Inzaghi resta? Inzaghi va? Inzaghi resta. Come è sempre accaduto in queste occasioni l’ultima parola spetta ad Arcore e l’ultima parola ha voluto concedere un’altra settimana all’allenatore del Milan. Tanti retroscena per questa ipotesi: dal rifiuto di Brocchi e Tassotti all’impossibilità di prendere un traghettatore per non avere un altro stipendio sul groppone oltre a quello di Seedorf. Ecco, parlando proprio dell’olandese il fatto che ancora non sia stato richiamato alla guida del Milan è la miglior conferma del fatto che è stato allontanato da Milanello per gravi incomprensioni con la presidenza e non per capricci dell’AD come è stato fatto passare per un’estate. La certezza è che la famiglia Berlusconi sa quanto sia impopolare questa riconferma tra i tifosi, lo sa perché come sempre si è barricata dietro la figura del parafulmine delegato – e così tutte le notizie di giornata “Galliani ha detto a Berlusconi di esonerare Inzaghi, si cerca il sostituto” dopo la conferma sono improvvisamente diventate “Galliani ha convinto Berlusconi a tenere Inzaghi“. Un film già visto troppe volte per essere credibile.
Ritengo comunque quello di Inzaghi in panchina un cambio doveroso ma in questo momento ampiamente inutile. Inutile perché ormai l’unico obiettivo plausibile rimarrebbe quello di evitare i preliminari di coppa Italia. Inutile perché si rischia, al massimo, di bruciare il nuovo allenatore facendolo partire in corsa con un gruppo non suo. Se il nuovo allenatore arrivasse a Giugno, innanzitutto, potrebbe godere di un certo credito sul mercato da parte della presidenza. Credito che potrebbe essere bruciato da 12-13 giornate sotto le aspettative. Lo stesso credito sarebbe dovuto, inoltre, su un nome superpartes da parte dei tifosi, come potrebbe essere quello di Klopp o quello di Conte. Inzaghi è stato bruciato anche e soprattutto perché alle prime avvisaglie di fallimento è stato lasciato solo dal tifo: emblematica la sconfitta interna col Palermo quasi in una cattedrale. Il Milan ha perso almeno 7-8 punti in questo campionato perché non ha mai potuto giocare in casa: o gioca in trasferta o – nella migliore delle ipotesi – in campo neutro. La Juve di Conte e la prima Roma di Garcia sono state costruite anche e soprattutto con l’appoggio indiscriminato dei tifosi di cui Inzaghi non ha goduto.
Capitolo tifosi: siamo la prima squadra al mondo dove un allenatore incapace non è un allenatore incapace. Bisogna sempre delegare le colpe dicendo che è colpa di “chi lo tiene lì“. Una catena che si esaurisce all’AD che evidentemente si tiene lì da solo, anche quando dà le dimissioni. In nessuna azienda al mondo il direttore risponde per le incapacità dei propri dipendenti: un dipendente incapace è un dipendente incapace e basta. Sbagliare un allenatore ci sta – anche sbagliarne due, succede ovunque, non solo in Italia ma anche nel mondo – eppure solo al Milan si chiede in maniera ridicola la testa di altri per questo. E trovo altrettanto ridicolo chi ora va a sbandierare il fatto di non aver creduto in Inzaghi da Giugno. Non vuol dire aver capito di calcio, non vuol dire essere migliore di altri. Vuol dire solamente aver dimostrato di essere prevenuti. Di non aver a cuore il Milan. Di godere e sguazzare mentre la propria squadra affonda solo per gloria personale. Evidenzia ancora una volta come oggi esiste un gruppo di tifosi ai quali del Milan non frega un cazzo e che lo stanno usando per acquisire consenso intorno alla propria persona. Mi piacerebbe vedere Berlusconi, o Galliani, o Inzaghi come Frank Underwood nella premiere dell’ultima stagione di House of Cards salire su un palco e zittire chi parla e chi pretende diritti su staff, organico e dirigenza dall’alto del proprio pulpito con le parole “voi non avete diritto a niente“. Sarebbe un sogno in questa lunga notte che prima o poi volgerà al termine. A questo proposito mi auguro che la società si muova su un nome non attaccabile come quello di Antonio Conte: se permettiamo ai tastieristi di bruciare un altro coach tra un anno saremo ancora a metà classifica.
