Non sparate sulla croce rossonera

La (ormai usuale) sconfitta contro il Sassuolo a Reggio Emilia e il pareggino inutile e insoddisfacente contro il Chievo a Verona hanno rimesso per l’ennesima volta in questa stagione e in questo lunghissimo periodo di recessione tutto in discussione: giocatori, formazione, modulo, acquisti, staff tecnico, magazzinieri, allenatore e società. E il vessillo del nostro amore, lo stemma con la bandiera di Milano (la croce rossa ndr.) da una parte e i colori rossoneri dall’altra, si è trasformato, ancora una volta, per l’ennesima volta in questa stagione e in questo lunghissimo periodo di recessione, in un bersaglio, uno di quei bersagli neri da bar americano sulla statale, con le freccette e i punti.

Nessuno rifiuta di tirare la sua freccetta, nessuno rinuncia al gioco a massacro: giornalisti (libera nos a malo, domine), giornalisti-tifosi (vi esorcizziamo, spiriti immondi) , ex amici-capitani-bandiere, ex avversario-cheprorpriocihannosempre odiato. Nessuno, insomma, rifiuta di sparare sulla croce rossa. Anzi, sembra quasi che la croce rossa, e i colori rossoneri, facciano lo stesso effetto che la muleta fa al toro della corrida.

Questo corpo denutrito e mal ridotto, pieno di piaghe e putrido, questo corpo disteso sul letto di una qualsiasi terapia intensiva è il corpo del calcio, soprattutto (ma non solo) del calcio italiano. Lo hanno ridotto così i tifosi (chiaramente non tutti i tifosi; i tifosi come quelli che abbiamo visto domenica a Udine, avete presente quei mostri?) e i giornalisti (chiaramente non tut… vabbè sì, i giornalisti sono tutti mostri). I primi, per vivere, hanno bisogno di una storia quotidiana sulla loro squadra; i secondi, per campare, hanno bisogno di scrivere il loro racconto quotidiano. E allora cosa si può scrivere di questo povero diavolo? Che è una squadra malandata in cerca di ritrovare la sua identità calcistica? Che il calcio è fatto di cicli, si vince e si perde, adesso bisogna pensare a ricostruire? Eddai! E poi chi li compra i giornali? Meglio parlare di un Milan comatoso. Meglio parlare di un Mihajlovic ormai delegittimato. Chi comprerebbe un giornale che titola “Sinisa, puoi far meglio. Il tecnico incassa la fiducia del Presidente nonostante gli ultimi risultati: è un momento difficile, basta ritrovare un po’ di fiducia”. Meglio scrivere “La resa di Sinisa. Questa squadra è una merda, arriva Brocchi”.

In realtà però così è facile. È facile prendersela con i giornalisti, con i curvaioli, con le scie chimiche e con i massoni. Potrebbe apparire invece più utile, servirsi di questo spazio per lanciare un’idea che da tempo si è fatta in strada in me. Un’idea forse banale ma che purtroppo molti mancano di sottolineare: forse che è la nostra vecchia chiara società ad essere ormai troppo debole?

E’ facile dire che a Sky non parleranno mai male di Sua Maestà Juve o che una critica all’Inter nella Gazzetta dello Sport è rara come un momento di comicità in un monologo di Siani, ma, oltre alla poca indipendenza dei giornalisti sportivi italiani, non è forse la nostra società che ormai, non avendo più alcuna unità di intenti lascia che i suoi vengano sottoposti a questo crudele gioco al massacro?

Parlar male del Milan è diventato fin troppo facile. Legittimo, per carità! Ma il buon Dio ha concesso a tutti noi le capacità intellettive per distinguere una formica da un elefante, un libro da una montagna e una critica ragionevole e legittima da un crudelissimo gioco al massacro, sadico e fine a se stesso. 

