L’ennesima “allegrata”!

Allegri_PP_763618370Addio al secondo posto? Molto probabilmente si, anche se non è detta ancora l’ultima parola. Lo scontro diretto tra Milan e Napoli per l’accesso diretto alla Champions ha regalato forse un po’ meno di quanto ci si aspettasse alla vigilia, trasformandosi specie nel secondo tempo più in una battaglia a tutto campo. Non aver perso, anche sotto di un uomo per venti minuti, lascia ancora la questione parzialmente aperta e in equilibrio fino all’ultimo.

Ma andiamo per gradi. Dopo il “caso Balotelli”, sulle cui ulteriori giornate di squalifica si saprà qualcosa in settimana, nel pre-partita di ieri sembra sia scoppiato anche un caso El Sharaawy; il piccolo faraone, punto di riferimento di tutta la prima parte di stagione quando Supermario era ancora un miraggio, viene inaspettatamente lasciato fuori da Allegri in una delle gare più importanti dell’anno nonostante l’assenza del suo nuovo compagno di attacco. C’è chi ha parlato di influenza, chi di problemi ad un ginocchio, tutte cose ampiamente smentite dall’ingresso a partita in corso dello stesso Stephan. E allora? Il motivo qual è stato? Allegri, alla fine della gara ha provato ad abbozzare una spiegazione, alludendo alla sua giovane età, alle tante partite disputate e al calo di forma dell’ultimo periodo. Motivazioni abbastanza campate in aria, visto che El Sharaawy non ha mai tirato indietro la gamba, e anche se non al massimo ha sempre dato il suo contributo accettabile. A mio avviso, la motivazione più plausibile è quel cartellino giallo che gli pendeva sulla testa, che Rocchi non avrebbe resistito a tenersi nel taschino per tutti i 90 minuti, e che gli avrebbe fatto saltare la gara contro la Juventus. Sono solo ipotesi, per carità, ma probabilmente più reali dello sterile tentativo di giustificazione del tecnico livornese.

Se vogliamo analizzare quello che si è visto in campo, l’assenza di pericolosità offensiva si è fatta sentire abbastanza, visto che non siamo quasi mai riusciti ad impensierire De Sanctis se non in occasione del goal e su un tiro rimpallato di Boateng ad inizio gara. Sterili insomma e, cosa ancor più grave, ingenui. Dopo il goal fatto la squadra ha perso totalmente gli equilibri, cosa da provinciale che punta a salvarsi, regalando di fatto il pareggio dopo soli tre minuti grazie ad una dormita collettiva di centrocampo e difesa. Come dicevo all’inizio, ci si aspettava molto di più, specie dal Milan che di fatto poteva riaprire totalmente la corsa al secondo posto. Paghiamo ancora una volta, a mio avviso, l’evidente incapacità da parte del nostro allenatore di gestire questo tipo di gare, di prepararle a dovere, di studiare l’avversario e le contromosse per batterlo. Siamo stati quindi costretti a vedere un Milan prevedibile davanti e impreparato dietro, pur conoscendo benissimo le loro strategie offensive e la centralità dei movimenti di Cavani e Hamsik.

Alla fine solo un punto, che lascia le cose così come sono e con una giornata in meno da giocare. Guardando l’aspetto positivo, manterremo alla fine di questo trittico di fuoco, condizionato anche dalle decisioni a nostro sfavore, il terzo posto, cosa non da poco considerando da dove veniamo e la storia di questa stagione. Sono inutili, a mio avviso, gli allarmismi legati alla Fiorentina, dato che ci ha recuperato due punti dopo parecchi mesi; per tutti gli altri che seguono, la bagarre si fa interessante e proprio per le tante squadre in pochi punti, dovranno star attenti a guardarsi tra loro per un posto in Europa League più che puntare dritto al terzo posto. Mantenere un posto in Champions sarebbe un risultato più che soddisfacente, e sarebbe un altro nuovo punto di partenza per il prossimo anno, sperando che qualcuno si accorga che il livornese, con le sue “allegrate”,  è una condanna e non una benedizione.

