Il Milan sfata il tabù Dinamo Zagabria che non aveva ancora perso in questa edizione della Champions League e non perdeva in casa da 30 partite, dallo scorso dicembre. Lo fa in una partita che nel primo tempo è stata equilibrata mentre nel secondo si è vista una sola squadra in campo con un risultato che alla fine esce forse anche stretto. E’ stata una partita a due facce che qualifica il Milan almeno all’Europa League e lo porta nello scenario dove probabilmente doveva e voleva essere aprendo questo girone: alla gara decisiva in casa con due risultati su tre.
E’ una partita che però dice molto a livello tattico su qualche scenario tra campionato e Champions League – in primis non si può non notare che le due migliori partite di Champions League del Milan (questa e scorso anno vs Atletico) sono state giocate con Tomori fuori e Kjaer in campo. Ritengo il modo di giocare dell’inglese molto meno congeniale in Champions League dove non possiamo lasciare spazio all’avversario – oggi abbiamo difeso belli bassi quando necessario, con poche sbavature.
Secondo problema: De Keteleaere. La partita di oggi è stata pessima e siamo molto più oggettivi di quelli che gli danno 5,5 come una Della valle qualsiasi sulla gazzetta quando un gobbo gioca da 4 o chi la butta in vacca parlando di Rebic, Giroud e Leao. Oggi male, malissimo – al fatto di non trovare posto nello schema si aggiunge anche un fatto che secondo me è abbastanza evidente: lui non vede i compagni e i compagni non vedono lui. Non so se ci siano anche fatti di spogliatoio, varrebbe la pena indagare.
Terzo problema: la sterilità. Giroud è meglio di Origi e si è visto soprattutto negli agganci di testa e nelle palle sporche che il francese ha riciclato ma non basta. Non basta perché oggi 4 gol sono anche pochi, ce ne sono due sprecati nettamente – le statistiche recitano 8 grandi occasioni e 5 grandi occasioni da rete mancate. Troppe. Non troverai sempre una Dinamo che oggi dopo un buon primo tempo nel secondo è stata praticamente inesistente.
Ci sono quindi 8 giorni fino a mercoledì prossimo col Torino in mezzo per una partita difficilissima che dopo lo scoglio dello scorso anno può dire molto e serve portare a casa per rimettere il Milan almeno nella top 16 europea. Rimane il rimpianto delle due gare contro un Chelsea dove non c’era il gap che si è visto e che le nostra competitor hanno affrontato meglio di noi.
DINAMO ZAGABRIA-MILAN 4-0
Marcatori: 39’ Gabbia, 49’ Leao, 59’ Giroud, 69’ aut. Ljubicic
DINAMO ZAGABRIA (3-5-2): Livakovic; Ristovski (dal 58’Spikic), Sutalo, Peric; Moharrami, Ivanusec, Misic (dal 75’ Bulat), Ademi (dal 58’ Drmic) , Ljubicic; Orsic (dal 75’ Bockaj), Petkovic (dal 58’ Baturina). A disp.: Zagorac, Stefulj, Lauritsen, Emreli, Marin, Theophile-Catherine, Menalo. All. Cacic.
MILAN (4-2-3-1): Tatarusanu; Kalulu, Kjaer, Gabbia, Theo (dal 70’ Ballo-Touré); Tonali, Bennacer (dal 70’ Pobega); Rebic, De Ketelaere (dal 52’ Krunic), Leao (dal 70’ Messias); Giroud (dal 80’ Origi). A disp.: Nava, Jungdal, Brahim Diaz, Coubis. All. Pioli.
Arbitro: Marciniak (POL)
Note: Ammoniti: 43’ Ademi, 46’ De Ketelaere. Recupero tempo: 1‘1T.