Nel bene o nel male: ripartire!

Era necessario ripartire, nel bene o nel male, da una vittoria. Nessuno poteva aspettarsi il bel gioco, il dominio a 360° seppur contro un avversario modesto come il Cagliari. Il Milan di questo periodo non riesce a fare meglio di così, per un motivo o per un altro, e per questo già vincere senza subire goal è da considerarsi un successone. La prima vittoria a S.Siro arriva con Tassotti in panchina, e Allegri in un angolo sperduto della tribuna a confabulare confusamente con collaboratori e camerieri; probabilmente un caso, ma vedere il buon Tasso in panchina fa tutta un’altra impressione. Promosso a pieni voti quello che dovrebbe essere il vice, con cambi giusti che hanno dato ulteriore qualità ad una squadra in un momento difficile.

Il protagonista della serata è stato sicuramente El Shaarawy, il piccolo faraone che come auspicato da me in prima persona si è sbloccato in zona goal, e ancora una volta ha trascinato la squadra da migliore in campo. Oltre ai goal, tanto sacrificio anche in zona difensiva, con le fasce,  sinistra prima e destra poi, interamente coperte per dare pericolosità in avanti e copertura in difesa. Insomma una prestazione a tutto tondo, che sarebbe stata esaltata a dismisura se il ragazzo avesse avuto la maglia bianco-nera, o magari quella azzurra del Napoli. Siccome siamo il Milan, tutto passa in secondo piano, ma forse stavolta ci va meglio così. Non va bene caricarlo di responsabilità e farlo diventare l’elemento risolutore di tutti i nostri problemi, perchè si rischierebbe di bruciarlo già in partenza; questo è un ulteriore compito che spetta all’allenatore, quello di far crescere e maturare i giovani, facendoli giocare e puntando su di loro ma senza gravare interamente sulle loro spalle. Per quel che riguarda il resto della squadra, bene la difesa, con Bonera e Mexes sempre attenti, e molto bene anche i terzini: finalmente entrambe le fasce sono state coperte a dovere, e per la prima volta negli ultimi anni sono arrivati cross importanti anche dalla sinistra. Insomma, sempre inserendoci nella linea del discorso fatto in precedenza, De Sciglio è uno su cui puntare, perchè ha personalità e le giuste caratteristiche per far bene sia a desta che a sinistra. Il punto dolente della serata di ieri è stato forse il centrocampo, dove Montolivo ancora non ha ingranato totalemente, e De jong non gioca forse nella posizione preferita e per questo bisognerà attendere ancora un po’ prima di vederli esplodere. Non spreco parole per quell’elemento indecente che non so come abbia fatto ad arrivare al Milan, segno ulteriore che qualcosa non va in chi dovrebbe scoprire e comprare talenti e invece va in giro a raccattare barboni.

Questa quinta di campionato ci regala poi un Napoli travolgente, che sotterra una Lazio candidata come ogni anno a “miglior fuoco di paglia”. Quando Cavani esplode si vede, quello che mi irrita è tutto ciò che ne consegue, con SkyNapoli24 che eleva il tutto ad un’altra dimensione, paragonandolo ad un dio in terra. Pazienza siamo abituati anche a questo. Detto del Napoli, la peggior Juve stagionale ringrazia San Gennaro, per dirlo alla napoletana, per portare a casa ancora una volta un  punto pur non meritandolo; ci saranno cose buone in questa squadra, ci sarà sacrificio e voglia di vincere, ma c’è anche una bella fetta di “botta di culo” che dura da un po’ di tempo a questa parte (scusate il francesismo!). Finisco con la seconda di Milano, che miracolosamente rinasce e lo fa grazie a chi, secondo i giornali? A lui, al grandissimo Cassano, all’uomo che non è mai stato felice come all’Inter, che al Milan non si sentiva in famiglia come ora, che non ha mai atteso altro nella sua vita che giocare per una squadretta di perdenti. Bravo Antonio, divertiti pure, tanto lo abbiamo capito tutti che l’unica cosa di cui avevi bisogno era una mezza società senza regole, dove si può fare tutto quello che si vuole senza conseguenze, dove se uno sbaglia gli danno un premio per non farlo di nuovo: sono contento per te, Antonio, sei capitato proprio nel posto giusto, e noi di te ne facciamo volentieri a meno.