In conclusione lasciatemi fare il punto sulla vicenda Thailandese. Quello che sfugge a molti tifosi e giornali è il concetto di capitale di un privato e quello di una società. Il privato possiede quote di una società, se le vende i soldi vanno al privato stesso. Se voi ed un vostro amico possedete ciascuno la metà di un locale e vendete al vostro amico la vostra metà, i soldi che prendete vanno nelle vostre tasche, mica in quelle del locale. E’ quindi bene specificare che i 200-250 milioni andranno nelle casse di Fininvest e non potranno essere messi a bilancio A.C. Milan per fare mercato, pena violazione del FFP. C’è una sola possibilità di immetterli a bilancio senza violare i vincoli UEFA: quella della costruzione di uno stadio di proprietà ed è probabilmente in tale direzione che andranno investiti i soldi – non sul mercato. Non è il mercato il principale problema del Milan: non sono i giocatori che mancano alla squadra per lottare per le posizioni di vertice. Non sono Farnerud, Bovo, Amauri e Quagliarella che non ci consentono al momento di competere con il Torino. Il problema del Milan è innanzitutto il doppio amministratore delegato, specialmente nel momento in cui una componente sabota l’altra. Non sappiamo quanto vale il Milan di Barbara Berlusconi, sappiamo che quello di Adriano Galliani ha vinto 5 coppe dei campioni e al momento dell’entrata della figlia in società era primo in classifica e stava comprando Carlitos Tevez. L’unica via d’uscita, al momento, è rimuovere chi ha creato questo disastro, rimettere l’unico vero AD del Milan a pieni poteri e con capitali alle spalle. E non basterà, per questo, il solo Thailandese.
9 commenti
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Quindi swcondo te, diablo, Barbara sarebbe diventata una sorta di ‘Lucrezia Borgia’? Uno ‘schifo’ come quello che stiamo vedendo, dopo il ritorno da Dubai, sarebbe stato causato da Barbara che avrebbe ‘ammaliato’ Pippo e tutti i giocatori complottisti? Lo scopo sarebbe quello di cacciare, con ignominia, Adriano Galliani?. Mi sembra un thriller più che una disamina del disastroso comportamento del team Milan. A pensarci bene Gattuso ha dichiarato che al Milan dovrebbe ‘comandare’ un solo Ad. Allora sarebbero stati dannosi i tentennamenti di Silvio che avrebbe voluto salvare ‘capra e cavoli’? Si potrebbe ipotizzare che molti componenti il team avrebbero scoperto, a Dubai, qual’è il loro futuro (non soltanto i giocatori). Avrebbero anche scoperto come la società verrà ristrutturata? Avrebbero capito che molti di loro non ne faranno più parte? Allora ha ragione Roberto Maroni che dice di conoscere il vero futuro della società? Mi sembra che tutto questo lo si possa raccontare in un fantasioso romanzo piuttosto che raccontarlo nella cronaca quotidiana che difficilmente corrisponde a fantasie da libri gialli!
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Gattuso ha detto esattamente quello che penso
A poco a poco la verita’ si fa avanti . A dispetto di chi sposa tardivamente le analisi correttamente eseguite da altri . A dispetto del poco coraggio che si dimostra fuggendo dal confronto . A dispetto di tutto , come Fedro insegno’ con la volpe e con l’uva . La verita’ fa compagnia alla logica e fugge lontano dalle velleita’ .
Borgofosco , non mi riferisco in alcun modo a te . La mia riflessione e’ generale e caleidoscopica . Chi ne e’ coinvolto lo capira’ .,chi non capisce vuol dire che ne e’
estraneo . Una cosa pero’ voglio spiegartela . Io ed altri , in verie sedi abbiamo sostenuto che la cessione della maggioranza del Milan da parte di Berlusconi e’ la cosa peggiore che possa capitare . Ho spiegato la scorsa settimana con infantili parole il perche’ e ho messo in evidenza come i soldi della cessione non sono i nostri ma di Berlusconi . Il quale se esce se li porta via e ne fa quel che cazzo vuole . Questo significa che un acquirente deve uscire prima tutto il , circa , Miliardo di euro
Per darlo a Berlusconi e poi deve fare squadra , stadio eccetera . Dove lo trovi uno cosi’ se non nei deliri fanatici antiberlusconiani ? Bisognava essere stonati a non capire . Ma per fotuna sembra che qualcuno abbia capito . Col suo tempo …..
Barbara Berlusconi ha salvato il Milan e lo sta salvando giorno dopo giorno. Se il Milan ha casa Milan, se il Milan avrà uno stadio di proprietà, se siamo appettibili agli investitori stranieri è quasi solo ed esclusivamente merito di Barbara Berlusconi. L’ azzeramento degli osservatori voluto da Galliani è una schifezza ma l’ impoverimento delle teste pensanti della nostra dirigenza (settore tecnico) è iniziato con l’ addio di leonardo ed è proseguito con l’ Addio di Braida.
