Basta con questa guerra al massacro.

Io sono meglio di te, che sei meglio di lui, che è meglio di lei, che è meglio della cugina, che è a sua volta meglio di suo zio.
Questa lurida e squallida gara deve finire.
Eravamo una delle tifoserie più unite, belle e uniche della storia del calcio italiano eppure in questi anni siamo diventati pressoché ridicoli.
E non esagero se ci paragono agli Interisti, coloro che si lamentano sempre, sono disuniti e criticano a priori qualunque cosa gli capiti sotto tiro.
Quando ne parlo, lo faccio a livello generale, senza nessuna specifica accusa.
Forse sono io che pensavo che la nostra tifoseria fosse la migliore, e questo lo devo specificare.
Ma lo stile e la classe ci hanno sempre appartenuto, qualsiasi giocatore sia passato qui o qualunque allenatore ci fosse nella panchina rossonera.

Invece, da quando il Milan ha tirato la cinghia e non spende più come una volta, sono partiti gli insulti più disparati nei confronti di chi, colpe, non ne ha affatto.
E non parlo della dirigenza.
Ma dei giocatori, che, giustamente o ingiustamente a seconda delle opinioni, non appena sentono il nome di ‘Milan’ si vogliono subito trasferire e la colpa non è certamente la loro.
E degli allenatori, soprattutto Inzaghi.
Si è atteso la bellezza di 3 anni, non noccioline, 3 lunghissimi anni prima di prendere Allegri di mira.
E in questo caso, mi ci metto io per prima.
Si è atteso 3 lunghissimi anni e 3 mercati osceni per dire che era una capra (ovviamente tolgo i tifosi che ci avevano visto lungo, ma erano la minoranza).
Si è atteso 3 lunghissimi anni prima di dire anche una sola parola negativa, e ci furono addirittura gli striscioni della Curva a suo favore, cosa che con Pippo non ne viene fatto mezzo nonostante sia sotto accusa per un campionato a dir poco positivo, che sta facendo.
Ad inizio anno nessuno, e ribadisco nessuno, diceva che eravamo da scudetto.
Certo, ci siamo migliorati parecchio rispetto all’anno scorso ma le lacune, sia a livello di rosa sia a livello mentale c’erano e resteranno per un altro po’ di tempo.
Eppure non appena si è vinto contro la Lazio, le menti di ogni tifoso rossonero hanno associato la vittoria allo scudetto sicuro.
E non appena, dopo due gare e due vittorie, si perde contro una Juve sulla carta più forte di noi, e si perde 1-0 con un rigore netto non dato a nostro favore, iniziano i mugugni e gli insulti.
Gioco, non gioco, giocatori inutili, giocatori utili.
Da Muntari ad Essien, da Bonera a Abbiati.
Poco importava chi capitava sotto tiro.
Lo stesso Inzaghi, era già una merd* dopo sole 3 partite. 3 partite contro i 3 anni di Allegri.

La sensazione è che parte dei tifosi abbia diviso il gruppo in due parti: una di intoccabili a cui viene perdonato tutto, anche partite negative, possesso palla inutile e gol che non arrivano e l’altra di capri espiatori a cui bisogna ricondurre anche le colpe di errori altrui.
Ed Essien, Muntari, Bonera e Inzaghi sono i tre principali.
Con questo non giustifico Essien e Bonera, che voglio vedere in tribuna, ma è inammissibile che le colpe di una partita vengano ridotte ai soli 3-4 elementi della rosa e non a tutti.
Quando si vince, si vince in 11 (12 con Pippo) e quando si perde si perde in 11.
Questa è la legge chiave da cui Inzaghi stesso vuole ripartite, ovvero creare un gruppo al quale dare fiducia e cercare di riportare il Milan in alto.
Come dissi tempo fa, in un vecchio editoriali, Conte vinse il suo primo scudetto proprio grazie al gruppo che costruì.
E non grazie ad una rosa piena di campioni, come poi è effettivamente successo.
Ed è da questo che vuole partite Inzaghi ma di certo la tifoseria non aiuta.
Si vince e non va bene perché non c’è gioco.
Si perde e non va bene perché si è perso.
Si pareggia fuori casa contro la terza in classifica e non va bene perché il vecchio Milan faceva paura e noi adesso invece siamo costretti a considerare impresa una semplice partita al Marassi.
E posso continuare ancora…
E’ questo il punto debole del Milan attuale: la tifoseria.
Non ci si accontenta di nulla, non si guarda mai il bicchiere mezzo pieno e non si sta vicino alla squadra ma piuttosto si pensa a schernirla, a deriderla, a commentare foto e frasi su Facebook con altrettante frasi di insulto.

