L’importanza di chiamarsi Prince

L’immagine esemplare di questo Milan a pezzi non può essere che lui: Kevin Prince Boateng. Chi di noi non lo ricorda festeggiare lo scudetto vinto a colpi di “Moon Walk” sul palco dopo la premiazione, trofeo a cui il ghanese ha dato un apporto considerevole nonostante l’ingombrante presenza di un certo Ibrahimovic.

Eppure quello che abbiamo sotto gli occhi oggi è un giocatore perso, sia fisicamente ma soprattutto mentalmente. La grinta e la tenacia che ce lo hanno fatto amare ora sembrano essere svanite nel nulla, nei minuti giocati fin’ora ha passato più tempo disteso sull’erba o invocando falli molte volte del tutto inesistenti. Sicuramente tutto ciò dipende dalle condizioni fisiche precarie:un intervento per pubalgia alla mano in passato e uno ai tendini della mano hanno minato la sicurezza del giocatore, ma non può essere soltanto questo a d avere trasformato uno dei più promettenti giocatori della Serie A in un brocco totale.

I tifosi più maliziosi danno la causa di questa sua inaspettata debacle alla relazione con l’ormai ex-velina Melissa Satta che avrebbe portato Prince sulla “via della perdizione” ma anche questo mi sembra un motivo banale, che spiegherebbe inoltre la mancanza di forza fisica ma quasi per nulla la carenza di concentrazione. Ciò che invece ha influito, a mio modesto parere, sulle scarse prestazioni di Boateng sono il peso delle responsabilità: quella maglia numero 10 pesa come un macigno sulle sue spalle, specialmente adesso che non più un punto di riferimento in campo e nello spogliatoio come potevano essere Zlatan o Seedorf. E l’espulsione con l‘Udinese dopo soli trenta minuti dal suo ingresso in campo ne è la prova provata, tanta voglia di fare e di spaccare tutto certo, ma anche molto nervosismo, comportamento tipico dell’individuo che sà che senza un suo sforzo più grande la squadra non riesce ad andare avanti ma che evidentemente non riesce a dare questo qualcosa in più.

Detto questo non voglio assolutamente che Boateng sia un giocatore finito, ma più semplicemente che stia attraversando un momento di condizione molto sfavorevole che fa il pari con quello della maggior parte dei giocatori che in questo momento dovrebbero “ tirare avanti la carretta” e che evidentemente non lo stanno facendo altrimenti non ci troveremmo con soli 3 punti in classifica.Volendo essere proprio pignoli dovrebbe essere anche compito di un buon allenatore cercare di comprendere questi problemi psicologici e magari aiutare gli elementi in difficoltà, dando modo ai più talentuosi di trasformarsi in leaders, cioè un qualcosa che di cui al momento nei nostri ranghi sentiamo molto la mancanza. Di questo e anche di un buon allenatore evidentemente.

20 commenti

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  1. “E l’espulsione con l‘Udinese dopo soli trenta minuti dal suo ingresso in campo ne è la prova provata, tanta voglia di fare e di spaccare tutto certo, ma anche molto nervosismo, comportamento tipico dell’individuo che sà che senza un suo sforzo più grande la squadra non riesce ad andare avanti ma che evidentemente non riesce a dare questo qualcosa in più. Detto questo non voglio assolutamente che Boateng sia un giocatore finito….”

    Caro Raffaele non ho contestato neppure i tuoi giudizi su Zapata, giocatore che, al momento, non ha dimostrato di meritare di giocare nel Milan. Ma quello su KPB dice cose diametralmente opposte a quanto pensavano e vedevano tutti i ‘panchinari del Milan’ seduti sulla rovente panca di Udine.
    L’arbitro ha fortemente condizionato la partita? Siiiiiiiiiiiiiiii. Il comportamento di Celi è equiparabile a quello tenuto durante Milan-Fiorentina del campionato scorso? Siiiiiiiiiiiii.
    Celi è un arbitro scadente oppure di ‘Palazzo’? Siiiiiiiiii. Questo non vuol significare assolvere il tanto discusso Allegri che ha sbagliato nello schierare il colombiano invece di Francesco Acerbi. De Jong al posto di Nocerino e non confermando De Sciglio titolare inamovibile di questo Milan.
    Infatti la fisicità del ‘bassaiolo’ ha praticamente annullato, addiritura quando l’Udinese era prima in singola e poi in doppia superiorità numerica, il lungagnone svedese che da Ibra ha imparato solo ad essere un violento(doveva essere espulso per la gomitata volontaria rifilata ad Ignazio Abate). Ma, forse questo gentiluomo proviene anche lui dai malfamati quartieri di Rosengard a Malmo. Solo che non gioca nel Milan, ergo, tutto gli è consentito, anche l’uso sistematico delle mani, per liberarsi dell’avversario.
    KPB è un ‘cantiere aperto’ la sua è una posizione da trequartista atipico. Ma, le sue accelerazioni scompigliano le difese avversarie e mi ricordano quelle di Ricardo Leite.
    ps. Anche Pinzi doveva essere espulso perchè il suo fallo, che ha provocato la censurabile reazione di KPB, era se non da rosso diretto almeno da giallo!

