La situazione è drammatica

Tre amichevoli, tre brutte sconfitte. Il dicembre rossonero termina in maniera preoccupante esponendo alla luce tutti i problemi emersi in campionato a novembre. La squadra non ha ritmo, non ha gioco, vive di giocate individuali – dal 4 non avremo una rimonta, semmai avremo una sofferenza in cui dovremo difendere uno dei primi quattro posti con le unghie e con i denti. Lo ha capito ad esempio l’Atalanta che ha fatto muro per Sportiello in scadenza chiedendo cinque milioni di euro e mettendo in evidenza come la situazione portiere al Milan non può considerarsi normale. Non è normale l’infortunio di Maignan e i tempi di recupero superiori a quelli di un calciatore del Monza letteralmente accoltellato – non è normale in due anni non avere un secondo portiere affidabile.

La situazione infortuni e la loro comunicazione resta a dir poco vergognosa e non rispettosa del tifoso pagante – il 18 ci si gioca un trofeo e non è chiaro chi sarà in porta. Il mercato è stato bocciato dal tecnico e dalle prestazioni in campo. Il budget per migliorare la squadra non c’è e i giocatori più forti al momento non rinnovano né però si pensa di cederli per monetizzare e provare a rinnovare la squadra. Il futuro tanto sbandierato è già in pericolo e non si vedono sbocchi di questo progetto oltre la cessione di Leao in rosa sul cui talento e spunti si è basato l’ultimo anno.

Insomma, alla fine il mondiale ci ha permesso di non soffrire per un mesetto ma vedere questa roba non è più un piacere come lo era a fine della scorsa stagione, quanto nuovamente una sofferenza. Non mi aspetto niente dalla ripresa in un anno così anomalo dove chi ha giocato il mondiale ha già scollinato e ora non aspetta altro che arrivi giugno per finirla. Aggiungiamo a questo che la nostra fase difensiva è tornata completamente ridicola – e continua ad esserlo: c’è una sola cosa da fare per evitare la tragedia, andare sul mercato: ora, in maniera pesante ed efficace (e quindi, possibilmente, non con Maldini a prendere bidoni).

Purtroppo non succederà nulla di questo e continueremo a sentire quanto è bravo Maldini per un mercato azzeccato due anni fa, come allena bene Pioli per uno scudo vinto con palla a Leao e quanto è modello una dirigenza che non spende e nel frattempo non rinnova i suoi giocatori più forti, prendendoli a zero. Occhio che a tornare indietro a giocare al giovedì è un attimo.