Juventus – AC Milan: LA partita

Juve-Milan sia.
La partita più importante, da qualche anno a questa parte, per tutti i rossoneri, quella in cui ci ricordiamo del furto scudetto avvenuto il 26 Febbraio 2012.

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Quella partita che, in casa loro, non vinciamo da quasi 4 anni.
Un’eternità che si potrebbe allungare considerati i mille infortuni che ci stanno capitando: da Bertolacci, in forte dubbio considerata la precaria condizione, a De Jong appena infortunatosi (veramente o per finta viene da chiedersi, considerando che non ha mai messo piede in campo…), da Diego Lopez, il quale comunque si era visto ‘rubare’ il posto da un ragazzino di 16 anni, a Balotelli e Menez sempre più fuori che dentro al campo.
Insomma, un Milan che se la deve giocare con giocatori ridotti all’osso, giocatori appena rientrati dalle rispettive nazionali e senza un vero e proprio organico completo.
Eppure è la partita più importante della stagione e siamo solo a Novembre.
La più importante per 3 ragioni:
1) se si vince, si lascia la Juve dietro, aumentando il distacco da -2 a -5, notevole direi;
2) se si vince, sarebbe il secondo scontro diretto vinto su 6 (Fiorentina, Inter, Lazio, Roma, Napoli e Juve… In cui mancherebbe solo la Roma con cui giocare);
3) se si vince, si fa un salto in avanti in classifica molto alto e importante, non lasciando troppi punti per strada e avvicinandosi sempre più ad un posto in Champions.
Vero obiettivo rossonero.

Nonostante tutto, come ho detto sopra, la partita risulterà difficile molto più di quella con la Lazio e quasi alla pari con quella giocata contro l’Atalanta, decimati e senza nemmeno Bonaventura che però, nella sfida contro la Juve tornerà titolare e tornerà a dare brio all’attacco rossonero.
Mi piacerebbe vedere lo stesso atteggiamento che han mostrato i ragazzi con la Lazio nonostante i giocatori siano diversi e in forma non proprio ottimale.
Mi piacerebbe vedere in campo un’organizzazione tattica precisa e un gruppo di ragazzi ben disposti proprio come successe contro la Lazio, senza dare spazio agli esterni di attacco della squadra biancoceleste e senza dare aria al loro centrocampo.
Mi piacerebbe vedere, insomma, una squadra con il coltello tra i denti che vuole vendicare un posto in Champions, che vuole vincere ad ogni costo e che vuole dimostrare di essere da Milan e da Champions.
Occorre anche poggiare i piedi per terra, però, e capire che, in queste circostante, vincere allo Stadium sarà difficile.
Se non impossibile.

In porta ci stiamo fidando di un ragazzino di 16 anni, che seppure abbia fin’ora fatto discretamente, non ha mai subito la pressione vera di una partita importante e per di più fuori casa come quella contro la Juve.
In uno stadio fin troppo egocentrico e pronto a fischiare chiunque.
Di un ragazzino che si vede a giocare contro il suo idolo di una vita (Buffon) e quindi pieno di emozioni, e forse anche gonfiato un po’ nell’ego dopo il posto da titolare al Milan, la convocazione in Nazionale Under 21 e i vari giornali che quando serve sanno mettere la giusta pressione (in senso ironico).
Ci vediamo costretti a rivisitare un centrocampo da cima a fondo, con l’unico Montolivo in grado di giocare e con i vari Bertolacci e De Jong ko.
Senza contare che non abbiamo (come da due mesi ormai) alternative valide in attacco a partite dalla panchina e che siamo costretti ad affidarci ad uno solo tra Bacca-Adriano per poterne avere uno a partita in corso..

Insomma, questa, per varie motivazioni è LA partita.
La più importante di tutta la stagione rossonera in quanto ci auguriamo tutti quanti di non ritrovarci più così soffocati da tanti infortuni.
In quanto ci auguriamo di ritrovarci in una classifica degna del nome ‘Milan’ e degna di essere finalmente osservata come positiva, tenendo dietro la causa di tutti i mali rossoneri da anni, ovvero Allegri.
Occorre andare allo Stadium con la mentalità giusta e con la voglia di vincerla a tutti i costi che deve trapelare dallo sguardo.
Con la giusta carica, il giusto spirito, la giusta carica in corpo e in testa e dobbiamo non mollare mai per 95 minuti.
Io ci credo, ci voglio credere e ci devo credere.
Sarà difficile, eppure le più belle imprese lo sono sempre state…
Forza Ragazzi e #ForzaMilan