    • boldi il 25 Settembre 2012 alle 14:40

    a Milanello sussurrano di un Boateng che si è montato la testa , la maglia numero 10 da titolare ha avuto un pessimo effetto sulla persona , ci sono dei dubbi che svolga una vita da atleta , in questi giorni occupato a presenziare alle sfilate di moda , non mi meraviglerei di una sua cessione a Giugno

    sinceramente con il cambio definitivo di modulo per far rendere al meglio il Faraone Bojan e Pazzini avremo al contrario un Boateng scontento nel ruolo di centrocampista di destra

    e vi chiedo ne vale pena? per il sottoscritto si

    per quanto riguarda le critiche ad Allegri , effettivamente in questo blog il primo a criticare Allegri è stato senza dubbio da subito DNA
    poi dopo la fatal Cesena mi ricordo che si erano aggiunti il sottoscritto e Diavolino

    e ci avevamo purtroppo visto giusto 🙂

    1. Boateng è uno di quei problemi creati da una società che ha perso totalmente il bandolo della matassa. Affidargli il compito di leader, prima che lui se lo sia conquistato sul campo, è stato un errore dilettantesco. Tuttavia ad Udine se lo lasciavano giocare, non commettendo falli sistematici su di lui, peraltro mai sanzionati da Celi, si era cominciato a vedere quello che lui deve fare in campo. Infatti il gol di El Shaarawy è in parte merito suo, comunque merito di una azione degna di essere chiamata tale.
      Ho più volte detto che a me non importano le sorti dell’allenatore. E’ un professionista e deve meritarsi i lauti guadagni che percepisce. Dare un giuoco alla squadra?
      Ho tentato di spiegarvi come Nereo Rocco dava un giuoco alla squadra, cioè, affidandosi ai senatori che lo sostituivano in campo. ma quello che maggiormente mi infastidisce, trattandosi di un sito di milanisti, è che non si vedano mai le pecche e le colpe del ‘Palazzo’ che sta penalizzando il Milan in tutte le maniere possibili.
      Già l’infingarda moviola, del duo antimilanista di Mediaset Premium, non racconta del sacrosanto rigore negato a Zapata, forse l’unica cosa pregevole fatta dal colombiano, e dei falli sistematici che hanno impedito un corretto sviluppo, o quanto meno un abbozzo, delle azioni del Milan . Anche qui mancano le sanzioni!
      Per non parlare del lungagnone svedese che usava tutte le parti del corpo fuorché i piedi per infastidire l’avversario. Il calcio inteso come spettacolo ha sì bisogno di giocatori tecnicamente validi, di eccelsi vedo solo Leo Messi, ma ha anche bisogno di arbitri che non indossino la solita casacca a strisce verticali bianche e nere!

  2. Boateng non ha avuto nessun calo.

    Semplicemente non è mai stato un giocatore continuo nemmeno negli anni passati, checchè ne vogliate dire. Se mi trovate un filotto di 10-12 partite consecutive in cui Boateng è stato:
    a) titolare
    b) sempre sufficiente
    c) decisivo in almeno il 50% di queste
    ..vi offro una cena.

    Sarebbe fin troppo facile per me che l’ho criticato sin dal primo anno prendermi la gloria e gli onori di averci visto giusto e insultarlo.
    Però non lo faccio, non voglio infierire, sono un signore.

    Boateng è un discontinuo per natura, un funambolo che ogni tanto ti inventa il gol poi la partita dopo gioca da mediocre.

    Questo è questo rimarrà. Certo, un po’ di colpa ce l’avete voi che avete comprato la sua maglia facendogli credere che era diventato Zinedine Zidane, e molte colpe ce le ha tanto per cambiare Merdacciuga che lo mette nel ruolo più nobile e infine molte colpe le ha Glandiani che gli ha dato il 10.

    Se Boamerd diventa umile e accetta il ruolo di mezzala può tornare anche utile, sentite che vi dico. Da trequartista potrà regalare solo un paio di gol spettacolari, ma zero assist, zero movimenti intelligenti.

    Se vuole continuare a fare la star, vada fuori dai coglioni a gennaio.

  3. l’ intelligenza al milan è bandita da quando c’ è Allegri. Guai anche solo a pensarle le giocate intelligenti.

    Comunque da cacciare anche Tassotti che ha osato dire che Allegri è uno dei migliori allenatori di sempre. O si sta con il Milan o si sta con Allegri.

    1. Al momento mi risulta che le due cose non sono scindibili. Per cui devo arguire che siete contro questo Milan? Se pensate di saperne più di Tassotti non vi prende vaghezza di credere che siete un cicinino presuntuosi?