4 commenti

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    • vittorio il 16 Marzo 2016 alle 10:47

    Bisogna scrivere quello che ho scritto questa mattina. Leggi e se vuoi ne parliamo.

    1. Vittorio io “purtroppo” sono d’accordissimo con quello che hai scritto. Dico “purtroppo” solo perché la realtà sembra abbastanza lontano da quello che vorremmo. Io ho sempre pensato una cosa, che forse potrà apparire veramente stupida, ma penso si colleghi a quello che ha scritto nel commento (che ho letto). Se B. e AG impazzissero del tutto e sotto l’effetto di MDMA scegliessero me come allenatore del Milan la prima cosa che farei è far vedere in dvd, videocassetta, proiettore quello che il Milan è stato ALMENO negli ultimi vent’anni, almeno. Farei vedere quei video che mi fanno piangere, quei video con Sacchi, Capello, Ancelotti… E’ un’idea stupidissima, lo so. Ma per prima cosa vorrei che i giocatori capissero qual è la STORIA del Milan.

      1. Altro che stupida idea. Caro 18 Maggio , pur avendone segretamente gioito , non ho potuto fare a meno di commiserare gli storici avversari. Ieri sera pensavo quanto orgoglio aveva quella squadra da spendere sul campo dove pure ha perso ma lottando.Io non posso vedere Buffone per ovvi motivi ma comsideravo cosa voglia dire avere in squadra uno cosi’ ed anche altri tre, quattro veri leaders.Non credero’ mai , per tutto quello che ha dimostrato, che Berlusconi abbia voluto allontanare gente come Nesta, Gattuso, Maldini, per non parlare di Pirlo, Seedorf, Thiago , Ibra e via dicendo. Sono convintissimo che tutto questo sia avvenuto per i suggerimenti di Allegri e sopratutto di Galliani , per due motivi. Primo, non avere gente di grande personalita’ e carisma ad intralciarli.Secondo avere carta bianca per comprare e vendere a tinchite’ . Certamente avranno detto al Presidente che erano sicuri di ricostruire in fretta una squadra giovane e piu’ forte. Come sia finita e’ sotto gli occhi di tutti noi. Il migliore dei nuovi sembra Bacca ma francamente non puo’ nemmeno lucidare le scarpe ai centravanti che hanno vestito la maglia del Milan. In forza della necessita’ di difendere l’operato di Galliani Mihajlovic non lo si sostituisce mai, nemmeno quando fa schifo al cazzo, e si montano sfondapiedi e pregiudizi a carico di Balotelli . Capirai, diononvoglia che si entusiasmi , si rimetta a giocare come sa e freghi il posto al trentamilioni.Cosa sicura visto che Balo e’ molto meglio , solo che e’ una punta, non un centrocampista aggiunto.Come lo era Pippo,Sheva, George, L’IMMENSO, Crespo, Papin, come lo e’ Bacca. Ai quali non si e’ mai chiesto di allontanarsi dall’area di rigore perche’ sono come i cani da caccia.A noi servono i gol e nessuno segna. Lo stesso Bacca difetta in classifica marcatorime parecchio. Piace Niang? Ma che cazzo di attaccante da Milan e’? Piace Bonaventura (oppure Honda oppure Montolivo?) Mah! Non segna mai , ma proprio mai! Lo perderemo Balotelli, uno col tiro dritto e micidiale , peccatodavantiadio,finira’ come con El Shaaravi. Caro 18,aiutami, aiutaci, a riflettere ed analizzare i fatti con la logica per cercare di comprendere la verita’. Senza pregiudizi.

  1. http://www.calcioefinanza.it/2016/03/17/bilancio-milan-2015-rosso-di-90-milioni-ricavi-scendono-a-200-milioni/

    Viste anche certe notizie è proprio il caso di dire quello che hai messo nel titolo…

    PS: Piccola, grande, anzi grandissima, goduria ieri sera per i nostri cuori afflitti da una tristezza cosmica.

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