Milan – Atalanta 2-0: siamo tornati?

Un 2-0 che va stretto ma che chiude la migliore partita dell’anno e rimette il Milan in carreggiata per la lotta Champions. Battuta l’Atalanta e spedita fuori, si spera, ne rimangono 4 per 3 posti. Oggi si è rivisto il Milan campione d’Italia, la più forte del campionato, Napoli incluso, quella che ha preso a pallate l’Inter per 70 minuti, la Roma per 85 e la Juventus per 90. Lo ha fatto continuando non solo a non subire col ma nemmeno a subire tiri in porta contro l’Atalanta di Gasperini che ha preparato la partita a porte chiuse come fosse la sua solita finale – certificando un periodo di imbattibilità che sale a cinque partite, Champions compresa.

C’è una differenza sostanziale però tra questo Milan e quello dello scorso anno ed è Malick Thiaw che comporta il dover giocare con la difesa a tre, rinunciando a fare la partita tenendo noi la palla – nonostante questo, però, a differenza delle ultime cinque le occasioni da gol non sono mancate, due divorate da Giroud ed una da Messias che poi raddoppia su una palla clamorosa di Leao che fa la giocata della partita con un assist che se fosse stato fatto da Dybala o Kvarastkelia ci sarebbero le prime pagine dei giornali.

Dovranno spiegarci cosa è successo a Gennaio perché perdere con una squadra del genere è comunque un fallimento e fa male. E’ stato il mondiale? E’ stato il non mercato? Col campionato totalmente andato per questa squadra resta solo un obiettivo – quello impossibile che porta ad Istanbul. Theo Hernandez oggi è tornato il miglior terzino sinistro del mondo – non solo grazie al gol, ha retto il centrocampo nonostante l’assenza di Bennacer (che dovrebbe tornare a Firenze).

Segnaliamo il solito sicariaggio di Mariani che non riuscendo a trovare un modo per favorire l’Atalanta non ha espulso Toloi, non ha dato un rigore su Leao che ha ammonito poi frettolosamente così come Krunic anche se il massimo rimane interrompere platealmente la corsa di un giocatore mettendosi in mezzo, arrivando a causare ben due contropiedi. Credo di non aver mai visto niente del genere.

A questo punto della stagione – sfumato ogni obiettivo – non chiedo altro che riscattare questo campionato affrontando il Napoli ai quarti di finale di Champions in caso riuscissimo ad eliminare il Tottenham. Ridimensioniamo questa banda di overperformanti mai rotti che si basano su due giocatori e la fortuna del loro allenatore e che hanno sfruttato il mondiale per riposare a loro vantaggio.

MILAN-ATALANTA 2-0

Marcatori: 26’ Aut. Musso, 87’ Messias.

MILAN (3-4-3): Maignan; Kalulu, Thiaw, Tomori; Messias (dal 89’ Saelemaekers), Tonali, Krunic, Theo Hernandez; Brahim Diaz (dal 74’ De Ketelaere), Giroud (dal 74’ Ibrahimovic), Leaoc(dal 88’ Rebic). A disp.: Tatarusanu, Mirante, Ballo-Tourè, Adli, Bakayoko, Kjaer, Origi, Pobega, Vranckx, Gabbia. All.: Pioli.

ATALANTA (3-4-2-1): Musso; Tóloi, Djimsiti, Scalvini (dal 84’ Palomino); Zappacosta (dal 84’ Ruggeri), De Roon, Koopmeiners (dal 84’ Vorlický), Mæhle; Lookman (dal 69’ Muriel), Éderson (dal 63’ Boga); Højlund. A disp.: Rossi, Sportiello; Okoli, Soppy; Chiwisa, Muhameti. All.: Gasperini.

Arbitro: Mariani di Aprilia.

NoteAmmoniti: 27’ Toloi, 28’ Leao, 58’ Gasperini, 66’ Thiaw, 90’ Krunic. Recupero tempo: 1’ 1T, 4’ 2T.