E’ una serata che dice poco se non che alla fine sul campo in questo campionato siamo arrivati quinti e andiamo in Champions League grazie al procuratore Chiné, MVP del Milan in questo campionato. Finiamo a due punti dietro una squadra inferiore come l’Inter che a sua volta è finita dietro la Lazio di Romagnoli che aveva – giustamente – capito che al Milan era finito un ciclo. Il ciclo finisce perché se ne va via Ibrahimovic – molti di voi faticheranno a capire perché così come molti di voi avevano faticato perché andava preso.
La stagione è insufficiente – è insufficiente perché bisognava vincere un titolo e il titolo non è stato vinto. Non l’ho dichiarato io, l’ha dichiarato Pioli a dicembre e la società era d’accordo. Il problema di questa stagione è stato che non abbiamo raccolto niente – non c’è un Leao, o un Tonali da aspettare perché quelli da aspettare hanno fatto semplicemente schifo. Ne usciamo con una squadra con 3-4-5 intoccabili che potenzialmente potrebbero anche giocare nel Real Madrid e il resto da buttare via senza una minima speranza di crescita.
La sensazione è di non aver perso solo un anno ma di aver perso anche due occasioni uniche: la prima era quella di giocare una finale di Champions – e ne sei uscito umiliato da una squadra inferiore che ha perso 12 partite in campionato ma che è arrivato lì con una forma che devi avere a maggio. La seconda era quella di fare il gap in campionato che fece la Juventus nel 2012 sulle rivali e invece sono tornate indietro.
Il Milan deve quindi delle risposte al suo pubblico, in una estate che non può essere il revival di Coreanello Bianco. Deve fare una squadra per mettere in condizione Leao (15 gol in campionato ma non si può premiare) di esprimersi al meglio. Deve fare una squadra per provare a vincere la seconda stella, possibilmente prima dei cugini. Arriverà tutto questo? Credo che lo scopriremo solamente entro fine giugno quando le squadre si rifiniscono. E’ il momento del mercato – ed è un mercato che ci serve fottutamente.
MILAN-HELLAS VERONA 3-1
Marcatori: 45’+2 Giroud(r), 72’ Faraoni, 85 e 90’+2 Leao.
MILAN (4-2-3-1): Maignan (dal 89’ Mirante); Calabria (dal 84’ Florenzi), Thiaw, Tomori, Theo Hernández; Tonali, Kruni? (dal 71’ Pobega) ; Messias (dal 84’ Saelemakers), Díaz (dal 71’ De Ketelaere), Leão; Giroud. A disp.: T?t?ru?anu; Ballo-Touré, Gabbia, Kalulu, Kjær; Adli, Bakayoko, Vranckx, Origi. All.: Pioli.
HELLAS VERONA (3-5-2): Montipò; Magnani, Hien, Cabal (dal 84′ Dawidowicz); Faraoni, Sulemana, Tameze, Veloso (dal 59’ Lazovic), Depaoli; Ngonge (dal 78’ Gaich), Djuri? (dal 59’ Verdi). A disp.: Berardi, Perilli; Ceccherini, Coppola, Doig, Zeefuik; Abildgaard, Hrustic, Terracciano; Braaf, Gaich, Kallon. All.: Zaffaroni.
Arbitro: Valeri di Roma.
Note: Ammoniti: 49’ Magnani, 60’ Sulemana, 61’ Cabal, 77’ Depaoli, 89’ Theo. Espulsi: 62’ Bocchetti. Recupero tempo: 2’ 1T, 6’ 2T.
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