3 commenti

    • boldi1 il 15 Aprile 2013 alle 14:51

    veramente a sky ha parlato Allegri nell’intervista del dopo gara di problemi psicologici del faraone

    la verità è che qualcosa si sta spaccando nello spogliatoio milanista , con una diversa considerazione dell’allenatore per alcuni giocatori che al rientro dagli infortuni hanno spesso il posto da titolare vedi Boateng Robinho Muntari e Bonera ed altri spariti dal campo vedi Zaccardo Yepes Antonini Traore Nocerino

    sono curioso di vedere la reazione di Silvio alla panchina del suo pupillo ( il faraone)

    la grandezza di questo allenatore la vedremo lontano dal Milan in un’altra esperienza in una big del calcio di serie A , senza la protezione e l’aiuto di Tassatti e Galliani

    lontano da Milanello potremo finamente avere un quadro chiaro e non presunto sul valore di questo allenatore che rimane a mio parere uno dei più scarsi degli ultimi 20 anni al Milan

  1. Gli errori di Allegri sono tanto evidenti quanto eclatanti. La ciliegina sulla torta, nella discordia tra Allegri ed i tifosi milanisti, è stata l’esclusione di Stephan El Shaarawy.
    E’ parzialmente vero che Robinho ha disputato una partita decorosa. Ma anche l’aver tenuto in panchina M’Baye Niang è apparso, ai tifosi milanisti, come un insulto.
    KP Boateng ha mitigato lo strappo, con la critica, poiché ha tenuto discretamente la posizione di ‘pendolo orizzontale’ che non da punti di riferimento agli avversari.
    Torno al mio argomento preferito: l’arbitro Rocchi. Concordo con Nicco, ieri sera il fiorentino avrebbe certamente ammonito Stephan per escluderlo contro la Juventus.
    La garanzia, per il Milan, è che Rocchi non sarà, per l’ennesima volta, il portafortuna juventino arbitrando domenica sera a Torino(il Milan con l’arbitro Rocchi ha sempre perso contro la Juventus, sia a Milano che a Torino, anche le amichevoli).
    Non è escluso che gli ineffabili Nicchi&Braschi peschino, nell’ampio mazzo dei fans juventini, ‘qualcuno da regalare al Milan’, che sulla scia di Tagliavento e Rocchi, interpreti il ruolo di uomo di quel ‘Palazzo’ tornato ad essere, come ai tempi della ‘triade’, amico dei bianconeri torinesi.
    Ho rivisto in tv la partita contro il Napoli e devo denunciare, quanto avevo osservato sul campo. Il ‘Pazzo’ ha subito un ‘pestaggio scientifico’ consentito dalla pressoché totale impunità concessa a Britos, Bherami e Campagnaro(ignobile il tentativo, del futuro interista, di azzoppare anche Niang).
    Unica eccezione De Santis, bersaglio dei tifosi milanisti per l’accaduto dell’anno scorso, che non ha passato una serata tranquilla per i ‘rumors’ dalla curva.
    Qui si è fatto apprezzare Rocchi che, stanco delle sceneggiate dell’attore- portiere, ad un certo punto lo ha dovuto ammonire.
    Questo non salva in toto il fiorentino reo dell’ennesimo arbitraggio antimilanista. Non è ammonendo De Santis e solo alla fine, dopo l’espulsione di Flamini, Britos e Campagnaro, che Rocchi ha potuto salvare il suo arbitraggio da ‘antimilanista di sempre’. Pareggio doveva essere e pareggio è stato?
    Dopo Tagliavento e Rocchi per Domenica a Torino si dovrebbe pretendere un arbitro possibilmente imparziale.
    Forse è difficile trovare un arbitro così proprio quando si incontrerà coloro che tutti i tifosi delle squadre italiane ritengono essere ‘la squadra più amata dagli arbitri’.
    Soltanto attraverso una partita, giocata senza eccessivi favoritismi contro i ‘rudi juventini’, il Milan potrebbe non perdere l’ultima speranza di raggiungere il secondo posto.

      • boldi1 il 15 Aprile 2013 alle 16:53

      borgo per il sottoscritto è meglio Rocchi di Tagliavento , con il secondo il colpo di mani involontario di Flamini era sicuramente rigore ,

      al peggio non c’ è limite , per la juve ci daranno invece sicuramente Mazzoleni che è notoriamente Juventino

      certo che anche Orsato nel derby di Genova non ha diretto benissimo

      a questo punto spero in Romeo o in qualche giovane arbitro arbitro

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