Neanche un mese di Seedorf, e già assistiamo agli sproloqui di sedicenti giornalisti sul nuovo allenatore del Milan. Sul modulo, sugli interpreti, su tutto.
Come se non fossero già abbastanza gli ex giocatori “voce del popolo rossonero” e unici depositari della verità, che dicono le cose come stanno e hanno già sentenziato che Allegri era molto meglio di Seedorf, con tanto di facce da funerale a ogni vittoria del Milan, anche uno pseudo-guru dell’informazione sportiva è arrivato a dire la sua. Dicendo addirittura che Seedorf è arrivato sulla panchina rossonera solo in quanto “spia” del presidente Berlusconi. Liquidandolo in fretta come “nuovo Stramaccioni” dopo appena 4 partite.
A parte le possibili considerazioni sugli errori di Seedorf sabato (un paio di errori di formazione ci sono stati) 7 punti in 4 partite non c’erano mai stati prima in questa stagione, se escludiamo il periodo della doppia vittoria a firma Birsa, e non si era mai vinto contro squadre avanti al Milan in classifica, come successo con il Verona. Anche il pari con il Torino è stato frutto di una partita in cui i rossoneri avevano avuto la maggior parte delle occasioni e controllato il gioco per buona parte della gara. Inoltre, si notano ancora serie difficoltà per quanto riguarda l’aspetto della preparazione atletica: compito di Allegri fino al 15 gennaio, nella cruciale fase del rientro dalle vacanze (ed è appunto a febbraio che le squadre del vate di Livorno calano). Per ora, nonostante Napoli, le vedove del livornese si sono dovute accontentare di poco nel festeggiare.
Aspettando tempi migliori dopodomani sera con il Bologna. Perché quella con gli emiliani è pur sempre una sfida contro una squadra che deve fare punti per salvarsi, ma dopo la fuga d’amore (degli yuan del Guangzhou) di Diamanti -che ha perso un’ottima occasione per stare zitto, parlando della “bandiera per soldi” Totti- i rossoblu hanno perso l’attaccante più importante della squadra. Pochi gol ma decisivi e tanta, tanta fantasia, come si è visto anche alla scorsa Confederations Cup. Mai come ora una partita del genere è propizia per fare punti, e toccherà al MIlan non sprecare l’opportunità offerta dal calendario.
1 commento
Con il NApoli c’ è stato un passo in dietro. Il livello era lo stesso che avevamo con Allegri.
Però è stato un caso isolato perchè nelle precedenti partite il livello della squadra era migliorato sensibilmente.
Comunque è normale ci siano passi falsi