  4. assolutamente no. Io sono contro questo Milan non è un mistero. Non tifo contro ma sto in zona neutrale e caldeggio i tifosi che hanno mollato stadio e abbonamenti per dare un segnale forte. Tassotti è finito. Ha ossorbito di tutto e di più da due allenatori stra colmi di difetti. Via anche lui e dentro Maldini o lo stesso Inzaghi

    1. Caro ‘canterano’ se la storia è maestra di vita dovresti sapere che Ponzio Pilato ha fatto ben misera figura nel contesto storico-religioso.
      Mi capita di incontrare per strada gente che ‘guarda il dito anziché la luna’. I tifosi sono molto più intelligenti di quanto credano certi presuntuosi a partire dai giocatori.
      Quegli eroici tifosi che ancora frequentano San Siro o che hanno abbonamenti alle pay-tv non sono da umiliare ulteriormente. I giochi di potere, da Palazzo degli Estensi, fanno pensare ad una novella Lucrezia Borgia che vuole avvelenare uno ad uno tutti i suoi amanti. Il potere nella società non lo si conquista facendo questi sporchi giochi. La buona fede dei tifosi non va tradita per arrivismi personali. Se qualcuno voleva far fuori Adriano Galliani e Massimiliano Allegri lo avrebbe dovuto fare a tempo debito(detto e ripetuto mille volte: nell’intervallo della partita Milan-Barcellona). Ora se si presentassero in campo quei giocatori, eternamente indisponibili, io sarei il primo a disdire l’abbonamento televisivo e a non frequentare più San Siro. Chi guarda le partite sa chi sono gli infingardi che remano contro. Comunque per amore del Milan i tifosi più accaniti, come il sottoscritto, fanno la figura dei beoti e mandano giù il ‘rospo’ tollerando comportamenti che se avvenissero all’interno del proprio team lavorativo, sarebbero da ‘far litigare di brutto’. Continuo a pensare che sia delittuoso disperdere oppure umiliare la passione dei tifosi milanisti!

  5. . Non tifo contro ma sto in zona neutrale

    Quotone siderale per Cantera.

    Vi invito a rivalutare il concetto del tifo contro o comunque tifo neutrale: è un gesto d’amore per la squadra. Un gesto d’amore e di programmazione: perdere oggi, per esonerarlo domani e vincere a nastro da dopodomani.

    Insomma meglio la gallina domani che l’uovo oggi. Cosa me ne faccio di una vittoria col Cagliari se poi tra due settimane continuiamo a prendere bastonate?

    1. Stai con rdv quindi?

      1. Quello tifa contro da 26 anni…io fino alla sosta.

    2. A parte che nessuno ha mai chiarito se sia nata la gallina prima che partorisse l’uovo, il tuo è uno uno strano modo di interpretare la storia del Milan.
      Sei per caso un amante di Macchiavelli?

      1. Adoro Macchiavelli. Un pensatore concreto, mica come gli altri che facevano castelli in aria.

        Badava al sodo, alle cose pratiche.

          • sadyq il 25 Settembre 2012 alle 20:25

          Si, alle uova sode! I pensatori sono fancazzisti come te!

  6. E’ la nuova frontiera del tifo evoluto: il tifo responsabile e progettuale.
    I punti che perdiamo ora li riprendiamo più avanti. Con gli interessi.

  7. Stasera la Juve perde.

    Giocatevela finchè siete in tempo.

    1. Grazie dell’informazione non sapevo neppure che la ladrentus giocava questa sera! L’involuto ti risponde che il nuovo tifo non può essere da ‘esaltato’. L’intelligenza può essere espressione di una follia razionale! Attenti però si può finire in manicomio!

    • sadyq il 25 Settembre 2012 alle 20:28

    ” … vincere a nastro da dopodomani.”
    “I punti che perdiamo ora li riprendiamo più avanti. Con gli interessi.”

    Ma con quale allenatore, dimentichi sempre di dircelo. E anche con quali giocatori, quali campioni! Perchè anche cambiando allenatore, non è che si cambi la rosa di merda che abbiamo eh!

    1. Vedrai che il nuovo mago trasformerà questi giocatori riproponendo le copie di questa formazione: Gilmar, Djalma Santos, Nilton Santos. Zito, Bellini ,Orlando: Garrincha, Didì, Vavà, Pelè, Zagalo. Tra le riserve Dino Sani e Josè Altafini. Chi ha visto giocare al calcio questa squadra ha visto tutto lo scibile del Footbol!
      Con Barbara Berlusconi e Paolo Maldini vedrai che tu rivedrai, negli attuali giocatori del Milan, la riproduzione della squadra più forte di ogni tempo ed ogni epoca!

  8. Dimenticavo . Come avevo previsto la ‘ladrentus’ ha pareggiato. E Tagliavento? Si è comportato da Tagliavento cioè da protettore della ‘ladrentus’.
    Comparate un paio di azioni dove a Genova venne concesso un rigore, definito dai cronisti di ‘merdaset’: inecceppibile.
    Questa sera invece i contatti in area juventina erano assolutamente regolari(per l’ultrà juventino Piccinini che a Cologno Monzese conoscono benissimo).

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