Excursus concluso, analisi anche. Manca da dire che qui non ci si può rilassare nemmeno un po’, perchè di positivo in questo Milan c’è poco e di Allegri siamo comunque stanchi. Parma, Zenit e Inter ci diranno se effettivamente resteremo con questo allenatore fino alla fine, e se realmente così dovesse essere, speriamo che quel secondo allenatore che meriterebbe di essere il primo lo illumini, gli indichi la strada che ai suoi occhi pare celata. L’importante è ripartire, e con un Tassotti più propositivo sarà più facile farlo.

6 commenti

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  1. Bravo Nicco ora sì che mi sei piaciuto! Permettimi una piccola contestazione alla disamina tecnica contenuta all’ottimo articolo, da milanista, che hai scritto!

    ” bene la difesa, con Bonera e Mexes sempre attenti”

    Non concordo con te perché quella difesa, sempre nella zona centrale, ha lasciato tre nitide palle gol alliavversario che non era affatto così modesto come lo si vorrebbe far passare. I saltatori, Daniele Bonera non lo è mai stato, sono quasi sempre scavalcati, soprattutto su palle inattive, dai cross degli avversari.
    Questo ad Udine ci è costato la sconfitta. Mexse scivola su una errata interpretazione dell’offside e Zapata fa quella cosa orrenda che poi ha determinato la sconfitta!
    Molto meglio Francesco Acerbi che entrato in situazione d’emergenza ha cancellato Ranegie dal terreno di gioco e si è opposto come balurdo a tutti i cros dell’Udinese.
    Paradossalmente il Milan ha giocato meglio in 10, con Francesco in campo, piuttosto che in 11 con Zapata disastroso e Mexes indeciso. Il francese si è ripetuto, nelle indecisioni, anche contro il Cagliari. Quindi non trovo corretta la tua analisi relativamente alla coppia centrale difensiva oppure, quanto meno, alla fase difensiva del Milan che era e rimane da incubo(forse per colpa anche di De Jong che viene utilizzato fuori ruolo).

      • boldi1 il 27 Settembre 2012 alle 16:58

      Borgofosco

      ma che ruolo dovrebbe avere De Jong ?

      l’ho visto giocare a san Siro a volte mediano a volte centrocampista di destra ma si è sempre distinto per passaggi laterali o addirittura all’indietro

      1. Nigel De Jong è un mediano basso difensivo, per intenderci… un Gattuso! Ieri contrariamente a quanto letto, sulla stampa sportiva, Nigel ha incominciato ad interpretare al meglio il suo ruolo. Lo si è notato particolarmente quando Riccardo ‘l’è scupà’. De Jong andava a pressare l’avenzante portatore di palla avversario oppure si frapponeva alle sue avanzate. ‘Rasaerba’ Nigel ha in meglio, rispetto all’amatissimo ‘Ringhio’, che vede la porta e farà parecchi gol come ha sempre fatto.
        Però vogliamo dare un bravo al ‘Tasso’? Cambi giusti e senza esitazione, al momento giusto. Poi non era colpa sua se in panca aveva Constant e non il miglior Boateng. Ecco.. spezzo una lancia a favore delle vostre critiche ad Allegri. Ad Udine bastava che toglisse di mezzo Zapata, quando è uscito di senno con l’entrata ‘assassina’ su Pinzi… il Milan mai e poi mai avrebbe perso la partita. Il dubbio è che Mauro, lo ha dimostrato ieri sera, forse avrebbe immediatamente fatto quel cambio ed inserendo Acerbi il Milan avrebbe vinto a Udine.
        ps. La mia coppia di difensori centrali è: Bonera-Acerbi.

    • fabregas11 il 27 Settembre 2012 alle 16:06

    beh credo che i cambi siano stati decisi da allegri come avviene ogni volta che un allenatore è squalificato…

  2. Bonera decente ma Mexes inguardabile……………..preferisco Yepes anche zoppo!!!!

    • boldi1 il 27 Settembre 2012 alle 16:56

    Mexes inguardabile , tutta la vita meglio Acerbi Yepes o al limite Zapata

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