Juventus – Milan 0-1: non c’è niente da festeggiare

Il Milan è ufficialmente in Champions League e lo è da quinto (sul campo) in classifica grazie alle indagini del procuratore Chiné arrivate in questa stagione riguardo cose di due anni fa. Lo è in una stagione che conclude con zero titoli dopo aver perso male il derby di supercoppa, dopo aver perso male in coppa italia, in casa, contro il Torino e dopo aver perso malissimo la semifinale di Champions League – sempre contro l’Inter – non tre avversari insormontabili.

Il Milan è più forte della Juventus e nonostante tutto lo si è visto anche stasera se pensiamo alle partite passate allo Stadium – non abbiamo concesso quasi niente e non ricordo parate di Maignan mentre di là Giroud ha sì trovato il capolavoro ma è anche vero che Leao e Saelemakers si sono divorati un gol a testa. Partita comunque bruttina che fa poco testo con tante praterie da una parte e dall’altra – insomma, sembrava una amichevole di inizio stagione.

Concludiamo quindi alla 37a con il risultato minimo accettabile – accettabile, insomma, non da festeggiare. Siamo stati “graziati” e non sono stati eccessivamente puniti errori di progetto madornali fatti dopo lo scudetto ma questa rimane una delle peggiori difese del titolo dalla Juventus di Pirlo (che però era stata mezza smantellata). Ora sarebbe un gravissimo errore fare finta che sia stato un incidente di percorso e che va tutto bene.

Il Bayern Monaco ieri ha licenziato due dirigenti durante la festa scudetto – perché lo scudetto è arrivato inaspettatamente all’ultima giornata per suicidio altrui (e non ne parliamo nemmeno in Champions League dove non hanno visto biglia contro il City). Questa è la differenza tra un top club che il Milan è per blasone e i racconti dell’amore e di coreanello bianco che da un anno a questa parte hanno nascosto la polvere sotto il tappeto.

La stagione è finita – il tappeto ora lo alziamo e quei grumi sono diventati un bel polverone, anche abbastanza intenso. Cosa facciamo? Affrontiamo il problema e tagliamo i rami secchi sia in dirigenza, che in panchina, che in rosa – o facciamo finta di niente e ci ripresentiamo col potere dell’amore e dell’amicizia ai nastri di partenza come se fossimo ancora i più forti in Italia e questa stagione non sia mai avvenuta? Da questo ci giochiamo tutto il futuro del club – un futuro che abbiamo salvato per pochissimo grazie ai soldi della coppa.

Ecco perché, quindi, i festeggiamenti a bordocampo sono totalmente fuori luogo. Insomma, non c’è proprio niente da festeggiare.

JUVENTUS-MILAN 0-1

Marcatori: 40’ Giroud.

JUVENTUS (3-4-3): Szcz?sny; Gatti, Bremer (dal 83’ Bonucci), Danilo; Cuadrado, Locatelli, Rabiot, Kosti? (dal 63’ Paredes); Di María (dal 63’ Milik), Kean (dal 73’ Iling-Junior), Chiesa. A disp.: Perin, Pinsoglio; Alex Sandro, Barbieri, Rugani; Miretti, Sersanti. All.: Allegri.

MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria (dal 86’ Kalulu), Thiaw, Tomori, Hernández; Tonali, Kruni?; Messias (dal 56’ Saelemaekers), Díaz (dal 82’ Pobega), Leão (dal 82’ Ballo-Touré); Giroud (dal 86’ Origi). A disp.: Mirante, T?t?ru?anu; Ballo-Touré, Florenzi, Gabbia, Kjær; Adli, Vranckx; De Ketelaere. All.: Pioli. 

Arbitro: Mariani di Aprilia.

NoteAmmoniti: 34’ Messias, 56’ Cuadrado, 64’ Krunic. Recupero tempo: 2’ 1T, 4’ 2T.