Non so bene a cosa o a chi si riferisca Vittorio; io per esempio criticavo la gestione di Galliani dal 2006 conn il profilo storico (Dna Rossonero quello originale non quelli finti spunatti come funghi) quindi con diversi anni di anticipo. Poi per puro spirito di oiettività ed onestà intellettuale devo dire che le rose del Mialn degli ultimi anni sono sempre state competitive per il terzo posto e quindi tutto sommato il lavoro di Galliani sui parametri zero è stato valido anche se mal gestito.
Per quanto riguarda la categoria degli utenti che lascia il “confronto” molto spesso non è la mancanza di coraggio il fattore determiate, ma la mancanza di soddisfazione nel discutere con determinati utenti o semplicemente l’ incompatibilità con le idee dei gestori del blog.
Inzaghi non ha funzionato e contrariamente alla previsioni non ha saputo ripetere le imprese di Leonardo e Sesedorf. Si può prendere atto di ciò ma non ha senso partecipare al tiro al bersaglio con i tifosotti che lo insultavano da questa estate come uomo prima ancora che come allenatore.
Tutti quelli che come me hanno sostenuto Inzaghi dovrebbero starsene in silenzio e prendersi una lunga pausa di riflessione perchè hanno sbagliato. Come del resto dovrebbero starsene in silenzio tutti quelli che negli anni hanno scritto maree di stronzate sull’ efficacia della rosa e questa è l’ unica verità che si fa realmente avanti.
Diavolo , scrivi :
“. Inzaghi è stato bruciato anche e soprattutto perché alle prime avvisaglie di fallimento è stato lasciato solo dal tifo ”
E poi :
” Capitolo tifosi: siamo la prima squadra al mondo dove un allenatore incapace non è un allenatore incapace ”
Non capisco : se i tifosi non lo avessero lasciato solo Inzaghi sarebbe diventato capace ?
Io non credo proprio . Se uno e’ incapace hai voglia a sostenerlo . Personalmente mi sento la coscienza a posto con Pippo . Sapevo , meglio dire temevo , che non era cosa sua fin dall ‘ inizio e lo ho scritto e riscritto . Non ho condiviso per niente l’esonero di Seedorf ed ancora ce l’ho con il Presidente che ha dato ascolto ad un gruppo di scansafatiche guidato da un Galliani tornacontista . E anche questo e’ scritto . Ma , dal primo allenamento , ( si fa per dire , ho visto e sono schifato da tre anni per come si allenano ) ho sostenuto Inzaghi e sono contrarissimo ad un nuovo esonero prima della fine del campionato : ed anche tutto questo lo ho scritto e riscritto . Sono in pace con la coscieza ma arrabbiato come una biscia . Come tutti ,d’altra parte .
Aggiungo ,Cantera . Intanto sopra si deve leggere , Diavolo scrive :
E non Diavolo scrivi :
Poi ti faccio notare che scrivo da piu’ di un anno di sospettare che qualcuno con delazioni e , dio non voglia , anche ipotetiche registrazioni ha creato prima lo sfondapiedi a Seedorf e poi lo sfacelo a Dubai .Qualcuno sembra piano piano che si stia convincendo . Ma aggiungo che ultimamente ho , come in un incubo , la visione della triade Gobba …..
Sai quale è il problema Vittorio caro?
Che il Milan in questo momento è una guerra di bande di tifosi che difendono quello o quell’ altro per partito preso e sempre per partito preso attaccano quello o quell’ altro.
Aggiungici che per la prima volta in 25 anni la nostra società è spaccata in due tronconi e i pro e i contro Berlusconi e il quadro è completo.
Ora sull’ Inzaghi allenatore si può dire di tutto e di più, ma in estate alcuni lo insultavano unicamente in quanto uomo di Galliani.
Per lo stesso motivo sono stati per anni attaccati i giocatori della nostra rosa che per forza di cose doveva essere scarsa in quanto fatta di parametri zero. IL fatto che via via fossero stati presi anche dei buonissimi giocatori che hanno dato il loro contributo è passato totalmente in secondo piano.
In questi anni non si è posto abbastanza peso sulle responsabilità degli allenatori o semplicemente sulle responsabilità di Galliani in merito agli allenatori. Non si capisce bene inoltre quali poteri realmente abbiano avuto gli allenatori e quanto fossero subordinati a Galliani nelle decisioni tecniche. Sono queste le questioni rilevanti.
Buona e distaccata analisi questa , Cantera , a me piace guardare le cose con l’aiuto della logica e senza alcuna passione . Per quanto riguarda Galliani e gli acquisti la giusta osservazione e’ : troppe operazioni e troppi flop in proporzione al numero dii affari ottimi o buoni .
Per quanto riguarda gli allenatori non vi sono dubbi Galliani ha fatto fuori tutti coloro che si frappongono alla sua esigenza di onnipotenza : compreso Berlusconi .