Il posto che ci spetta

Un’altra vittoria. E un’altra vittoria in trasferta. È un Milan che sembra trasformato rispetto alle prime partite, partite che ci avevano fatto temere tempi molto più bui. Ma pian piano la squadra sta rialzando la testa, sta iniziando a lottare, dopo aver capito che quella posizione in classifica non è una posizione da Milan e soprattutto non è meritata. La vittoria di Torino trascina il Milan a 24 punti, che rispetto alle ultime stagioni e soprattutto rispetto a chi ci sta davanti sembrano davvero pochi. Anzi sono troppo pochi. Soprattutto per una squadra che a inizio stagione ha dichiarato di perseguire l’obiettivo scudetto o che almeno in onore della sua storia ha l’obbligo di puntare sempre al primo posto.

Purtroppo devo anche aggiungere che questi 24 punti non sono del tutto ingiusti: ci sono state partite in cui avremmo meritato di più, ma ci sono state anche tante sconfitte giuste, partite in cui la squadra non è mai scesa in campo o ha commesso errori talmente grossolani da non poter pensare di ottenere tre punti. Ma vorrei tornare su un pensiero che ho già espresso qualche tempo fa: osservo le squadre di questa serie A e continuo a non scorgere compagini tanto più forti di questo Milan. Non vedo squadre imbattibili e non riconosco squadre di campioni. Escludo da tutto questo la Juve che nonostante la debacle di San Siro, reputo ancora la migliore, una spanna sopra le altre. Quello che i bianconeri hanno in più è la capacità di ESSERE squadra, di possedere un gioco sempre uguale a sé stesso, ma soprattutto la continuità. È la continuità che fa la differenza tra la Juve e tutte le altre. Escludendo la Juventus quindi, penso a chi attualmente occupa il secondo e terzo posto di questo campionato e non credo che il Milan sia nettamente inferiore alle due squadre.

I cugini non hanno un sistema di gioco, si affidano alle palle lunghe e alla capacità di segnare di quei tre là davanti, dei fenomeni senza dubbio, ma c’è poco altro. Il centrocampo è di qualità mediocre e la difesa che tutti celebrano senza sosta, non mi sembra imbattibile. È un’Inter da grandi imprese, che non perde uno scontro diretto, ma che fa tanta, troppa fatica con le cosiddette piccole. E si sa che se non si vince con le piccole, difficilmente si va avanti nel campionato italiano. Discorso inverso per il Napoli: i partenopei non riescono a vincere uno scontro diretto, ma contro le piccole sono formidabili. È una squadra senza fuoriclasse in mezzo al campo e con un solo grande fenomeno, Edinson Cavani. Che però ad oggi ha segnato meno di El Shaarawy. Con questo non voglio dire che il Milan non abbia gravi difetti: è una squadra che prende quasi sempre gol, continuano le amnesie difensive, senza Montolivo manca chi crei il gioco, i portieri non rappresentano una sicurezza. Ma aggiungo che anche le squadre seconda e terza in classifica possiedono grandi difetti, a parer mio non inferiori a quelli del Milan. E lo stesso discorso vale per le altre squadre che ci stanno davanti, dalla Fiorentina priva di goleador, alle romane.

Aggiungo una nota personale che forse servirà a spiegare tutto il mio ottimismo: ho visto la partita in trasferta all’Olimpico e oggi vedo le cose da un altro punto di vista. Vivere una trasferta cambia la prospettiva, dà quella fiducia e la capacità di credere nella squadra che a casa o anche a San Siro non si respira. I primi 30 minuti del Milan sono stati agghiaccianti. Non si è visto né un tiro in porta né un’azione condotta in modo esemplare. Fattori che mi avrebbero fatto imbufalire in una situazione normale. Ma a Torino no, a Torino io ci credevo, credevo nella vittoria anche dopo il gol assurdo di Santana, perché quelli accanto a me volevano vincere più di ogni altra cosa e per far parte di quel corpo unico, ci credevo anche io. Quindi viva le trasferte perché fanno riscoprire un tifo che spesso si dimentica. Poi però si torna, si pensa che De Jong ha concluso la stagione, che Ambrosini non può reggere tutte le partite al suo posto e che Muntari dovrebbe tornare, ma è stato fuori tanti mesi e faticherà a recuperare la forma. E tutto diventa un ostacolo alla rincorsa al posto che ci spetta.

7 commenti

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    • boldi1 il 11 Dicembre 2012 alle 09:30

    se non ci saranno innesti importanti a gennaio , è dura pensare di arrivare oltre il 5 posto , con un paio di acquisti azzeccati si potrebbe provare a lottare per il 3/4 posto ma la vedo durissima visto il distacco che abbiamo accumulato

    concordo , il primo tempo di Torino è stato terribile , ogni partita è la solita storia , la prima mezzora la regaliamo quasi sempre agli avversari e l’allenatore non incide per nulla

  1. D’accordo con tutto…. 3° posto fallito per demeriti dell’allenatore che ha impiegato otto partite per trovare una squadra.

      • boldi1 il 11 Dicembre 2012 alle 09:36

      otto partite ? e quella di coppa ? sei stato troppo buono

    • mattoinh7 il 11 Dicembre 2012 alle 10:49

    Ogni partita tra le grandi è,per definizione,una partita da tripla.
    Infortuni e squalifiche possono essere fattori più determinanti rispetto ad altri valori.
    Ci possono essere problemi di forma (Milan all’inizio,Inter nelle ultime partite) che condizionano il rendimento e il giudizio.
    La Juve è,oggettivamente,di un altro livello;questo non significa che sia imbattibile,ma significa che alla lunga la superiorità tecnica,atletica e dei cambi a disposizione si impone.
    Tutte le altre possono giocarsi benissimo secondo e terzo posto.
    La squadra con maggiori lacune da colmare a Gennaio è l’Inter,che però è seconda….il che è sintomatico.
    Inter e Milan hanno formazioni titolari rispettabilissime,ma riserve non all’altezza.

    Tutto dipende dal mercato di Gennaio.

      • boldi1 il 11 Dicembre 2012 alle 11:33

      verissimo il mercato di gennaio è importantissimo

      inter juve e Milan qualcosa fanno e si rafforzano , le altre Roma Lazio Napoli Fiorentina credo di no e questo conterà tantissimo in un arrivo in volata

      per questo motivo l’Inter è sicura di arrivare nelle prime tre posizioni

  2. Perfetto cara Silvia. Le tue sono le sensazioni di una tifosa vera! Io provo a sognare Daniele ‘de rossonero'(alla romana).
    Un simile innesto, nell’attuale rosa, renderebbe, forse, realizzabile ciò che tutti riteniamo sia impossibile da raggiungere!:smile:

  3. Terzo posto sfumato causa fattore Allegri nelle prime 8 giornate. Per onestà intellettuale ammetto che sarebbe stato comunque difficile.
    Giochiamo per l’EL ma mi accontento di notare che non siamo in zona retrocessione, a sentire certi cazzari m’ero preoccupato.

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