclami del sor Cravatta Gialla (in linea con l’andamento generale degli ultimi anni). Pertanto i nuovi (vecchi) acquisti saranno (come sappiamo già): Boateng, Menez, Balotelli e forse El Sharaawy. Detto di Boateng, che si allena a Milanello dall’inizio di questa stagione, lasciato andar via – pare senza grandi patemi d’animo – dallo Shalke 04 in vista di un probabile (ormai certo) tesseramento da parte del Milan a gennaio, gli altri rappresentano un caso particolare di acquisto mediatico/gallianesco. Una categoria che ormai ha fatto scuola (in negativo). Detto anche di Menez, che non è mai stato disponibile questa stagione, e di Balotelli, che lo è stato, ma solamente per un paio di partite, la vera notizia è probabilmente quella che riguarda il Faraone sciagurato.

Proprio stamattina il caso (sfortunato, quanto ironico) ha voluto che leggessi un articolo sulla rosea intitolato “Guardiola, i motivi dell’addio. E’ anche colpa di Neymar e Vidal”. Sostanzialmente vi si afferma che Guardiola a fine stagione andrà via da Monaco di Baviera, per lasciare il posto ad Ancelotti, anche per alcune incomprensioni con la società riguardo al mercato. Pep voleva Di Maria e invece ha avuto Douglas Costa e Coman. Voleva tenere Kroos e invece gli hanno preso Xabi Alonso. Voleva Neymar e invece si è ritrovato con un Vidal in più. Ecco, questi sono i problemi della società Bayern Monaco, i problemi di chi gestisce la società Bayern Monaco, i problemi di chi allena la società Bayern Monaco e, soprattutto, i problemi di chi tifa la società Bayern Monaco. Tu chiamali se vuoi “problemi”.

L’esempio fortuito serve solo a dimostrare che preferirei sicuramente un altro tipo di mercato, fatto di altri nomi, di altri proclami, di altri soldi e soprattutto di altri problemi. Mi limiterò però ad osservare che, in effetti, poter contare su un Menez e su un Balotelli in più, in attacco, non mi dispiacerebbe, tenendo sempre chiaramente in conto che abbiamo già a disposizione Bacca, Luiz Adriano e Niang, e che abbiamo affrontato un intero girone di andata soltanto con i primi due sempre a disposizione.

Bacca, Luiz Adriano, Niang. A disposizione: Balotelli, Menez. Non è proprio un reparto da buttar via (consci delle potenzialità spesso inespresse degli ultimi due).

Boateng ed El Shaarawy meritano un discorso a parte. Boateng è stato uno dei protagonisti dell’ultimo scudetto. Affermazione che in realtà non vuol dire niente, perché di lui il tifoso del Milan ricorderà grandi partite, ma anche un anno e mezzo di allegre passeggiate per il campo e palloni spediti oltre la Curva Sud, palloni che oggi saranno persi nello smog milanese. Su El Shaarawy ormai è stato detto tutto. Cosa altro vuoi aggiungere? Che è un grande talento ma è troppo fragile sia fisicamente, sia mentalmente? Che a Milano, e adesso anche a Monaco, sanno qual è, in realtà, il suo problema? Che a Milano c’è un gruppo di persone che non vedono l’ora di rivederlo e quel gruppo di persone non sono (necessariamente) tifosi del Milan? Che la sua serie tv preferita sia Narcos? Dai! Ironia becera, cattiva e superficiale! Male che vada, li terremo entrambi per questi pochi mesi. Un amico prezioso che si prende la briga, e non certo il gusto, di pagargli lo stipendio, e i vizietti, al posto nostro, lo troviamo sempre.