Mi chiedo: a cosa porta tutto questo?
Tutto questo odio, che avete dentro, non si sa nemmeno per quale motivo, a cosa vi porta?
Vi fa stare bene scrivere qualche insulto in qualche pagina Facebook?
Vi fa stare bene insultare e prendere di mira qualche giocatore a caso?
Vi fa stare bene trovare il capro espiatorio della partita persa o pareggiata?
Se avete, così facendo, il cuore in pace… Non dico più nulla.
Ma non è così che si tifa.
Non è così che si tifa se veramente amate il Milan.
Prendete esempio dal Borussia.
E’ ultimo in classifica e nonostante in Champions faccia molto bene, resta comunque vicino alla retrocessione.
Eppure i loro tifosi pagano il biglietto, si mettono seduti e fino al 90’ incitano, gridano e urlano il nome della loro squadra.
Sia che perda sia che vinca.
Poco importa il costo del biglietto e poco importa se non c’è gioco, se perdono o se hanno giocatori che non sudano la maglia.
Prima pensano a tifare, poi in caso si lamentano.
E non li fischiano durante la partita, cosa che è più dannosa che altro.
Ora, io non chiedo tutta la loro comprensione, ma chiedo almeno che si lasci lavorare Inzaghi con calma e con pazienza.
I motivi per avere pazienza sono tanti, il primo tra tutti è che è un allenatore nuovo e fresco e di certo il Milan cercherà in ogni modo di tutelarlo.
A partire da eventuali acquisti a centrocampo (che è il nodo dei nostri problemi, personalmente).

Ma leggere “Inzaghi vattene” o “Dimettiti” o “Io credo che tutti i milanisti si dovrebbero preoccupare di una società che ha messo come allenatore un lecchino senza dignità” o addirittura checca di domenica 9/11/2014: “Caro Inzaghi, ha fatto più gol la Juve in 75 minuti che il Milan in tutte le sue partite in casa, dimettiti.” è la cosa più squallida e infima che si possa raggiungere.
Per di più, la motivazione è solo che la Juve ha segnato 7 gol al Parma (un Parma in Serie B ormai) mentre noi 5.
La motivazione è che la Juve vince, anche rubando, mentre noi no.
Dimenticandosi però che la Juve ha uno stadio e delle entrate e che noi ci stiamo facendo in quattro per costruirne uno e che piano piano stiamo costruendo la squadra giusta da cui ripartite.
Non ci vuole molto a capire che il male del Milan non è solo una dirigenza un po’ tirchia ma anche la tifoserie.
E non ci vuole molto a capire che commenti come quelli sono solo la feccia del Milan.
Non tanto per il giudizio, che può essere condivisibile o meno, ma per la velocità con cui arriva dopo 11 partite e un’imbattibilità fuori casa.
O vale solo per la Juve quest’ultima?
Bicchiere mezzo pieno e meno insulti nei confronti di chi, questa maglia, se l’è sudata davvero.
E leggere che “Nei confronti di Inzaghi si è cancellata tutta la stima che si era guadagnato in 11 anni” lo trovo pressoché assurdo e infantile.
Nemmeno Allegri fu trattato così male.
Basta con questo gioco al massacro soprattutto perché così male non sta facendo.
E basta continuare a mettere in mezzo Seedorf.
Abbiamo Inzaghi e dobbiamo sostenere Inzaghi, altrimenti cambiate squadra.

#ForzaPippo

14 commenti

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  1. Inizio con il mettere in evidenza che non è sempre vero l’antico detto:-vox populi vox Dei- Mi pare che tu Margherita voglia mettere in discussione l’incostanza, oltre all’incompetenza, di alcune frange della tifoseria milanista. Hai ragione. Infatti lamentarsi di Pippo è più che osceno(io lo critico ma guai a toccarmelo) e di questa squadra che non ha soltanto impattato con la terza in classifica… ma meritava di vincere. Forse hai ragione dicendo che rispetto alla ‘giuve’ non ci mancano soltanto i favori arbitrali ma anche qualcosa sul piano del giuoco e della qualità nella rosa. Tuttavia proprio la ‘giuve di Conte’ vinse uno scudetto(per molti tifosi e non solo milanisti rubandolo al Milan) con un organico sconosciuto, alle grandi platee internazionali, ed inferiore a quello del Milan. Da lì inizio a concretizzarsi quella che oggi è definita la miglior squadra italiana. Alcune frange di tifosi, tra le quali il sottoscritto, speravano che il Milan, non gravato da impegni di sorta, potesse ripetere quello che fece la ‘giuve di Conte’ … e che male c’era a crederlo? Però Margherita hai ragione a mettere alla berlina quella parte di tifoseria che non si è ancora resa conto che oggi non possiamo più pensare di pasteggiare a caviale e champagne ma dobbiamo accontentarci di una buona pasta e fagioli.
    Sperare che il riavvicinamento di Silvio sia un ritorno reale è nei fatti. Silvio ha ricompattato la dirigenza, al netto della querelle Seedorf, cancellando le presunte o reali lotte intestine. Ha promesso un ritorno al passato pur nel rispetto del fair play finanziario. La squadra, anche se un tantino disarticolata, talvolta esprime un buon calcio che diverte il pubblico. A Marassi il Milan ha disputato la miglior partita di questo torneo pur non vincendo anche perché, non si capisce bene a quale titolo, ha giocato con un Honda che era l’ombra di se stesso perché non si era ripreso fisicamente dalla malattia di stagione. Ora è doveroso ritornare a riempire San Siro, soprattutto nel derby dove ritroviamo i ‘derivati’ ringalluzziti dal cambio di panchina. Non si possono fare sconti, arbitro permettendo, perchè non sarà il cambio dell’allenatore che potrà risolvere subito tutti i problemi di quella squadra. Sarà una partita difficilissima. Sarà una gara da vincere senza se e senza ma. Questo Milan, guidato al meglio da Pippo Inzaghi, può e deve vincere. Questo Milan può e deve raggiungere, direttamente o indirettamente, un posto in classifica per andare in Champions League. Il resto sono timori che la tifoseria milanista non dovrebbe mai palesare!

