Continua la rimonta

Amelia si accorge che i palloni si possono parare

Amelia si accorge che i palloni si possono parare

4-1 al Pescara, dunque, nel giorno del 113° compleanno del nostro amore – ricorrenza che ha istigato alcune pagine Facebook che non cito per pudore ad associare alla foto di Kilpin quella di Berlusconi, in un vomitevole accostamento che sa di bestemmia. Se qualcuno, non avendo guardato la partita di ieri, si limitasse a guardarne il perentorio risultato (magari senza indagare sui nomi dei marcatori), gli verrebbe spontaneo di lodare il piglio del Milan, capace di scardinare anche le difese più coriacee e chiuse e di far risaltare la grande differenza di rendimento, di blasone e di potenziale offensivo tra le due compagini. Peccato che non sia andata esattamente così, dato che per buona parte del secondo tempo siamo stati schiacciati dal Pescara, una squadra che, nonostante la simpatia che suscita (anche se le due cose, in realtà, sono correlate), è indubbiamente una delle più modeste del campionato. Peccato, soprattutto, che – nonostante l’indubbia evoluzione dimostrata in queste ultime partite (tale da essere primo in classifica in solitaria per rendimento nelle ultime 5 giornate) – il Milan continui a soffrire dei suoi atavici mali.

Primo fra tutti, l’idiosincrasia per le palle inattive: sia in fase offensiva che in quella difensiva, infatti, un angolo o un calcio di punizione sono sempre l’occasione per una ripartenza, o per un’occasione da gol, degli avversari. E solo la fortuna ci ha aiutati, proprio su calcio d’angolo, nel concretizzare tali occasioni: la buona sorte, cioè, del trovarci di fronte maghi del pallone quali Abbruscato e Jonathas, talmente amanti del gol da ricercarlo in qualunque modo – e in qualunque porta. Ma non ci andrà sempre bene: e già ieri, Terlizzi ci ha purgato, complice un posizionamento difensivo insulso di tutti i giocatori in area. Non che il loro sia il solo contributo: dalla parte dell’ex Varese anche la straordinaria reattività di Amelia, che si è richiamato ad un eroe cinematografico per la sua odierna prestazione: il bradipo de “L’Era Glaciale”. Nulla lo ha potuto smuovere, è stoicamente rimasto in un punto da lui prefissato. Anche quando gli abruzzesi stavano progettando la beffa.

Ovviamente, la colpa di tali amnesie di difensori e portiere non è solamente insita nel loro essere, a parte poche eccezioni, indegni della maglia che indossano, ma bisogna risalire all’origine. Dal tempo, cioè (ed è durato per diversi anni), in cui un solo giocatore, quello stesso che secondo alcuni starebbe per tornare in prestito – e la smentita non ha fatto che darmi sollievo – ha monopolizzato le palle inattive, provocando punizioni battute in tribuna e calci d’angolo corti sprecati in inutili passaggi in orizzontale. Dal momento in cui ha messo piede a Milanello, Allegri – già non un mago di suo – non ha potuto che adeguarsi alla mediocrità vigente in questo ambito, ritenendo impossibile instaurare delle rivoluzioni di pensiero. Ed è un male, considerando che ci sono squadre (Catania e Fiorentina, ad esempio) che sugli sviluppi di tali azioni stanno costruendo il loro campionato, e – nel caso dei viola – ci sono davanti, pur essendoci oggettivamente inferiori.

E’ un dato di fatto, che stiamo constatando da tutte le difficoltà che tali squadre stanno provando anche contro piccole: sopra di noi, quando giochiamo da Milan, c’è solo la Juventus – purtroppo, e non per meriti loro ma per il nostro essere in condizione di smantellamento. Avessimo iniziato in maniera decente questa stagione, senza iniziare a carburare solo a metà novembre, ce la staremmo sicuramente giocando per la zona Champions’ con Napoli e Lazio: Inter, Roma e Fiorentina ci sono oggettivamente inferiori. Non per qualità della rosa, ma per capacità di saper gestire le situazioni più disparate con il deciso piglio della grande: in questo, un Milan al 100%, consapevole dei propri limiti ma anche dei propri pregi, e soprattutto di ciò che abbiamo dato al Calcio nei nostri 113 anni, non è secondo a nessuno. Né in Italia, né in Europa, né nel mondo.

10 commenti

Vai al modulo dei commenti

  1. Dal tempo, cioè (ed è durato per diversi anni), in cui un solo giocatore, quello stesso che secondo alcuni starebbe per tornare in prestito – e la smentita non ha fatto che darmi sollievo – ha monopolizzato le palle inattive, provocando punizioni battute in tribuna e calci d’angolo corti sprecati in inutili passaggi in orizzontale.

    Quindi prendiamo gol su calcio piazzato perchè fino a due anni fa (l’anno scorso non giocava) Seedorf batteva i calci d’angolo a sentimento. Ovviamente non debbono esserci schemi nei calci piazzati in attacco e in difesa imposti dall’allenatore. E ora che il monopolizzatore Seedorf se n’è andato l’allenatore non è ancora in grado di proporre uno schema, chessò Cassano per Guarin in inter-Napoli… Strano che oltre che colpa di Seedorf non sia anche un po’ colpa di Berlusconi..