Comunque è strano. E’ strano che siano scomparsi tutti quelli che rimpiangevano Boateng ed è strano che sia scomparsi tutti quelli che rimpiangevano El Shaarawy (ed erano tanti, ve lo assicuro). Sono rimasti solo quelli che fanno ironia e quelli che gridano “Forza Giannino!”. Eppure qualche mese fa, diciamo ad ottobre dopo la partita dell’Italia contro l’Azerbaijan, qualche giornale titolava “Milan: rimpianto El Shaarawy”, esaltandosi di come il giocatore si esaltasse nella posizione di esterno nel 4-4-2 di Conte. Strano che ora El Shaarawy sia diventato una beffa. Sapete poi cosa sia strano? E’ strano che venga accusato Galliani, che ormai fa più morti del maggiordomo in un romanzo giallo, del mancato riscatto del giocatore da parte del Monaco. E’ strano perché io trovo invece che ci sia un pizzico di malafede nell’utilizzare un giocatore 24 volte, anziché 25. Ma proprio un pizzico! E infine trovo strano che si sia sempre ripetuto fino allo sfinimento, che il problema del Milan non è l’attacco. Quindi, è da considerare negativo il fatto che Mihajlovic, da gennaio, possa contare su alcuni giocatori in più? Io non direi.

E poi, non buttiamoci giù, poteva anche tornare Emanuelson.

Auguri di un felice e sereno anno nuovo. E mi raccomando, continuate a ruggire senza mordere mai.

4 commenti

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    • vittorio il 1 Gennaio 2016 alle 13:20

    Carissimo 18 , Auguri. A te ed a tutti gli altri amici compagni di passate abbuffate e presenti digiuni.
    Il tuo scritto mi ha suscitato una sensazione indiretta , direi avulsa dal tuo ragionare , ma intensamente angosciosa : pena affetto e disgusto , tutto insieme . Pena per un ragazzo messo alla gogna da una citta’ intera.Affetto per
    averlo adottato da subito e desiderato fosse per sempre. E Disgusto ! Disgusto per il nostro modo di vivere lo sport , a cominciare dal mio , sia ben chiaro , come fosse uno spettacolo antico al Colosseo . O una corrida. O una lotta di galli o di cani.O una roulette russa come quella di De Niro.
    Disgusto per come ci siamo arresi , nel degrado cupo delle nostre intelligenze , al mercimonio all’ incanto che i media praticano con le nostre coscienze . Povero Faraone , piccolo Faraone. Vi e’ un modo , tifosi tutti del Milan , di riscattarci. Proprio adesso . Perche’ se e’ innocente vittima di amorale gossip ma ancor di piu’ se i fatti adombrati fossero veri , dovremmo tenerlo con noi, sostenerlo aiutarlo .Non certo avallare il gioco al massacro dei pennivendoli a linguavendoli senza Dio . Ci pensi Galliani, e sopratutto ci pensi Berlusconi. E guardate che simili considerazioni andrebbero fatte per il “forte” , brutto e nero nostro ragazzo pure lui, che si chiama Mario. Pensiamoci anche noi.

    • Massaro il 1 Gennaio 2016 alle 13:33

    Era malafede anche utilizzare poco acquilani, per evitare di riscattarlo.

    1. Veramente ci fu un infortunio alla caviglia che ne compromise il valore. Il Milan volle riscattarlo ad un prezzo più basso – tanto è vero che poi andò via a zero.

  1. Io sono tifoso del Milan e quelli del “Giannino” mi fanno pena, se non mi facessero molto più ribrezzo, ma l’operazione Boateng non mi piace per niente.
    Kevin-Prince è stato sicuramente determinante per l’ultimo scudetto e fece bene anche l’hanno successivo, ma oggi non so sia già un ex-giocatore o abbia ancora qualcosa da dare. Un allontanamento per scarsa professionalità e due visite non superate non sono affare di poco conto.
    Farà numero? Ne abbiamo già tanti e troppi. Piuttosto il buon AG, che si sta crogiolando al sole brasiliano, potrebbe anche pensare a qualche buona e intelligente operazione (a gennaio a suo tempo ci fu l’innesto di Van Bommel e Cassano) con i soldi che si potrebbero racimolare da qualche pezzo discreto e inutile. Penso a Cerci, Suso, Nocerino, Zapata e con i rientri anche ad Adriano o Menez e lo stesso El Shaarawy. Non dimentichiamo che in giro abbiamo anche giocatori che potrebbero avere sicuramente un mercato, come Matri e Paletta.
    Sul non riscatto del Faraone sono anch’io del parere che per Aquilani fu tutto un altro discorso.

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