    1. Su Conte posso anche darti ragione ma il problema nostro è sempre stato mentale, più che altro.
      E ci vuole un po’ per metabolizzarlo perché abbiamo subito, indirettamente, l’1-0 contro la Juve in casa.
      E con questo dico solo che serve pazienza.
      Se Inzaghi da qui alla fine del girone non si trova almeno 4-5 con pochi punti di distacco dal 3 (in modo da intervenire giustamente sul mercato per arrivare 3) allora ne riparliamo..

  2. Borgofosco , dici :
    “nonostante sia sotto accusa per un campionato a dir poco positivo, che sta facendo.”
    A dir poco positivo non va bene . Certamente fanno male le critiche pregiudiziali ma fa peggio non sgridare mai il ragazzino . Sufficiente , date le circostanze e la fase iniziale . Non piu’ che sufficiente . Se vuole essere lodato deve fare di piu’ . Sopratutto con turnover e cambi .

  3. Margherita ,
    Generalizzare troppo nongiova a nulla . La domanda che ci dobbiamo fare e’ questa : come mai una tifoseria da sempre compatta , anche in serie B , entusiasta ed innamorata come nessun’altra , Come mai quelli che prendevano ogni anno il primo premio della correttezza , Come mai adesso parlano per turpiloquio (pure io ci casco ) contestano , vivono di rabbia e di sconforto ? Siamo andati in serie B , sono passati decenni senza titoli abbiamo avuto presidenti poveri , avari , incapaci ,ma non eravamo cosi’ incazzati .Allora , Margherita , pensi sia inutile chiedersi per colpa di cosa e di chi questa metamorfosi ?

    1. La risposta non è sicuramente Inzaghi e non è sicuramente colpa di chi ha avuto la possibilità di giocare.
      Ci si può incazzare, come fatto in passato, per il mancato impegno.
      Sono la prima.
      Ma quando corrono, lottano e sudano la maglia di più non puoi chiedere se non hai talenti e campioni già fatti.
      O hai la pazienza di attendere che Mattia (per esempio) torni a fare il Mattia e Stephan torni a segnare come faceva una volta..
      Oppure insulti gratuitamente a cazzo di cane i giocatori ed Inzaghi senza ottenere nulla. Anzi..

  4. la tifoseria milanista si e’ divisa in seguito a fatti precisi di cui la societa’ ha le sue responsabilita’.

    Oggi non ci sono i presupposti per unirla. Almeno certe falangi dovrebbero essere totalmente esclusi ed isolati

    1. Sono d’accordo.
      Esclusi ed isolati è pure poco.

  5. escluse ed isolate

    • sadyq il 16 Novembre 2014 alle 21:48

    Meno male non avete alcun potere!

  6. Se lo dici te…

      • sadyq il 18 Novembre 2014 alle 00:19

      Certo che lo dico io: non conti un cazzo!

  7. Caspita! Sei piu nottambulo di me!

  8. Margherita , certo che la colpa non e’ di Inzaghi e nemmeno dei giocatori . Per questi i tifosi fischiano o applaudono ma non si dilaniano fra di loro . La colpa e’ di un tizio bulimico con qualcosa di giallo addosso che negli ultimi anni si e’ attaccato alla sedia peggio che Buffon ai pali . Per rispetto non dico che fine dovrebbero fare i pali .

    1. Io sono dell’idea che purtroppo si generalizzi troppo. Molti tifosi tifano contro a priori ed è sbagliato. Fa male a Inzaghi e alla squadra.
      E per loro il male è tutto il Milan. Tifassero altro.

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