    Comunque stiamo in guardia perchè sta partendo la campagna di rovesciamento della realtà: il Milan non è una buona squadra penalizzata da troppi errori del suo tecnico nei primi mesi, ma il Milan è una pessima squadra miracolosamente condotta in alto da un tecnico straordinariamente capace. Diavolino occhi ben aperti mi raccomando, la disinformazione allegriana si è messa all’opera.

    1. Comunque stiamo in guardia perchè sta partendo la campagna di rovesciamento della realtà: il Milan non è una buona squadra penalizzata da troppi errori del suo tecnico nei primi mesi, ma il Milan è una pessima squadra miracolosamente condotta in alto da un tecnico straordinariamente capace. Diavolino occhi ben aperti mi raccomando, la disinformazione allegriana si è messa all’opera.

      Questa me la sono persa.
      I gol presi su palla inattiva sono la migliore certificazione dell’incapacità di questo tecnico. Perché lì contano gli schemi e non gli uomini.

  2. . Né in Italia, né in Europa, né nel mondo.

    Se non vuoi accostare Kiplin a Berlusconi almeno evita di chiudere il post citando la frase più ricorrente del nostro Presidente… eh dai..

  3. Chi pensa che non contano gli schemi ma gli uomini mi deve spiegare perché i Milan di Nereo Rocco, Arrigo Sacchi, Fabio Capello etc. hanno sempre privilegiato gli schemi e la tattica agli uomini.
    1) Nereo Rocco cacciò il turista inglese Jimmy Greaves ed inserì Gianni Rivera. Il Milan vinse lo scudetto in rimonta sull’Inter di Helenio Herrera.
    2) Arrigo Sacchi fece acquistare Angelo Colombo e successivamente impose l’acquisto di Frank Rijkaard costruendo un Milan, a zona, a dispetto di tutti gli ‘italianisti’.
    3) Fabio Capello, infortunatosi Zvominr Boban, fece acquistare Marcel Desailly mettendolo nell’insolito ruolo davanti alla difesa.
    Fabio vinse tutto tranne l’Intercontinentale!

    Esempi ve ne sono infiniti anche per le altre squadre, non da ultimo quello di Antonio Conte che, a mezzo dei suoi schemi di gioco, ha trasformato dei presunti brocchi nella difesa della nazionale rivitalizzando anche uno scarto del Milan.
    Ora se Massimiliano Allegri riesce a dare un ‘giuoco’ a questo Milan… tanto di cappello ed evviva Massimiliano! Ma per il momento non è così e non è stato così neppure con gli acclamati fuoriclasse che ha gestito(secondo altri malgestito)nelle passate stagioni. Stiamo ancora aspettando che la panchina prima d’argento e poi d’oro dimostri di essere un allenatore da Milan capace di dargli un ‘giuoco’ al di la’ degli uomini che, per me, sono validissimi e non inferiori alle migliori rose di altre squadre italiane!

    • fabregas11 il 17 Dicembre 2012 alle 12:25

    che post brutto!

    detto ciò, consigli per gli acquisti:
    Saphir Taider del Bologna
    Lucio Ferreira da Silva svincolato
    Ishak Belfodil del Parma

  4. Diablo guarda qua: http://colpiditesta.sportmediaset.it/2012/12/17/e-allegri-il-segreto-di-el-shaarawy/#respond
    Te l’ho detto che bisogna stare attenti, gli allegriani si sono infiltrati pure in Mediaset. Praticamente questo dice che è merito di Allegri se El Shaarawy è esploso perchè un anno e mezzo fa gli ha dato del coglione (lungimirante!). Dimentica però che se non fosse stato per Devis Mangia e la sua convocazione in under 21, il Faraone avrebbe continuato a fare la seconda punta o il trequartista. Bello il pezzo in cui dice che ne ha dosato l’utilizzo, peccato che sia falso: l’anno scorso giocava chi era più forte, ovvero Cassano, quest’anno ha iniziato a giocare (fuori ruolo) perchè non c’erano molte altre soluzioni.

    15 milioni per Pato, si dice: potrebbe essere una buona soluzione, anche se un Pato al 70% segna più degli altri e senza il suo gol al Malaga non se saremmo arrivati agli ottavi di Champions.

    1. 15 milioni per quella pippa di Pato lo porto io a piedi.

    • sadyq il 17 Dicembre 2012 alle 20:54

    15 milioni per Pato, che è stato pagato 20, sarebbero l’ennesima minchiata di chi ha il cervello nel culo! Tanto vale tenerlo!
    Ma non preoccuparti Diavolo, non c’è nessuna “campagna”, tranne quella dove manderei alcuni a zappare la terra. Ci sono soltanto quelli che continuano a dare le colpe a chi capita ed i meriti al pedopresidente!

    • sadyq il 17 Dicembre 2012 alle 22:09

    Certo, perchè i soldi non sono tuoi! Comunque sembra che l’offerta dei 15 sia per metà cartellino e le cose cambiano!

    • mattoinh7 il 18 Dicembre 2012 alle 00:11

    Pato è potenzialmente un fuoriclasse,un attaccante completo.

    Un fuoriclasse sempre rotto è però,per definizione,inutile.

    Sono 5 anni se non di più che il Milan aspetta questo giocatore che non ha mai fatto la differenza in maniera continuativa per un motivo o per l’altro.

    Per cui si torna al punto di partenza: un fuoriclasse che non gioca mai è inutile.

I commenti sono disabilitati.