E va bene è il Pescara, una neo promossa che non ha creato particolari problemi a nessuna delle grandi. Ammettiamo anche che il gol al primo minuto ha reso tutto un po’ più facile, con spazi più aperti e squadra un po’ più lunghe, ciò che serve al Milan per giocare meglio. E certo i due autogol sono sicuramente molto fortunosi e ci hanno aiutato indiscutibilmente a portare a casa i tre punti. Ma io lo devo dire, questo Milan mi è piaciuto. Anzi mi è piaciuto molto. I primi 25/30 minuti sono stati il miglior inizio di partita di questa stagione, a mio parere, e i ragazzi hanno mostrato sprazzi di gioco, di classe e di schemi da applausi.
Velocità, controllo del pallone, pochi passaggi sbagliati, sicurezza, grinta, pericolosità, qualità che non si vedevano da tempo a San Siro. È come se finalmente questa squadra avesse trovato l’olio giusto, quello che ha fatto ripartire un motore spento ormai da troppo tempo e che inizia a far sentire di nuovo quel rombo a tutti familiare. Vedere un terzino destro capace di crossare, difendere e correre sul serio su quella fascia non si scorgeva da tempo immemore e si prova una certa gioia a vederlo saltare l’avversario. E il pensare che il terzino in questione abbia soltanto vent’anni, non può che far allargare il sorriso.
A proposito di ventenni dotati, sul Faraone si sono sprecate pagine di inchiostro, tutti hanno elencato ed esaltato le sue qualità, il suo talento, la sua classe e quanto sia bello vederlo in azione. Ma io aggiungo che il ragazzino, che si diceva si fosse montato la testa, colui che anche Rino Gattuso aveva descritto come un indisciplinato, uno che pensa di essere già arrivato, proprio lui pare aver abbassato la famosa cresta ed essersi messo a disposizione della squadra e dei compagni. Stephan non è solo un goleador, un giocatore in grado di risolvere una partita, ma è anche un assist-man, uno che sostiene i compagni e corre, corre, corre per 90 minuti, pronto a dare una mano ovunque ce ne sia bisogno, dal centrocampo alla difesa. La ruota sta girando e pian piano i giocatori stanno tornando in forma: su tutti vedi l’esempio di Constant, arrivato tra le perplessità e i dubbi di tutti, ma cresciuto partita dopo partita e capace di un’ottima prestazione contro il Pescara, una prestazione che lo elegge ad oggi la scelta migliore sulla fascia sinistra. Domenica anche Nocerino sembrava tornato quello dei tempi d’oro, quel centrocampista che lotta e che sa inserirsi e diventare pericoloso. La squadra vista in campo ieri è un meccanismo che funziona, un meccanismo in cui anche i nuovi elementi o giocatori lontano dai campi da tempo come Muntari e Niang sanno inserirsi perfettamente e non fanno percepire la differenza con i titolari.
Ma dopo la carota, il bastone. Problemi ce ne sono ancora e si vedono. Il più lampante è la difesa: non riusciamo a non prendere gol. E la maggior parte di questi gol nascono dalla nostra stessa mancanza: l’indecisione sulle palle inattive. Calci d’angolo e punizioni sono spesso letali per una difesa insicura, che sulle palle alte va in seria difficoltà. E quando questa squadra prende gol va in confusione e iniziano gli errori, errori grossolani che trasformano le partite e i giocatori che non sbagliavano una passaggio e che fino a quel momento non pensavano ad altro che ad attaccare, tentennano, si impauriscono, sbagliano l’impossibile e mettono in pericolo il risultato. È accaduto anche domenica: sul 2 a 0 è arrivato il gol inaspettato degli ospiti, ovviamente su palla inattiva, e la difesa è andata in confusione, costringendo la squadra a subire per minuti che sono sembrati interminabili. Questa volta ci ha pensato un’autorete a tirarci fuori dai guai e rimettere la gara sui binari giusti, ma non sarà sempre così.
In questo bisogna migliorare se si vuole puntare in alto, molto in alto. Perché no anche ad un secondo posto. Perché io ci credo.
9 commenti
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Continuo a non vedere squadre più forti di noi davanti a parte la Juve (che abbiam comunque battuto). Il secondo posto è l’obiettivo finale – il terzo il minimo a questo punto.
E, ritornando sulle mie affermazioni di inizio stagione, correggendo l’affermazione
Direi che possiamo tranquillamente dire
difficilmente potremmo arrivare tra le prime tre, troppi punti persi all’inizio, ma questa rosa era da primi tre posto e lo dico da inizio stagione!!!!
facile ora cambiare opinione sulla rosa, mentre ad inizio stagione chi diceva che questa rosa valeva le posizioni champions veniva preso per pazzo e leccaculo… con un allenatore serio ora saremmoli con napoli e inter, ma va bene cosi, infondo, chi rompeva il cazzo ad inizio stagione era il classico tifoso politicizzato, colui che darebbe via la madre o la moglie per veder retrocedere il Milan di Silvio Berlusconi!!!!!
Veramente io l’opinione l’avevo ad inizio stagione e l’ho cambiata quando abbiamo fatto 8 punti in 7 giornate…
aggiornamento di mercato
da Milanello dicono
arrivano a Gennaio il difensore rumeno Chiriches Balottelli e weiss il giocatore del Pescara che ha come procuratore Raiola , guarda che combinazione ehe
in partenza salvo sorprese Pato , Robinho sembra ancora in bilico ma se arriva l’offerta giusta saluta anche lui
Berlusconi vorrebbe Seedorf allenatore al posto di Allegri , sinceramente non so cosa pensare
diablo quando hai tempo cambia un po l’header, le maglie con lo scudo sono vecchie
Dovrei metterci il gol di Muntari…
Seedorf come allenatore non sarebbe compreso da molte pippe che abbiamo in squadra, pochissimi possono capire la lingua calcistica del Professore, sia tra i giocatori che tra i tifosi!
senza quel mese e mezzo di buio dell’allenatore vedi sconfitte con Atalanta e Samp
eravamo sicuramente al terzo o quarto posto , con i giocatori che stanno arrivando a Gennaio si può ancora recuperare i 6 punti che ci separano dalla Lazio e Napoli
sono ottimista
quelli seguiiti dal Milan sono tutti ottimi giocatori , certo un conto è prendere Ogbonna e De Rossi due sicurezze un altro spessore invece prendere Chireches e Weiss e Balottelli
Io come ben sapete ritenevo possibile il terzo posto. Ma a inizio stagione. Diciamo che per arrivare terzi c’era bisogno di fare come la Juve l’anno prima, cioè partire a razzo e rendersi conto di partita in partita che l’obiettivo era difficile ma non irrangiungibile.
Noi questo clima non l’abbiamo saputo creare, un po’ per colpa di Allegri e un po’ per colpa anche di quei tifosotti che rumoreggiarono al primo passaggio sbagliato in Milan-Sampdoria. Non furono di aiuto.
Però mi va bene anche arrivare quarti, quinti, sesti o settimi. L’importante è che tutti accettino che abbiamo invertito una politica economica difficilmente sostenibile (prendendo esempio dall’inter) e da ora proviamo a costruire una squadra competitiva nel giro di un paio di anni.
Rome wasn’t built in a day. E fortunatamente un campionato di questo livello ci permette di lottare per la Champions con una rosa modesta. Questo significa che se azzecchiamo due acquisti di quelli giusti l’anno prossimo torniamo competitivi per lo scudetto, magari sfruttando proprio l’assenza dalla Champions.