Salernitana – Milan 1-2: nuovo anno, stessi problemi

Una partita che doveva essere 0-4 o 0-5 è diventata la solita sofferenza, finita sulla bandierina a perdere tempo dopo otto minuti di recupero (primi, ovviamente, a sperimentare il nuovo metro del mondiale che vediamo se e come sarà applicato anche al contrario). A Salerno la partita era chiusa, complice anche il loro atteggiamento molto alto che ci ha permesso di penetrare negli spazi con Leao e Diaz. Poi il tiro in porta, l’unico porta il loro gol e si finisce dietro, a soffrire, per colpa di un portiere inadeguato (ovviamente Ochoa a noi faceva schifo)

Tatarusanu a parte gli infortuni si sentono poco perché davanti a lui giocano i titolari – si rivedono Calabria e Saelemakers e la fascia destra torna al livello di accettabilità che porta avere due giocatori di pallone. Leao è completamente in palla e ovviamente la partita la spacca lui prima con un gol mangiato, poi con quello del vantaggio e Tonali dispensa calcio prima con l’assist, poi col gol. Da lì per 70 minuti è praticamente un monologo di gol mangiati – ed anche uno annullato perché Fourneau e Mariani ritengono che Diaz influisca su Ochoa già spiazzato.

Cosa c’è da dire? Che purtroppo di progressi se ne vedono pochini – questa squadra resta scarsamente capace di difendere ed è sempre costretta a spendere per attaccare e stare alta (quindi, anche visto le riserve sempre rotte, tra due mesi saremo di nuovo sulle gambe). Vediamo le competitor e proviamo a portare a casa il prima possibile sti 70-75 punti perché messi così con Maignan che è un mistero io continuo a guardarmi più dietro che davanti.

Superato l’aperitivo inizierà quindi un ciclo di fuoco: nelle prossime 7 affrontiamo due volte l’Inter e le due romane e purtroppo di tiri verso la porta di Tatarusanu ne arriveranno parecchi. A livello individuale oggi comunque bene Diaz mentre qualcosina si è visto anche da De Keteleare subentrato – occorre ovviamente che rientri al più presto Ibra perché Giroud ora è solo al centro dell’attacco senza una riserva a coprirgli le spalle.

Due paroline anche sui due rigori, uno su Theo, uno su Leao non dati nel finale (non sono mica Oshimen, in fondo) – sabato in fondo sarà l’anniversario dell’ultimo rigore dato al Milan dall’arbitro di campo senza l’intervento del VAR nella partita contro la Roma. Come possa una squadra che attacca così tanto non prenderne rimane un mistero che la Serie A dovrà prima o poi spiegare. Stasera intanto ci sarà Inter-Napoli e scopriremo se Marotta crede ancora al titolo – potrebbe riaprirlo per tutti ma, per come siamo messi dietro, al momento non per noi.

SALERNITANA-MILAN 1-2

Marcatori: 10’ Leao, 15’ Tonali, 83’ Bonazzoli

SALERNITANA (3-5-2): Ochoa, Lovato (dal 63’ Daniliuc), Radovanovic, Fazio, Sambia (dal 84’ Valencia), Coulibaly, Bohinen (dal 84’ Kastanos), Vilhena (dal 63’ Bonazzoli), Bradaric, Dia, Piatek. A disp.: Fiorelli, De Matteis, Bronn, Botheim, Capezzi, Motoc, Iervolino, Pirola. All.: Nicola. 

MILAN (4-2-3-1): Tatarusanu; Calabria (dal 71’ Gabbia), Kalulu, Tomori, Theo Hernandez; Bennacer, Tonali; Saelemaekers (dal 85’ Dest), Diaz (dal 62’ De Ketelaere), Leao; Giroud (dal 85’ Vranckx). A disp.: Mirante, Nava, Adl, Bakayoko, Lazetic, Thiaw, Pobega, Bozzolan. All.: Pioli. 

Arbitro: Fourneau di Roma 1.

NoteAmmoniti: 53’ Giroud, 73’ Piatek, 75’ Bradaric, 81’ Coulibaly, 92’ Daniliuc. Recupero tempo: 2’ 1T, 8‘ 2T.