13 commenti

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  1. Molti anni fa coniai il titolo. per un Juventus-Milan:LA PARTITA. Volevo rispondere a chi si aggrappava al termine derby d’Italia che l’interista, grande scrittore e grande giornalista sportivo, Gianno Brera aveva coniato per le nostre rivali storiche. Ho visto la conferenza stampa di Mihajlovic. Sono fiduciosi…il serbo sta capendo l’ambiente Milan e viceversa. Ho visto nella faccia dei giocatori Rossoneri presenti, Abate e Montolivo, fermezza, decisione e concentrazione.Hanno detto tutti una piccola bugia…il risultato non è determinante! Jack si è espresso esplicitamente, ma in altrove. LA PARTITA è fondamentale per il Milan per i motivi che ha ben detto Margherita. E’ da quattro anni che il Milan rimedia scoppole su scoppole allo Stadium. C’è Mazzoleni, l’uomo delle concessionarie di Bergamo, ma ci sono gli occhi del mondo puntati anche su di lui…lo spilungone dei casoncelli mangiati con gli amici dalla Rosetta. C’è la partita e speriamo che ci sia anche un arbitro degno di arbitrarla. Per intenderci non un Bertini del caso! Sarebbe un altro scempio!

  2. Oggi voglio fare la parte di Diavolino e riporto queste parole del mister: “Intorno al Milan c’è un’atmosfera strana, quando vince poteva vincere meglio, quando perde o pareggia sembra che la partita successiva sia decisiva. Nelle ultime 5 partite abbiamo viaggiato a oltre 2 punti in media, meglio di noi hanno fatto solo Napoli e Roma: se manteniamo questa media all’andata, poi nel girone di ritorno possiamo fare bene perché abbiamo tutti gli scontri diretti in casa”.
    Lui si rivolge sicuramente ai media, ma anche l’umore di noi rossoneri è purtroppo, anche nella miglior buona fede, molto altalenante.
    Ho sempre invidiato i tifosi gobbi per la loro incrollabile sicurezza, ma se gli assomigliassimo saremmo gobbi come loro.
    Mi tengo i miei sbalzi d’umore, le mie paure a ogni partita e le mie palpitazioni tachicardiche prima di un match come quello di domani sera, ma mi tengo anche stretto e orgoglioso il mio grande CUORE ROSSONERO.

    1. Se fosse bravo con la tattica quanto è bravo a parole saremmo in testa.

      Il Milan avrà un ritorno più duro dell’andata con molte big in casa e piccole fuori. Il che vuol dire che sarà più difficile fare punti in casa (perché giochi con le big al posto delle piccole) e fuori (perché affronti le piccole fuori anziché in casa)

  3. Io in abate e montolivo ho visto solo la faccia di due megapippe fatte passare per calciatori.

    1. Hai anche rotto. E la cosa bella è che non lo fai in base ad un giudizio tecnico ma su presunte voci su Seedorf.

    • sadyq il 20 Novembre 2015 alle 22:47

    Restiamo con i piedi per terra: vincono i gobbi!

    1. E chi ha mai sollevato un solo piedino?

  4. Prendo atto della situazione in questo preciso momento guardando l’intervista di Mihajlovic con a fianco Montolivo ed Abate . Si e’ completato il golpe dei cosidetti
    ” italiani ” e l’epurazione degli ” amici di Clarence ” . Mettiamo da parte i giudizi morali sulle motivazioni ed la conduzione di quella rivolta .Mettiamo da parte anche il giudizio tecnico sulle conseguenze di quella rivolta . Indipendentemente da ogni simpatia ed ogni antipatia come uso fare , sottolineo la necessita’ che i rivoltosi vincitori dimostrino sul campo la legittimita’ della loro azione e le conseguenze positive che ne sarebbero derivate.
    Abate e Montolivo , e magari qualche altra persona , questa sera debbono sputare sangue , fare una grande prestazione , farsi applaudire e cancellare le strane sensazioni nate fra i tifosi vedendoli schierati al tavolo con l ‘ allenatore in mezzo.

    1. E avrebbero fatto benissimo. Montolivo è uno dei migliori cc d’Italia, Abate il terzino scudo. Peccato che la storia sia diversa e sia stata vergognosamente scaricata la colpa su un paio di giocatori, come se Berlusconi rinnegasse il suo allenatore per le lamentele di Abate e Montolivo. Patetico chi lo pensa.

  5. Ti ho rotto perché critico i picciotti di galliani?

    1. No. Mi hai rotto perché ragioni così. “Infami” “Picciotti di Galliani”.

      Sei ridicolo e bannato, di gente come te in questo blog ne possiamo fare a meno.

  6. Per quanto riguarda il discorso tecnico, posso solo dire nella mia ignoranza che uno sa soltanto correre, poi quando si tratta di difendere o fare cross dio ce ne scampi.L’altro, il caravaggio, sa soltanto fare passaggetti laterali o buttare la palla in avanti senza nessun nesso.Mi dispiace per te caro diavolino ma questi non sono degni di indossare la maglia del milan.

    1. Come ho detto altrove : questa sera al 90′ mo si tirano le somme . Vedremo chi e’
      uomo e chi pagliaccio .

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